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Autore: Wendy_BluHand    31/01/2017    6 recensioni
Non credeva ai suoi occhi.
Strinse fra le mani quella foto dai colori sgargianti. Lo sfondo di quell'immagine le era familiare, sarebbe stata in grado di riconoscerlo fra mille: erano in casa di Chul Moo. Il ragazzo sulla sinistra era così diverso da quello che vedeva tutti i giorni in libreria. I capelli biondo platino, le braccia piene di bracciali, l'aria di chi si stava divertendo. Il sorriso stampato sulle labbra. Al suo fianco, un Jonghyun dai capelli folti e castani, la pelle più ambrata di ora. Le sembrava quasi di sentire il suo profumo inconfondibile. Sembrava quasi una festa ma ciò che la colpì di più fu il suo sguardo.
Quello sguardo.
Fisso su Kibum che sembrava non essersi accorto di nulla.
Quello sguardo che gli aveva visto già un'altra volta.
**
- C'è qualcosa che voglio o meglio qualcuno. Voglio te, in cambio.- .
Le sue parole arrivarono come uno schiaffo in faccia. Fredde come il vento che si era alzato.
- Come...? - sussurrò la ragazza stordita.
- Voglio che tu venga via con me.- ripetè quello impassibile.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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36. Special final chapter: thank you





Si era detta soltanto altri dieci minuti, dieci minuti prima.
Anche se forse ne erano passati venti o trenta non aveva voglia di aprire gli occhi. Niente l'avrebbe convinta, niente tranne quel tocco soffice sul suo nudo collo. Quell'impercettibile tocco che avrebbe riconosciuto fra mille.
Aprì gli occhi e fissò per un attimo il familiare volto che la stava guardando con un sorriso stampato sulle labbra.
Jonghyun l'aveva appena svegliata e ora, piegato sulle ginocchia le accarezzava i capelli.

    - Non ti ho trovata nel letto e allora ho capito che dovevi per forza essere qui - mormorò con voce roca.

Jorinde si rese conto in quel momento di avere la faccia appiccicata al tavolo che era sommerso per metà di fogli pieni di schizzi di disegni e volti abbozzati.
La ragazza si lasciò sfuggire un ansito disperato.

    - No, mi sono addormentata...- mugolò rizzandosi di scatto e schiaffeggiandosi le guance.

Jonghyun la guardava divertito.

    - E il matrimonio è fra una settimana! - esclamò subito dopo sconvolta.

Tuttavia il maggiore non sembrava per niente preso quanto lei, anzi era ancora più divertito dalle sue espressioni.

    - Tu che hai da sogghignare in quel modo?! Sono nei casini! - sbottò sciogliendosi la crocchia arrangiata in un gesto esasperato.

I capelli le ricaddero sulla schiena curvata.

    - Riuscirai a fare quel disegno prima del matrimonio, hai ancora tempo, non disperarti - la consolò Jonghyun rialzandosi.
    - No invece, no! Ci vorrà un sacco per farlo e io sono ancora al punto di partenza e poi se faccio tutto di fretta va a finire che esce uno schifo...uffa ma perchè mi sono addormentata! - si lamentò Jorinde portandosi le gambe al petto.
    - La vuoi smettere di essere così paranoica? Non ho mai visto un tuo dipinto brutto, è solo ansia da prestazione...tranquilla, a Odette e Jae Hyun piacerà - ribattè Jonghyun mollandole un buffetto sulla guancia.
    - Speriamo... -
    - Ah, senti Jo...a proposito di prestazione, è molto duro il tavolo? - chiese il ragazzo con aria lasciva.

La rossa alzò uno sguardo incredulo su di lui.

    - Prego? - sussurrò con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso sul volto.
    - Ti ci sei addormentata no? Ti è sembrato troppo duro? - chiese ancora il bruno con una leggera malizia nella voce mentre la sua mano allontanava i tanti fogli di fronte alla ragazza.
    - Oh beh, sai...dipende quanto vuoi intrattenerti... - sussurrò la rossa capendo al volo le intenzioni dell'altro e poggiandosi con la schiena contro il legno.

Jonghyun le si parò davanti, gli occhi nei suoi.

    - Quanto basta... - sibilò stringendola per la vita e avventandosi sulle sue labbra.

Jorinde si sentì sollevare da terra e l'ultima cosa che vide prima di chiudere gli occhi e lasciarsi andare fu il quadro di Jonghyun appeso alla parete. Era il dipinto che aveva fatto lei, quello che ritraeva il ragazzo così come lo vedeva.
Jorinde fu felice di realizzare, ancora una volta, di non aver sbagliato. La luce degli occhi di Jonghyun in quel quadro era esattamente la stessa che vedeva negli occhi del ragazzo in carne e ossa, la stessa luce, la stessa energia.





