Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Vavi_14    07/02/2017    4 recensioni
Piccole scene rubate dalla vita di sette giovani trainee che aspirano a diventare idol.
◊È un torneo di sopravvivenza dove solo i vincitori vanno avanti◊
______________
Dal cap VIII. #pizza
[…]Oltre gli schiamazzi degli attori, si sente solo il respiro pesante di Taehyung e quello di Yoongi, assieme agli sbuffi intermittenti di Jungkook, che ogni tanto lascia ciondolare la testa per poi risvegliarsi all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata divertita e intenerita da parte di Jimin.
«Ragazzi, io ho fame».
In quel momento, le teste di tutti – tranne quella di Yoongi – si voltano contemporaneamente verso il criminale che ha osato pronunciare una frase tanto sconsiderata. Sono le undici e mezza di notte, hanno già consumato i loro panini qualche ora prima, perché mai uscirsene con un’affermazione che ha dell’utopico?
A parlare è stato Taehyung e Jimin ancora non si capacita di come abbia fatto a svegliarsi, mettere in moto i neuroni, captare gli stimoli del proprio stomaco e convertirli in parole nel giro di un secondo.
[…]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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V. Virus
 









Il tardo pomeriggio, pensa Yoongi, è un buon momento per lavorare ai testi delle canzoni; lo studio dove tengono i computer si tinge di un rosa tenue, l’attesa del pasto lascia quel vuoto nello stomaco che rende leggeri e al contempo vigili; i ragazzi giacciono stremati sui loro letti e si aggrappano agli aggeggi elettronici che durante il giorno non hanno potuto tenere con loro.
Yoongi sta bene, in quello studio: ci sono pochi mobili, qualche manifesto musicale e un silenzio decisamente invitante. Può scrivere anche usando carta e penna, lui solo sa quanti block notes ha acquistato negli ultimi anni, ma avere Internet a disposizione è decisamente più pratico: sta giusto cercando l’ortografia esatta di un luogo che vuole inserire nella canzone, quando il motore di ricerca decide arbitrariamente di bloccarsi, lasciando il posto ad un curioso pop up dalle scritte lampeggianti. La finestra indesiderata impiega un secondo a moltiplicarsi e Yoongi lo stesso tempo a capire che non si tratta di pubblicità di dentifrici; fa scorrere velocemente il mouse sulla “X” che – crede - gli permetterà di liberare la visuale da quelle immagini decisamente troppo spinte per il suoi gusti, ma non ottiene affatto il risultato sperato.
«Ma porca-»
Fa uso di tutte le conoscenze che possiede in ambito informatico pur di riportare la schermata alla normalità; potrebbe riavviare il computer spingendo il tasto apposito, ma il portatile non è di sua proprietà e teme di fare qualche guaio. Inoltre si è dimenticato di salvare il documento, perciò rischiare potrebbe voler dire perdere anche quelle poche righe che ha scritto.
È sicuro di non aver cliccato nessun sito equivoco, perciò, conclude Yoongi, deve trattarsi sicuramente di qualche virus che uno dei suoi compagni rapper ha fatto entrare precedentemente.
«Hyung, che stai facendo?»
La voce di Hoseok lo fa sussultare in modo fin troppo plateale, tanto che il minore gli rivolge un’occhiata interrogativa e piuttosto accusatrice, alla quale Yoongi si premura di rispondere con uno sguardo altrettanto sdegnato.
«Non è colpa mia» si affretta a replicare. «Stavo navigando e questa roba è apparsa all’improvviso».
Dall’espressione leggermente schifata che ha dipinta in volto, Hoseok deduce che probabilmente Yoongi non sta affatto mentendo.
Decide di azzardare un’altra ipotesi, la più plausibile. «Hai… cliccato su qualche sito stran-»
«Non ho cliccato niente, maledizione. Ne sono certo».
Hoseok è perplesso tanto quanto lui. Osserva il puntatore bianco, controllato da Yoongi, tormentare a ripetizione il comando di chiusura, senza successo. Inoltre, quelle immagini non lo stanno facendo sentire per niente a suo agio.
«Probabilmente è Namjoon ad aver fatto qualche casino» sbotta Yoongi, sempre più su di giri.
Hoseok sta per suggerire che forse è meglio parlarne con i più grandi, visto che la faccenda non sembra volersi risolvere in alcun modo, ma un timbro di voce in lontananza li pietrifica entrambi sul posto.
Yoongi solleva lo sguardo, le ciglia scure solleticano contro i ciuffi mossi che gli ricadono sulla fronte; incastra le iridi in quelle di Hoseok, poggiato con i palmi delle mani sulla scrivania accanto a lui, e sembra volerlo intimare di suggerire qualcosa e farlo anche alla svelta.
