Crossover
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Autore: Alucard97    02/02/2017    4 recensioni
Sette Master, Sette Servant provenienti dagli universi manga, anime, film e vari... un solo obbiettivo: Il Santo Graal
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: TEMPO DI GUERRA (PARTE 1: SERVANT NELLA VITA)
 
L’indomani, Residenza Emiya, 9:00
 
Shirou, Johnny e Taiga sedevano sul tavolo in cucina, stavano facendo colazione. La donna teneva le braccia conserte osservando con scrupolosità il nuovo arrivato nella dimora. Dopotutto lei era la tutrice di Shirou, e voleva chiarire se quell’uomo fosse una persona a modo o un poco di buono che si era approfittato del ragazzo
 
“Dunque… mi ripeti il tuo nome?”
 
“Fuji-nee, dai…”
 
“Johnny Blaze, signorina. Molto piacere”
 
“Già… dunque… vi siete incontrati ieri sera davanti al negozio in cui lavora Shirou”
 
“Esatto”
 
“Perché avevi un guasto alla tua motocicletta”
 
“Precisamente… e non è un –motocicletta- è un Chopper Harley Davison del ’70, doppia cromatura e…” Taiga lo fermò con un gesto della mano
 
“Così hai chiesto a Shirou di ripararla, ma visto che il negozio era chiuso e non hai un posto dove andare sei stato invitato da lui a stabilirti per un po’ a casa nostra”
 
“Esatto. Non volevo approfittarmi così dell’ospitalità del suo protetto, ma non avevo scelta”
 
“Mi ripeti che lavoro fai?”
 
“Lo stuntman. Giro per il mondo per fare qualche spettacolo”
 
“Giri il mondo? Eppure non ti ho mai sentito nominare”
 
“Questo perché il mio nome è molto conosciuto in America. E’ la prima volta che visito il Giappone”
 
“Ok allora. Sei un tipo a posto, signor Blaze”
“Oh la prego, mi chiami Johnny. Spero di non recare troppo disturbo”
 
“Ma figurati. E’ sempre e comunque un’idea migliore che girare senza meta vestito da supereroe” disse lei ridendo
 
“C-come?!”
 
Shirou sputò la propria colazione a sentire quelle parole “Fuji-nee, per favore non ricominciare!” esclamò lui imbarazzato
 
“E’ il sogno di Shirou. E’ sempre stato quel tipo di persona che lotta per la giustizia, punisce i malvagi e difende i deboli. In un tema alle elementari, scrisse: il mio sogno è diventare un paladino della giustizia”
 
Il Servant rise sotto i baffi e lanciò uno sguardo divertito a Shirou “Ma che bravo bambino” aggiunse scompigliandoli i capelli per poi essere respinto dal suddetto
 
“Possiamo cambiare argomento per favore?” chiese il rosso
 
“Già… non vi dispiace se mi sgranchisco un attimo le gambe?” chiese Johnny alzandosi per poi ricevere consenso dalla donna. Mentre l’insegnante ed il ragazzo parlavano Johnny si fece un giretto per quella cucina e si avvicinò la televisore notando, nel ripiano sottostante, vari giornaletti ed iniziò ad esaminarli incuriosito
 
“Sai Johnny, anche io amo particolarmente i supereroi. Specie quelli del tuo Paese, adoro la Marvel” disse Taiga con un sorriso da bambina
 
“Noto” rispose lo spirito mentre prese dal ripiano, ironia della sorte, un fumetto di Ghost Rider. Lo sfogliò facendo una smorfia divertita dicendo a tono di voce moderato “Se tutte queste storie su di me fossero vere…”
 
“Hai detto qualcosa, Johnny?” gli chiese Shirou
 
“No niente. Piuttosto… la mia moto funziona ora, per cui ti accompagno a scuola, è il minimo che possa fare”
 
Detto questo i due uscirono. Salirono in sella alla moto e partirono, Rider mise Heaven’s on Fire dei Kiss come accompagnamento per il viaggio (https://www.youtube.com/watch?v=q4dazPE5Q10)
 
“Rider, non mi hai detto una cosa ieri”
“Di che si tratta?”
 
“Ecco… Visto che sei di classe Rider, qual è la tua cavalcatura?”
 
“Questa bellezza”
 
“La moto?”
 
“Yeeeeeeeeeeeeeeep”
 
“Ma… ma che razza di potere hai?!”
 
