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Autore: NikiDark1    01/02/2017    1 recensioni
La vita è difficile, lo dicono tutti: è come un turbine di sensazioni diverse.
Ma la morte?
Com'è la morte?
Che cosa si prova dopo?
E se in ognuno di questi capitoli un personaggio di Total Drama potesse vedere come la sua prematura morte ha influenzato il presente dei suoi cari? E quello dei suoi giovani amori?
Come si sentiranno ad aprire gli occhi dopo il buio?
Comprenderanno la morte come una sfortuna orribile o... come una salvezza?
Magari questo viaggio gli farà aprire gli occhi...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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                                      ~~Marriage to the blood

 

                                                                                             Buio.... Luce.. Buio.......Luce

 

Degli infermieri entrano nella stanza, chiudono il mio corpo in un sacco e lo trasportano via su una barella. Vado con loro.

Sono fuori.

Il cielo è tetro: niente sole e nessuna nuvola, neanche una traccia di nebbia.

Non sento né freddo né caldo.

Chissà che giorno è?

Quanti giorni sono passati da quando è successo?
Quattro? Cinque?

Cavolo, ha importanza?

Forse potrei chiederlo a quel  tizio alla guida, credo che sia lo stesso che mia ha portato nella camera mortuaria,e che poco prima mi ha fatto uscire. Lo raggiungo sui sedili davanti e fisso fuori dal finestrino.
Il sole illumina per alcuni secondi la via trafficata in cui ci stiamo inoltrando, poi viene completamente coperto da massicce nuvole.
Gocce di pioggia cominciano a sgorgare e scivolano veloci sul vetro.

< Cazzo, fa talmente freddo qui dentro... mi sembra di stare rinchiuso in obitorio > sussurra il mio "amico".

Sghignazzo sommessamente e gli tiro una pacca sulla spalla, giusto per il gusto di vederlo rabbrividire.

Una vibrazione invade l'aria:

 Il ragazzo si sfila ti tasca il cellulare. Fissiamo lo schermo e prima che lui rifiuti la chiamata riesco a scorgere l'orario.
Sono le 10:08 di martedì 6 dicembre.

< Hey Dan, non è quella la chiesa in cui si vuole sposare tua sorella? >

Non ascolto chi dei paramedici abbia fatto la domanda, mi limito a fissare quell'edificio familiare.

Anche lei ha scelto quella...

La chiesa al di là della strada è imponente e sembra molto antica , ai lati alte siepi la distaccano dalla civiltà. Le sue grandi vetrate colorate sembrano brillare di luce propria... mi ricordano due grandi occhi, due grandi occhi che scrutano ogni mio movimento:

                                                                       sento una fitta al petto

                                             non mi spaventa... è come un veloce graffio sulla pelle viva.

                                                    Sinceramente non pensavo che avrei sentito qualcosa.
                                                   Infondo lo so che di quella storia non me ne frega niente.

- Ma quell'edificio è comunque l'ultimo posto in cui vorrei trovarmi - penso prima che la vista mi si offuschi.


                 
                                                             Buio.... Luce.. Buio.......Luce

I miei occhi riescono a malapena a mettere a fuoco le immagini intorno.
Ma io so dove sono: percepisco le persone sedute, in attesa dell'inizio della cerimonia. Sento i respiri pesanti dello sposo in piedi all'altare, sento il fruscio del vento che si infrange contro le grandi vetrate..... se mi sforzo riesco ancora ad  udire le ruote dell'ambulanza in cui mi trovavo poco prima.

Riacquistando a poco a poco la vista mi sposto in un angolo della chiesa, se sono qui ci sarà un motivo: forse qualcuno da qualche parte vuole prendersi gioco di me. Quindi tanto vale restare e godersi lo spettacolo.

Le porte della Chiesa vengono spalancate dolcemente ed una brezza fresca entra insieme alle tre damigelle, l'orrenda marcia nuziale risuona per accogliere l'arrivo della sposa.

