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Autore: Spensieratezza    02/02/2017    0 recensioni
Due gemelli. Una sorellastra. Vite passate. Legami e amori di altri tempi. Questo sono Alisea, Alan e Zaffiro.
sto riscrivendo la mia storia Legami di sangue, dall'inizio, scusate per il disagio!
ATTENZIONE: questa storia la metto come conclusa, fino a che non capirò come mandarla avanti.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zaffiro e Alan Pretty, erano due ragazzi, maschi. Due gemelli.

Gemelli eterzogitoti di 16 anni. Bellissimi.

Alan aveva folti capelli castani e occhi azzurri, Zaffiro aveva lucenti capelli corvini e gli stessi occhi azzurrissimi del fratello.

Per quanto riguardava il carattere, Alan era pacato, introverso ma allo stesso tempo ironico, anche se comunque molto vulnerabile…Zaffiro invece era più sicuro di sé stesso e vendicativo per quanto riguardava i torti subiti.

Era estremamente protettivo nei confronti del fratello gemello Alan.
 
In quel momento stavano dormendo entrambi, sul divano, con le gambe intrecciate. Stavano facendo un riposino pomeridiano; erano sullo stesso lato e Zaffiro cingeva teneramente con un braccio per la vita, Alan. I due gemelli erano molto uniti.
 

I due comunque non erano da soli. Avevano una terza sorella. Si chiamava Alisea.

Si chiamava Alisea ed era la loro sorellastra. Aveva la stessa età, il che si giustificava con il fatto che il padre aveva avuto una scappatella con un’altra donna, praticamente nello stesso periodo in cui ingravidò la loro madre, così le due donne rimasero incinte contemporaneamente.

La loro madre poi, perdonò il marito per la scappatella. L’altra donna comunque non volle abortire e nacque Alisea.

I fratelli non avevano mai serbato rancore per questo fatto, anzi, avevano molto legato con l’altra loro sorella. Non era come il rapporto che avevano tra di loro, essendo gemelli, ma ci tenevano comunque a lei..era nata anche lei nello stesso anno, era come una gemella separata alla nascita per loro.  I gemelli sentivano molto il legame della famiglia. Per fortuna la loro madre non era una tipa rancorosa e aveva insegnato a loro i valori veri.

Forse era stato anche questo che le aveva permesso di salvare il suo matrimonio e l’amore con il marito.
 
Alisea aveva una pelle di porcellana, occhi verdi e lunghi capelli rossi e lisci e aveva un carattere particolare. Era molto timida, insicura e introversa, anche più dei fratelli. Non riusciva a fare amicizia con nessuno. Non importava quanto ci provasse. Era una bella ragazza ma non si avvicinava ai ragazzi, non faceva la civetta, non sembrava interessata alle attività di gruppo. Sembrava vivere costantemente in un mondo a parte. Come i fratelli.
 
 
 
 
 
*

Ore 10:00. ora di matematica. Mancava ancora un'ora all'inizio dell'intervallo, e Alan si era già perso nel mondo delle nuvole e delle sue fantasie.
 

"E non è neanche capace di fingere di stare concentrato sulla lezione" Pensava Zaffiro, nel banco a fianco del fratello, con sbigottimento.

Se continua a guardare cosi sfacciatamente il vuoto, il professore finirà per accorgersene" Pensava Zaffiro con rabbia. Intanto Alan stava ricopiando su un quadernetto, una frase che aveva letto sul libro dei profeti, e che l'aveva colpito molto. Zaffiro si sporse un pò per leggerne il contenuto. Si sentiva in diritto di farlo, perché se per Alan fosse stata una cosa segreta, non l’avrebbe scritta a pochi metri da lui. Anzi, in un certo modo, si sentiva lusingato da quella cosa, perché dimostrava quanto suo fratello si fidasse di lui.

i tuoi figli non sono tuoi, sono figli e figli e figli della nostalgia che la vita ha di sè

vengono grazie a te, ma non da te

e anche se stanno con te, tuttavia non ti appartengono.

Puoi dargli il tuo amore, ma non i tuoi pensieri

perchè hanno pensieri loro

puoi custodire il loro corpo, ma non la loro anima

poichè l'anima dimora nella casa del domani,

e là tu non puoi andare nemmeno in sogno

 
 

Zaffiro non fece in tempo a ribattere a quanto aveva appena letto, che qualcun altro fu più veloce e prese il quadernetto dalle mani di Alan. "Ma bene, adesso ci gingilliamo a scrivere quello che ci pare invece di star attenti alla lezione, eh?"


Alan si fece paonazzo e cercò maldestramente di riprendersi il foglio, con scarsi risultati. Alle sue spalle i compagni ridevano.