“Lo vedrai quando combatteremo per la prima volta. Anche se non è un bello spettacolo”
 
Rider lo lasciò davanti a scuola raccomandandosi con lui di stare attento, e di tenere al coperto le magie di comando in quanto i maghi avversari potevano essere ovunque
 
-.-.-.-.-.-.-.-.-
 
In quello stesso momento arrivò a scuola anche Rin Tohsaka vestita con la sua divisa scolastica ed accompagnata da, ma guarda caso, Accelerator. Ed ora i lettori si chiederanno se egli fosse nella sua forma di spirito… ebbene no. Egli era vestito con la divisa della scuola di Fuyuki, aperta sul davanti mostrando la t-shirt nera a strisce bianche
 
“Spiegami ancora… perché cazzo lo sto facendo!” sbottò irritato il Servant
 
“Perché sei il mio Servant, non si può stare tranquilli da nessuna parte ora che è cominciata la guerra. Avrò costantemente bisogno della tua sorveglianza”
 
“Hey, scema! Lo sai vero che posso assumere le sembianze di uno spirito invisibile? E se succede qualcosa puoi sempre chiamarmi con le magie di comando”
 
“Ti ricordo che mi rimangono solo due magie di comando. Devo razionarle e poi, è vero che puoi sempre renderti invisibile e vigilare su di me ma…” si girò verso di lui lanciandogli un sorriso divertito “Così sei proprio carino”
 
“Tch… questo sarebbe un complimento, se me lo avesse detto una gnocca”
 
“Simpatico come al solito… forza vieni che facciamo tardi a lezione” disse prendendolo per mano e correndo fino all’istituto
 
“Hey hey! Non correre così veloce! Tch… a confronto tuo Last Order è matura e calma”
 
I due entrarono e camminarono per i corridoi
 
“Hey. Mocciosa…” la chiamò Accelerator, ma lei non rispose. “Hey racchia” ancora nessuna risposta “Hey tu! Parlo con te, stupida!” sbottò spazientito
 
“Io non mi chiamo né mocciosa, né racchia, né stupida”
 
“Tch… Hey Rin”
 
“Sì?” si girò sorridendo innocentemente
 
“Non mi hai detto come mi devo chiamare”
 
“Eh?”
 
“Ma sei scema?! Non posso presentarmi con –Accelerator-, ho bisogno di un nome umano”
 
“Nessun problema. Qui a scuola ti chiamerai… vediamo un po’… Akira Fudo”
 
Il servant la guardò con uno sguardo da –ma ci sei o ci fai- “Perché… secondo te non si accorgeranno che il mio nome è PALESEMENTE COPIATO DA UN MANGA!” Urlò lui attirando l’attenzione di tutti i presenti nel corridoio che iniziarono a sparlare a bassa voce
 
“E voi che cazzo avete da sussurrare? Se avete un problema ditemelo in faccia!” esclamò arrabbiato. Rin gli mise una mano sulla bocca “Zitto idiota, non attirare l’attenzione. Non faranno domande fidati di me. Adesso vieni con me”
 
I due camminarono sempre dritti ma ecco che si ritrovarono davanti Emiya Shirou e Issei Ryodou
 
“Oh… buongiorno Emiya-kun” disse lei arrossendo. Sperava che non avessero sentito la scenata fatta prima da Accelerator
 
“Buongiorno a te, Thosaka” gli rispose Shirou
 
“Buongiorno… chi è il tuo amico? È nuovo? Non l’ho mai visto” chiese Issei riferendosi all’albino
 
“Fatti i cazzi tuoi” gli rispose lui per poi ricevere una piccola gomitata da Rin
 
“Perdona la maleducazione di questo imbecille. Lui è Akira Fudo ehehehehhe”
 
“Molto suscettibile il tuo ragazzo” commentò Issei
 
A questa frase Rin arrossì come un peperone ed il Servant si spazientì “Senti, vuoi un cazzotto ora o dopo, scegli tu”
 
“Dobbiamo andare!” fece la ragazza prendendo per mano lo spirito eroico e portandolo verso la sua classe “Stupido idiota non farmi fare queste figure! Ti ho detto di non attirare l’attenzione”
 
