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Autore: Piuma_di_cigno    04/02/2017    2 recensioni
Se potessimo sapere l'esatta data in cui un evento sconvolgerà la nostra vita per sempre, cosa faremmo nell'attesa? Quando Tessa si ritrova in questa situazione, risponde alla domanda in modo molto semplice: lei se ne starebbe a letto per giorni e giorni e sbatterebbe il mondo fuori dalla porta. Questo finché la sua amica Lia non piomba nella sua stanza la mattina presto e la trascina su un treno per una vacanza di una settimana che le cambierà la vita.
Una sola settimana e Tessa si ritrova a provare tutte le follie dell'universo: da tuffi notturni, a scorpacciate di marshmallow fino all'amore ...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo – cinque anni dopo

 

POV Tessa

 

Quando la sveglia suonò non ero psicologicamente pronta per alzarmi, ma sapevo che avrei dovuto farlo e perciò aspettai ben dieci sofferti secondi prima di scendere dal letto, spegnere quel fracasso immane e arrancare in bagno. La sera precedente ero rimasta alzata fino a mezzanotte passata per ripassare gli argomenti di studio dell'esame che avrei dovuto dare da un mese a quella parte, ma questo non significava che quel giorno non avessi lezione.

Mi sciacquai con riluttanza il viso nell'acqua fredda e osservai il mio viso allo specchio: evviva, avevo le occhiaie. Aaah, che freddo! Ma dov'era Lia? Doveva essere rimasta a dormire da Raphael per essersi dimenticata di accendere il riscaldamento al suo ritorno. Avrei potuto verificare sul cellulare ma non ricordavo dove fosse e quando guardai l'ora capii che non avevo assolutamente tempo, ero in ritardo di nuovo!

Con tutta la velocità concessa dal mio recente stato di letargia mi catapultai in cucina, misi il tè sul fornello e intanto partii alla ricerca di una felpa e un paio di jeans da mettere quel giorno all'università; tutto, purché fossero vestiti caldi e adatti a sopportare una fredda giornata autunnale. Una volta vestita aprii le finestre e un vento gelido mi investì. Per il momento non pioveva ma ero certa che l'avrebbe fatto presto, perciò appuntai mentalmente di prendere con me l'ombrello prima di uscire. Per un attimo rimasi a guardare il panorama fuori dall'appartamento: altri edifici come il mio, l'ospedale poco lontano e una città che si risvegliava all'arrivo del mattino esattamente come me.

Il fischio del bollitore del tè interruppe i miei pensieri e mi fece correre in cucina dove versai il tè nella prima tazza che mi capitò a tiro e mentre si raffreddava preparai la borsa da portare quel giorno all'università ficcandoci tutti i libri di medicina che trovavo in giro per casa quasi senza distinguerli, buttandoci dentro quaderni di appunti e pastiglie per il mal di testa. Trovai il cellulare e una bottiglietta d'acqua che si aggiunsero al resto riempiendo la borsa più del dovuto, poi afferrai la tazza e bevvi il tè scottandomi la lingua. Guardai di nuovo l'ora e brontolando tra me e me afferrai le chiavi, due fette di pane integrale – i carboidrati erano importanti – e schizzai fuori casa chiudendo di fretta la porta.

Visto il mio terrore claustrofobico per gli ascensori dovetti prendere le scale e scendere a precipizio con il cappotto ancora aperto, la borsa in una mano, l'ombrello nell'altra, i capelli scarmigliati e ovviamente senza trucco. All'improvviso una figura sbucò fuori di fronte a me: “Teresa! Oooh cara come stai?”
“Salve signora Norrison!”

“Lo sai che grazie a quel tuo consiglio mi è andato via il bruciore di stomaco?”

“Fantastico!” strillai scendendo di corsa “Vado all'università così potrò darle altri consigli!”

“Lavori troppo!” la sentii rispondermi dall'alto, ma ormai ero già uscita nella fredda aria di novembre e stavo attraversando la strada incurante del semaforo rosso e diretta all'edificio poco distante, quello in cui avevo passato gli ultimi anni della mia vita rimanendoci a volte persino di notte: l'università di medicina. Dopo la rispettiva ammissione io e Lia avevamo deciso di trovare un appartamento e condividerlo e ormai vivevamo lì da quattro anni. All'inizio non avevo apprezzato granché la zona, ma ora dovevo ammettere che mi ci ero abituata e avevo imparato a conoscere i dintorni scoprendo così che lì vicino c'era un bar che faceva un caffè fantastico e ti lasciava stare lì a studiare tutto il pomeriggio, che c'era una lavanderia abbastanza economica e che non dovevamo temere infortuni perché abitavamo abbastanza vicino all'ospedale da poterci arrivare in meno di un quarto d'ora a piedi.

