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Autore: Alysia Moon    03/02/2017    5 recensioni
[Diabolik Lovers x Reader][Il rating può variare]
[In collaborazione con _DarkFate_]
Raccolta di One shot che tratterà di personaggi, Prompt, rating e generi diversi, dove il lettore è il protagonista della storia. Si accettano anche richieste!
Capitoli:
1. "Apologies and stolen kisses" (Shu Sakamaki x fem!Reader)
2. "You warm my heart" (Subaru Sakamaki x fem!Reader)
3. "Love in the pool" (Ayato Sakamaki x fem!Reader)
4. "Red Moon over us" (Ruki Mukami x fem!Reader)
5. "Sugar kisses" (Yuma Mukami x fem!Reader)
-
[Il titolo è una frase di Oscar Wilde]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! *^*

Ecco il secondo capitolo! Qui ho voluto accontentare la gentilissima finexshade, nonchè prima recensitrice di questa FF, che mi aveva accennato ad un capitolo con Subaru ♥ 

Spero vivamente possa piacerti/vi! 

Ne approfitto per far sapere alle persone che si sono imbattute per caso in questo capitolo, che sono aperta a richieste (cioè, potete chiedermi quale personaggio vorreste in un capitolo, il Prompt e, magari, anche il rating MA, per ora, non penso si supererà il rosso, non avendolo mai usato in nessuna mia storia, però c'è una prima volta in tutto, no?)

Vi auguro una buona lettura *^*

Alysia
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Personaggi: Subaru Sakamaki x fem!Reader 
Rating: Giallo
Genere: Malinconico; Sentimentale;
Prompt: Freddo 
Titolo: "You warm my heart"











Nel dormi veglia, ti rigiri tra le coperte per l'ennesima volta, infreddolita come mai prima di allora. 

Hai trascorso l'intera notte cercando di scaldarti come meglio potevi ma, nonostante le due coperte poste una sopra l'altra, i tremiti ti hanno comunque pervaso da capo a piedi, fino a che, infastidita, non ti sei alzata dal letto e hai aperto l'armadio in cerca di un'altra trapunta che potesse finalmente aiutarti a rinconciliare il sonno. Non avendo trovato nulla, rassegnata hai raggiunto il letto per coricarti nuovamente, quindi ti sei raggomitolata su te stessa e hai chiuso gli occhi, nonostante i brividi ti provocassero una spiacevole sensazione sulla pelle. 

A causa della forte luce mattutina che entra dalla porta-finestra, ti costringi ad aprire gli occhi, avendo ormai capito che il concetto di "riposare" non rientra esattamente nella giornata, nonostante sia la tua unica libera. Nel mentre ti stiracchi, i tuoi arti passano su zone del letto che, per tutta la notte, non hai sfiorato, così rabbrividisci e in seguito sbuffi, estremamente seccata, poi scosti le due coperte in un unico movimento brusco, e ti alzi. 

Si può capire che una villa enorme, vecchia di almeno un secolo e apparentemente vuota, possa fare la sua "sporca figura", ma almeno dei caloriferi potevano metterceli.

Completamente assorta nei tuoi pensieri e intenta a rimuginare, raggiungi distrattamente lo specchio posto sul muro, appena sopra una cassettiera in legno laccato che ospita vari oggetti di toiletta che, ancora ti chiedi da quanto tempo siano lì. Il solo pensiero ti disgusta. Ti aggiusti i capelli come meglio riesci, in seguito afferri i vestiti all'interno dell'armadio e ti vesti velocemente, a causa del freddo invernale.

Prima di uscire dalla tua stanza, decidi di passare davanti alla porta-finestra che da sull'ampio terrazzo, per constatare il tempo, quindi scosti un lembo della tenda. 

-"Oh"- 

Sopresa e rapita dalla visuale, ti strofini gli occhi, poi torni a guardare come incantata la distesa di neve bianca che, durante la notte, è andata a coprire ogni cosa al di fuori dell'abitazione. Non era ovviamente la prima volta che vedevi una distesa di neve simile, ma vederla posata, ad esempio, sugli elegantissimi vasi ricolmi di fiori della villa, ti faceva un certo effetto. Continui a guardare i fiocchi di neve candida cadere dal cielo grigio, fino a che non ti desti dalla visuale, scuotendo un poco il capo, e raggiungi la porta della camera. 