Jungkook e Jimin hanno appena fatto il loro ingresso in sala e il capo di Yoongi è l’unica cosa che si frappone tra loro e un perfetto cattivo esempio di come passare il tempo prima della cena.
«Yoongi hyung, ci servirebbe il portatile».
Alle parole di Jimin, Hoseok decide di agire d’impulso e chiude con uno scatto lo schermo del computer. Riceve un’occhiata perplessa da Jungkook e una di fuoco da Yoongi, il quale ha appena visto il suo attento lavoro di un pomeriggio andare in fumo. A dire la verità, nemmeno Yoongi avrebbe saputo immaginare una soluzione diversa, vista l’improvvisa presenza dei due ragazzi in sala, eppure non riesce a nascondere uno sguardo di estrema esasperazione davanti al compagno più piccolo.
«Non si può usare» li liquida poi Hoseok, sperando che quell’affermazione tassativa li faccia desistere da qualunque richiesta non gradita.
«Perché no?»
Vane speranze, se c’è Jungkook nei dintorni.
«Hyung, io e Jungkookie dobbiamo registrare un vlog entro stasera».
Jimin non sembra intenzionato a voler discutere sulla questione. Si tratta pur sempre di una richiesta della produzione e, anche se sono ancora registrazioni “ufficiose”, non è il caso di disattendere i propri compiti in una fase così delicata del training.
«La prossima settimana ce ne portano un altro, non potete aspettare?»
«No, hyung, dobbiamo farlo adesso».
Jungkook sa essere tanto lapidario quanto testardo, a volte. Hoseok gli lancia un’occhiata supplichevole, con l’unico risultato di destare in lui ancora più sospetti.
Yoongi decide allora di prendere in mano il portatile – e la situazione. «Se non si può usare, non si può usare – sbotta, cercando di mantenere il controllo - ha un problema di software, si blocca in continuazione. Dobbiamo farlo vedere a Namjoon hyung».
«Jungkookie ci sa fare con i computer, hyung» interviene allora Jimin, mentre Hoseok ha iniziato a pensare che forse sarebbe stato più facile dire tutta la verità, ma lo sguardo omicida di Yoongi non sembra affatto essere della stessa opinione, perciò decide di non intervenire. «Magari può dargli un’occhiata».
Jungkook annuisce in risposta, evitando accuratamente il contatto visivo con Yoongi. Quest’ultimo, infatti, ha ben compreso che dietro quei due volti apparentemente innocenti, Jungkook e Jimin nascondono un’aria da due che la sanno lunga. Probabilmente hanno capito che i loro hyung hanno combinato qualche guaio e non vogliono dargliela vinta a nessun costo. Yoongi continua quella guerra silenziosa stringendo avidamente a sé il portatile, nella vana ricerca della giusta frase ad effetto con la quale ribattere. Dopotutto, se abbraccerà ancora per troppo tempo quel computer senza dire nulla, la situazione potrebbe iniziare a divenire un tantino imbarazzante.
Jungkook guarda Jimin, forse più confuso di prima, Hoseok sta facendo frullare i neuroni sperando in un lampo di genio, ma è Namjoon a salvare la situazione: entra nello studio per avvertire tutti che lui e Jin hanno ordinato la cena al dormitorio e riceve immediatamente due impellenti richieste d’aiuto dagli sguardi fissi di Yoongi ed Hoseok.
«Hyung, il portatile ha qualche problema».
«Si è bloccato non appena ho iniziato a usare Internet…».
«Noi dovremmo registrare».
«Entro stasera».
«Forse basta riavviarlo…»
«Ci ho già provato!»
«Magari con un ripristino di sistema…?»
Il leader ha un attimo di totale disorientamento, visto che tutti hanno aperto bocca nello stesso istante, ma dopo impiega pochi secondi a inquadrare la situazione e a completare il puzzle: computer, malfunzionamento, virus, necessità di registrare. Adocchia Hoseok e Yoongi, poi i due ragazzi più piccoli, prendendo la sua decisione definitiva.
«Chiederò al manager se è possibile usare uno dei fissi negli altri studi» pronuncia nel modo più convincente possibile, tendendo entrambe le mani per afferrare il portatile dalle mani di Yoongi, che glielo consegna ovviamente senza batter ciglio. «Questo lo farò vedere a qualcuno dello staff che se ne intende» aggiunge, e in quel momento forse solo Yoongi ed Hoseok comprendono che in realtà sarà lo stesso Namjoon a cercare di mettere le cose apposto, dovesse volerci pure tutta la notte. 


Lascia la stanza a passo nervoso, dimenticandosi pure il motivo per cui li ha raggiunti in studio: ci pensa un urlo di Jin qualche secondo dopo, direttamente dal microfono del cellulare, a ricordarglielo.







































 
  
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