Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Cromatic Angel    10/02/2017    0 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

8 Febbraio 2017

 

Camminava su e giù per il corridoio di casa sua.

L’ansia gli divorava lo stomaco, non riusciva a pensare a nulla.

 

15.40

 

Già erano passate due ore e ancora non aveva notizie.

“ E se fosse successo qualcosa?” il suo cervello non faceva altro che ripetere quella domanda, in loop.

 

16.00

 

“Cazzo troppo tempo”

Guardava il display del cellulare aspettando una qualche notizia, ma niente.

Il silenzio, la quiete.

Stanco si gettò sul divano e tornò a pensare a quel giorno.

Quel giorno che gli cambiò la vita.

Il giorno funesto, così come lui lo chiamava.

E la sua mente tornò nel 2013.

 

 

Erano passati due mesi da quando aveva scoperto che Olivia era sua sorella, lo faceva inorridire il fatto che avesse avuto un figlio con lei…frutto di un incesto.

Era sporco dentro.

Il suo animo instabile non riusciva a trovare pace.

<< Ehi..>> Alex gli circondò la vita con le sue bracci e teneramente posò un bacio sulla sua spalla << A che pensi? >> sciolse l’abbraccio e si posizionò di fronte a lui osservandolo dritto negli occhi, occhi tristi e pensierosi.

<< Credo che al mondo solo io abbia avuto una vita così piena di guai a livello sentimentale. Vorrei solo poter trovare la mia via >> Non riusciva a guardarla negli occhi e fissava il tramonto << Sai?>> rispose Alex << Tutto quello che facciamo da qualche parte è scritto, qualche misteriosa entità, che sia Dio o Odino o chi per loro, ha segnato le nostre strade. Non pensare troppo, non ne eri cosciente. Pensavi che fosse una ragazza come le altre, non permettere che gli errori altrui diventino i tuoi. Non pensarci nemmeno, perché ti rovineresti l’intera esistenza. Sii grato per quello che sei, goditi ogni momento che questa vita ti concede e basta. >>.

Jared la fissava adesso. Aveva ragione, lei aveva avuto sempre ragione.

Era arrivato il momento di prendere in mano la sua vita, aveva di nuovo lei al suo fianco ed era ciò che desiderava da tanto. Doveva concentrarsi su Alex, il resto era solo fumo.

La prese tra le sue braccia e le baciò i capelli.

 

 

 

<< Alex >> la chiamò piano Brandy, che aveva aperto la porta silenziosamente << Olivia è qui >>.

<< Falla accomodare >> chiuse il suo laptop e fissò la donna bionda entrare ed accomodarsi di fronte a lei, a dividerle solo la scrivania del suo ufficio. << Ciao, Alex >> la salutò con voce melensa << In cosa posso esserti utile? >> accavallò le gambe e eresse il busto con aria attenta.

<< Sono felice che tu sia venuta >> cominciò Alex con tono pacato e quasi sommesso << sai bene che qualche settimana fa io e Jared ci siamo risposati, adesso anche io ho ulteriore voce in capitolo nei contratti e nelle fusioni dell’azienda. >> sospirò socchiudendo gli occhi, quello che stava per dire le faceva male, ma per il bene di tutti doveva farlo,per il bene di Jared. Solo per lui. << Vorrei che tu fossi la manager dell’azienda di New York, vorrei che tu collaborassi con noi. Sarai sotto il mio controllo, ogni tuo pensiero sarà comandato da me, non hai potere decisionale. Questa è l’unica opzione che io e i miei avvocati abbiamo da offrirti. Dal momento che tu e Jared non siete mai stati sposati e che Bryce è deceduto, tu non avresti alcuna voce in capitolo. Anzi non ti spetterebbe nulla >> Alex vedeva la faccia di Olivia sbiancare parola dopo parola << Accetti? >> concluse.

Ci fu un minuto di silenzio.

<< Jared lo sa? >> chiese con voce roca

<< No >> rispose secca << e non saprà mai nulla, l’azienda di New York l’ha regalata a me e mi ha detto di farne ciò che volevo, che non avrebbe messo bocca. Quindi puoi dirglielo tu se vuoi… >> la provocò.

<< Accetto >> era più una rassegnazione, che una risposta di rivalsa.

<< Perfetto, ti accompagno da Brandy per firmare le carte. Dopo sarai accompagnata direttamente  in aeroporto per prendere servizio domani mattina e non metterai piede a Los Angeles se non sotto mio ordine >>.

 Aprì la porta del suo ufficio << Buon viaggio! >> la congedò con un sorriso che non le carezzò gli occhi, chiuse la porta del suo ufficio con impresso nella mente il volto di Olivia.

Una donna che ha avuto la sua punizione per il male fatto.

Una donna che pensava di poter fregare suo marito.

Una donna che adesso le apparteneva.

Soddisfatta si sedette alla scrivania e riaprì il laptop per guardare ancor l’ecografia in 3D del suo piccolo che portava in grembo da un mese.

“ piccolino, non so se andrà sempre tutto bene. Ma sappi che la mamma e papà ti proteggeranno sempre, qualsiasi cosa accada avrai una vita piena e felice” e con questo pensiero sorrise allo schermo. 

 

 

 

Qualche ora prima.

<< Tomo, per il bene di Jared deve andare così >> Protestò Alex

<<  Credo che sia sbagliato agire così >> rispose l’uomo dall’altro capo del telefono.

<< Sei il mio avvocato, ma prima di tutto mio amico. Legalmente lei non ha alcun diritto. New York le farà bene, fidati >>.

<<  Sai che accadrà l’inferno, vero? >> rispose preoccupato.

<< Parlerò stasera con Jared e lui capirà >> disse convinta << Mio padre ha il pugno di ferro. La terrà a bada >> sorrise, anche se Tomo non poteva vederla.

<< Dirai ad Olivia che tuo padre è il nuovo Amministratore Delegato della filiale newyorkese ? >> chiese con un ghigno in viso. << Oh, certo che no. Dopo il male che ha fatto a mio marito voglio che pensi che lì sarà sola, crederà che le sto affidando l’azienda e si sentirà potente, crederà che alla fine nonostante debba obbedire a me , lì potrà fare ciò che le pare >>.

<< E quando scoprirà che Michele sarà suo capo? >> Chiese Tomo con aria preoccupata.

<< Allora perché ti sto facendo creare un contratto con clausole che prevedono sanzioni salatissime, qualora lei decidesse di licenziarsi prima della scadenza del contratto, dovrà darmi così tanti soldi che dovrà vendersi un rene. Questo è l’unico modo per tenerla a bada. Mio padre se lo farà piacere >> rispose acida.

<< La tua diplomazia non ha confini >> rispose sarcastico Tomo.

<< Ho smesso di essere buona, ho una famiglia da proteggere>> si accarezzò la pancia con fare protettivo. << Ora vado, lei starà arrivando. Grazie Tomo >>.

<< E’ un piacere Alex, a presto >> riaggancio.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Cromatic Angel