I miei avevano brontolato un po' per la distanza dal centro ma alla fine ci avevamo fatto tutti l'abitudine. Giusto mentre attraversavo il parco nelle vicinanze e mi dirigevo verso l'entrata dell'università dall'altra parte della strada la suoneria del mio cellulare partì a tutto volume: lo afferrai e cercai di capire, mentre correvo, chi fosse. Lia. Con un sospiro abbassai la suoneria e lo rimisi nella borsa. Non avevo proprio tempo! L'avrei richiamata in pausa pranzo. Se fosse successo qualcosa di grave mi avrebbe chiamata Raphael.

Fortuna che andavo a correre! Più scompigliata che mai entrai pronta a un'altra giornata di studio.

 

POV Lia

 

Non ci potevo credere! Perché Tessa non rispondeva??? No no no e poi no. Perché non rispondermi proprio adesso? E poi sapevo che era sveglia, lei si svegliava sempre presto. Ooooh, accidenti. Per un attimo pensai di chiamare Daniel, magari era con lui, ma poi ricordai che aveva lezione perciò era tutto inutile: non sarebbe uscita dall'università prima delle cinque di pomeriggio conoscendola. Aaah come avrei potuto aspettare così tanto per darle la notizia??

Sospirai impaziente mentre affrettavo il passo per arrivare in appartamento visto che quel giorno faceva davvero freddo. Una volta entrata ebbi una brutta sorpresa perché faceva un freddo tremendo anche lì. Ma Tessa non aveva acceso il riscaldamento??!

Esasperata chiusi la porta e andai ad accenderlo io, poi preparai un caffè. Avrei davvero voluto andare a cercarla in università ma non era proprio il caso: l'ultima volta che l'avevo fatto ero finita a cercarla in ospedale e almeno cinque infermiere mi avevano sgridata accusandomi di essere in un'area solo per addetti fuori dall'orario di visita perciò decisi che non era il caso di tentare di nuovo.

Se solo non fosse stato così presto avrei chiamato la nonna, ma erano a malapena le otto e anche se la nonna era guarita aveva comunque la sua età. Non l'avrei svegliata.

Dopo aver bevuto il caffè ed essermi resa conto che avrei dovuto aspettare ore prima di dare la notizia a qualcuno presi il libro di letteratura e provai a studiare... o perlomeno ci provai per dieci minuti poi mi accorsi che ero talmente su di giri che non capivo un accidente di quello che leggevo.

O mio Dio o mio Dio o mio Dio!!!

Cos'avrebbe detto Tessa?? E mia nonna? E i miei genitori? Forse ero troppo giovane ma non me ne importava proprio niente: ero così felice!! Cos'avrei dovuto fare adesso?? Era proprio a questo che mi serviva la mia coinquilina, perché sapevo che lei con tutta la sua organizzazione avrebbe presto iniziato a stilare una lista di cose da fare e mi avrebbe schiarito un po' le idee.

Wow wow wow! Strabello! Quasi non ci credevo! Le ultime ore avevano completamente cambiato la mia vita.

 

POV Tessa

 

La mattinata fu incredibilmente intensa tra lezioni e tirocini da seguire e prima che me ne rendessi conto mi accorsi che erano già le dieci e mezza passate e poi le undici e mezza e infine mezzogiorno e poi smisi di guardare l'orologio a forza di prendere appunti e correre di qua e di là. Prima che potessi accorgermene avevo saltato il pranzo ed erano già le due e mezza e della chiamata di Lia mi ero completamente dimenticata.

Tra cartelle, analisi e vari derivati arrivarono le tre e finalmente riuscii ad andare a mangiare un boccone nel bar vicino assieme a una mia compagna di università. Avevo le gambe indolenzite a forza di correre di qua e di là.

“Tessa tutto bene?”

“Oh, si grazie Nancy. Sono solo un po' stanca, ieri sera ho fatto tardi per studiare.”

“Passerai quell'esame col massimo dei voti se continui così!” rise lei. Nancy era una ragazza davvero carina: avevamo frequentato il liceo insieme e avevamo affrontato il test di ammissione a medicina lo stesso giorno, quando avevamo riso istericamente all'uscita e sperato per il meglio. Aveva i capelli neri, era molto alta... e già sposata. Aveva conosciuto suo marito l'estate del terzo anno di liceo e da allora nonostante abitassero lontani erano stati inseparabili, finché lui non si era trasferito qui e si erano sposati. Ero andata in chiesa e nonostante la folla di amici e parenti ero riuscita a vedere quanto fosse splendida e mi ero chiesta, per un fugace istante, se anche tra me e Daniel sarebbe mai arrivato quel momento.