**


Jorinde non credeva che quel giorno sarebbe mai arrivato. Quando Odette e Jae Hyun avevano comunicato a tutti che si sarebbero sposati, la data del loro matrimonio fissata per il 12 luglio, sembrava lontanissima. Tuttavia quel giorno non le era mai sembrato più reale di così. Era in piedi dalle sei, con i bigodini nei capelli, la camicia da notte lilla, il correttore spalmato a metà e con le ciabatte che rischiavano di consumarsi a furia di fare avanti e indietro in casa di Odette e Jae Hyun. Stare dietro a una sposa era una delle cose più stancanti, estenuanti e terribili dell'universo. Odette era in uno stato di ansia che esplodeva in crisi nervose e di pianto a ogni ora esatta. Aveva già pianto tre volte quella mattina e aveva bevuto tre caffè. Jorinde, Hyun Soo e Jiwon avevano passato la notte lì con la sposa mentre Jae Hyun era stato sfrattato e aveva trascorso la notte a casa di Jonghyun con Jinki e Minho.
Jorinde entrò nella camera da letto della sposa con l'arricciacapelli e la prima cosa che vide fu un'estetista disperata che cercava di truccare Odette che invece non la smetteva di frignare e torturarsi le mani.

    - Santo Cielo cara, basta o il trucco non prenderà! - esclamò l'estetista sull'orlo delle lacrime anche lei.
    - Odette, ha ragione sai? Basta piangere! - disse Jorinde avvicinandosi alla cameriera.

Era decisa a farla finita con quella storia o le cose sarebbero andate per le lunghe. S'inginocchiò di fronte a lei.

    - Capisco che sei emozionata ma questa giornata è importantissima per te e non dovresti far altro che sorridere, basta con le lacrime dai - provò a farla ragionare la rossa.
    - Lo so ma...insomma, cambierà tutto e-e sarà t-tutto così diverso. Sono stata già s-sposata una volta ma era davvero uno schifo e invece adesso J-Jae Hyun è così buono...io spero di meritarmi uno come lui! - esclamò mentre le lacrime continuavano a scenderle copiose dagli occhi.
    - Vuoi scherzare? Lui ti ama tantissimo e siete fatti per stare insieme! Andrà tutto bene! Questo giorno andrà alla grande! - la rincuorò la rossa afferrandole le mani e stringendogliele con forza.

Odette sorrise e annuì. Poi si chinò per abbracciare Jorinde.
Hyun Soo e Jiwon sedevano sconfitte sul letto sorridendo a quella scena. Poi a un certo punto l'espressione di Bea mutò dalla commozione al disgusto più totale.

    - Che cos'è quest'odore? - chiese terrorizzata.
    - Quale odore? - chiese stupita Hyun Soo.
    - Quest'odore fortissimo... - mormorò portandosi le mani al petto.

Hyun Soo annusò l'aria.

    - Oh sarà la verdura aromatica in cucina! - esclamò balzando in piedi.
    - Verdura aromatica? Perchè cacchio state cucinando la verdura oggi? - chiese Jorinde perplessa.
    - Oh ma non è proprio verdura, da queste parti la chiamano così ma in realtà si fa bollire, poi si secca, si chiude in un sacchetto e si mette nell'armadio. Serve per mantenere freschi i vestiti - spiegò Odette.
    - Oh no ragazze non mi fate questo... - sussurrò Jiwon portandosi una mano alla bocca mentre Hyun Soo correva via in cucina - Scusate non mi sento bene... - aggiunse subito dopo e corse via nel bagno.
    - Ma che le prende? - chiese l'estetista incerta.
    - Oh beh, è incinta ed è nel periodo delle nausee, quindi... - rispose a bassa voce Jorinde ricordandosi solo ora che la povera Bea probabilmente non avrebbe mangiato quasi niente quel giorno.


Quando Jiwon e Hyun Soo furono ritornate aiutarono Odette a mettersi l'abito, poi Jorinde si affrettò subito a cambiarsi. Mise il vestito verde da damigella che Odette aveva proposto a tutte loro, si tolse i bigodini e s'infilò le scarpe. Non si era mai preparata in così poco tempo. Erano in ritardo, afferrò la pochette e uscì subito di casa. Vide Jonghyun che l'aspettava, nel suo abito elegante, contro lo sportello della macchina e poi vide altre due figure familiari, troppo familiari. Erano alti, belli, più belli di quanto se li ricordava, uno era rosso e l'altro biondo. Si fermò per un attimo a guardarli, interdetta.
Si era dimenticata che quella mattina sarebbero arrivati. Era passato un anno dall'ultima volta che li aveva visti.