Non appena apri la porta, la prima cosa che vedi sono due appariscenti iridi verde brillante. Laito, come al suo solito, non vorrà altro che stuzzicarti -e infastidirti-.

-"Ooh, già sveglia? E io che volevo farti una sorpresa, Bitch-chan."- confessa, con aria poco affidabile, mentre le sue labbra si piegano in un sorriso sghembo e con la spalla va ad appoggiarsi allo stipite della porta, incrociando poi, le braccia. 

Tu, in tutta risposta, rotei gli occhi e guardi altrove, con una smorfia che fa trapelare la tua crescente irritazione.

-"Ah, Laito!"- esclami, sforzandoti poi di mostrarti un poco felice e sorpresa di essertelo trovata d'innanzi.

Pensi a qualunque scusa, pur di levartelo dai piedi.

-"Poco fa è passato Reiji, vuole che lo raggiunga nella sua stanza perchè deve comunicarmi delle cose importanti... quindi, potresti gentilmente spostarti?"-

-"Ma come? Non vuoi nemmeno sapere cos'ho in mente?"- chiede, con una nota, nella voce, di quella che sembra falsa innocenza. 

Tu ti stringi nelle braccia e inizi inconsciamente a sfregartele. Quella villa era davvero, davvero troppo fredda. -"No, non lo voglio sapere, grazie."- setenzi, sviando però il suo sguardo.

Laito, che nel frattempo ti aveva osservata con interesse, inclina di un poco la testa, prima di lasciare fuoriuscire un'inquietante risatina dalle labbra.

-"Mmh, sembra tu abbia freddo, eh, Bitch-chan?"- chiede con malizia, avvicinandondosi piano a te, per poi portare il dorso delle sue dita su una tua gota, facendoti rabbrividire sotto il loro tocco. -"Mi permetti di scaldarti un pochino?"-

Tu deglutisci, intimorita, avendo ormai intuito le intenzioni del vampiro, ma ti costringi comunque a scansare la sua mano dal tuo viso e a rispondergli a tono. -"F-fammi passare."-

La tua voce risulta tremolante. Inizi a muovere qualche passo verso l'uscita, dato che Laito non ti aveva completamente sbarrato la strada. L'idea di non avere più la tua stanza alla spalle, ti rassicura di più. A grandi passi ti dirigi verso le scale che portano di sotto. Mentre fai ciò, senti una risata risuonare nello spazio che stai percorrendo, farsi sempre più lontana -e maligna, diresti-. Sei quasi arrivata a fine corridoio, il che è già molto, finchè non senti una folata di vento alle tue spalle.

Ora, i tuoi occhi si spalancano, perchè una mano ti ha appena afferrato saldamente per il polso.

Ti blocchi, in preda al panico, e non sai bene cosa fare. Il tuo cuore corre all'impazzata, le tue mani iniziano a farsi umide. Con una vai a sfiorare quella che ti sta stringendo la mancina, cercando in seguito, di scostarla, nonostante il tuo tremolio non ti permetta di muoverti con facilità.

-"L-laito... lasciami andare!"- esclami ad alta voce, cercando di risultare il più autoritaria possibile e, quando noti che la morsa non si allenta ma, anzi, si fa più forte, prendi coraggio e ti giri di scatto, provando, intanto, a divincolarti dalla presa ferrea.

-"Ti ho detto di lasciar-"-

Incontrati due occhi rossi, le ultime parole che ti servivano per completare la frase, ti muoiono in gola; quando realizzi chi ti trovi davanti, non puoi far altro che boccheggiare, sorpresa e imbarazzata.

Subaru?

Tu, più sollevata nel notare che di Laito non c'è nessuna traccia, lasci andare un sospiro. Con il Sakamaki minore, ti senti un po' più al sicuro.
Il vampiro ti guarda per qualche secondo buono senza dire una parola, si limita a squadrarti da capo a piedi con un'espressione quasi infastidita, poi ti strattona, costringendoti a seguirlo, in quanto non ti aveva ancora liberata.

-"Subaru... dove mi stai portando?!"- 

La sua mano ti attenaglia ancora più forte il polso.

-"Forse è meglio per te se non parli, per ora."-

Tu, totalmente contrariata, continui a protestare, ma invano.




