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Autore: duelontrefandom    02/02/2017    0 recensioni
Sono a terra. Sento caldo sul collo e sotto la guancia. Rosso. Il sangue ha un colore strano. Scuro.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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PARTE TERZA Passarono 10 anni dall’incontro col mondo esterno e l’abolizione delle fazioni e tutti quelli che rimasero vivevano tranquilli. Da tempo Tris aveva un fortissimo mal di testa, mal di pancia, e ogni volta che mangiava le veniva da vomitare. – Tesoro? – chiese dolcemente Tobias – è pronto a tavola! – Tris, che era nella loro camera, sbuffò e urlò – arrivo! – Scese lentamente le scale, per non farsi prendere le vertigini. Intanto osservava la casa. Una bella casetta, abbastanza vicina all’ex-quartier generale degli intrepidi; era dipinta di bianco, e nel salotto c’era un sobrio divano blu e un tavolino. Nella cucina, Tobias, con un ridicolo grembiulino giallo mescolava qualcosa in pentola. Assorta nei suoi pensieri perdette l’equilibrio a causa di una botta di vertigini e cadde dalle scale. L’unica cosa che si ricordò fu Tobias corse verso di lei di urlando il suo nome. Si svegliò nel letto della loro camera con Tobias che le accarezzava la guancia. – ehi…- le disse. Provò a parlare ma dalla sua bocca uscì solo un suono incomprensibile. La testa le scoppiava. – stai meglio? - lei fece cenno di no con la testa. – la mia povera e bellissima intrepida… - lei sorrise e gli diede un buffetto sulla braccio. Riuscì solo a sussurrare: - che cosa è successo? - incominciò - sei caduta dalle scale e sei svenuta. Devi farti controllare. – anche se lei non era sicura che servisse l’aiuto di un medico… . Il giorno dopo andò a farsi “controllare” (almeno così disse a Tobias), ma appena uscita di casa corse da Christina. Bussò alla sua porta ansimando. – Ehi! – disse, - hai un aspetto orribile! – Tris sorrise, - candida per sempre! – Christina la guardò imbarazzata – scusa! – disse – posso entrare? Devo parlarti proprio del mio aspetto orribile! – continuò Tris. Appena entrata, si buttò sul divanetto giallo, mentre Christina sulla poltrona blu. – dimmi tutto. – Tris le raccontò tutto quello che accadde. – wow- concluse Christina. – che ne pensi? – chiese Tris. – una sola cosa. Da quanto tempo non hai più quello?- domandò Christina. – be… - Le due amiche si guardarono negli occhi, e entrambe cacciarono un urlo che fece tremare la casa. Corsero in farmacia a comprare un “test”. Tornarono in casa e andarono in bagno. - 1.Rimuovere il test dall'involucro protettivo e prenderne attentamente visione. – lesse Christina. Tris tirò fuori dalla scatola di cartone una bustina di plastica lunga e sottile e, con le dita, fece pressione ai due lati del lembo più corto strappandola e tirandone fuori il contenuto. Il cuore le faceva le capriole nel petto mentre, seduta sulla tazza del water chiuso, incrociava le gambe cercando di mettersi un attimo comoda. Si sentiva emozionata e anche un po’ spaventata, e le mani che le tremavano e quella sensazione di avere il cuore incastrato in gola le fecero chiudere gli occhi nel tentativo di calmarsi e ingoiare come a voler spingere il suo cuore di nuovo giù, da dove era arrivato. Una Tris completamente terrorizzata continuava ad interagire con se stessa nel tentativo di infondersi coraggio. -E poi che direbbe Tobias se ti vedesse così? Ti darebbe sicuramente della fifona!- la rimproverò Christina. - non mi sembra proprio il momento di parlare di cosa direbbe lui! - - Ma come, tu hai salvato questa città e hai paura di un test di gravidanza?- la rimproverò sorridendo Christina - 2. Rimuovere il cappuccio e riporlo sull'impugnatura dello stick. – continuò. - 3. Tenere il test per l'impugnatura e porre la parte assorbente direttamente sotto il flusso di urina per almeno 10 secondi fino a che non è completamente imbevuto. Bleah! – disse Christina. -Dieci secondi!- ripeté tremante Tris –Hey, tutto bene!- la tranquillizzò Christina. –ok- le rispose Tris. Portò il test sotto di lei e lasciò che il flusso che premeva sul suo basso ventre uscisse mentre lei cominciava a contare fino a dieci dicendo alcuni numeri mentalmente ed altri quasi strillandoli, come se credesse che pronunciandoli più forte sarebbero durati di meno e sarebbe riuscita a continuare fino alla fine. –uno...- sussurrò -...due...- disse alzando un pochino la voce -...tre...- disse a un tono di voce normale -...quattro...- disse alzando la voce -...cinque...