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Autore: Harlequin892    07/02/2017    1 recensioni
Una ragazza, un chain e una maledizione che la porterà a scoprire la morte dei suoi famigliari
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Callum Lunettes, Nuovo personaggio, Rufus Barma
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una giornata con un sole splendente e un clima mite, Reveil era piena di gente e carrozze che andavano su e giù per la strada, tra le grida gioiose dei passanti
-che bella Reveil è davvero molto grande l’ultima volta che ci sono stata avevo forse cinque anni- disse la ragazza dai capelli rossi raccolti mentre guardava dal finestrino della carrozza diretta verso villa Barma.
Che bel bosco proprio verde come la vita che c’è a Reveil, appena usciti dalla Bosco si vide un’enorme tenuta era molto strana forse perché i Barma erano stranieri, appena arrivati davanti alla villa un uomo alto con i capelli marrone e dei leggeri occhiali con lenti ovali disse –benvenuta Amelia-sama, io sono Reim–
-non ce bisogno del sama, chiamami Amelia-
Un po’ imbarazzato disse -certamemte come vuole Amelia-
-grandioso, mi porti a fare un giro della villa?  Chiese Amelia sorridendo
-ahm ahm…. Certamente, ma dovremmo andare da Rufus-sama-
-dai portami a fare un giro della villa, ti prego- disse implorando Reim.
Dopo aver visto quella faccia e quegli occhi blu implorare, sospirando dissero -d’accordo-
-evviva- disse Amelia saltellando felice
Mentre stavano per incamminarsi Reim, ordinò di portare i bagagli nella stanza di Amelia, nel frattempo loro s’incamminarono e Reim spiego con meticolosità ogni stanza, quando finirono Amelia diventando rossa abbraccio fortissimo Reim e disse –sono così felice di rivederti dopo tempo mi sei mancato tantissimo per poi mettersi a piangere stringendo la giacca di Reim con più forza.
Reim si abbasso e tirando fuori un fazzoletto a righe rosso bianco disse –le signorine non dovrebbero piangere, come puoi vedere, siamo di nuovo insieme- per poi asciugarle in modo dolce le lacrime dalla faccia di Amelia per poi soffiarle il naso e poi rimetterselo in tasca si alzo e disse –andiamo Rufus ci aspetta-
Amelia rialzandosi segui Reim pensando al fatto adesso avrebbero passato molto più tempo insieme d’altronde dovevano recuperare il tempo perso, arrivarono davanti ad un portone in legno d’olmo con finiture d’oro ed un pomello d’argento.
Entrando nella stanza si meraviglio della sua bellezza le pareti ricoperte di quadri con delle librerie ai lati della stanza al centro c’era una scrivania di legno di abete finemente decorata dall’atra parte  c’era un giovane uomo con i capelli lunghi cremisi che scorrevano lungo la schiena e sulle spalle, mentre la frangia era spazzolata verso il lato destro del volto e aveva un ahoge sporgente in cima alla sua testa. Gli occhi erano grigio scuro e più oblungo di quelli degli altri, molto probabilmente perché veniva da un paese straniero inoltre, la carnagione era anche notevolmente più pallida di quello delle altre persone, Indossava una spessa veste color crema che aveva un collare nero.
Guardando Amelia con indifferenza disse –accomodati-
Amelia si accomodò su un divano rosso con la struttura fatta in un legno scuro quasi nero, si guardo in torno estasiato da tutti i quadri che c’erano sulle pareti, -quindi non dici niente neanche un ciao-
Rufus non degno di uno sguardo Amelia continuando a scrivere disse –devi partire immediatamente per una missione, ho lasciato tutto sul comodino-
Amelia abbastanza arrabbiata poiché non la degnava di uno sguardo prese i documenti e li sfoglio in modo approssimativo e disse con tono arrogante –mi sembra una missione semplice non dovrò neanche fare fatica-
-puoi andare- disse Rufus sempre chino sui documenti.
Amelia ormai giunta ai ferri corti pensò non ci vediamo da quindici anni e questo e il suo modo di salutare, no signore prima o poi me la paga cara stringendo i pugni e chiudendo la porta facendo un gran rumore che fece tremare vasi e quadri.
S’incammino con passo pesane verso la sua camera, arrivata chiuse la porta, si spoglio e si diresse verso il bagno che era piastrellato di azzurro mentre le pareti erano piastrellate di bianco e nero, riempi la vasca da bagno con l’acqua calda e il sapone per poi immergersi nella vasca e rilassarsi tra le bolle.