Comincio a pentirmi di essere qui quando riconosco quella che sembra essere la damigella d'onore: una chioma castana raccolta perfettamente, un corpo abbronzato e formoso stretto nel medesimo abito delle compagne, tutto condito con uno sguardo serio ed emozionato al tempo stesso.  Courtney percorre velocemente la navata e si sistema vicino a un testimone.

Giurerei che mi abbia lanciato un'occhiata. Io l'ho sempre detto che quella è strana forte...  non mi sorprende affatto che sia tornata subito da Gwen  dopo aver saputo della nostra rottura.

Gwen.

E' entrata, percorre lentamente la navata con il suo abito liscio e i capelli neri, sempre lucenti e profumati.
La sua schiena è nuda e invitante: quando la mano di quel cretino gliela sfiora mi sale un senso di vomito mischiato alla rabbia, è veramente una stronzata.... quei due non dovrebbero stare su quell'altare.
 

                                                - Il matrimonio è una perdita di tempo.... soprattutto il loro -

E' quello che ho pensato quella notte, quando ho ingurgitato quell'ennesima pasticca... probabilmente ho continuato a pensarlo anche quando mi hanno caricato sull'ambulanza da dove sono uscito prima.
Il prete comincia a recitare frasi sull'amore eccessivamente stomachevoli. Non posso guardare verso l'altare o penso che mi verrà voglia di ficcarmi un ago nelle vene per farla di nuovo finita, questa volta forse mi lascerò morire con più consapevolezza

Faccio un respiro profondo e ricaccio tutto indietro.


< Non pensavo che saresti venuto >

Quella voce...

Oh, no ti prego.. fa che non sia lei.

 

< Hey... guarda che parlo con te.... sai, sei un po' pallido sembra che tu abbia appena visto un fantasma >
 

La guardo: ride gioiosa non staccandomi gli occhi di dosso.
 

< Non so perché cazzo sono qui, quando mi sono svegliato non volevo finire a sorbirmi questo schifo... Gwen sta facendo una cazzata sposando quello >

Perché gliel'ho detto?

< Sei  diventato geloso Duncan? >

Sono geloso?  
No.. non mi è mai importato di nessuno, perché fare un' eccezione?
 

< E' strano, non mi sembravi geloso o innamorato quando il lunedì sera salivi a casa mia, o il giovedì e il venerdì  mentre ci rivestivamo prima che lei potesse tornare  dal lavoro >

Intravedo qualcosa di divertito nella sua voce e, quasi mi pento di non essere andato al suo funerale due mesi fa, per ballare sulla sua tomba.

< Io infatti sto bene,non mi sono buttato ai piedi di nessuno.. io  > sghignazzo, cercando di sembrare sicuro.

Lei mi  punta un dito contro e si mordicchia il labbro inferiore.
 

< Sei assolutamente disgustoso! Di solito non offendo le persone e non le giudico... ma... tu tiri fuori il peggio di me. Sai benissimo che la nostra storia è stata interrotta da me, dopo che Gwen  ci ha scoperti... ma evidentemente il karma ci ha puniti entrambi allo stesso modo >
 

Decido di non risponderle, sarebbe una perdita di tempo. Sappiamo entrambi che sta mentendo, mi ha "lasciato" solo per mettersi a posto la coscienza, scommetto tutti i soldi che ho che è ancora attratta da me.
 

La gente esulta e applaude, gli sposi si tengono per mano e il bouquet di Gwen  cade ai miei piedi ,quasi come fosse uno scherzo.

 

< L'ho sempre detto che Trent e Gwen insiemi sono bellissimi > sorride commossa.
 

Sembrano felici mentre fuori dalla chiesa vengono ricoperti di riso e congratulazioni; la mia ex ragazza ride bellissima avvinghiata a suo marito.
I loro occhi brillano quando si baciano... almeno non è più ferita, non pensa più a me..
 

< Tu parli troppo Zoey > le sorrido.

   
 
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