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Autore: Anown    03/02/2017    1 recensioni
Sachiko annoiata, decide di dare a Morishige tre possibilità di trovare Mayu e uscire dalla Heavenly Host, ma il ragazzo avrà veramente l'opportunità uscire di lì o si tratterà solo di una scusa per procurargli tre wrong and?
Questo è il mio primo tentativo di scrivere qualcosa con più di un capitolo quindi mi farebbe molto piacere ricevere almeno una recensione anche negativa e anche in ritardo. Avvertenza, non sono particolarmente brava, ma spero di fare qualcosa di abbastanza o semi decente.
Inizialmente la storia doveva essere una specie di raccolta (specie perché non si trattava di storie a se, e dovevano essere sono tutte collegate tranne una, forse) ispirati ad alcune parti di book of shadows (quindi spoiler) invece alla fine ciò che nella mia testa entrava in un capitolo in realtà non ci stava affatto... insomma ad una raccolta non ci somiglia più molto... ansi, probabilmente non ci somiglia affatto.
Nota: in corsivo sono scritti i pensieri dei personaggi.
Coppie: Mayu/Morishige, Fukuroi/Mitsuki accenni: Kizami/Yuka, Sachiko/??? non è proprio serio, Sachiko è troppo piccola per queste cose...
Nota di Sachiko: piccola? è più di trent'anni che ho sette anni!
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mayu Suzumoto, Mitsuki Yamamoto, Sachiko Shinozaki, Sakutaro Morishige, Yuuya Kizami
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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Nel frattempo Mitsuki e Fukuroi…

 

Sono in anticipo... Pensò Kizami dopo aver sentito l'urlo di un suo compagno poco distante. Non so perché questa voce dovrebbe darmi una certezza del genere... Ho già vissuto questo momento solo che dovevo arrivare qui tra poco anziché ora? Sinceramente non mi va di rifletterci! Se qualcuno sta urlando in quel modo è probabile che qualcuno lo stiano aggredendo... del resto a giudicare dalle condizioni di certi cadaveri sarebbe stupido credere che io sia l'unico a divertirsi. Il ragazzo si avvicinò con cautela alla fonte del rumore.

Sì, avvicinarsi ad un altro killer è pericoloso, ma se non mi faccio vedere dovrebbe andare tutto bene, poi anche se cercasse di uccidermi e non fossi in grado di difendermi... beh, tanto qui ci morirò comunque, perché preoccuparsi? Si nascose in un angolo e rimase ad osservare. Il killer era un uomo largo quanto un armadio, armato di martello, che sembrava tutto meno che un umano vivo a giudicare dalla pelle… Le vittime erano vecchie conoscenze di Kizami, Mitsuki e Fukuroi...

Il ragazzo era a terra inerme, la ragazza era in piedi ad osservarlo apparentemente paralizzata.  P-perché di nuovo questa scena? Qualcuno mi sta dando una seconda possibilità per comportarmi come si deve e cercare di salvare la vita ad un mio compagno? O forse... m-magari vuole solo farmi riassistere alla scena impotente!

-Che stai facendo?! Ti ho detto di scappare!- le urlò il ragazzo.

-Non c'è nulla che potrei fare in ogni caso!- si sfogò ad alta voce Mitsuki. Ma qualunque cosa accada non scapperò di nuovo! Si buttò contro Yoshikazu e cercò di allontanarlo dal ragazzo, ma ci volle poco più di un attimo perché si trovasse buttata a terra, con le spalle al muro e tutta l'attenzione di Yoshikazu per sé.

Fukuroi cercò di tenere bloccate le gambe del mostro e di impedirgli di avvicinarsi a Mitsuki.

-Ehy! La volete finire di fare questo casino!? Sapete... qui c'è anche gente che vorrebbe riposare...- disse una voce femminile, si trattava di una ragazza suppergiù della loro età. Portava una divisa rosso-violacea, i capelli lunghi fino alla nuca, scuri con un fermaglio rosso a forma di pentacolo, e un paio di occhiali anche questi rossi.

