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Autore: Nao Yoshikawa    10/02/2017    10 recensioni
Raccolta di sette One Shot su Sirius Black, il mio personaggio preferito, e su sette storie d'amore con lui come protagonista.
Sirius/Hermione - Trust me, little girl
Sirius/Remus - My puppy
Sirius/Bellatrix - Evil witch
Sirius/James - The best joke
Sirius/Andromeda - Sweet star
Sirius/Harry - Reflex
Sirius/Lily - Red ruin
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Hermione Granger, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black, Remus/Sirius, Sirius Black/Bellatrix Black, Sirius/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Trust me, little girl

Lei aveva conosciuto lui, che le aveva fatto paura nel momento in cui aveva visto i suoi occhi spalancati all'inverosimile, in un'espressione di follia pura. Lui, che aveva creduto pericoloso, lui, che invece era la persona più buona del mondo, lui che era il padrino di Harry e che aveva un po' il ruolo di un genitore, per il ragazzo.
Lui che aveva sempre ammirato, senza mai darlo a vedere. E lo aveva ammirato perché bisognava avere coraggio per essere soli, per sopportare il fatto che la propria famiglia lo avesse ripudiato, per andare avanti malgrado tutti pensassero che fosse nient'altro che un assassino.
Hermione aveva tredici anni, e tanta ammirazione, talmente tanta che non sapeva che farsene, verso quell'uomo che, insieme a Ron e ad Harry, aveva aiutato a scappare.
Poi un anno era passato, l'ammirazione era rimasta, ma nulla di più.
Infine, l'atto fatale, per il Mondo Magico e per sé stessa: il ritorno di Voldemort, che l'avevano portata, insieme ai due suoi inseparabili amici, all'interno dell'Ordine della Fenice.
Era stata proprio quella l'estate in cui l'aveva rivisto, lì a Grimmauld Place. Sirius adesso stava meglio, si vedeva, era più in salute, ed anche più tranquillo. E lei si era dimostrata molto felice di vederlo. Qualcosa però era diverso.
Adesso aveva quindici anni, e la consapevolezza che molto spesso i sentimenti potevano cambiare. E se n'era resa conto in particolar modo, quando lui l'aveva salutata in modo stranamente distaccato.
E la cosa ancora più strana era che ci fosse rimasta male. Ma non riusciva a capire il perché. Nell'ultimo anno, certe sensazioni gliele aveva date solo Ron. Eppure, adesso pareva quasi essersi dimenticata di lui.
La consapevolezza diveniva ad un tratto più reale, quando lui voltava verso di lei e le sorrideva. Hermione si ritrovava a sorridere radiosa, sentendo le guance arrossarsi. Era divenuta più reale, quando si era resa conto di cercarlo con lo sguardo quando lui non era lì. Quando lo guardava di soppiatto per vedere se anche lui la osservasse, di tanto in tanto. Quando il suo cuore perdeva sempre qualche battito in più.
Alla fine, Hermione era giunta ad una conclusione. Doveva essersi innamorata. E prendere consapevolezza di ciò, l'aveva fatta entrare nella disperazione più totale. Tolto il fatto che si trovassero in un periodo pessimo per pensare all'amore, uno come Sirius non si sarebbe mai interessato a lei. Lui avrebbe anche potuto essere suo padre, la differenza di età era troppa.
Era innamorata sì, ma non era stupida. Sapeva che quello non fosse il momento. Anzi, forse il momento non sarebbe arrivato mai. E ciò la faceva star male, la faceva dannare, la costringeva a fingere un sorriso mentre dentro si sentiva soffocare, si sentiva in trappola.


Lui aveva conosciuto lei che non era stata altro che una ragazzina, una bambina ancora acerba. Una ragazzina molto intelligente e coraggiosa, ma che comunque non avrebbe avuto alcuna impronta, alcun ruolo fondamentale nella sua vita. 
Poi, quasi due anni dopo l'aveva rivista, e la ragazzina acerba si era trasformata in una giovane donna, il brutto anatroccolo in un bellissimo cigno, il bocciolo in una rosa.
Quando si erano rivisti a Grimmauld Place, lei aveva fatto per abbracciarlo. Non ci sarebbe stato nulla di male, dopotutto potevano definirsi amici, eppure Sirius ebbe come primo istinto quello di irrigidirsi e fermarla. Aveva potuto leggere nei suoi occhi una delusione.
