Nel
frattempo Mitsuki e Fukuroi…
Sono in
anticipo...
Pensò Kizami dopo aver sentito l'urlo di un suo compagno
poco distante. Non so perché
questa voce dovrebbe darmi una
certezza del genere... Ho già vissuto questo momento solo
che dovevo arrivare
qui tra poco anziché ora? Sinceramente non mi va di
rifletterci! Se qualcuno
sta urlando in quel modo è probabile che qualcuno lo stiano
aggredendo... del
resto a giudicare dalle condizioni di certi cadaveri sarebbe stupido
credere
che io sia l'unico a divertirsi. Il ragazzo si
avvicinò con cautela alla
fonte del rumore.
Sì,
avvicinarsi ad un
altro killer è pericoloso, ma se non mi faccio vedere
dovrebbe andare tutto
bene, poi anche se cercasse di uccidermi e non fossi in grado di
difendermi...
beh, tanto qui ci morirò comunque, perché
preoccuparsi? Si nascose in un
angolo e rimase ad osservare. Il killer era un uomo largo quanto un
armadio,
armato di martello, che sembrava tutto meno che un umano vivo a
giudicare dalla
pelle… Le vittime erano vecchie conoscenze di Kizami,
Mitsuki e Fukuroi...
Il ragazzo era a terra inerme, la
ragazza era in piedi ad
osservarlo apparentemente paralizzata.
P-perché di nuovo
questa scena? Qualcuno mi
sta dando una seconda possibilità per comportarmi come si
deve e cercare di
salvare la vita ad un mio compagno? O forse... m-magari vuole solo
farmi
riassistere alla scena impotente!
-Che stai facendo?! Ti ho detto di
scappare!- le urlò il
ragazzo.
-Non c'è nulla che potrei
fare in ogni caso!- si sfogò ad
alta voce Mitsuki. Ma qualunque cosa
accada non scapperò di nuovo! Si buttò
contro Yoshikazu e cercò di
allontanarlo dal ragazzo, ma ci volle poco più di un attimo
perché si trovasse
buttata a terra, con le spalle al muro e tutta l'attenzione di
Yoshikazu per
sé.
Fukuroi cercò di tenere
bloccate le gambe del mostro e di
impedirgli di avvicinarsi a Mitsuki.
-Ehy! La volete finire di fare questo
casino!? Sapete... qui
c'è anche gente che vorrebbe riposare...- disse una voce
femminile, si trattava
di una ragazza suppergiù della loro età. Portava
una divisa rosso-violacea, i
capelli lunghi fino alla nuca, scuri con un fermaglio rosso a forma di
pentacolo, e un paio di occhiali anche questi rossi.
-Aiutaci, ti prego!- la
supplicò il ragazzo, lei lo osservò
con quegli occhi spenti e sbuffò infastidita. Il mostro si
liberò dalla presa
di Fukuroi e cercò di colpire Mitsuki che gettò
un urlo, il ragazzo disperato
fece lo stesso.
-Ma basta!- ringhiò la
ragazza e tirò fuori una bambolina
vestita di rosso, Yoshikazu cominciò a fissarla
attentamente, per quanto
possibile. -La vuoi?- sussurrò lei. -Bene, valla a
recuperare!- così la gettò
in fondo al corridoio e lui lentamente andò cercarla, era
così concentrato
sulla bambola da non notare Kizami appostato dietro l'angolo che
nonostante il
rischio non sembrò scomporsi più di tanto...
Mitsuki e Fukuroi osservarono
insicuri la ragazza, non erano
in grado di stabilire se si trattasse di un essere umano o
meno… Cercarono di
alzarsi. Il ragazzo era particolarmente in difficoltà,
durante la colluttazione
era stato colpito alla gamba, ad un certo punto dovette farsi aiutare
dalla
compagna e una volta alzato rimase comunque appoggiato a lei.
-G-Grazie...- mormorò
spaventata Mitsuki. La misteriosa
ragazza li guardò senza una particolare espressione, poi si
girandosi per controllare
a che punto era Yoshikazu notò il ragazzo che osservava la
scena di nascosto e
il suo viso si fece improvvisamente sorpreso.
-K-Kibiki?!- esclamò e
fluttuando si diresse velocemente
verso ciò aveva attirato la sua attenzione.
-Ma... ma che…? Non era
umana…- cominciò a dire Fukuroi, poi
venne interrotto da un urlo maschile proveniente dalla direzione in cui
era
andato lo spettro. -Mitsuki, questa voce… non ti sembra di
riconoscerla?-
domandò timoroso, la compagna non rispose... -Mitsuki?- lei teneva la testa fra le
mani e tremava.
-No!- strillò, togliendosi
di dosso il ragazzo e scappando.
-Ferma!- cercò di
inseguirla, ma inciampò dopo pochi passi.
Sentendolo Mitsuki tornò immediatamente indietro e
cercò di sollevarlo.
-Cosa pensi di fare?!-
domandò confuso.
-Noi dobbiamo andare veloci, ti
porterò sulle spalle!
Presto, prima che lui ci raggiunga!- farfugliò respirando a
fatica.