*



Appena fuori dalla villa, Subaru decide finalmente di rilasciarti ma, con una tale forza da farti sbilanciare, anche a causa delle mattonelle congelate sotto i tuoi piedi.

Ti guardi attorno, incantata dalle siepi colme di rose, ora bianche perchè interamente ricoperte di neve. 

"Déjà vu", pensi.

Subaru ti ha portato nell'enorme giardino labirintico che si trova appena fuori dalla residenza, quindi non puoi fare a meno di iniziare a tremare convulsamente, essendo coperta soltanto dal tuo pigiama.

Senti i fiocchi di neve iniziare ad inumidirti i capelli, oltre che il viso e gli unici indumenti che hai indosso.

Il vampiro rimane immobile, a braccia incrociate, e si guarda semplicemente attorno, con aria apparentemente disinteressata. Le sue braccia sono scoperte dall'estremità delle mani fino al gomito, e nel vederle, senti un brivido percorrerti la schiena: i vampiri non soffrono il freddo?

Tu, comunque, vuoi risposte, non riuscendo a capire la situazione e, titubante, fai qualche passo verso di lui.

-"P-perchè mi hai portato qui?"- domandi semplicemente, non riuscendo a fermare, anche per pochi secondi, la veloce collisione tra i tuoi denti. -"V-vorrei rientrare... sai, qui fuori si congela..."-

Passi le mani sui tuoi occhi per cercare di spazzare via i pochi fiocchi gelidi intrappolati tra le ciglia, poi, non udendo nessuna risposta, decidi comunque di arretrare.

-"No, rimani qui."- conclude il ragazzo, stavolta, guardandoti in viso.

-"Ma... perchè?!"- 

Subaru, a questo punto, ti raggiunge in due falcate, poi ti afferra forte per le spalle, procurandoti del dolore.

-"Tch, tu parli veramente troppo!"- esclama ad alta voce. -"Quando capirai che uscire dalla tua stanza e metterti a girare per i corridoi è pericoloso per te?!"-

A questo punto non puoi che non ricordare i tre fratelli, figli di Cordelia che, puntualmente, ti fanno visita direttamente in camera quasi tutte le mattine; stai per ribattere, ma i tratti del viso corrucciati del vampiro ti fanno cambiare repentinamente idea.

Subaru deve averti portato fuori con lui perchè, probabilmente, pensa sia il posto più sicuro per te, al momento. 

Batti svariate volte le palpebre, confusa. -"Sei... preoccupato per me?"-

Lui, che non aveva ancora mollato la presa, a questa tua domanda sgrana gli occhi colpito, lasciandoti dopo andare e allontanandosi lui stesso, con velocità.

-"E' ovvio che non è così!"- esclama adirato. -"S-stupida umana."-

Non ti pare di aver mai visto Subaru reagire in questa maniera. I suoi occhi non sono più puntati su di te, ma altrove; le guance hanno una nota rosea che prima non avevi notato, e gli angoli della sua bocca sono leggermente piegati verso il basso.

Possibile che sia in imbarazzo?

Porti una mano alle labbra, per trattenerti dal ridere, trovandolo carino e divertente al tempo stesso. Dopo esserti ricomposta, lo studi meglio in viso, dimenticandoti del fatto che i tuoi arti stanno iniziando a perdere sensibilità a causa del gelo. Ti rendi conto che l'espressione di Subaru è cambiata, sembra quasi sofferente e non riesci a capirne il motivo.

-"Cos... cosa c'è?"- chiedi, stupendoti di quanto la tua voce risulti tremolante. Il suo palese dolore, è come se avesse colpito anche te.

-"Ah? Nulla!"- risponde con irritazione il vampiro, tornando in sè.

Fai una smorfia, non convinta di quanto appena udito. Quasi senza pensarci, ti avvicini a lui, in piccoli passi sempre più fugaci,  e decidi di abbracciarlo.
Fai passare le mani intorno al suo collo, e lo attiri a te, facendo si che il suo mento poggi sulla tua spalla.