-Aiutaci, ti prego!- la supplicò il ragazzo, lei lo osservò con quegli occhi spenti e sbuffò infastidita. Il mostro si liberò dalla presa di Fukuroi e cercò di colpire Mitsuki che gettò un urlo, il ragazzo disperato fece lo stesso.

-Ma basta!- ringhiò la ragazza e tirò fuori una bambolina vestita di rosso, Yoshikazu cominciò a fissarla attentamente, per quanto possibile. -La vuoi?- sussurrò lei. -Bene, valla a recuperare!- così la gettò in fondo al corridoio e lui lentamente andò cercarla, era così concentrato sulla bambola da non notare Kizami appostato dietro l'angolo che nonostante il rischio non sembrò scomporsi più di tanto...

Mitsuki e Fukuroi osservarono insicuri la ragazza, non erano in grado di stabilire se si trattasse di un essere umano o meno… Cercarono di alzarsi. Il ragazzo era particolarmente in difficoltà, durante la colluttazione era stato colpito alla gamba, ad un certo punto dovette farsi aiutare dalla compagna e una volta alzato rimase comunque appoggiato a lei.

-G-Grazie...- mormorò spaventata Mitsuki. La misteriosa ragazza li guardò senza una particolare espressione, poi si girandosi per controllare a che punto era Yoshikazu notò il ragazzo che osservava la scena di nascosto e il suo viso si fece improvvisamente sorpreso.

-K-Kibiki?!- esclamò e fluttuando si diresse velocemente verso ciò aveva attirato la sua attenzione.

-Ma... ma che…? Non era umana…- cominciò a dire Fukuroi, poi venne interrotto da un urlo maschile proveniente dalla direzione in cui era andato lo spettro. -Mitsuki, questa voce… non ti sembra di riconoscerla?- domandò timoroso, la compagna non rispose... -Mitsuki?-  lei teneva la testa fra le mani e  tremava.

-No!- strillò, togliendosi di dosso il ragazzo e scappando.

-Ferma!- cercò di inseguirla, ma inciampò dopo pochi passi. Sentendolo Mitsuki tornò immediatamente indietro e cercò di sollevarlo.

-Cosa pensi di fare?!- domandò confuso.

-Noi dobbiamo andare veloci, ti porterò sulle spalle! Presto, prima che lui ci raggiunga!- farfugliò respirando a fatica.

-Calmati! Non riuscirai a portarmi, cadremo entrambi e poi questo lui chi sarebbe?!-

-Lui, lui! Quello che ha urlato! È lui!- la ragazza era riuscita a prenderlo e stava provando a correre.

-No, mettimi giù! Puoi semplicemente farmi appoggiare, non c’è alcun bisogno di portarmi così!-

-Ahi!- la ragazza dopo essere caduta, com’era prevedibile, cominciò a singhiozzare. -Diamine! I-io... vorrei solo portarvi tutti fuori di qua... Chiedo davvero troppo?!- si sedette e cominciò a strofinarsi il viso con le mani.

-Mitsuki...- mormorò cercando di avvicinarsi a lei, poi si fermò a osservare la propria gamba, aveva molta, molta paura di controllare il danno effettivo, in ogni caso appariva innaturalmente appiattita e non se la sentiva più. Potrò davvero uscire da qui in queste condizioni? Sempre che un modo di uscire esista. Dopo tutta la strada che abbiamo fatto se ci fosse un'uscita avremmo già dovuto incontrarla… In fin dei conti questo posto non ha assolutamente nulla di naturale, non siamo nemmeno sicuri della modalità con cui siamo stati trasportati qui. È davvero positivo che io non sia stato ucciso? Non penso di avere via di scampo, in ogni caso... Trascinando la gamba si accovacciò vicino la compagna affranta. Visto che sono vivo, intanto è meglio fare qualcosa di utile...

-Senti, Mitsuki...- la ragazza si voltò con espressione decisa e cercò nuovamente di sollevarlo. -No!- oppose resistenza lui. -Fammi semplicemente da appoggio!- disse con tono quasi autoritario, lei sbuffò e cercò di accontentarlo.

