Seduto vicino, ti sento lontano. Vorrei trovare la forza di stringerti la mano, ma ho paura di spaventarti, confonderti, o allontanarti ancora. Sorrido falsa a una tua battuta anche se ho gli occhi rossi, e gonfi, perché a ogni tuo gesto, ad ogni tua frase, riemergono troppi ricordi. Troppi dubbi non mi danno pace, mi chiedo se a lei spiace che io sia con te, se le scrivi, se la pensi, cosa provi, cosa senti. Mi continuo a fare domande senza risposta, e alla fine, come un masochista, amo il mio dolore, amo stare male, soffrire, solo perché ho te al mio fianco, che fai battere ancora questo cuore stanco.