- disse a voce alta -...sei...- Il passaggio successivo Tris lo ricordava a memoria ma Christina lo rilesse per precauzione. - 4. Dopo che si è tolto il test dal flusso di urina, riposizionare il cappuccio sopra la parte assorbente, ed adagiare il test su di una superficie piatta con le finestrelle rivolte verso l'alto. Iniziare a conteggiare il tempo. - Si guardarono intorno e l’unica superficie piatta che riuscirono ad individuare fu quella della mensola sopra al lavandino. Tris appoggiò il test sul pavimento per risistemarsi poi lo riprese con tanta cura da sembrare che avesse paura di romperlo, e lo posizionò il più diritto possibile, sulla mensola scelta. Christina prese il foglietto delle istruzioni che aveva abbandonato sulle mattonelle fredde del pavimento e lesse l’ultimo punto. - 5. Subito si potrà notare una leggera colorazione rossa spostarsi all'interno fra la finestrella del test. In pratica se c'è la linea, è in corso una gravidanza, se non c'è la linea, non è in corso una gravidanza e quella di controllo ti segala se il test ha funzionato, quindi DEVE apparire una linea. – si guardarono negli occhi. - Attendere almeno 3 minuti per la comparsa delle linee rosse. Se non dovesse apparire alcuna linea, attendere ancora un minuto - Tris incuriosita sbirciò il vetrino ma c’era solo la linea del controllo. Sbuffò e, dopo aver abbassato la tavoletta, si sedette a gambe incrociate per la seconda volta, intanto guardava negli occhi Christina ora era preoccupata quasi più di lei. Si rese conto che quelli sarebbero stati i tre minuti più lunghi di tutta la sua vita, solo quando ebbe pensato di alzarsi per controllare per circa settanta volte. Mille domande avevano preso a volteggiare nella sua testa e ciò le dava ancora più nausea della bistecca che aveva cucinato Christina a pranzo e che l’aveva fatta catapultare in bagno a vomitare. E se davvero fosse stata incinta come credeva? Un sorriso le illuminò il volto e il cuore. Sarebbe stato stupendo. Si ritrovò a pensare a quanto sarebbe stato bello portare una vita nel suo grembo, qualcosa di piccolo e decisamente delicato, qualcosa… qualcuno, semplicemente. Gli occhi di Tris ora erano luminosi, quasi più del solito. Si alzò ansiosa e chiuse gli occhi prima di guardare, mettendo una mano su di essi mentre con quella libera si accinse a prendere il test dalla mensola. -Al tre apro gli occhi e controllo. - disse mordendosi il labbro. –Okay- le rispose Christina alzandosi. -Uno… due… tre!- urlarono insieme. Il test rosa pallido e bianco che aveva in mano aveva due belle linee rosse ben visibili, sulla destra dello specchietto nero. Si portò una mano alla bocca mentre mille emozioni la invadevano: entusiasmo, felicità, gratificazione, incredulità, commozione… Insieme alle emozioni belle, però, arrivò l’ansia… . Christina notò la faccia preoccupata di Tris e l’abbracciò – Dai, non ti preoccupare, così poi tu diventerai mamma… ed io zia! – Mamma. Come suonava bene nella sua mente. Finita la pacchia, Tris ringraziò Christina e corse a casa. – Tris! – Tobias l’aspettava fuori a porta. – non sei andata dal medico. – la rimproverò, ma con voce dolce. Tris senza dire niente si buttò al suo collo, e gli sussurrò all’orecchio: - Sono incinta! – Non si poteva immaginare minimamente la sorpresa e la felicità di Tobias in quel momento. Be… non si poteva biasimarlo, stava per diventare papà! Ma quello che disse fu solo – ripetilo ancora! -sorridendo. Lei rise commossa e urlò di nuovo – SONO INCINTA!! – Tobias si commosse, sorrise, la prese sotto le ascelle e la face girare stringendola a sé. Quegli altri 6 mesi passarono interminabili, ma tra coccole e felicità e indecisione per il nome: alla fine decisero Natalie. PARTE QUARTA Quel fatitico giorno corsero in ospedale in 3: ovviamente Tris, Tobias e Christina. La povera Tris che respirava affannosamente veniva accompagnata dai due nella sala parto. Dopo pochi minuti una piccola Eaton ciucciava dal seno di Tris. Aveva i capelli scuri come quelli di Tobias, ma Tris ci scommetteva che gli occhi sarebbero stati i suoi. In ogni caso era bellissima, con due guanciotte morbidose. – Eccola! – Tobias correva verso di lei con gli occhi pieni di felicità. - Fammela prendere un pochino! Sei bellissima, proprio come la mamma! La nostra piccola Natalie! – dopo poco arrivò una Christina urlante –COME SEI PUCCIOSA! - Tobias alzò un sopracciglio – Chris! È una bambina, non un cane! -
   
 
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