I due entrarono ed Accelerator si presentò, a modo suo,  alla classe come nuovo studente. Nel mentre il professore spiegava girato alla lavagna, il ragazzo se ne stava seduto con le braccia incrociate dietro la schiena e le gambe appoggiate sul banco come se fosse sdraiato su una poltrona. Questo suo atteggiamento non fece che attirare l’attenzione di tutti i compagni di classe, specialmente di Rin la quale meditava di riempirlo di botte una volta ritornati a casa
 
-.-.-.-.-.-.-
 
Sakura passeggiava per il giardino fiorito di Villa Matou scortata dal Servant del fratello che, visto che non doveva ancora combattere e per mimetizzarsi con l’ambiente esterno, indossava un completo nero, la giacca sbottonata che mostrava la sua camicia bianca riposta dentro i pantaloni agganciati con una cintura di cuoio nero. La camicia era aperta sul colletto e metteva in risalto il petto ampio e muscoloso dell’uomo. I capelli bianchi e selvaggi erano ben pettinanti e tenuti in una coda di cavallo. Il suo volto non era più coperto dalla stoffa e quindi si poteva vedere il volto per intero che mostrava un viso dai lineamenti decisi ma affascinante, ed un neo sul naso
 
“Sai. Mi sono sempre piaciuti questi giardini” gli disse Sakura sorridendo. Si trovava a suo agio con lui, eppure lo conosceva da appena nove ore
 
“Molto eleganti ed affascinanti devo dire. Nella mia terra natale non ce ne sono di così”
 
“Davvero? Com’è la tua casa?”
 
“Io risiedevo nella stupenda capitale di Anor Londo. Una città gotica, magnifica e perennemente illuminata dal Sole grazie alla presenza di mio padre. Però non vi era del verde, era piena di case, palazzi, statue, fontane ma nemmeno un giardino”
 
“E’ un po’ triste non credi?”
 
“Non proprio… ma immagino che sia l’abitudine. Noto che ti piace molto passeggiare in mezzo al verde, sembra la prima volta che vieni qui”
 
“Non lo è, solo… è la prima volta dopo dieci anni che lo faccio con qualcuno”
 
Gwyngalein sorrise, fermò Sakura per un momento. Prese un bellissimo fiore bianco dalla siepe, gli sistemò il gambo, dopodiché si inginocchiò e lo mise tra i capelli della ragazza sopra l’orecchio destro
 
“Visto che questo giardino ti piace molto, portati a dietro un pezzo di esso cosicché rimanga sempre con te. E poi ti dona molto”
 
“G-grazie mille” disse timidamente ed arrossendo
 
I due ripresero a camminare ed a parlare, il tutto però sotto lo sguardo del fratello che li osservava serio dalla finestra bevendo un bicchiere d’acqua. In quel momento si avvicinò Zouken
 
“Sembra che quei due vadano d’amore e d’accordo. Lancer si trova molto più a suo agio con Sakura che con te. Forse avrei fatto bene ad usare la ragazza come Servant piuttosto  che te”
 
A quelle parole il ragazzo sbiancò e si girò di scatto verso il vecchio “Questo non è vero. Io e Lancer andiamo d’accordo, abbiamo un contratto. Lui mi è fedele!”
 
“Da come ha reagito ieri sera non direi”
 
“E’ stato un incidente di percorso, niente di più. Lui serve ME! Ed obbedisce ad ogni mio ordine”
 
“Vedi di parlare a fatti, ameba…” concluse Zouken lasciandolo da solo
 
Shinji ringhiava. Odiava quando suo nonno lo chiamava ameba, odiava che il servant fosse così legato a Sakura, ed odiava che lei gli mettesse costantemente i bastoni tra le ruote. Strinse forte il bicchiere e poi lo lanciò contro il muro rompendolo.
 
Gwyngalein e Sakura rincasarono e si salutarono, lasciando che la fanciulla tornò nelle sue stanze.
 
“Lancer!” la voce di Shinji proveniva dal salotto. Lo spirito si diresse verso il suo Master e lì lo vide seduto sulla poltrona.

“Lancer, dimmi: tu servi me, giusto?”
 
“Certo, mio signore”
 
“E quindi farai tutto ciò che io ti ordino, vero?”
 
Il guerriero si inginocchiò “Sì, mio signore”
 
“Tu ubbidisci solo a me, capito? A ME, solo e soltanto a ME. Né a quella cretina, né a Zouken, solo ME. IO! Perché IO sono il tuo Master!” esclamò alzandosi in piedi
 
“Master… state forse mettendo in discussione la mia lealtà verso di voi?”
 
