Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Sunny9719    05/02/2017    11 recensioni
Quando la disinvoltura non è mai troppa e questo il povero Sam lo sa benissimo
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salveeeeeee Amiciiiii J  Eccomi tornata con una nuova FF J

Stavolta ho deciso di staccarmi per un po’ dal mondo fatto solo di angst e dedicarmi un po’ alla comicità J

Non dimentichiamo che i nostri Destiel, nonostante vadano a braccetto con l’angst, hanno condiviso molti momenti divertenti J

Godetevi la lettura J

 

Dopo tanto tempo passato a struggersi l’uno per l’altro, stressando l’anima anche al povero Sam, Dean e Castiel finalmente erano diventati una coppia.

Ormai niente poteva più dividerli. Nuovo caso con nuovo mostro da uccidere? Castiel era presente. Nuovo taglio di capelli? Castiel era presente. Nuovo cappello per Bobby? Castiel era presente.

Ormai Sam era consapevole di aver perso suo fratello per “colpa” di quell’angelo ma non era consapevole di ciò che lo attendeva.

Da un giorno all’altro Castiel si era definitivamente trasferito nel bunker e di conseguenza aveva preso residenza in camera di Dean. Il povero Sam era, purtroppo, partecipe alla vita sentimentale della strana coppia.

Tutto iniziò la prima notte che Castiel passò lì con loro.

Ansimi e gemiti riecheggiavano tra i muri, arrivando alle orecchie di Sam.

Quella notte sembrava non finire mai, loro sembravano non finire mai.

“Il sesso dopo un po’ ha una fine” pensò esasperato Sam, mentre si premeva con forza il cuscino in faccia, cercando di attutire quei suoni osceni.

Quando finalmente i rumori cessarono, Sam riuscì ad addormentarsi.

Ma sfortunatamente, il poverino, riuscì a dormire solo poche ore prima che la sveglia iniziasse a suonare imperterrita fracassandogli i timpani. Con un gesto stanco e svogliato spense quell’aggeggio maledetto e si passò le mani sul viso, stropicciandosi gli occhi.

Si alzò di malavoglia dal letto e andò in bagno per lavarsi e vestirsi. Quando vide il suo riflesso nello specchio quasi gli venne un colpo per le occhiaie scure che si disegnavano sotto i suoi occhi.

Lavato e vestito andò in cucina per fare colazione in pace, prima che Cip e Ciop si svegliassero.

Preparò il caffè e dei pancakes e si sedette a tavola.  Alzò gli occhi dal piatto quando in cucina fecero il proprio ingresso suo fratello, in vestaglia, e il suo angelico fidanzato. Stavano parlando animatamente di qualcosa, tanto da non accorgersi della sua presenza.

-No Cas non dico che non mi sia piaciuto, anzi, ma la prossima volta evita di usare i denti.- esordì Dean, versando il caffè in una tazza che poi porse a Castiel e versandosene un po’ per sé in un’altra tazza.

-Guarda che anche tu non scherzi eh? Non riuscirò a sedermi in modo decente per una settimana.- sentenziò l’angelo, sedendosi di fronte a Sam contraendo il viso in una smorfia di dolore. -Mi hai letteralmente distrutto, buongiorno Sam.- disse poi, portandosi la tazza di caffè alle labbra.

-‘Giorno.- esalò Sam.

-Ehi, guarda che sei stato tu a fare tutto.- Dean rimproverò il suo ragazzo, prendendo una sedia e sedendosi accanto a lui. -Io ero inerme sotto di te. Ciao Sammy, dormito bene?-

Sam sospirò forte per poi serrare le labbra e rivolgersi a suo fratello con un -Non proprio. Qualcuno ha fatto troppo rumore per permettermi di dormire.-

-Sai che hai ragione? Una coppia molto spesso si apparta qui dietro. Neanche noi siamo riusciti a dormire per colpa loro.- continuò il biondo, bevendo con nonchalance il suo caffè. Sam strinse i pugni per calmare quell’intensa voglia di prendere a schiaffi suo fratello.

Si alzò, ripose tazza e piatto nel lavello e lasciò gli altri due alle loro conversazioni.

“Calma Sam, è successo solo stamattina.” disse tra sé e sé. Così se ne dimenticò e andò avanti con la sua giornata.

Nuovo caso, ricerche, interrogatori, caccia al mostro nuovo, uccisione del mostro e rientro a casa. Una normale giornata per i Winchester + Castiel. 