Oggettivamente non ne avevo il tempo e avrei preferito aspettare ancora un paio d'anni, ma mi sarebbe piaciuto.

“Io devo ancora iniziare a studiare come si deve” brontolò Nancy “Di questo passo farò una grande studiata del giorno prima...”

Sorrisi.

“Come ti capisco! A me è capitato con l'ultimo esame che abbiamo fatto...”

Lei voleva specializzarsi in psichiatria, mentre io ero più orientata verso neurologia, ma ci mancavano ancora due anni di studio perciò non eravamo ancora sicure di niente.

“Ehi, non rispondi?”

Stupita guardai il telefono che sporgeva dalla mia borsa e vibrava insistentemente e ricordai all'improvviso la chiamata di Lia, così lo presi e risposi.

“Scusa scusa scusa! Dovevo richiamarti lo so, ma me ne sono dimenticata!!”

“Aaaah, lascia stare! Tessa?”
“Sì?” la sua voce era un miscuglio di allegria, eccitazione e impazienza. Cosa caspita era successo?? Poche volte avevo sentito quel tono di voce...

“Sei seduta?”

“Sì”

“Bene. Pronta?”

“Lia cos'è successo??”

“Okay. Okay. Tessa?”

“Coraggio, spara!!”

MI SPOSO!!!”

Rimasi un attimo in silenzio e incontrai, a occhi sbarrati, lo sguardo di Nancy che aveva sentito l'urlo della mia coinquilina e aveva alzato la testa.

“O santa Maria.” fu tutto quello che riuscii a dire “Raphael ti ha chiesto di sposarlo??”

“Sì!!!”

“O mio Dio!!!!!!!!!!! Congratulazioni!!! E' incredibile, posso farti da damigella vero??? Ohh, lo sapevo che sarebbe successo!!!!!” e per un attimo, mentre Lia strillava la sua felicità al bar intero in ascolto attraverso il mio telefono, tornai con la mente a quel giorno al mare, cinque anni prima quando lei e Raphael erano usciti insieme e io avevo iniziato a parlare di matrimonio...

“Quando vi sposate?”

“Il ventisette aprile!”

“Verrò senz'altro!”

Dopo un quarto d'ora di concitati programmi e descrizioni su come gliel'aveva chiesto – si era dichiarato in ristorante la sera precedente! - ci lasciammo perché dovevo mangiare qualcosa o non ci sarei più riuscita fino a sera, ma per tutto il pomeriggio non feci altro che sorridere come un'idiota: Lia si sposava!

Quell'aprile io e Daniel fummo al loro matrimonio: Drake raggiante all'uscita della chiesa teneva Lia sottobraccio, Lia che portava un vestito con scollo a cuore che le stava divinamente proprio come aveva sempre sognato. Si vedeva lontano un miglio che era felice e che era sicura della scelta fatta, perché la vidi fare l'occhiolino a suo zio prima di andare all'altare. Altro che nervosa! Sapeva cosa voleva.

All'uscita dalla chiesa mentre ci dirigevamo verso la macchina per raggiungere gli sposi in ristorante, Daniel mi guardò.

“Tessa?”

“Dammi solo il tempo di finire gli studi.”

“E poi mi sposerai?”

“Te lo prometto. Nel frattempo, sono rimasta senza coinquilina; ti andrebbe di sostituirla?”

“Anche subito.”

Spazio autrice: ed eccomi qua! Ho voluto pbblicare subito l'epilogo perché ci tenevo a dare un finale definitivo a queste due ragazze, ormai donne. Ed entrambe, alla fine, coronano i loro sogni e imparano a vivere la loro vita, e tutto grazie a una sola, imprevista, assurda, incredibile settimana. Chi l'avrebbe mai detto? Per ora quindi ringrazio tutti coloro che hanno letto e soprattutto lasciato recensioni - sono sempre di grande supporto - e spero che vi sia piaciuto leggere la mia storia come a me è piaciuto scriverla per voi. Nel frattempo per ora ci salutiamo, ma presto pubblicherò qualcosa di nuovo che mi frulla per la testa da un po' perciò se vorrete trovarmi sarò presto qui con una nuova storia.
Per il momento grazie di tutto! :)
Baci,
Piuma_di_cigno.

   
 
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