    - Ciao Didi! Non salutarmi troppo calorosamente o rischi di commuovermi! - esclamò scettico il rosso che la guardava da cinque minuti.
    - Kibum! - esclamò a sua volta prima di catapultarsi tra le sue braccia e appendersi al suo collo.
    - Buona, buona così mi fai male! - la redarguì ma ricambiò l'abbraccio con vigore e sorridendo largamente.

Jonghyun rise e anche Taemin lo fece, cosa non buona per il suo collo perchè Jorinde si ricordò di lui a pochi centimetri da lei e lo stritolò fra le sue braccia.

    - Siete bellissimi! - disse cercando di trattenere le lacrime e squadrandoli commossa, avvolti anche loro in vestiti da cerimonia.

Erano tornati apposta per il matrimonio di Jae Hyun ed Odette.

    - Ehi Jo, guarda un po' là, credo ci sia qualcuno che muore dalla voglia di vederti! - disse Jonghyun indicando un punto poco distante da loro.

La ragazza si voltò e vide Yoora. I suoi occhi si riempirono di lacrime e corse verso la ragazza che abbracciò senza darle il tempo di rallegrarsi.


La festa per il matrimonio di Odette e Jae Hyun si svolse all'aperto. Erano seduti tutti allo stesso tavolo. Jorinde si accorse di quanto Kibum e Taemin fossero diversi, quanto erano rilassati rispetto a quando erano partiti. Taemin non la guardava più come prima e per lei era un sollievo.

    - Allora Tae, avrai fatto di certo qualche conquista in questo viaggio... - lo stuzzicò Jiwon.
    - No, mi sono rilassato... - rispose quello evitando il suo sguardo tuttavia.
    - Valeryehm - tossì via Kibum concentrato sul suo piatto.

Taemin lanciò un'occhiataccia al maggiore mentre i presenti scoppiavano a ridere.

    - Come sarebbe Valery? Io credevo che Yoora ti ronzasse intorno... - chiese Jonghyun approfittando della lontananza della ragazza.
    - Beh, lo trovava bello effettivamente ma poi viaggiando il suo cuore è stato rapito da un altro... - sussurrò Jorinde con fare pettegolo.
    - Si, un francese! Siamo stati in Provenza due settimane ed è stato colpo di fulmine! - spiegò Taemin facendo spallucce.
    - E tu Kibum? - chiese ancora Jiwon.
    - Io? Niente... -
    - Si, come no - borbottò Taemin vendicandosi della soffiata di prima.

Mimò con le labbra un “ha gli occhi azzurri” prima di ricevere un calcio da sotto il tavolo.

    - Allora, c'è qualcuno...- sussurrò divertita la ragazza.
    - E chi lo sa...potrebbe esserci come no - replicò Kibum divertito con un sorriso - tu piuttosto, come va la gravidanza? -

Jiwon si portò istintivamente una mano al ventre.

    - Bene, le nausee mi uccidono ma va bene - rispose con un sorriso.
    - Sei diventata più bella - ribattè Kibum.
    - Glielo dico anche io ma lei non ci crede! - intervenne Jinki cingendo le spalle della fidanzata.
    - Detto da te non fa testo! E tu e Minho, Hyun Soo? Voi due ancora niente? - chiese subito dopo malizioso.
    - No per carità! Se fosse incinta, suo padre tirerebbe le cuoia e non è consigliabile dal momento che si sta sforzando per riavvicinarsi alla figlia - rispose Minho con un'occhiata dolce verso la ragazza.
    - Davvero? - chiese incredulo il rosso.
    - Si, domenica prossima siamo a pranzo da lui - rispose raggiante Hyun Soo.

Kibum ricambiò il sorriso.

    - Mi fa davvero piacere! E voi due invece? - chiese poi a Jorinde e Jonghyun.
    - Io lavoro al palazzo di Chul Moo adesso! Ora si fanno un sacco di corsi interessanti! Insegno a disegnare e a dipingere ai bambini ma ci sono tante altre attività di qualsiasi tipo! - rispose entusiasta Jorinde.
    - Io invece dirigo la mia catena di alberghi con Minho, siamo soci adesso - disse il bruno accanto alla rossa.
    - Il palazzo di Chul Moo è ancora il tuo? - chiese Taemin.
    - Si, è parte di me...anzi di tutti noi. -
    - Beh, non è più la mostra dei ragazzi prodigio, ora ha la tua impronta. Sai, credo che d'ora in poi ne sentiremo parlare come il palazzo di Kim Jonghyun. Attenderò quel giorno - replicò Kibum sorridendo.
    - Io invece attendo che voi raccontiate le vostre avventure...soprattutto se si parla di occhi blu - ribattè il maggiore.

