Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Florestan    07/02/2017    1 recensioni
Rieccomi, come promesso, con una nuova storia con gli eroi “storici” della serie del ’78 insieme a nuovi personaggi che ho già introdotto nei miei due racconti precedenti. Questa lunga storia è infatti il seguito delle due precedenti “L’inverno della Regina” e “Intermezzo Tripartito”. Questa volta il nostro capitano si troverà ad affrontare una nuova (ma proveniente dal passato…) e terribile minaccia in grado di mutare drammaticamente le sorti dell’intero universo! Ma gli eventi legati a quest’oscuro ed incombente pericolo lo coinvolgeranno in prima persona in modo molto stringente, come potrete presto scoprire…e poi si spiegherà finalmente perché Esmeralda abbandonò sua figlia, la piccola Mayu, lasciandola sola con Harlock…
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Nuovo personaggio, Raflesia, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               17. Nella tana del lupo

 

 

 

 

-Beh, Helmatia risparmiaci la solita tiritera sulla tua vendetta, già la conosciamo benissimo, sappiamo qual è il tuo piano per aprire la strada ad un’invasione metanoide, e con l’occasione ti vuoi vendicare su di noi per la morte di tua sorella...La metanoide tradì una smorfia di disappunto, evidentemente questo inaspettato riassunto fatto dal capitano aveva po’ frustrato la sua vena teatrale…-Comunque siete miei prigionieri e prima di morire assisterete al mio trionfo, e questo grazie all’aiuto della tua cara Mayu...

-Bastarda! Fece Esmeralda gettandosi rabbiosamente contro di lei ed andandosi a scontrare contro la parete del campo di forza. –Ha , ha, ma che fai, come quegli stupidi animali che si scagliano contro le sbarre della gabbia? , Alla Metanoide era però sfuggito un fuggevole segno d’intesa che si erano scambiati i due pirati un attimo prima di quel gesto inconsulto... approfittando del momento di distrazione creato da quell’improvviso diversivo, Harlock aveva piazzato una minuscola carica metadimensionale al centro della zona racchiusa dal campo dopodiché aveva anch’egli raggiunto la parete invisibile che li racchiudeva: -Sei solo una spregevole vigliacca, Helmatia, il disonore dell’ordine a cui appartieni...tua sorella sì era un vero cavaliere e non avrebbe mai usato questi ignobili sotterfugi per vincere in battaglia, lei è morta con onore da vero guerriero e si vergognerebbe per te in questo momento! Disse Harlock sprezzante rivolto all’aliena.

-Sì, solo che mia sorella è morta ed io invece sono ancora viva e vincitrice! Sibilò lei mentre puntava l’arma minacciosamente in direzione del capitano. Proprio in quel momento la carica metadimensionale implose frantumando per un istante il campo di forza. Tanto bastò per permettere ai due di uscire da quella prigione e di correre verso due direzioni contrarie. Helmatia fece un velocissimo balzo ed in un attimo sparì dalla loro vista. –Guerrieri, attaccate! La si sentì urlare.

Due possenti guerrieri meccanoidi apparvero improvvisamente e si lanciarono contro Harlock ed Esmeralda. I loro attacchi erano velocissimi e i due pirati faticavano a tener loro testa. Le gravity saber erano respinte da potenti scudi di energia che proteggevano quei mostri meccanici e nulla sembrava poterli fermare... –Non ce la possiamo fare! Constatò drammaticamente il capitano. –Io non mi arrenderò! Gridò Esmeralda digrignando i denti e continuando a sferrare fendenti con la sua sciabola. Ma ben presto i due furono costretti ad arretrare ritrovandosi chiusi contro una parete di quel vasto ambiente. Appena si trovarono con le spalle al muro, improvvisamente delle braccia meccaniche sbucarono fuori da delle feritoie apertesi dietro di loro e afferrandoli mani e piedi li incatenarono saldamente a quella parete.

-Ora basta con i giochi, miserabili umani, passiamo alle cose serie...una tenebrosa voce era risuonata improvvisamente per quella sala...-Ma io questa voce la conosco...no, non può essere, non è possibile, esclamò Esmeralda sconvolta.

-Invece sì, principessa Esmeralda, sembra incredibile ma dopo secoli ci rincontriamo...he, he, come vedi anche se tu e tua sorella siete riuscite a battermi una volta io sono rinato! A differenza di vostra madre che è morta uccisa da voi, io posso ancora esercitare il mio potere sulla vostra stirpe!

-Hardgear, demonio infernale, sei ancora vivo! Urlò la piratessa. –Sei stato tu ad infettare me e mia figlia con quel batterio! Sei tu la malefica entità che ha soggiogato Mayu!

