CAPITOLO
40
Nel
frattempo, Goku e Rose avevano ripreso a
combattere; questa volta, Goku ebbe molta più
difficoltà di prima nel
fronteggiare gli attacchi della ragazza, in quanto era diventata
decisamente
più forte rispetto a prima. Se la davano di santa ragione:
nonostante lui utilizzasse
i suoi attacchi più forti, lei riusciva comunque a
difendersi, e anche
piuttosto bene. Erano praticamente alla pari, ma forse Rose era un pelo
più
forte di lui.
Stremato
e col fiato alla gola, Goku le disse:
«Forza!
Non ti contenere! So benissimo che non
hai ancora tirato fuori tutta la tua energia!»
«Notevole»
disse lei, incrociando le braccia e
accennando un sorriso «Non credevo te ne fossi
accorto»
Ancora
una volta, la ragazza decise di tirare
fuori tutta la sua energia, e, urlando, da lei scaturì
talmente tanta potenza
che il suolo si mise a tremare e parecchie rocce sottostanti esplosero;
i
presenti dovettero tutti correre a ripararsi, in quanto il tavolo dove
avevano
appena mangiato si rovesciò e volò via.
Goku
adesso la guardò: nonostante avesse ancora
mantenuto la forma di Super Saiyan, attorno a lei volteggiavano delle
scariche
di energia, che scomparivano e apparivano di continuo e producevano il
rumore
tipico dell’energia elettrica.
Questo
voleva dire solo una cosa: Super
Saiyan di secondo livello.
«Uh»
la ragazza osservò il proprio corpo aprendo
e chiudendo le dita sul palmo «non avevo mai raggiunto questa
forma prima
d’ora. Credo di dover ringraziare la mia potenza
divina»
Goku
sorrise beffardo.
«Perfetto.
Adesso sì che il gioco si fa ancora
più interessante»
Rose
lo guardò e in un secondo si trovò proprio
di fronte a Goku, che fece in tempo a tirare su un braccio per
difendersi ma
non servì a nulla, perché la ragazza
riuscì comunque a tirargli un pugno sul
viso: il suo naso cominciò subito a sanguinare. La ragazza
non perse altro
tempo e fu talmente veloce che sferrò anche un pugno sullo
stomaco a Goku, che
si piegò in due dal dolore e con un calcio fu mandato a
sbattere verso il basso
frantumando completamente una roccia.
I
presenti, riparati un secondo prima dietro ad
una roccia, erano stupefatti di assistere a quella scena.
«C-cosa?»
disse Gohan «In così poco tempo ha già
messo al tappeto il Super Saiyan di quarto livello?!»
«Ma…
ha delle scariche elettriche attorno al
corpo» notò Goten «credo abbia raggiunto
il secondo livello di Super Saiyan!»
«Già»
confermò Bills, osservando il
combattimento molto interessato «E adesso è anche
alla sua massima potenza. O
per lo meno, è la massima potenza che il suo corpo, ora come
ora, può
sopportare»
Gohan,
incuriosito, chiese: «Questo vuol dire
che se lei si allenasse di più e aumentasse la sua potenza,
il suo corpo
potrebbe sprigionare un’energia ancora superiore a quella che
ha adesso?»
«Esatto»
confermò Bills.
«Incredibile!»
esclamò Trunks.
«Sì,
ma purtroppo è molto difficile per lei
raggiungere questo stato in cui si trova adesso in condizioni
normali» spiegò
Whis «ricordiamoci che adesso lei si trova in questo stato
solo
temporaneamente. Le ci vorranno moltissimi anni di duro allenamento per
raggiungere da sola una forma simile»
Goku,
intanto, era riuscito ad alzarsi e stava
di nuovo combattendo con Rose, che, puntualmente, riusciva sempre a
mandarlo al
tappeto facendolo sbattere da tutte le parti; cercò di
tirare fuori più energia
che poteva, che fece prolungare lo scontro ma senza procurargli nessun
vantaggio rispetto alla forza della nipotina.
Stremato,
dopo l’ennesima caduta al suolo, tornò
volando malconcio di fronte a lei, che era sospesa in alto ad
osservarlo a
braccia conserte.
«Riesci
ancora a stare in piedi?» gli chiese
lei.
Goku
non disse niente, anche perché non aveva
neanche quasi più la forza di parlare, così si
mise solo in posizione di
attacco.
«Facciamo
una scommessa?» chiese lei,
guardandolo con aria di sfida «scommettiamo che non riesci
più a toccarmi? Ti
metterò al tappeto senza nemmeno sfiorarti»
Goku
riuscì a malapena a fare un sorriso, e
cercò di recuperare le sue ultime forze per resistere ai
suoi attacchi.
