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Autore: Ninphadora_Clover83    04/02/2017    0 recensioni
[La sposa normanna]
'La principessa Costanza d'Altavilla e il conte Ruggero d'Aiello si stavano riposando dalle fatiche della corte, crogiolandosi beatamente nel calore della terra siciliana.
Il giovane conte, si mise seduto sul prato, facendo leva con i gomiti e prese ad osservare i lineamenti e l'aspetto della bella principessa normanna, di cui lui era segretamente innamorato da quando erano bambini.'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mia regina siete sicura di stare bene? Siete molto pallida, non mangiate da giorni... Se posso alleviare le vostre pene potete confidarvi con me...", disse dama Michela, una dama di compagnia della regina che era venuta dalla Sicilia per trovare marito. Fin ora aveva molti spasimanti ma non una corrispondenza con qualche uomo.  

Dama Michela era parecchio preoccupata per Costanza. La regina era al sesto mese, ormai, ma la gioia per la venuta del piccolo erede si era dissipata in breve tempo ed era stata sostituita da preoccupazioni, ansie e tristezze infinite. Non faceva altro che pensare a Gualtieri di Paleria e alle parole a proposito di suo marito. In effetti, Enrico andava molto di rado a trovarla e più che altro si informava dai medici della salute del bambino e mai di Costanza.  

"Vostra altezza...", ripeté dama Michela parecchio intristita. 

"Perdonatemi, dama Michela. Sto bene, è solo la stanchezza della gravidanza a rendermi così spossata... vi chiedo scusa se non riesco ad essere un buona compagnia, ma in questo periodo sono anche in mezzo ad alcuni affari di Sicilia e sono un po' stanca.", si giustificò Costanza con qualche bugia per far stare tranquilla l'amica.  

"Oh... spero che non ci sia nulla di grave, altezza... vi prego, mangiate qualcosa!" 

Costanza sbocconcellò alla fine un dolcetto molto rustico e iniziò a parlare con la dama di un possibile pretendente, in modo che dama Michela potesse parlare e lei viaggiare con i suoi pensieri.  

 

Il giardino reale di Svevia era molto vasto e molto bello, ma era molto spoglio e grigio rispetto ai giardini reali di Cefalù. Il giardino della corte tedesca aveva molte betulle e cespugli bassi, rocce coperte di muschi e numerose fontane grigie. Il cielo non era dei migliori e Costanza passeggiava tra marmo e natura con un pesante scialle addosso per evitare di ammalarsi. 

Pensò alle betulle e alla loro forza, che al vento si piegano e poi si tirano su, proprio come lei.  

Sul letto di morte, re Ruggero II disse a Costanza, ancora bambina: "Sii una betulla, bambina mia. Tirati su più forte di prima, come un guerriero. Ma sii cauta, educata e buona." 

La regina arrivò a una biforcazione del sentiero e prese il sentiero a destra. Non era mai stata in quella parte del giardino. Crescevano rigogliosi fiori nordici, come la stella alpina e altre meraviglie di colori dal viola all'azzurro. Andò avanti facendosi carezzare dal vento finché non si fermò. I suoi occhi blu si riempirono di lacrime e un singhiozzo leggero echeggiò nel giardino.  

Una betulla si stava beando del venticello fresco pomeridiano, facendo ondeggiare le sue foglie sottili. 

Costanza pensò subito a quel pomeriggio estivo in Sicilia, nella sua fanciullezza con Ruggero. A quel bacio sussurrato all'albero e all'amore giovanile mai morto.  

La regina si tolse le scarpette e iniziò a camminare a piedi nudi sull'erba fredda, verso l'albero. Si sedette sotto le sue fronde accarezzandosi il ventre.  

Ruggero.  

Il pensiero dell'uomo che l'aveva sempre amata, che aveva rinunciato al matrimonio per lei, le faceva male.  

Costanza aveva amato, anche se per poco, un altro uomo. Forse per disperazione, tristezza, nostalgia, rassegnazione. Ma l'aveva amato mentre lui aveva rifiutato ogni donna che non fosse lei.  

La consapevolezza bruciava come acido e lei ne soffriva.  

Si strinse alo scialle e pianse. Liberamente. Pianse per ogni ingiustizia, per Ruggero, per il suo ruolo. E quella notte sognò l'oblio.  

 

 

 

Angolino dell'autrice: 

Vi chiedo davvero scusa se ci ho messo molto per scrivere ma ho avuto tanti di quegli impegni che... lasciamo perdere... ma sono tornata!! Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia. Per oggi ho deciso di fare solo una descrizione della situazione psicologica di Costanza ma fra poco avrete un capitolo molto dinamico...  

Un bacio :* 

   
 
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