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Autore: WolfieIzzy    09/02/2017    0 recensioni
Aprile 1795. Eleanor Kenway è su una carrozza diretta a Parigi, dopo aver affrontato un viaggio partito quasi un mese prima da casa, in America. Vuole scoprire di più sulla sua famiglia. Vuole scoprire da dove viene. Vuole diventare un'Assassina come suo padre, Connor. In Francia la aspetta il suo destino, e il Maestro Arno Victor Dorian, che la addestrerà per farla diventare un'Assassina perfetta e con il quale combatterà per il futuro della Nazione. Ambientata dopo gli eventi di Assassin's Creed Unity.
NB: Questa storia cerca di essere il più possibile fedele sia ai fatti storici reali, che a quelli fittizi appartenenti alla storia di Assassin's Creed. Qualsiasi modifica apportata al "canone" storico reale e/o appartenente al mondo di AC è voluta ed è utile ai fini della storia. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arno Dorian, Napoleone Bonaparte, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi presentai puntuale il giorno dopo, di sera, alla Sainte Chapelle. Riuscii ad attivare da sola il meccanismo che mi aveva mostrato Arno la prima volta grazie all'Occhio dell'Aquila, e mi ritrovai di nuovo nel Covo.

Questa volta ebbi la possibilitá di guardarmi meglio in giro, essendo da sola. Era veramente un posto mozzafiato: doveva essere di epoca Medievale Gotica. Era cupo come lo ricordavo, illuminato dalle fiaccole al muro, il soffitto piuttosto alto e l'atrio con la galleria che portava ad una doppia scala.

Non ero sola, stavolta: l'atrio era gremito di Assassini. Non tantissimi, circa una trentina, forse qualcuno in più. Feci qualche passo avanti cercando Arno con lo sguardo, in un primo momento non lo vidi, e notai che qualcuno si era accorto della mia presenza.

'Buonasera, Mademoiselle...?' 

'Kenway. Eleanor Kenway.' dissi, al ragazzo più o meno della mia età che mi aveva rivolto la parola.

'Ullallà, un cognome che parla da sè. Immagino siate quell'Eleanor di cui abbiamo sentito un po' tutti parlare.' alzò un sopracciglio.

'È probabile.' abbassai lo sguardo. 'E voi invece siete?'

'Etienne Lacourt, recentemente promosso al grado di soldato. Enchantè.' disse, e si inchinò lievemente. 

Lo osservai: aveva una divisa da Assassino rossa, i capelli biondo scuro e due begli occhi chiari.

'Piacere di conoscerti, Etienne.' dissi. 'Hai per caso visto il Maestro Dorian?'

'Arno? Sta parlando con i Consiglieri e il Mentore, devono annunciarci qualcosa. È per questo che siamo tutti qui. Dovrebbe arrivare tra poco.'

Annuii e lui mi sorrise, invitandomi a fare la conoscenza degli altri Adepti. Mi presentò Camille, Assassina da quasi un anno, e Gerome, che faceva parte della Confraternita da qualche mese. Sembravano tutti molto amichevoli, e mi sentii accolta a dovere. 

Le porte dell'atrio si spalancarono, e gli Assassini si diressero davanti alla doppia scala, attraversando la galleria. 

Arno e altri due maestri stavano confabulando al centro della stanza, davanti all'altare. 

'Vieni, Eleanor.' Etienne mi invitò a stargli accanto mentre ci sistemavamo in mezzo alla sala, in attesa di non sapevo cosa.

Il silenzio fu rotto dalle porte della stanza al di sopra della scala, dalla quale uscirono tre figure vestite di bianco, con delle decorazioni dorate sulla veste... erano i Consiglieri, quelli che avevano assistito alla mia Iniziazione!

Erano senza cappuccio stavolta pero', e finalmente riuscii a vederli: l'uomo al centro doveva essere il Mentore, sulla sessantina, portava una parrucca grigia. Alla sua destra si trovava la figura femminile, 50 anni circa, mora. A sinistra invece, un uomo sempre sui 45-50 anni, dalla pelle più scura, e i capelli neri di media lunghezza.

Fu lui a parlare. 
'Assassini.' disse, la voce rimbombò sui muri di pietra. 'Vi abbiamo riuniti qui oggi per parlarvi della situazione della città di Parigi, e di una sospetta attività Templare.' 

Un mormorio si alzò tra di noi.

'Il Mentore Maillard vi spiegherà meglio la situazione.' e gli passò la parola.

'Confratelli, siamo venuti a conoscenza dell'esistenza di un covo di Templari a est della città. Non abbiamo notizie certe, tranne per il fatto che alcuni membri dei Templari sono arrivati in città recentemente dall'Inghilterra. Abbiamo una lista di nomi. Vi dividerete, e scoprirete cosa stanno tramando.' 

'Il n'est pas possible!' disse un Assassino alla mia destra. 

'Nemmeno qualche mese di libertà e quei bastardi tornano all'azione.' sbottò Camille.

'I Maestri Mercier, Roussel e Dorian sceglieranno tre adepti ciascuno, con l'aiuto dei quali scoveranno uno dei tre nomi che siamo venuti a scoprire. Buona fortuna, Fratelli.' i tre Consiglieri si ritirarono entrando nella porta dietro la scala, che si chiuse con un tonfo dietro di loro.

Sospirai. Tutta questa situazione mi stava scioccando e non poco. Forse, finalmente, sarebbe successo qualcosa. Forse stavo per avere la mia occasione.