-Riuscirò a portarvi fuori di qui...-

-Ehm... sì, certo...-

-Che stupida... mettersi a piagnucolare proprio ora!- ridacchiò nervosamente. -S-sarai pure tu il presidente del consiglio studentesco, ma sono io quella da cui si aspettano di più in una situazione del genere! Ci si aspetta che possa cavarmela da sola ed essere d'aiuto per qualcun'altro pure... Ma hai visto prima? Se non fosse intervenuta quella strana ragazza saremmo morti tutti e due! Sono del tutto impotente...- disse prendendo dei respiri profondi.

-Mitsuki, nessuno si aspetta che tu faccia miracoli! Non mi aspettavo che potessi salvarmi! Infatti... volevo che tu fuggissi... Ma ti assicuro che non sei impotente come pensi... E credo che se non fosse stato per la morte di Urabe saresti rimasta la solita affidabile Mitsuki.-

-Guarda che se ero la solita era solo perché ero con te! Non mi trovavo da sola! S-se lo fossi stata sarei andata sicuramente nel panico!- rispose la ragazza, Fukuroi arrossì un attimo. Perchè? Non ho motivo di essere imbarazzato, non ha detto niente di strano in fondo... e poi non è proprio il momento di pensare a queste cose! -E in realtà non ero nemmeno la solita! Congratulazioni! Proprio un ottimo spirito di osservazione...- aggiunse piuttosto incavolata. -Imbecille...-

-Eh?-

-Volevi che scappassi e mi ritrovassi da sola! Poi magari morivi e io mi sarei sentita pure in colpa!- disse offesa e gli diede un leggero calcio sulla gamba... poi si rese conto che era la gamba fuori uso. -Scusa!-

-Tranquilla, non sento più nulla...- ammise pacatamente tenendo lo sguardo basso.

-Non è una buona cosa...- mormorò triste -Ah, fosse l'ultima cosa che faccio porterò te e gli altri in salvo, lo prometto!-

-Ok, sono sicuro che ci riuscirai.- No, non devi dirmelo con questo tono tranquillo! Non ti devi affidare così a me! Non sono affidabile in qualunque tipo di situazione! Non dovresti aspettarti troppo per poi rimanere deluso... mortalmente deluso... La ragazza tentò di nuovo di caricarselo in spalla.

-No! Senti... è... è una questione di orgoglio... non voglio essere portato da te, ok...- spiegò il ragazzo cercando di essere convincente.

-Va bene...- Sei un pessimo bugiardo! I due cominciarono a sentire delle risatine infantili.

-Cerchiamo di nasconderci in quella classe...- sussurrò atterrito il ragazzo.

-Era proprio quello che cercavo di fare!- disse la ragazza un po' seccata e velocemente lo strascinò. Rimasero nascosti dietro la porta semichiusa osservando il corridoio, le voci erano troppo vicine per potersi permettere di fare rumore chiudendo la porta o trascinando Fukuroi cercando di spostarsi in fondo all'aula...

-Dove vi siete nascosti?- Canticchiò una figura piccola e luminosa seguita da altre due simili, ma più basse.

-Fohsse qui?- domandò con una strana pronuncia una delle due piccole figure aprendo una porta.

-Oh fohsse qui?- domandò l'altra aprendo un'altra porta, poi risero tutte tre. La più alta si voltò verso la porta di Mitsuki e Fukuroi sorridendo e facendo rabbrividire i due.

-O forse...- cominciò a canticchiare mentre si avvicinava...

-Fermiiii!- urlò una voce femminile, sempre un po' acuta, ma più adulta delle altre. Una strana sferetta azzurra fluttuante attraversò il corridoio, sbatté contro un muro, poi lentamente tornò indietro, si avvicinò ai tre spiriti e dopo aver tremato per qualche secondo prese una forma umana.