-Vado a prendere qualcosa per cena, vuoi venire con me Cas?- chiese Sam a Castiel, rientrando nel bunker.

-Ehm.. no, resto qui con Dean se non ti dispiace.- rispose l’angelo.

Sam serrò gli occhi, consapevole di quello che quei due quando erano (e non erano) soli erano capaci di combinare. -Ok, torno tra un po’.- esalò poi dileguandosi. 

-Beh, io ho proprio bisogno di farmi una doccia.- esordì Dean, cominciando a spogliarsi. -Si, hai del sangue tra i capelli.- gli fece notare l’angelo.

Dean allungò una mano verso di lui e lo fece alzare dal divano per trascinarlo con sé in bagno.

Sam rientrò dopo pochi minuti e quando sentì il totale silenzio albergare nel bunker si preoccupò. Aggrottò la fronte, cercando di capire come mai non volasse neanche una mosca fin quando non passò davanti la camera di Dean, ovviamente chiusa a chiave, e sentì dei rumori.

Il primo suono che riconobbe fu lo scrosciare dell’acqua della doccia, mischiato ad una serie di altri suoni. Sembravano dei lamenti ma poi acutizzò l’udito e sbarrò gli occhi quando riconobbe la voce di suo fratello, sottoforma di gemiti e parole sconnesse.

“No, non di nuovo.” pensò il giovane Winchester, schiaffandosi una mano sulla fronte. Così, deciso a porre fine a quello che stava accadendo oltre quella porta, bussò.

-Dean? Sono a casa. Ho la cena.-

Niente. Nessun risposta. Andò in cucina e, dopo aver apparecchiato, si sedette a tavola, nell’attesa che la coppia con cui ormai condivideva l’abitazione facesse il suo ingresso.

Alzò lo sguardo quando sentì delle voci e delle risate avvicinarsi. Dean varcò la porta della cucina seguito da Castiel, entrambi vestiti comodi e con i capelli ancora umidi.

-Beh, devo dartene atto Cas. Questa volta sei stato favoloso.- disse sensualmente il biondo, attirando a sé il suo uomo per baciarlo.

Sam dovette distogliere lo sguardo da quella scena e passò i prossimi dieci minuti con un’espressione disgustata sul volto. Non che gli disgustassero gli omosessuali, sia chiaro, ma vedere il proprio fratello in certi atteggiamenti non era esattamente uno spettacolo gradevole. Voleva bene a suo fratello e a Castiel, ed era felice per loro, ma avrebbe preferito non condividere con loro “certi” momenti.

Quando i due ragazzi finirono di sbaciucchiarsi, con somma gioia di Sam, si sedettero a tavola e proprio quando Sam pensò di essersi lasciato alle spalle le conversazioni di suo fratello con il suo ragazzo ecco che

-Mi fanno terribilmente male le gambe, troppo tempo in piedi.- si lamentò Dean.

-Oh smettila, prima non mi pare ti stessi lamentando.- rispose Castiel. A quei commenti Sam mollò la forchetta nel piatto e incrociò le braccia al petto con fare stizzito.

-E’ normale che non mi stessi lamentando prima, ero letteralmente in paradiso.- disse sorridendo come un ebete. -E poi anche tu stamattina ti sei lamentato per le condizioni del tuo culo.- ribatté il biondo, dando un morso al suo cheeseburger al bacon. -E mi hai addirittura ringraziato.- aggiunse, masticando. -Grazie per il cheeseburger Sammy, è squisito.-

In risposta Sam contrasse il viso in una smorfia e si rifiutò di continuare a mangiare la sua insalata. -Me ne vado a letto. Ho perso l’appetito.- disse per poi alzarsi e raggiungere la sua camera.

-E dai Sammy resta qui a chiacchierare con noi.- tentò Dean ma ormai il ragazzo era già fuori portata d’orecchio.

-Lo vedi? E’ colpa tua. Le tue lamentele gli avranno fatto venire il mal di testa.- sentenziò Castiel.

-Nah, sicuramente qualche condimento dell’insalata gli avrà fatto venire mal di stomaco.-

 

Dopo essersi fatto una doccia calda Sam si mise a letto, pronto a passare un’altra notte in bianco per colpa di suo fratello e del suo angelo che invece, a quanto sentiva ogni notte, non conoscevano il significato dell’espressione “andare in bianco”.

Serrò forte gli occhi, pregando gli Dei che quella notte passasse in fretta e invece ciò che udì fu soltanto silenzio.