-"Se non ti allontani subito, finirò per farti del male io stesso!"- 

-"Come mai avevi quell'espressione?"- sussurri dolcemente, non dando peso a ciò che hai appena sentito. -"Me lo puoi dire, se vuoi..."-

L'albino ti stava per spingere via, ma nell'udire le tue ultime parole, si pietrifica; ormai hai tutti vestiti fradici e, quasi sicuramente, ti beccherai una forte influenza, ma ora non t'importa, vuoi solo conoscere meglio un lato che Subaru, fino a pochi minuti fa, ti ha mostrato, anche se in maniera veramente ristretta.

Lo senti allontanarsi piano da te, quel poco che serve per far si che i vostri visi siano a pochi centimetri l'uno dall'altro. 

-"Io... si, forse di te mi posso fidare."- bisbiglia, quasi non ne avverti il suono.

I suoi occhi cremisi perlustrano rapidamente il tuo viso e, due secondi dopo, le sue labbra sono sulle tue. Ti bacia con foga, quasi volesse farlo da tempo. Inaspettatamente, la sua lingua si introduce nella tua bocca, e tu, imbarazzata, molli la presa sulle sue braccia, intenzionata a sottrarti. 
A causa della forza con cui ti sta baciando, tu arranchi all'indietro, emettendo un piccolo gemito di sorpresa, ma lui, prontamente, fa passare una mano intorno alla tua vita e ti riattira a sè. Continua a muovere le labbra sulle tue, finchè non si allontana, lasciandoti la possibilità di respirare. Il tuo viso è in fiamme, quindi lo copri con le mani, sia perchè sono gelide, sia perchè non vuoi che Subaru ti guardi.

-"Uh... c'è...  c'è qualcosa che non va?"- domanda, con un leggero fiatone.

Tu apri le dita di entrambe le mani di scatto, lasciando degli spazi sugli occhi per poter vedere.

-"N-no! Va tutto bene! Vorrei solo... poter raggiungere la mia stanza, ora... già..."-

Vedi gli angoli della bocca di Subaru piegarsi in un piccolo sorriso; il tuo cuore perde un battito, è la prima volta che lo vedi sorridere.

-"Gli umani patiscono il freddo, giusto... forza, chiudi gli occhi."-

Tu ubbidisci e percepisci che si sta facendo vicino, poi ti riafferra per la vita. Quando apri le palpebre, non capisci bene dove sei, a causa della tua visuale che sta vorticando senza sosta.

Posi una mano sulla fronte e una sullo stomaco, prima di richiudere nuovamente gli occhi, in preda alla nausea e ai giramenti di testa.

Teletrasporto, eh?

Dopo esserti ripresa e aver capito di essere nella tua stanza, annaspi stanca verso il letto, prima di stenderti, poi, con la vista che inizia a farsi appannata, cerchi il viso di Subaru. Ti rendi conto che sta uscendo sul terrazzo, forse per non destare occhiate indiscrete, ma, come già sai, qui non ci sono segreti per nessuno, se non per te.

-"Subaru, potresti restare un po' con me?"- chiedi, mentre senti il sangue inondarti le gote ancora una volta.

Lui, non aspettandoselo, gira il capo verso di te sbigottito, in seguito si decide a raggiungerti, pure lui in imbarazzo.

"Che dolce", pensi. 

Si stende accanto a te, poi le sue braccia ti avvolgono completamente. E' un vampiro, quindi, di conseguenza non possiede un corpo caldo, ma a te sta bene comunque, perchè ti senti al sicuro e protetta per la prima volta da quando hai messo piede nella residenza Sakamaki. Ai vestiti e al resto, ci penserai più tardi. Lo abbracci a tua volta, poi posi il capo sul suo petto e insinui una gamba tra le sue. Dopo aver fatto ciò, lo senti schiarirsi un poco la voce, cosa che ti fa sorridere e sentire in un qualche modo colpevole. 

Nonostante all'interno e all'esterno dell'edificio faccia ancora un freddo insopportabile, tu non lo percepisci più ma, anzi, l'esserti rilassata ti fa pian piano cadere verso un sonno profondo; sonno che ti farà di certo recuperare le ore di insonnia dell'ultima notte passata.

Ancora nel dormiveglia, senti Subaru mormorare, con voce sempre più lontana: -"Comunque, parlando di prima... è possibile che tu possa ricordarmi una persona molto importante."

Percepisci le sue dita che, leggere, ti spostano qualcosa dal viso.

-"Dormi bene, *tuo nome*."-

Poi, il nulla.
   
 
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