“Tu che credi, eh? Vi vedo tu e mia sorella.  Cos’è stai cercando di corteggiarla?”
 
“Questo non è…” sbottò per poi calmarsi “…vero… Questo non è vero, mio signore. Io  sono solo gentile con vostra sorella poiché sono un guerriero ed un cavaliere. E lei è una fanciulla… e voi suo fratello” aggiunse alzando la testa e guardandolo negli occhi
 
“Che intendi dire. Spiegati”
 
“Ieri sera ho visto che cosa stavate facendo, e non vi era alcun equivoco. Sakura mi ha raccontato tutto sul vostro conto”
 
“Quella brutta… ha fatto cosa?!” esclamò incredibilmente irritato
 
“Mi ha detto che voi siete un bravo ragazzo” si alzò prendendo le difese della ragazza “Voi non siete sempre stato così. Lei vi vuole bene, Master, e voi la trattate come un oggetto. Vi prego di tornare in voi”
 
“Mph… e tu pensi davvero di sapere cosa si cela nel mio cuore? Sicuro che la versione della stronza coincida con la realtà?”
 
“Non chiamatela così. Io non so cosa si cela nel vostro cuore, ma una cosa la so: la fiamma della vostra bontà esiste ed è debole immersa in un mare di oscurità. Riaccendete quella fiamma. Vostra sorella si è sottomessa a voi poiché vi ama più di chiunque altro”
 
Shinji si guardava intorno spazientito “Te lo chiedo di nuovo Lancer: tu chi servi?”
 
“Io servo voi, mio signore”
 
“Me lo auguro…”
 
“Allora permettetemi di dimostrarvelo”
 
“Mh?”
 
“Mostrerò la mia lealtà verso di voi. Stanotte, combatterò contro un Servant, qualunque mi ordinerete e, se lo desiderate, vi porterò la testa del suo master”
 
“Dici davvero?” chiese ghignando “Bene, è ciò che volevo sentirmi dire”
 
“Datemi un ordine dunque. Io sono la vostra spada ed il vostro scudo. Comandatemi, chi devo uccidere per compiacere sua signoria?”
 
“Un mio rivale. Una persona a me molto scomoda ma che ho il sospetto che sia un master”
 
“Ma voi non sapete se egli è un master o no”
 
“Silenzio. Hai detto che avresti eseguito qualunque ordine pur di compiacermi e poi… lui potrebbe diventare un master, quindi sarebbe vantaggioso ucciderlo. Farai ciò che ti ordino?”
 
“Sì. Lo giuro sul mio onore: vi donerò la sua testa come trofeo. Ditemi il suo nome”
 
“Emiya Shirou. Stasera. Lo voglio morto, intesi?”
 
“Come voi desiderate” concluse facendo un piccolo inchino
 
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TEMPO DI GUERRA (PARTE 2: DIAVOLO VS ANGELO, ROUND 1)
 
Villa Tohsaka, 21:00
 
Rin ed Accelerator erano nel salotto, la ragazza si stava gustando un buon tè mentre lanciava occhiatacce al suo servant
 
“Non posso ancora credere alle imbarazzanti figure che mi hai fatto fare stamattina!”
 
“Tch… ancora con questa storia. Eddai basta”
 
“Forse non ti è chiara la situazione…”
 
“E forse non ti è chiaro che mi hai rotto i coglioni!”
 
Rin agitava il pugno fortemente innervosita dalla maleducazione del Servant, poi si calmò e riprese il discorso

“Va beh lasciamo perdere. Comunque stasera usciamo. Andiamo in ricognizione ed individuiamo qualche Servant”
 
“Era ora. Ero stufo di star qua a fare un cazzo”
 
I due uscirono di casa, “Bene Archer. Forza andiamo. Se ci spostiamo sui tetti dei grattacieli penso che avremo qualche possibilità di vedere meglio le nostre prede”
 
“Io posso saltare sui tetti ma tu come fai?”
 
“E secondo te come? Mi porterai in braccio no?”

“Tch… col cazzo!”
 
“Senti, non fare il bambino ed aiutami!”
 
“Tch… fanculo… senti, quant’è che pesi tu?”
 