–La sua essenza vitale è stata racchiusa in quel supercomputer, è lui che comanda tutti i meccanoidi, è lui il Grande Ordinatore! Esclamò Harlock. –Esatto, capitano, vedo che siete un abile ed intelligente avversario, ma ciò non è bastato a fermare il mio secolare piano, ben presto l’intero universo sarà dominato da noi esseri meccanici perfetti!

–Illuso! Non ti sei accorto che sei solo un utile pedina nelle mani di Helmatia, il suo vero fine è quello di far invadere il nostro universo dai suoi fratelli Metanoidi, ed allora anche voi Meccanoidi sarete schiacciati ed assimilati da quel funesto popolo! Gli rispose Harlock rabbioso.

-Taci, miserabile umano, non riuscirai a confondermi! Io ed Helmatia perseguiamo la stessa causa, anche lei è un essere non organico come me e come tali siamo in perfetta sintonia!

-Sei solo un patetico megalomane e presto te ne accorgerai a tue spese! Gli fece di rimando Esmeralda.

-Silenzio! Donna di Lamethal!  Tu imparerai ad ubbidirmi e poi sarà il turno di tua sorella...ha, ha...

In quel momento una terribile scarica elettrica si riversò sul corpo della piratessa facendola dimenare ed urlare di dolore.  Dopodiché si accasciò priva di sensi.

-Vigliacco! Urlò il capitano cercando inutilmente di liberarsi da quella diabolica morsa ma in un attimo anche lui fu investito da una scarica chè lo lasciò tramortito.

-Bene! Ora che abbiamo messo a tacere quei fastidiosi insetti, possiamo procedere col nostro piano! Sogghignò Helmatia.

 

 

                                                                       **

 

 

-Ragazzi, ho perso il segnale subspaziale sia del capitano che di Esmeralda! Non è un buon segno, quei rilevatori sono a loro addosso ben nascosti, se si sono disattivati contemporaneamente vuol dire che sono sicuramente nei guai! Disse Yuki preoccupata.

-Scusate se m’intrometto, Yuki, Yattaran, amici dell’Arcadia, ma anch’io sono molto preoccupato, Mayu, Esmeralda ed Harlock, sono in grande pericolo ed è ora che io scenda in campo in qualche modo!

Tochiro si era inaspettatamente manifestato a tutto l’equipaggio con la sua voce:

-Ho di nuovo captato l’influenza di quell’entità malefica che aveva tentato di introdursi nei nostri sistemi, è sicuramente un’intelligenza artificiale superiore ed ora la sento molto vicina, deve trovarsi su quella base spaziale. Devo assolutamente poter entrare nei loro sistemi per poterla affrontare, ma per fare ciò ho bisogno di essere collegato ad un sistema di trasmissione molto potente, Yattaran, ti prego, ho bisogno del tuo aiuto, se riuscirai a realizzare il trasmettitore secondo le mie indicazioni potremmo riuscire nell’impresa...

-Certo, Tochiro, sarà un onore per me aiutarti come meglio posso! Rispose il vicecomandante.

-Yuki, ora il comando passa a te, io devo aiutare Tochiro...-Ricevuto! Disse la giovane.

Non era la prima volta che la ragazza aveva dovuto prendere il comando in situazioni critiche, certo era passato parecchio dall’ultima volta che aveva avuto una tale incombenza, ma in questo caso la situazione era proprio drammatica e lei sentiva tutto il peso di quell’enorme responsabilità. Fortunatamente in quel momento sopraggiunsero anche Mime e Maetel a sostenerla: -Facciamo il punto, disse la terrestre, guardando le amiche ed il marito. –Non abbiamo più segnali da Harlock ed Esmeralda, e questo significa con buona probabilità che siano stati scoperti, il che potrebbe significare che...un brivido l’attraversò...

-No, Non sono morti!  La interruppe Maetel, -Ne sono sicura! Conoscete il legame particolare che c’è tra me e mia sorella, lo avrei avvertito chiaramente. Percepisco anch’io un grande pericolo, ma non la morte! –Anch’io avverto la stessa sensazione, aggiunse Mime, Harlock è vivo ma in pericolo!

-Dobbiamo approfittare del fatto che la maggior parte delle forze meccanoidi sono impegnate nell’azione di attacco alle basi marziane, quindi in questo momento la loro base si troverà sguarnita...intervenne Tadashi. –Non credo sia una buona idea attaccare, almeno adesso, le rispose la moglie. -Non sappiamo quanti meccanoidi siano rimasti in quella fortezza, e le loro armi sono molto potenti, rischieremmo di esporci inutilmente, meglio un’azione di guerriglia a sorpresa...