"Professore, me lo ridia per favore". Disse Alan, ma l'insegnante teneva il quaderno fuori dalla sua portata.


"Non prima di aver letto che cosa aveva di tanto importante da scrivere, da non poter assistere alla lezione, il nostro provetto poet...."  l'insegnante non riusci a finire la frase, che Zaffiro con destrezza gli sfilò di mano il quaderno.


"Mi scusi, professore, ma sono cose personali di mio fratello, che non credo vorrebbe venissero lette".  Disse con spavalderia Zaffiro, sotto lo sguardo irritato del professore, l'aria di gratitudine di Alan e gli sguardi curiosi dei compagni. 
 
"Bene, ragazzo, sei coraggioso, molto coraggioso, io apprezzo il coraggio, e anche la solidarietà fraterna".  Disse il prof con un sorriso maligno. "Un punto di nota per Alan e uno per Zaffiro per la sua insolenza". 

"Che cosa? Nota perchè? Perchè non gli ha fatto leggere una cosa personale? E io per aver difeso mio fratello?" 

"DUE note di demerito per Zaffiro, e se non sta zitto, diventeranno CINQUANTA. " concluse minaccioso il professore andando a prendere il registro, tra le risate generali. 

"Mi dispiace tanto, Zaffiro, è tutta colpa mia" disse Alan in un soffio.

"Non ci pensare, Alan, sono pensieri tuoi che nessuno che tu non voglia ha diritto di leggerli, e intanto quello sbruffone non l'ha avuta vinta" disse Zaffiro con un sorriso. 

"Grazie Zaf, tu puoi leggerli se vuoi" sorrise Alan. Tra loro non c’erano segreti.

"L'ho già letto, caro. sono tuo fratello dopotutto, posso farlo, no? " Disse Zaffiro con un sorriso ancor più ampio.


Alan gli diede una sberla giocosa in testa. 

" Credo che il signor Alan e il signor Zaffiro trovino troppa monotona questa lezione per i loro cervelli sopraffini, quindi credo di fare loro un piacere facendoli uscire dalla classe" disse a denti stretti il professore. Alan e Zaffiro si alzarono in piedi, ma Zaffiro indugiò qualche secondo, poi si voltò.


"Non prende il registro, prof? " 

"Prego?" chiese il professore, irritato più che mai. 

"Beh, aveva detto che se avessi detto un'altra parola, le note sarebbero diventate cinquanta."

"ANDATE FUORI, FUORI" Gridò il professore, mentre Alan agguantò uno zaffiro sghignazzante per la collottola, e si trascinò fuori dall'aula con lui, tra le risate generali. 
 
Nel parco della scuola, Alan rimproverava bonariamente Zaffiro: "Non puoi fare a meno di metterti nei guai, eh? avevi già due note, che bisogno c'era di...."

“Quello non si può permettere di fare il prepotente solo perché siede su quella sedia e non si deve azzardare a fare il prepotente con te!” disse Zaffiro, spiazzando suo fratello che gli rivolse un caldo sorriso.

Sapeva che era inutile insistere. Zaffiro aveva un cuore d'oro, ma era molto testardo, e forse il suo bello era anche questo. Ad ogni modo aveva un cuore generoso, ed era questo che importava. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Note dell'autrice: 

scusate per la confusione! Chi sta leggendo la mia storia "legami di sangue" rimarrà sbalordito da questa storia, ma vi spiego..mi sono resa conto di aver scritto delle gaffes mostruose nella mia storia, soprattutto nei primi capitoli..questo è avvenuto perchè la storia avevo cominciato a scriverla quando avevo 14 anni..ovviamente poi la corressi, ma mi ostinai a mantenere la trama che avevo deciso e così inevitabilmente mi sono accorta poi tardi che la storia era un pò inverosimile sotto certi aspetti, a partire dal fatto che feci sparire i genitori dei protagonisti senza preoccuparmi di pensare a come li avrei poi fatti riapparire...lo so, è un disastro, in più ho fatto un pò casino anche con le età..cosa di cui mi sono accorta solo recentemente, quindi ho deciso di riscrivere la storia da capo..Alisea non sarà neanche la sorella dei protagonisti, ma sorellastra..e i genitori non saranno così orribili come avevo scritto nell'altra storia

ora, se leggere questo incipit non vi ha scoraggiato, spero vorrete leggere questa di storia, io terrò comunque l'altra nel sito, finchè, non avrò pubblicata questa fino al capitolo dov'ero arrivata, sì, perchè non cambierò e modificherò proprio tutto..ma qualcosina si, per forza xd 

a presto!
   
 
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