“Ma… non ti ha mai insegnato nessuno che non si chiedono queste cose ad una ragazza?! Brutto maleducato pervertito!” urlò lei tutta rossa in volto
 
Accelerator, per azzittirla, la prese in braccio e con un enorme balzo arrivò in cima ad un edifico
 
“Ecco. Contenta? Vedi di non scassare più… noti niente?”
 
“No… non sento… aspetta! Ho percepito qualcosa! Da quella parte verso… oh no… verso casa Emiya”
 
“Intendi l’abitazione di quel pel di carota che ho visto stamattina?”
 
“Proprio lui. Percepisco un Servant che si sta avvicinando a casa sua. Presto sbrighiamoci”
 
“Quanta fretta. E’ forse il tuo innamorato?”
 
Il suo viso divenne un pomodoro “Ma quale innamorato, cretino! E’ un mio amico! Potrebbe morire!”
 
“Sì sì sì… che palle sta zitta” la prese di nuovo tra le braccia e spiccarono un balzo
 
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“L’hai percepito, Shirou?” chiese Johnny
 
“Cosa?”
 
“Un servant nemico è qui!” esclamò uscendo di casa e dirigendosi verso il cortile. Per fortuna che Taiga era fuori a trovare i suoi genitori
 
Master e Servant videro, in mezzo al cortile, la figura di un  uomo armato di lancia
 
“Emiya Shirou. Il mio padrone desidera la tua morte, pertanto consegnati spontaneamente e farò in modo di donarti una fine veloce ed indolore” gli disse facendo roteare la lancia
Rider si mise in mezzo
 
“Hey hey. Dovresti prima  vedertela col suo Servant, non sei d’accordo?”
 
“Dunque il mio signore aveva ragione. Egli è un Master. Bene, ti affronterò. Presentati, or dunque, ed io farò lo stesso”
 
“Chi sono io mi chiedi? Il tuo incubo peggiore”
(https://www.youtube.com/watch?v=2xgUr74VvvI)
 
Johnny avanzò di qualche passo, i suoi piedi presero fuoco lasciando le impronte sul terreno. Dal suo corpo uscì del fumo, e prese fuoco. La pelle della testa iniziò a sciogliersi, i muscoli sottocutanei si liquefacevano lentamente mentre il servant avanzava. Si fermò. Chinò la testa ormai completamente priva di pelle e capelli. Vi era solo un teschio fiammeggiante, alzò lo sguardo per posarlo su quello del Servant avversario emettendo un ruggito gutturale. Il Ghost Rider era apparso
 
“Interessante” commentò Gwyngalein mettendosi in posa da combattimento “Una creatura tanto abominevole si para dinnanzi a me, fatti sotto demone!” la punta della sua lancia emise elettricità
 
“Ti farò sprofondare!” esclamò il Rider facendo comparire nella sua mano una catena
 
Lancer avanzò rapido menando un fendente con la sua lancia che venne schivato dallo scheletro. Subito ne menò un altro, Ghost compì un balzo all’indietro e fece roteare la sua catena menando varie frustate di fuoco infernale. Il lanciere fu abile nell’evitarle con ampi movimenti del bacino ed ecco che, con la rapidità di un fulmine, si avvicinò al Rider con un affondo che venne bloccato dalla sua arma.
 
Il figlio del sole non perse tempo e fece roteare la sua arma menando fendenti che andarono a cozzarsi contro la catena del Ghost. Movimenti rapidi ed impercettibili ad occhio nudo. I due si allontanarono con un balzo, lo scheletro fece schioccare la sua catena e con essa riuscì ad intrappolare il braccio dell’avversario col quale teneva l’arma. Il calore della catena provocò dolore nel semidio che fu svelto nel contrattaccare. Sulla sua mano sinistra comparve una folgore che scagliò contro il nemico lanciandolo indietro
 
“Sei abile demonio. Ma io sono il figlio della luce solare, e tu un vile demone”
 
Il Ghost non rispose e fu lesto nel scagliare una palla di fuoco contro il lanciere che la deviò con la lancia ma in quel momento lo scheletro scomparve, per riapparire dietro l’avversario menandogli un pugno che lo scaraventò a terra. Gwyngalein si rialzò
 
“Preparati vile creatura. Sto per mostrarti il potere del Sole!” Caricò la sua lancia di elettricità “Per Lord Gwyn! Per Anor Londo!” alzò la lancia al cielo e subito sul Rider piombò un poderoso tuono che fu lesto a pararsi con entrambe le braccia. Ma la forza del colpo fu tale che lo costrinse ad inginocchiarsi. La fiamma che avvolgeva il suo capo si spense
 
