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Autore: Little Redbird    31/01/2017    3 recensioni
SPOILER! 2x05
Avrebbe potuto sentire la voce di Simon anche senza portare il cellulare all'orecchio, visto il modo in cui urlava e si muoveva in giro, toccando e muovendo qualsiasi cosa fosse sul suo cammino.
“Raphael!” disse e suonò come se non avesse fatto altro che aspettare la sua risposta per tutta la vita.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Finché non cala il buio

 

Quando il suo cellulare si era messo a vibrare insistentemente sul comodino di fianco al letto, Raphael l'aveva ignorato. Era andato a dormire solo da poco, dopo una notte e una mattina passate a cercare di convincere i seguaci di Camille a giurargli fedeltà e unirsi al clan. Era stanco morto – Simon avrebbe riso della scelta di parole, ma lui no –, aveva bevuto solo un bicchiere di sangue in ventiquattr'ore e fuori era una giornata sorprendentemente soleggiata per essere ottobre.

Aveva ignorato il telefono finché aveva potuto, ma una volta disturbato il suo già scarso sonno, sapeva che non sarebbe riuscito a chiudere occhio fino al mattino dopo. Rimosse il cuscino dalla testa, la seta nera della fodera che gli accarezzava il viso e i capelli altrettanto scuri. Allungò una mano sul comodino e rigirò il cellulare per controllare quale delle piaghe della sua non-vita lo disturbasse a quell'ora. Era la piaga peggiore di tutte, ovviamente.

“Dovresti dormire” disse all'apparecchio.

Avrebbe potuto sentire la voce di Simon anche senza portare il cellulare all'orecchio, visto il modo in cui urlava e si muoveva in giro, toccando e muovendo qualsiasi cosa fosse sul suo cammino.

“Raphael!” disse e suonò come se non avesse fatto altro che aspettare la sua risposta per tutta la vita. “Finalmente hai risposto, grazie a D-. Sono tornato a casa, Raphael. Mia sorella ha trovato la mia scorta di sangue e l'ha buttata.”

“E tu credi ancora che sia una buona idea restare lì?”

“Non è questo il punto, Raphael. Ho bisogno di sangue.”

Raphael si tirò a sedere al centro del letto, si stropicciò gli occhi e si passò una mano tra i capelli. Le dita si incastrarono nei nodi formatisi durante il sonno.

“Cosa vuoi che faccia?” domandò all'altro. “È pieno giorno, non potrei aiutarti nemmeno se volessi. E, a dirla tutta, non ne ho questa gran voglia.”

Ci furono altri suoni dall'altro lato del telefono e Simon sembrò sedersi per un breve attimo prima di rialzarsi e riprendere a percorrere il perimetro della propria camera.

“Ho fame, Raphael” ammise, chiaramente sul punto di piangere. “So che è pieno giorno, ma devi trovare un modo per darmi del sangue. Non so quanto potrò trattenermi.”

Raphael si sentì improvvisamente vigile. Gettò le lenzuola scure di lato e si alzò dal letto, nervoso quanto Simon.

“Non fare stupidaggini” lo avvertì. “Sta' lontano dalla tua famiglia più a lungo che puoi. Attira qualche uccello o qualche topo in camera tua – no, non fare lo schizzinoso, non te lo puoi permettere adesso. Un piccolo animale dovrebbe calmare la sete per un po'. Almeno finché il sole non tramonta. Esci da lì appena le ombre si allungano.”

Il respiro pesante di Simon gli disse che stava cercando di calmarsi, ma anche che non ci stava riuscendo.

“Riattacca e torna a dormire” lo istruì. “Sarò lì appena possibile. Non fare nulla che io non farei.”

Simon non rispose, ma riattaccò. Almeno per una volta, forse l'avrebbe ascoltato.

Raphael si guardò intorno. La stanza era completamente al buio, ma i suoi occhi vedevano alla perfezione. L'ora sul telefono segnava le undici del mattino, mancavano almeno sei ore al tramonto. Sperò che Simon riuscisse a resistere. E che ci riuscisse anche lui, perché lasciar vincere la preoccupazione e precipitarsi a casa Lewis sotto il sole non avrebbe aiutato nessuno dei due.





 


AN:
Dopo aver scritto mille storie su "Raphael mi ha prestato il vestito", suppongo vi aspettaste che comparissi dopo aver sentito "Raphael, ho bisogno di sangue".
Sono un caso perso, ormai l'abbiamo assodato.
Se non avete pensato a Raphael, assonnato e con i riccioli arruffati, mentre Simon parlava con lui al telefono, shame on you.
Se tutto va bene, torno martedì. 

Red
   
 
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