Lei
alzò improvvisamente il braccio con il palmo
rivolto verso di lui, come se stesse per lanciargli un’onda
energetica, ma dal
palmo non uscì niente; così, piegò le
dita verso il palmo e Goku si sentì
completamente bloccato. Non riusciva più a muoversi.
“Urca,
mi sono completamente dimenticato che lei
ha anche questo tipo di potere!” pensò lui
“Adesso che i suoi poteri sono al
massimo, deve saper padroneggiare bene anche questa abilità.
D’altronde,
l’ultima volta che abbiamo combattuto ha fatto una fatica
enorme ad utilizzare
questo potere. Adesso, sembra quasi che le venga naturale”.
Nel frattempo,
tentò in ogni modo di liberarsi da quella morsa e di
riuscire nuovamente a
muoversi, ma invano. Era come se ci fosse una forza invisibile a
tenerlo
immobile.
All’improvviso,
sentì il suo braccio alzarsi da
solo verso l’alto e creare una sfera di energia: il tutto
contro la sua
volontà.
Rivolse
gli occhi verso la ragazza e vide che,
con il movimento dell’altra mano che aveva libera,
controllava la sua onda, che
venne lanciata in aria. Lei mosse la mano e l’onda, che si
stava dirigendo
verso l’alto, cambiò direzione. Fece un altro
movimento della mano e l’onda si
diresse direttamente su Goku, che lo colpì e si fece
parecchio male.
«Ahia!»
esclamò Goku «così non è
valido!»
La
ragazza ridacchiò.
«Hai
ragione» disse «Allora finiamola qui»
Detto
fatto: sempre con il movimento del suo
braccio, allontanò Goku da lei e cominciò a
creare una Kamekameha.
Goku
si accorse solo in un secondo momento che
senza il braccio direzionato verso di lui, la ragazza non poteva
più controllarlo,
e quindi aveva di nuovo il controllo completo del suo corpo;
così, quando la
ragazza gli aveva già lanciato l’onda,
riuscì a crearne una in tempo per
contrastarla, e i due rimasero per qualche secondo a spingere
faticosamente
l’onda l’uno contro l’altro.
Alla
fine, Goku non riuscì a respingere tutta
l’energia che sentiva arrivare verso di lui, così
fu travolto completamente e
con un assordante boato cadde per terra insieme all’onda, che
con l’impatto con
il suolo provocò in quel punto un’enorme voragine.
La
ragazza, ancora trasformata in Super Saiyan
di secondo livello, atterrò proprio davanti a tutti gli
altri, che ebbero il
modo di osservare la sua trasformazione da vicino. Notarono che la
trasformazione per le ragazze non era poi così diversa da
quella degli uomini:
la sola differenza era che i capelli non andavano completamente verso
l’alto,
ma si sollevavano solo leggermente dal corpo e dalla testa.
Rose
tornò nella sua forma normale e, guardando
il cratere che si era creato, si strofinò la mano sul mento
pensierosa e disse:
«Forse
ho esagerato un po’…»
«No,
per niente» disse una voce dietro di lei.
Si girò di scatto e vide Goku, ancora trasformato in Super
Saiyan di quarto
livello, arrancare verso di lei tenendosi un braccio, quasi
completamente
andato fuori uso.
«Era
quello che volevo vedere» disse lui, con un
mezzo sorriso. Arrivato vicino a Rose, si fermò e
tornò nella sua forma di
bambino, dopodiché cadde a terra stremato.
«Wow!»
esclamò ancora una volta Pan, guardando
Rose stupita «sei riuscita addirittura a battere il
nonno!»
«Già!»
disse Bulma «Non è una cosa da tutti i
giorni vedere qualcuno che riesce a battere Goku!»
«Tz»
Vegeta emise un breve suono e girò la testa
dall’altra parte, con un’espressione evidentemente
scocciata e contrariata.
«Vegeta»
disse Bulma con un tono di malizia,
essendosi accorta del fastidio che la sua frase aveva provocato al
marito
«perché non ti batti anche tu con lei?»
«Io
non combatto con una ragazzina» rispose lui
freddamente.
«Tesoro»
replicò ancora una volta Bulma con un
sorriso beffardo stampato sul volto «non è che in
realtà hai paura di perdere
contro di lei?»
«Io?
Paura di perdere? Tz!» rispose, mentre una
vena cominciava a pulsargli sulla testa. All’improvviso,
prese il volo e sparì
all’orizzonte.
«E’
sempre bello stuzzicare Vegeta!» disse
Bulma, e tutti scoppiarono in una fragorosa risata.