Aprì di scatto gli occhi per poi aggrottare la fronte confuso. “Evidentemente uno dei due è crollato oppure non hanno voglia stasera.” pensò tra sé e sé, mettendosi in una posizione più comoda per dormire.

Finalmente il più giovane dei Winchester riuscì ad arrivare al mattino seguente fresco e riposato e senza i gemiti di suoi fratello a riecheggiargli nelle orecchie.

Si vestì e scese in cucina per fare colazione in pace prima che Dean e Castiel si svegliassero e gli riducessero a brandelli il buon umore parlando di quanto siano state fantastiche le “prestazioni” dell’altro. Rabbrividì al solo pensiero di dover ascoltare ancora roba simile. Quando si dice che la disinvoltura non è mai troppa.

Varcò la porta della cucina trovandovi suo fratello, scuro in viso e totalmente di pessimo umore, seduto al tavolo con una tazza di caffè fumante tra le mani.

-Buon giorno Dean.- tentò di distogliere il biondo da quei pensieri che lo turbavano. Dean non rispose, si limitò a grugnire e a bere il suo caffè nero proprio come il suo stato d’animo.

Sam si guardò intorno e notò l’assenza di Castiel, cominciando a preoccuparsi. Di solito dove andava suo fratello andava l’altro e preoccupato all’idea di una possibile rottura della relazione dei due si avvicinò al fratello. -Dean tutto bene?-

-Mh mh.- grugnì l’altro.

-Dov’è Castiel?-

Il biondo non rispose, a dare una risposta a Sam fu proprio l’entrata del moro in cucina, anche lui con uno sguardo un po’ afflitto. “Ok” pensò Sam “hanno litigato.”

-Buon giorno Cas.- tentò.

-‘Giorno Sam.- rispose atono l’angelo. Beh almeno era già qualcosa, a differenza di quell’animale di suo fratello che aveva usato un grugnito come risposta.

Fecero colazione in silenzio, nell’aria aleggiava una tensione palpabile.

-Ok, si può sapere che avete?- sbottò il castano, stanco di sentire quell’aria “fredda” attorno a sé.

-Chiedilo a tuo fratello.- rispose l’angelo, guadagnandosi un’occhiataccia dal chiamato in causa.

-Cos’è? Dean ha guardato qualche donna o uomo o ho fatto apprezzamenti un po’ spinti? Dai Cas, la bisessualità comporta anche questo lo sai.-

-No Sam, non è per questo.- rispose.

-E allora perché avete litigato?- chiese Sam, esasperato.

-Perché non sono un vero uomo.- rispose, finalmente, Dean.

-Che?- il castano era sempre più confuso.

-Dai Dean, smettila con questa storia. Abbiamo passato tutta la notte a parlarne.- esordì Castiel, scuotendo la testa.

-Secondo te come dovrei sentirmi?!- sbottò il biondo.

-Vorreste spiegarmi cosa succede?!- esclamò Sam, passandosi le mani sul viso.

-Tu? Ed io allora? Credo che la causa sia stata perché magari non ti attraggo più.- ribatté Castiel, lasciandosi cadere contro lo schienale della sedia e incrociando le braccia al petto.

-Ma la smetti di dire stronzate?!-

Castiel sbuffò e spostò lo sguardo altrove. Sam intanto trasalì, avendo finalmente capito di cosa gli altri due stessero parlando.

-Dean… Non vorrai dirmi che… Tu hai avuto qualche problema con… Sai..-

-Si Sammy, stanotte non mi si è alzato e il qui presente angioletto non ha fatto niente. NIENTE!-

Sam si grattò la nuca con fare imbarazzato. -Beh può capitare a volte che..-

-Che cosa avrei dovuto fare? Non posso controllare il corpo degli altri.- si difese Castiel, ignorando completamente Sam che aveva iniziato a parlare. -Evidentemente ciò che è successo può solo confermare la mia tesi.. Tu non mi vuoi più Dean, fine della discussione.-

-Non ti voglio più?! Io?! Ma se io ti amo coglione!- sputò fuori il biondo, rendendosi subito conto di ciò che gli era appena uscito di bocca. Sam e Castiel erano senza parole.

Dean, d’altro canto, era più scandalizzato di loro. Non aveva mai detto una cosa simile a nessuno.

Nessuno aveva mai avuto l’onore di sentirsi dire “Ti amo” da Dean Winchester.

