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Autore: soffio di nebbia    03/02/2017    3 recensioni
[Final Fantasy XV (XIII Versus)]«Prompto...» disse soltanto «Non sei obbligato a farlo»
Il giovane credette di capire a cosa Ignis si riferisse e quelle sue parole lo colpirono come una pugnalata. Ciò nonostante, fece finta di nulla, celando il proprio dolore dietro un sorriso forzato.
«Obbligato a fare cosa?» disse.
«Lo sai» rispose Gladio «Non sei una guardia reale, non hai alcun dovere né verso la corona né verso nessuno»
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cor Leonis, Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Worthy


«La nostra priorità, adesso, è evacuare le città e mettere al sicuro i civili» disse Cor, passeggiando da una parte all'altra del rifugio del bivacco dei cacciatori.
Il fuoco scricchiolava nella notte. Ignis e Gladio lo ascoltavano senza fiatare.
Prompto, seduto in disparte, cercava di mettere ordine nei propri pensieri. Troppe cose erano successe in troppo poco tempo.
«Presto la terra sarà infestata dai daemon» proseguì Cor «Quando il principe farà ritorno, dovremo essere pronti a tutto»
«Lo saremo» rispose Gladio con risolutezza.
«Partiremo all'alba» concluse Ignis «È importante approfittare di ogni momento di luce»
Prompto, che fino a quel momento non aveva proferito parola, si alzò in piedi.
«Sappiamo già dove dirigerci?» domandò.
Gli sguardi di Cor e Gladio si posarono sul più giovane e lo scrutarono senza replicare alcunché.
Prompto guardò entrambi in maniera interrogativa, senza capire.
Per Ignis, sebbene non potesse vedere il volto dei compagni, non fu difficile interpretare la natura del silenzio che era appena calato.
«Prompto...» disse soltanto «Non sei obbligato a farlo»
Il giovane credette di capire a cosa Ignis si riferisse e quelle sue parole lo colpirono come una pugnalata. Ciò nonostante, fece finta di nulla, celando il proprio dolore dietro un sorriso forzato.
«Obbligato a fare cosa?» disse.
«Lo sai» rispose Gladio «Non sei una guardia reale, non hai alcun dovere né verso la corona né verso nessuno»
A quel punto, Prompto non poté fare a meno di distogliere lo sguardo, mordendosi le labbra per impedire a se stesso di cedere alle lacrime.
«Lo so... ma non mi importa» replicò con un filo di voce.
Una mano si strinse sulla sua spalla. Prompto sollevò gli occhi incontrando quelli fieri di Cor Leonis.
«Prompto Argentum, le tue ragioni sono nobili» disse il comandante delle guardie reali «Se la tua determinazione è sincera, nessuno può impedirti di restare indietro. Sei degno quanto tutti di servire questa causa. Sei deciso ad andare fino in fondo?»
Per qualche istante, Prompto esitò e restò in silenzio. In cuor suo la risposta la conosceva già, ma qualcosa lo bloccava, qualcosa di simile alla vergogna e all'ineguatezza. Si sentiva messo alla prova, ma infine si decise a rispondere:
«Lo sono»

*****

Noctis Lucis Caelum è in piedi sulla scalinata conduce al Palazzo Reale. Prima di allontanarsi verso la sala del trono, dedica un ultimo sguardo ricolmo d'affetto agli amici di un'intera vita.
Gladio e Ignis portano una mano sul cuore e si inchinano nel tradizionale saluto che da secoli viene rivolto alla famiglia reale.
Prompto è lì con loro. Indossa la loro stessa divisa.
In un primo momento si sente smarrito, ma poi imita il loro gesto.
Il suo inchino è al contempo triste e solenne.
Per la prima volta in tutta la sua vita, Prompto si sente finalmente degno di trovarsi accanto ai suoi compagni.
Con il cuore a pezzi, lancia un ultimo sguardo al Re di Lucis che si allontana.
Per la prima volta, di sente degno di essere stato suo amico.

  
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