-Calmati! Non riuscirai a portarmi,
cadremo entrambi e poi
questo lui chi sarebbe?!-
-Lui, lui! Quello che ha urlato!
È lui!- la ragazza era
riuscita a prenderlo e stava provando a correre.
-No, mettimi giù! Puoi
semplicemente farmi appoggiare, non
c’è alcun bisogno di portarmi così!-
-Ahi!- la ragazza dopo essere caduta,
com’era prevedibile,
cominciò a singhiozzare. -Diamine! I-io... vorrei solo
portarvi tutti fuori di
qua... Chiedo davvero troppo?!- si sedette e cominciò a
strofinarsi il viso con
le mani.
-Mitsuki...- mormorò
cercando di avvicinarsi a lei, poi si
fermò a osservare la propria gamba, aveva molta, molta paura
di controllare il
danno effettivo, in ogni caso appariva innaturalmente appiattita e non
se la
sentiva più. Potrò
davvero uscire da qui
in queste condizioni? Sempre che un modo di uscire esista. Dopo tutta
la strada
che abbiamo fatto se ci fosse un'uscita avremmo già dovuto
incontrarla… In fin
dei conti questo posto non ha assolutamente nulla di naturale, non
siamo
nemmeno sicuri della modalità con cui siamo stati
trasportati qui. È davvero
positivo che io non sia stato ucciso? Non penso di avere via di scampo,
in ogni
caso... Trascinando la gamba si accovacciò vicino
la compagna affranta. Visto che sono vivo,
intanto è meglio fare
qualcosa di utile...
-Senti, Mitsuki...- la ragazza si
voltò con espressione
decisa e cercò nuovamente di sollevarlo. -No!- oppose
resistenza lui. -Fammi
semplicemente da appoggio!- disse con tono quasi autoritario, lei
sbuffò e
cercò di accontentarlo.
-Riuscirò a portarvi fuori
di qui...-
-Ehm... sì, certo...-
-Che stupida... mettersi a
piagnucolare proprio ora!-
ridacchiò nervosamente. -S-sarai pure tu il presidente del
consiglio
studentesco, ma sono io quella da cui si aspettano di più in
una situazione del
genere! Ci si aspetta che possa cavarmela da sola ed essere d'aiuto per
qualcun'altro pure... Ma hai visto prima? Se non fosse intervenuta
quella
strana ragazza saremmo morti tutti e due! Sono del tutto impotente...-
disse
prendendo dei respiri profondi.
-Mitsuki, nessuno si aspetta che tu
faccia miracoli! Non mi
aspettavo che potessi salvarmi! Infatti... volevo che tu fuggissi... Ma
ti
assicuro che non sei impotente come pensi... E credo che se non fosse
stato per
la morte di Urabe saresti rimasta la solita affidabile Mitsuki.-
-Guarda che se ero la solita era solo
perché ero con te! Non
mi trovavo da sola! S-se lo fossi stata sarei andata sicuramente nel
panico!-
rispose la ragazza, Fukuroi arrossì un attimo. Perchè? Non ho motivo di essere
imbarazzato, non ha detto niente di
strano in fondo... e poi non è proprio il momento di pensare
a queste cose!
-E in realtà non ero nemmeno la solita! Congratulazioni!
Proprio un ottimo spirito
di osservazione...- aggiunse piuttosto incavolata. -Imbecille...-
-Eh?-
-Volevi che scappassi e mi ritrovassi
da sola! Poi magari
morivi e io mi sarei sentita pure in colpa!- disse offesa e gli diede
un
leggero calcio sulla gamba... poi si rese conto che era la gamba fuori
uso.
-Scusa!-
-Tranquilla, non sento più
nulla...- ammise pacatamente
tenendo lo sguardo basso.
-Non è una buona cosa...-
mormorò triste -Ah, fosse l'ultima
cosa che faccio porterò te e gli altri in salvo, lo
prometto!-
-Ok, sono sicuro che ci riuscirai.- No, non devi dirmelo con questo tono tranquillo!
Non ti devi affidare
così a me! Non sono affidabile in qualunque tipo di
situazione! Non dovresti
aspettarti troppo per poi rimanere deluso... mortalmente deluso...
La
ragazza tentò di nuovo di caricarselo in spalla.
-No! Senti... è...
è una questione di orgoglio... non voglio
essere portato da te, ok...- spiegò il ragazzo cercando di
essere convincente.
-Va bene...- Sei
un
pessimo bugiardo! I due cominciarono a sentire delle risatine
infantili.
-Cerchiamo di nasconderci in quella
classe...- sussurrò
atterrito il ragazzo.
-Era proprio quello che cercavo di
fare!- disse la ragazza
un po' seccata e velocemente lo strascinò. Rimasero nascosti
dietro la porta
semichiusa osservando il corridoio, le voci erano troppo vicine per
potersi
permettere di fare rumore chiudendo la porta o trascinando Fukuroi
cercando di
spostarsi in fondo all'aula...
-Dove vi siete nascosti?-
Canticchiò una figura piccola e
luminosa seguita da altre due simili, ma più basse.