Lancer si avvicinò con tranquillità. “Questa è solo una piccola parte del mio potere, creatura”
 
La fiamma si riaccese subito, e fu così che Rider si rialzò con uno scatto incredibilmente rapido riuscendo a cogliere di sorpresa l’avversario che non poté reagire, infatti venne afferrato per il collo e sollevato di peso
 
“Una piccola parte del tuo potere che non mi ha fatto neanche troppo male” disse stringendo la presa “Guardami dritto negli occhi…”
 
Quel momento fu interrotto da un colpo di energia che esplose dinnanzi ai due, costringendo Ghost a lasciare la presa
 
Fu in quel momento che apparvero Rin ed Accelerator
 
“Così ti sei portato degli amici demonio. Molto bene. Per stasera mi ritirerò ma tornerò per saldare i conti. Così ha parlato il figlio di Gwyn” detto questo scomparve
 
“Shirou! Allontanati presto!” esclamò intimandogli di allontanarsi dallo scheletro
 
“Tohsaka! Aspetta!”
 
“Tch… e così sei tu il bastardo che sta causando guai?” gli chiese Archer strafottente
 
Il Rider lo guardò e gli puntò il dito contro “Tu… colpevole!”

“Ce l’hai con me bello?”
 
“Pagherai per i tuoi peccati”
 
“Tch… allora perché non me le fai espiare con la forza?” E detto questo battè il piede distruggendo il terreno intorno al Ghost che riuscì ad evitarlo compiendo un balzo
 
Accelerator rise maniacale e si scagliò contro il servant menandogli un poderoso pugno che lo scagliò contro l’abitazione rompendo il muro che dava sul salotto
 
“Dai, stupido ammasso d’ossa! Fammi divertire un po’!”
 
Ghost Rider fu rapido e menò un pugno verso Accelerator, egli non lo parò fiducioso che il suo potere lo avrebbe fermato, ma così non fu e lo colpì dritto al volto scaraventandolo indietro di qualche metro
 
“Ma… ma che cazzo…”
 
“Io sono il punitore dei peccatori. Tu sei un angelo caduto, il tuo potere deriva direttamente dall’Onnipotente, non ti salverà da me che sono stato mandato per punire quelli come te. Io posso annullare la tua protezione” gli spiegò il Ridere prendendo la sua catena
 
“Tch… bene, bene così. Temevo che mi sarei annoiato! Ma tutto ciò non ti sarà utile se non puoi colpirmi!” emise un’altra risata e con una pedata alzò delle zolle di terra che scagliò contro il Rider e poi estrasse la sua pistola sparando diversi colpi. Accelerator contava di colpirlo sulla distanza mentre Ghost cercava un’apertura nei suoi attacchi
 
Archer compì un balzo portandosi sul tetto della casa, spalancò le braccia e raccolse dell’energia azzurra che convogliò a forma di sfera
 
 
“Shirou, sei ferito?”
 
“Tohsaka, fa cessare subito il tuo servant!”
 
“Ma, che stai dicendo! Non lo vedi che ti sto aiutando a scacciare quel mostro!”
 
“Quel mostro è il mio servant!”
 
“Come? Tu sei un master?!” e fu così che notò le magie di comando sulla mano del ragazzo “Archer! Fermati subito!”
 
I due servant si fermarono dopo essere stati richiamati dai due master
“Eh? Ma che stai dicendo scema! Proprio ora che inizia il bello”
 
“Basta lottare, Rider” disse Shirou “Loro sono amici. C’è stato un malinteso”
 
“Farete bene a spiegarmi tutto” fece Accelerator irritato scendendo a terra
 
“Sarà meglio entrare e chiarire il tutto” spiegò Shirou. Forza entrate “E Rider? Non toccare Archer
 
I ragazzi entrarono seguiti poi dai due Servant
 
“Tch… chiariamo allora… comunque stavo vincendo io” concluse Archer per poi ricevere uno sguardo dal Ghost Rider
 
 
Note dell’autore
 
Eccoci qua. Dunque ecco a voi il nuovo chap con i primi duelli. Ghost Rider vs Gwyngalein e Ghost Rider vs Accelerator (Primo Round). Perché appunto i due combatteranno ancora in futuro^^
   
 
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