-Però.- esordì Sam, con un espressione sorpresa sul volto. -Dovevi fare cilecca a letto per dire a Cas che lo ami.- aggiunse sorridendo.

Dean aveva assunto le sembianze di un pomodoro con gli occhi lucidi e, dopo aver indugiato un momento, si alzò da tavola, lasciando suo fratello assieme al suo ragazzo, a sua volta rimasto senza parole. 

-Cas?- lo richiamò Sam. -Ti senti bene?- lo scosse per una spalla.

L’angelo era completamente pietrificato, bianco come un lenzuolo, labbra dischiuse, occhi sbarrati. Sam si chiese se stesse ancora respirando. -Cas?- ritentò, stavolta riuscendo ad attirare l’attenzione del moro. -Stai bene?- gli chiese quando il moro portò gli occhi su di lui.

L’angelo deglutì rumorosamente e annuì debolmente. -Si.- rispose con un filo di voce.

-Respira coraggio.- sorrise Sam, dandogli delle pacche affettuose sulla spalla. Il moro annuì e respirò profondamente.

-Lu.. Lui.. Mi.. Dean mi..- balbettò Castiel.

Sam si accorse che l’angelo era completamente andato in iperventilazione e tentò in tutti i modi di calmarlo prima che sfociasse in un attacco di panico per una cosa così bella.

-Cas rilassati ok?- lo scosse per le spalle. -Dean ti ama ed è una cosa bellissima. Non sei felice?-

-Si, credo di si.- esalò il moro, cercando di regolarizzare il respiro.

-E tu? Lo ami?-

Castiel ci pensò un po’ prima di rispondere. -Si.- rispose deciso, portando i suoi occhi blu oceano su Sam. -I..Io amo Dean.- aggiunse con un sorriso a distendergli le labbra.

-Bene.- sorrise il castano. -Ora va da lui e chiarite la questione “sesso mancato”.-

Ma appena l’angelo si fu alzato, Dean fece il suo ingresso in cucina tutto trafelato.

-Cas..- iniziò il biondo, ma l’altro lo bloccò immediatamente.

-Dean non mi importa se soffri di disfunzioni erettili, potresti soffrirne anche per il resto della tua vita..-

-Wo wo, frena cowboy!- il biondo alzò le mani, bloccando quel discorso non molto convincente del suo ragazzo. -Ho solo trent’anni.-

-Dean lascialo finire.- s’intromise Sam. Il biondo fece un cenno verso Castiel, esortandolo a finire il suo sproloquio.

-Dicevo.. Potresti anche soffrirne per il resto della tua vita..- ripeté quella frase facendo roteare gli occhi al suo uomo e ridere Sam. -Ma non importa perché…- prese un respiro profondo. -Ti amo anch’io.-

Il biondo, non appena udì quelle parole, si gettò letteralmente sull’angelo, assalendo le sua bocca voracemente.

-Ehm.. Ragazzi?- Sam tentò di richiamare la loro attenzione. -Dean? Cas?- Niente. Quei due erano troppo presi dal mangiarsi le labbra a vicenda. -Ok.- esalò Sam, arrendendosi.

Si alzò dalla sedia, portando con sé la tazza ancora piena di caffè, ormai freddo.

Andò in camera sua, ridendo al pensiero di quella stramba coppia che erano suo fratello e quell’ingenuo di angelo.

In quel momento Sam realizzò che mai si sarebbe abituato a partecipare a quella relazione, a quel sentimento sbocciato tra Dean e Castiel. Scrollò la testa ridendo, ripetendo a sé stesso che la cosa più importante fosse la felicità di suo fratello, anche se avrebbe dovuto passare tutte le notti ad ascoltare gemiti sommessi e particolare conversazioni la mattina dopo.

Dopo un po’ sentì dei rumori e si affacciò alla porta per vedere cosa stesse accadendo. Vide suo fratello e il suo angelo correre in camera del primo, continuando a baciarsi e lasciare pezzi di vestiti in giro per il corridoio.

Rientrò in camera sua e -Beh, stavolta ve lo concedo.- mormorò ridendo.

 

Spazio Autrice:

Finalmente l’ho terminata! Sono solo 8 pagine di Word ma mi sembrava di non finirla mai ahah :D

Beh che dire anche se non è un granché, spero vi piaccia e che riesca a strapparvi un sorriso e vi faccia divertire come ha divertito me scriverla J

Baci,

Sunny9719

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Sunny9719