-Fohsse qui?- domandò con
una strana pronuncia una delle due
piccole figure aprendo una porta.
-Oh fohsse qui?- domandò
l'altra aprendo un'altra porta, poi
risero tutte tre. La più alta si voltò verso la
porta di Mitsuki e Fukuroi
sorridendo e facendo rabbrividire i due.
-O forse...- cominciò a
canticchiare mentre si avvicinava...
-Fermiiii!- urlò una voce
femminile, sempre un po' acuta, ma
più adulta delle altre. Una strana sferetta azzurra
fluttuante attraversò il
corridoio, sbatté contro un muro, poi lentamente
tornò indietro, si avvicinò ai
tre spiriti e dopo aver tremato per qualche secondo prese una forma
umana.
-Oh, c'è l'ho fatta!-
esclamò felice e stremata dandosi
un'occhiata. Si trattava di una ragazzina dai capelli corti fino alla
nuca con
una ciocca raccolta da un fermacapelli formato da due sferette,
sarà stata in
età da scuola media o superiore. Prendere
una forma umana è molto faticoso...
sospirò... -Ehm... sentite... p-perché
non andiamo a... a... a giocare a nascondino da un'altra parte!-
Propose lo
spettro. Dando un'occhiata ai tre notò che non sembravano
particolarmente
entusiasti... -Potreste essere voi a nascondervi e io a cercarvi...
sarebbe una
cosa nuova, no?- lo spettro del bambino sorrise e l'altro piccolo...
no, non
aveva la parte superiore della testa quindi capire se stava sorridendo
o no,
non era fattibile... però a giudicare da come saltellava
sembra felice. Lo
spettro un po' più grande aveva un'espressione neutra, ma
alla fine accettarono
la proposta tutti e tre e cominciarono ad incamminarsi. L'ultima
arrivata
rimase indietro e si fermò ad osservare quella porta,
sospirò quando sembrò
vedere Fukuroi e Mitsuki e sorrise leggermente, poi andò
anche lei.
Andati i fantasmi, i due fecero un
sospiro di sollievo e si
appoggiarono l'uno all'altro...
-Ho temuto che fosse davvero finita!
Di nuovo...- sussurrò
la ragazza in preda all'angoscia.
-Già... Io
però... la voce di quella ragazza, l'ho già
sentita...- disse pensiero il ragazzo. Mitsuki lo guardò
perplessa, poi si alzò
e diede una sbirciata al corridoio da dietro la porta.
-Bene, io vado a cercare da mangiare,
tu rimani qui!- Già... come
dovrebbe spostarsi?!
-Come a cercare da mangiare?-
domandò allarmato il ragazzo.
-Con te in queste condizioni forse
dovremo restare qui per un
po'. Sarà meglio procurarci qualcosa di commestibile prima
che tornino i
fantasmi o quel mostro! So già cosa cercare... mi
è venuta un idea... anche se
non so quanto potrebbe piacerti...- spiegò la ragazza,
Fukuroi non era molto
sicuro e cercò trattenerla.
-Aspetta!- disse afferrandole la
mano. -Sei sicura che sia
necessario? Sarebbe meglio che tu cercassi un’uscita...-
suggerì. -Poi se ci
riesci torna a prendermi.- disse sforzandosi di sorridere. Mitsuki
sembrava
abbastanza infastidita.
-Io so come uscire di qua... o
meglio... è complicato!
Sono sicura che qualcuno me lo abbia spiegato
e qualcosa mi sembra di ricordarla, ma non tutto!- disse frustrata. -Me
lo
ricorderò sicuramente e riuscirò a tirarci fuori
da questa situazione! Non è
per tranquillizzarti, sul serio, so che c'è un modo per
uscire ed è da qualche
parte nella mia testa. Comunque, sono davvero molto affamata! E
chissà...
magari se mangio mi tornerà in mente.- spiegò
sorridendo. Il ragazzo non era
convinto, ma la lasciò andare.
-Va bene, mi fid...-
-Non dire che ti fidi, per favore.-
rispose sbuffando.
-Non pensavo che le aspettative ti
mettessero ansia...
Allora a dopo...-
-Neanche io... A dopo...-
-Fukuroi! Fukuroi, svegliati!-
Fukuroi si sentì
chiamare da una
voce spaventata. Riaprì
gli occhi con un po’ di fatica… Mitsuki
sospirò. -Meno male...- poi lo osservò
più attentamente. -S-sei molto pallido...-
mormorò preoccupata. -Comunque, ho
trovato da mangiare.- indicò un angolo della stanza, Fukuroi
ci mise un po' a
capire cosa gli stava indicando poi sperò di sbagliarsi e
aver visto male...
-Sul serio!?-
-Già... tranquillo, dopo
essere stati arrostiti saranno
buoni, credo... comunque commestibili...-
Appunto:
Questo è un mini capitolo!
Lo spettro della parte iniziale è
Naho in caso non si fosse capito e… sì,
è una cosa stupidissima e come evento è
molto casuale…, comunque… solo a me sembra che
Kizami e Kibiki come aspetto si
somiglino?!