Taemin ghignò e Kibum fece finta di non aver sentito e prima che qualcuno potesse dargli il tormento, Odette li costrinse ad alzarsi per farli ballare sotto le stelle.


Jorinde volteggiava con Jonghyun e pensava che il mondo non le era mai sembrato più bello. Si sentiva grata, grata per tutto quello che aveva, per tutto quello che stava vedendo quella sera. Ebbe come il sentore che tutti, finalmente, avevano lo stesso cuore. Tutti si sentivano grati per qualcosa. Tutti avevano qualcosa per cui ringraziare la vita.

Jorinde si sentiva grata per la luce negli occhi di Jonghyun, per ritrovarselo sempre accanto la mattina, per non essere più sola.
Jonghyun si sentiva grato per aver trovato una come Jorinde, perchè il suo cuore batteva di nuovo, perchè era tornato ad amare.
Jinki era grato ogni volta che guardava Jiwon negli occhi, ogni volta che realizzava che lei lo riconosceva, che non lo guardava più con timore.
Jiwon era grata per la vita che stava crescendo dentro di lei, perchè poteva di nuovo accarezzare i capelli del suo Jinki, perchè potevano essere di nuovo Bea e Jinki.
Hyun Soo era grata perchè poteva stringere Minho fra le sue braccia ogni volta che voleva, perchè suo padre aveva capito di aver sbagliato e stava rimediando, perchè aveva avuto una seconda possibilità.
Minho era grato perchè aveva una famiglia ora, perchè non era più costretto a scappare, perchè Hyun Soo lo baciava tutte le mattine.
Odette era grata perchè ce l'aveva fatta, perchè dopo un matrimonio di soprusi aveva Jae Hyun affianco che le lasciava una rosa sul tavolo della cucina ogni giorno, perchè guardava il dipinto che Jorinde aveva fatto per il loro matrimonio e sentiva che sarebbero stati felici, come in quel quadro, per sempre.
Jae Hyun era grato perchè desiderava sposare Odette dalla prima volta che l'aveva vista e ora danzava con lei in frac.
Kibum era grato perchè il cuore non faceva più male, non sanguinava più e ora di rosso c'erano solo i suoi capelli, Kibum era grato perchè c'erano un paio di occhi blu nel mondo, solo per lui.
Taemin era grato perchè l'ombra scura dal suo volto se n'era andata, era grato perchè le labbra di Valery non erano mai state così dolci sotto il cielo francese, era grato perchè Hye Jin non era riuscita a vincere su chi amava davvero.


Jorinde inspirò il profumo di Jonghyun, stretti l'uno all'altra.


    - Grazie - sussurrò.
    - Di cosa? -
    - Per tutto...grazie di essere qui, al mio fianco. -


Jonghyun sorrise e la baciò.
L'ennesima cosa per cui essere grata, pensò Jorinde.
Amava, era amata e non c'era niente di meglio al mondo.









        * Angolo di Natsumi213*



...e io sono grata a voi.
Grazie, grazie, grazie e un milione di volte grazie.
Quando ho iniziato a scrivere questa storia, non ci credevo davvero, non immaginavo che sarebbe piaciuta, che qualcuno l'avrebbe letta e recensita.
Ho avuto qualche difficoltà nel corso della sua stesura, ho avuto paura di non essere in grado di portarla avanti ma alla fine ce l'ho fatta ed è grazie a voi. Siete stati una motivazione in più per continuare a scrivere e portare a termine questa piccola storia senza pretese.
The Blue Rose è la mia prima vera fanfiction sugli SHINee, è stata una delle prime storie a formarsi nella mia testa. E' nata da un'idea semplice e poi si è sviluppata diventando la storia che avete letto. Ce l'avevo in testa da un sacco e io funziono così, quando mi viene in mente una storia poi devo per forza scriverla.
So che molti di voi sono occupati e non hanno molto tempo per recensire o magari siete rimasti indietro di qualche capitolo ma non ha importanza, grazie lo stesso.
Grazie a lagartischa, Blakneco, annaminho4429 e minmin (spero di non aver dimenticato nessuno) per aver recensito i capitoli della mia storia. Un grandissimo grazie a voi! <3
Grazie a tutti i 19 che hanno inserito la storia nelle seguite, i 17 che l'hanno inserita nelle preferite e i 2 che l'hanno inserita nelle ricordate. Grazie infinite! <3
Grazie a bummie_claaa96, una ragazza dolcissima che ho conosciuto proprio qui e che mi ha sempre sostenuto! <3
Grazie a Ninechka senza la quale, sarei crollata molto prima. <3
Grazie a tutti voi che avete condiviso con me questa piccola avventura, che avete impiegato dieci minuti del vostro prezioso tempo per leggere e commentare questa storia, grazie di cuore, è stato importante per me. <3
Kisses! :*

  
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