La loro discussione tattica fu improvvisamente interrotta: -C’è una comunicazione proveniente dalla fortezza! Disse Mime che nel frattempo si era seduta ad una delle consolle di controllo.

Sullo schermo centrale comparve di nuovo il volto di Helmatia che esibiva un inquietante ghigno:

-Signori, andiamo al sodo, ecco cosa vi faccio vedere! L’inquadratura si spostò rapidamente mostrando una drammatica scena. Harlock ed Esmeralda, giacevano ognuno saldamente legato a quello che sembrava una sorta di tavolo operatorio...A quella vista Maetel cacciò un grido di orrore.

-Ha, ha, riprese la metanoide, allora ci sei, Maetel! Hai riconosciuto quei tavoli, vero? Te li ricordi bene, eh? Sono gli stessi tavoli operatori dove avveniva la trasformazione da esseri umani a meccanoidi dei tuoi fratelli lamethaliani ai tempi della regina Andromeda Promethium, tua madre!

Ora la stessa sorte toccherà a tua sorella e ad Harlock! Avrete il privilegio di assistere in diretta a questa trasformazione, e il bello è che quest’operazione sarà diretta proprio da tua nipote, la nuova regina Andromeda II!

Alla vista di quella mostruosa prospettiva un brivido di gelo calò sull’intero equipaggio dell’Arcadia.

–Giochiamo a carte scoperte, Helmatia, disse Maetel, in realtà è me che vuoi, vero?

Ti propongo uno scambio, verrò da te e mi consegnerò spontaneamente, potrai fare di me ciò che vuoi, ma in cambio li lascerai andare, e libererai anche Mayu!

-Non mi sembra molto vantaggioso come scambio, rispose l’aliena con una smorfia, uno contro tre, e poi Mayu è la mia carta vincente...-Rifletti, riprese Maetel, io ho ucciso materialmente tua sorella,  mentre loro in fondo non c’entrano, se ora rinunci sarà molto difficile che ti si riproponga un’occasione simile...senza contare che ti cercherò per tutto l’universo e non avrò pace finchè non  avrò fatto esplodere il tuo cuore ...quest’ultima frase fu pronunciata con un tono tale che per un attimo la metanoide tradì una lieve esitazione.

-Non basta, voglio anche Tetsuro, fallo venire con te, riprese dopo un attimo di riflessione.

-Non posso costringerlo a venire, posso solo contattarlo...Le rispose Maetel.

-Vedi di convincerlo, ti dò un giorno di tempo e mi sembra di essere fin troppo generosa, nel frattempo Harlock e i tuoi parenti rimarranno miei graditi ospiti. Detto questo la comunicazione venne interrotta.

-Non vorrai coinvolgere veramente Tetsuro in questa storia? Fece Yuki. –No, assolutamente, non mi sognerei mai di metterlo in pericolo! Rispose lei, -Ma non so cos’altro inventarmi con Helmatia...

 

                                                                     **

 

La spedizione di Raflesia e Galia aveva appena consegnato al governo di Drellius una delle più incredibili scoperte archeologiche di tutta la galassia, con immense ricadute scientifiche, storiche nonchè turistiche. Su richiesta della stessa Galia si era raccomandato presso le alte sfere del governo del pianeta che fosse proprio Zarek a seguire tutti i lavori di coordinamento, catalogazione ed amministrazione di quello che sarebbe divenuto il sito archeologico per eccellenza di tutto il quadrante stellare. L’ex ingegnere aveva accolto dapprima con stupore e poi con entusiasmo tale proposta che sicuramente gli prospettava un brillante futuro lavorativo fornendo al contempo un prezioso servigio al suo pianeta.

La regina era impaziente di raggiungere l’Arcadia con il segreto di quell’ incredibile arma di difesa che li avrebbe messi al riparo dalla minaccia metanoide, e sbrigate nel più breve tempo possibile tutte le formalità del caso, la spedizione fu pronta per rimbarcarsi sulla Cleopatra.

Al momento della partenza una delegazione del governo capeggiata dallo stesso governatore Biliat rese solenne omaggio a quelle che un tempo erano state storiche nemiche.

Mentre si salutavano a Galia non sfuggì un timido gesto, lo sfioramento di un braccio di Zarek da parte di una mano di Ariel, seguito subito da un saluto militare...-Quei due non me la raccontano giusta! Sussurrò a Raflesia. La regina sorrise: -Penso proprio che si rivedranno presto...

Una volta a bordo la regina contattò immediatamente l’Arcadia venendo così aggiornata sugli ultimi drammatici avvenimenti che si erano avvicendati dopo il suo ultimo resoconto.

-Ti prego, disse a Yuki, -Fammi parlare subito con Maetel, ho un idea da proporle per salvare Harlock, Mayu ed Esmeralda!

 

   
 
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