Fare un bagno era l’unica cosa che la rilassava d’avvero perdersi tra le bolle e la schiuma li sembrava di essere tornata una bambina ma scaccio i suoi pensieri quando senti un rumore di oggetti che si spostavano in camera sua, usci dalla vasca si mise la prima cosa che trovo ovvero una accappatoio rosso di lana di qualche taglia in più. Quando apri la porta e trovo un uomo sui 30 anni dai capelli biondi e gli occhi azzurri intorno ai suoi occhi cerano delle macchie nere e delle borse sotto gli occhi. Vestiva con pantaloni neri su misura serrati con due cinture, un paio stivali marrone come i guanti. Indossava anche una maglietta arancione e una camicia bianca allentata e un gilet nero rifinito con una giacca nera lunga.
Amelia rossa disse –chi cavolo sei tu?!
-io sono Eizen il chain con cui hai stretto un contrato- disse facendo un leggero inchino.
Amelia inizio a tirarli tutto ciò che gli stava intorno colpendo più volte il chain che disse –porca miseria, la vuoi smettere, non sono un ladro-
-sei vestito di nero, sei apparso senza alcun avvertimento e stavi frugando tra le mie robe-
-ok, forse ho sbagliato metodo comunque non noti qualcosa di diverso-
-che sei nella tua forma fisica- disse tornando in bagno.
-esatto, è bellissimo poter toccare gli oggetti e riuscire ad assaporare il cibo- disse felice come una pasqua.
-mi hai fatto passare la voglia di fare il bagno puoi sparire giacché mi devo cambiare- disse imbarazzata.
Il chain scompari come per magia e Amelia inizio a vestirsi, si vesti con dei pantaloni neri, una maglietta bianca, una camicia nera e un capotto marrone scuro.
Bene si parte ho tutto la borsa di juta, la mia moneta e i bracciali attorno al mio polso sono sicura che oggi niente andrà storto, mentre usciva penso alla missione ch era semplicissima dove uccidere un chain che stava dando scompiglio in città.
REVILE
La notte era buia la luna era piena ed era l’ora di trovare quel chain cosa più facile dirsi che a farsi ma sapeva già dove cercare, si diresse in un’acciaieria abbandonata davanti al portone di metallo arrugginito, stavano diversi cadaveri. benissimo e la pista giusta penso per poi aprire la porta che fecce un cigolio molto forte quando entro, Eizen si materializzo davanti a lei la abbraccio facendo in modo che la faccia di Amelia poggiasse sul suo petto.
 Amelia rossa disse -lasciami andare- tentando di liberarsi dalla presa del chain.
Eizen rispose –questa scena è troppo cruenta per una ragazza come te-
Amelia infuriata disse –non sono cosi debole, lasciami andare è un ordine-
Eizen decise di scomparire per permettere ad Amelia di veder cosa c’era. Lo spettacolo che si presento era orripilante c’erano cadaveri di persone una sopra l’altra impalata su dei pali enormi, calderoni vecchi e arrugginiti con schizzi di sangue e piene di resti umani, ormai delle persone non rimaneva più niente se non qualche pezzo di carne in decomposizione, le pareti erano macchiate di sangue così come il pavimento.
Quando vide quello spettacolo orripilante Amelia iniziò a vomitare dal disgusto, per terra appari una chiazza marrone chiaro con diversi resti di cibo, Amelia iniziando ad andare in iperventilazione iniziando ad ansimare quando una voce si levo dal fondo della fabbrica.
La voce stridula diceva –abbiamo visite vai Hedgehog.
Verso Amelia stava arrivando una palla nera prima vista ricoperta di aculei Amelia non si mosse di un millimetro e disse –Eizen dammi la tua forza-
I bracciali di Amelia diventarono gialli infusero un potere misterioso nelle mani di Amelia quando il chain gli arrivo addosso, essa con il palmo della mano lo blocco e caricando l’altro braccio tiro un pugno al chain che volo addosso al contraente uccidendolo sul colpo. Sotto di lui si formo un cerchio nero che risucchio con forza il chain e il contrante, Amelia disse –questo e ciò che ti meriti per aver ucciso tutte queste persone, nel abisso fai ammenda per i tuoi peccati-
Ho completato il lavoro ma che succede non mi reggo in piedi i miei occhi si tanno chiudendo mentre stava per svenire Eizen si materializzo per prenderla in braccio e disse –hai usato troppo potere e non dovevi vedere quella scena-
NOTE DEL'AUTORE
ciao a tutti quelli che legeranno questa fun fic, questa è la seconda fun fic che scrivo sul universoo di Pandora Hearts.
se volete vedere la precednete si chiam il ragazzo dal capotto nero, se vi è piacuta la storia vi invito a recensirla dando che cosigli se li avete.
un ultima cosa mi scuso se c'è qualche erore di ortogafia o di sinatssi, se vete domande chiedete pure nei commenti.
   
 
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