Avanzai di qualche passo insieme ad Etienne, per scoprire chi sarebbe stato scelto. 

I Maestri Mercier e Roussel scelsero tre dei loro allievi ciascuno, ora era il turno di Arno.
Teneva un foglietto in mano, presumibilmente dove c'era scritto il nome del Templare inglese che avremmo dovuto scovare.

'Sceglierò tre fra i miei allievi, ciascuno di un grado differente, per questa missione.' alzò lo sguardo, dandomi la possibilità di scrutarlo meglio. Aveva addosso la divisa da Maestro Assassino, come quando mi aveva assistito all'Iniziazione. Non potevo fare altro che ammirarlo, in quella divisa stava veramente... benissimo. Maledizione, perchè doveva essere cosí bello? 
Scossi la testa, cercando di concentrarmi sulla scelta.

'Etienne Lacourt.' Arno lo chiamò, ed Etienne mi sorrise, per poi andare a mettersi al suo fianco. 

'Camille Guillet.' disse. 
Camille sorrise soddisfatta, e si affiancò ad Etienne, accompagnata da qualche incoraggiamento.

Cominciai a surriscaldarmi e a irrigidirmi. Volevo che l'ultimo nome fosse il mio. Volevo finalmente avere la mia occasione. 

'Ti prego, ti prego, ti prego...' continuavo a ripetere nella mia mente.

'Eleanor Kenway.' 

Oddio. Non ci potevo credere, mi aveva scelto! Sussultai dopo aver sentito il mio nome, e tirai un sospiro che concentrò l'attenzione di tutti i presenti su di me. 

Andai verso Arno praticamente saltellando come un cerbiatto, e appena i suoi occhi mi videro uscire dalla fila, mi sorrise divertito.

'Merci.' gli dissi a bassa voce, per poi mettermi alla sua destra. 

'Non devi ringraziarmi: devi ringraziare te stessa, lionne.' mi disse.

'Brava, Elenoire.' Etienne mi mise una mano sulla spalla, congratulandosi, e lo fece anche Camille.
 Elenoire? Mi piaceva. Mi faceva sentire ancora più parte della Confraternita Francese. 

'Voi altri Assassini: io e gli altri Maestri vogliamo che setacciate strade, locande, negozi, edifici, e che riportiate al Consiglio qualsiasi indizio o sospetto abbiate. Ci fidiamo dei vostri occhi e delle vostre orecchie: lavorate da soli bene come avete sempre fatto.' disse il Maestro Roussel, e il gruppo di Assassini rimasti, dopo averci congedato con un inchino, uscì dall'atrio in modo omogeneo.

Io, Etienne, Camille e Arno avevamo una missione da compiere, un Templare da scovare. 

'Allora ragazzi: vediamo di chi stiamo parlando.' disse Arno e aprì il biglietto. Lessi il nome scrittovi sopra: Edward Carroll. 

'Carroll. Carroll...' disse Arno.

'Lo conosci?' chiese Etienne. 

Arno annuí. 
'I Carroll sono dei Templari di Londra.' disse. Mi guardò, facendomi cenno di spostarmi con lui da un'altra parte.  

'Etienne, Camille: ho bisogno che mi portiate delle informazioni dal registro ospiti delle locande a est della città, in cerca di nomi e volti che vi sembrano loschi. Ci vedremo stasera davanti a Notre Dame.' 
Etienne e Camille assentirono, e uscirono dall'atrio.

Arno si girò verso di me.
'I Carroll avevano ingaggiato l'omicidio di Elise e sua madre senza che lei lo sapesse.'*

'Oddio.' dissi. 

'Furono loro a ingaggiare un attentato a lei e sua madre, ma lei non lo scoprì mai. Ero presente quando Frederick Weatherall, l'ex istruttore di Elise, uccise l'Assassino rinnegato che i Carroll ingaggiarono a questo scopo, un certo Ruddock che Elìse conosceva, ma che non sapeva lavorasse per loro.'

'Aspetta.' dissi. 'Tu sapevi che Ruddock avrebbe dovuto uccidere Elìse e sua madre?' 

'Non lo sapevo. Lo scoprii quando Ruddock venne da me per darmi le lettere di tuo nonno, che gli avrebbero consentito la riammissione nella Confraternita. Elise gliele aveva lasciate, ma io ero solo una scusa: in realtà, voleva consegnarle ai Carroll.'

La storia era abbastanza complicata. 

'Questi Carroll sono ancora vivi?'

'Credevo di no. Elise aveva eliminato la loro figlia May e il padre. La madre era sopravvissuta, ma non avrei mai pensato sarebbe tornata. Non resta da scoprire chi è questo Edward.' disse.

'Cosa faremo?' chiesi. 
Arno si sistemò un ciuffo di capelli e sospirò, pensando alla situazione.

'Dobbiamo cercare: non c'è nient'altro da fare.' disse. 'Andiamo.'

*Riferimenti al romanzo di Unity, che è concentrato sulla storia di Elise. 


Angolo dell'autrice:
Ciao belli! Allora, eccoci alla fine di un altro capitolo. Finalmente Eleanor sta iniziando a prendere parte nella Confraternita, ed è stata scelta da Arno per una missione da portare a termine. Sta iniziando a succedere qualcosa di importante per lo sviluppo dei fatti! Continuate a scrivermi che ne pensate, sono curiosa di sapere le vostre opinioni sullo sviluppo della storia e i nuovi personaggi! Il prossimo capitolo arriverà presto. Vi mando un bacio come al solito! <3 Izzy
  
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