-Oh, c'è l'ho fatta!- esclamò felice e stremata dandosi un'occhiata. Si trattava di una ragazzina dai capelli corti fino alla nuca con una ciocca raccolta da un fermacapelli formato da due sferette, sarà stata in età da scuola media o superiore. Prendere una forma umana è molto faticoso... sospirò... -Ehm... sentite... p-perché non andiamo a... a... a giocare a nascondino da un'altra parte!- Propose lo spettro. Dando un'occhiata ai tre notò che non sembravano particolarmente entusiasti... -Potreste essere voi a nascondervi e io a cercarvi... sarebbe una cosa nuova, no?- lo spettro del bambino sorrise e l'altro piccolo... no, non aveva la parte superiore della testa quindi capire se stava sorridendo o no, non era fattibile... però a giudicare da come saltellava sembra felice. Lo spettro un po' più grande aveva un'espressione neutra, ma alla fine accettarono la proposta tutti e tre e cominciarono ad incamminarsi. L'ultima arrivata rimase indietro e si fermò ad osservare quella porta, sospirò quando sembrò vedere Fukuroi e Mitsuki e sorrise leggermente, poi andò anche lei.

Andati i fantasmi, i due fecero un sospiro di sollievo e si appoggiarono l'uno all'altro...

-Ho temuto che fosse davvero finita! Di nuovo...- sussurrò la ragazza in preda all'angoscia.

-Già... Io però... la voce di quella ragazza, l'ho già sentita...- disse pensiero il ragazzo. Mitsuki lo guardò perplessa, poi si alzò e diede una sbirciata al corridoio da dietro la porta.

-Bene, io vado a cercare da mangiare, tu rimani qui!- Già... come dovrebbe spostarsi?!

-Come a cercare da mangiare?- domandò allarmato il ragazzo.

-Con te in queste condizioni forse dovremo restare qui per un po'. Sarà meglio procurarci qualcosa di commestibile prima che tornino i fantasmi o quel mostro! So già cosa cercare... mi è venuta un idea... anche se non so quanto potrebbe piacerti...- spiegò la ragazza, Fukuroi non era molto sicuro e cercò trattenerla.

-Aspetta!- disse afferrandole la mano. -Sei sicura che sia necessario? Sarebbe meglio che tu cercassi un’uscita...- suggerì. -Poi se ci riesci torna a prendermi.- disse sforzandosi di sorridere. Mitsuki sembrava abbastanza infastidita.

-Io so come uscire di qua... o meglio... è complicato!  Sono sicura che qualcuno me lo abbia spiegato e qualcosa mi sembra di ricordarla, ma non tutto!- disse frustrata. -Me lo ricorderò sicuramente e riuscirò a tirarci fuori da questa situazione! Non è per tranquillizzarti, sul serio, so che c'è un modo per uscire ed è da qualche parte nella mia testa. Comunque, sono davvero molto affamata! E chissà... magari se mangio mi tornerà in mente.- spiegò sorridendo. Il ragazzo non era convinto, ma la lasciò andare.

-Va bene, mi fid...-

-Non dire che ti fidi, per favore.- rispose sbuffando.

-Non pensavo che le aspettative ti mettessero ansia... Allora a dopo...-

-Neanche io... A dopo...-

 

-Fukuroi! Fukuroi, svegliati!- Fukuroi si sentì chiamare  da una voce spaventata. Riaprì gli occhi con un po’ di fatica… Mitsuki sospirò. -Meno male...- poi lo osservò più attentamente. -S-sei molto pallido...- mormorò preoccupata. -Comunque, ho trovato da mangiare.- indicò un angolo della stanza, Fukuroi ci mise un po' a capire cosa gli stava indicando poi sperò di sbagliarsi e aver visto male...

-Sul serio!?-

-Già... tranquillo, dopo essere stati arrostiti saranno buoni, credo... comunque commestibili...-

 

Appunto:

Questo è un mini capitolo! Lo spettro della parte iniziale è Naho in caso non si fosse capito e… sì, è una cosa stupidissima e come evento è molto casuale…, comunque… solo a me sembra che Kizami e Kibiki come aspetto si somiglino?!   

  
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