Non capiva perchè avesse reagito in quel modo. Probabilmente, anni di prigionia dovevano averlo reso davvero un po' matto. Sirius la guardava di nascosto, accorgendosi, con piacere, che anche lei, spesso e volentieri, cercava i suoi occhi. E qualche volta le regalava dei sorrisi, e vedeva il suo volto illuminarsi. 
E ogni volta che accadeva, sentiva una strana morsa al cuore, una di quelle che non aveva mai sentito, neanche quando era stato più giovane. Guardarla non era più come guardare una bambina.
Era come guardare una donna, bellissima, e fatta di carne, sangue.
Poi aveva cominciato a fare strani pensieri su di lei, pensieri che in genere uomini della sua età non facevano su ragazze così giovani.
E per questo si era maledetto, si era dato del pervertito, eppure non riusciva a farne a meno, gli veniva tutto fin troppo naturale.
Aveva dovuto farsene una ragione. Probabilmente, si era innamorato di quella ragazza che avrebbe potuto essere sua figlia, quella ragazza bella quanto intelligente e che silenziosamente era entrata nel suo cuore ribelle.
Ma non poteva. Sapeva che probabilmente lei doveva provare le stesse cose, ma non poteva. Tra i due era il più grande, il più maturo, quello che avrebbe dovuto far sì che la cosa non iniziasse neanche.
Ma data la loro stretta convivenza, era estremamente difficile. C'era molto imbarazzo tra i due, al punto che anche guardarsi negli occhi era divenuto difficile.
Sirius se lo era ripetuto tante volte.
"Sirius, idiota. Credi di essere ancora un ragazzino? Ormai sei un adulto bello e fatto, non puoi assecondare le tue sciocche fantasie, non con Hermione. No, lei non se lo merita. Lei è troppo preziosa"
Per questo, aveva deciso che avrebbe limitato i loro contatti, aveva deciso che non le avrebbe fatto capire nulla e che non avrebbe assecondato più alcun suo gesto, per quanto la cosa gli costasse, per quanto gli costasse vederla così vicino a Ron, e non poter fare nulla.
Sì, era geloso, e ciò lo faceva sentire un completo idiota.
Poi, fortunatamente, l'arrivo di Harry aveva distratto entrambi. Hermione si era completamente dedicata a lui, mentre invece Sirius doveva occuparsi di questioni più da "adulti".
Si trovavano in una situazione difficile, e ciò non aveva fatto altro che aumentare l'ansia di Hermione. Perché per quanto sapesse che questo fosse un buon motivo per nascondere i propri sentimento, da un altro lato temeva di rimanere con dei rimpianti, temeva che lui non avrebbe mai saputo, e non voleva. Per quanto avesse paura, voleva sapere se i suoi sentimenti fossero effettivamente a senso unico, se si fosse immaginata tutti i loro guardi e tutti i loro sorrisi.
Voleva saperlo, non importava quanto il prezzo da pagare fosse stato alto.
Peccato che trovare il momento giusto in una casa piena di persone, sarebbe stato pressochè impossibile
Poi era giunta la vigilia del processo di Harry al Ministero. Se quest'ultimo non riusciva a prendere sonno per ovvi motivi, Hermione non riusciva a dormire per altri pensieri. Ginny le dormiva beata accanto, mentre lei invece non faceva altro che girarsi e rigirarsi nella speranza di prendere sonno.
Fu costretta poi ad alzarsi, spazientita. Aveva caldo, ed inoltre aveva anche la gola secca. Forse, un bicchiere d'acqua avrebbe potuto alleviare il suo fastidio.
Così era uscita dalla camera ed era scesa per le scale. Si sorprese molto di trovare la luce della cucina accesa. Non avrebbe però mai immaginato che Sirius stesse lottando, come lei, contro l'insonnia.
Lo trovò seduto, con i gomiti poggiati sul tavolo e le mani sulla bocca.
Hermione si immobilizzò, non potendo non pensare che fosse maledettamente bello e affascinante. Guardarlo le provocava sensazioni e voglie che per una ragazza pudica come lei erano piuttosto imbarazzanti.
La cosa più saggia sarebbe stata tornare su prima che lui si accorgesse della sua presenza, ma sfortunatamente Hermione ci pensò tardi.
Sirius si era voltato nella sua direzione, e nel momento in cui lo aveva fatto, il suo volto si era colorato di rosso.
Indossava solo degli shorts, una canotta attillata, senza contare il fatto che aveva tolto il reggiseno per dormire e non aveva avuto il buonsenso di rimetterselo. Così, automaticamente si era portata le braccia sul busto, come a volersi coprire. Non si erano mai ritrovati da soli, con tutta la confusione che c'era sarebbe stato impossibile.
"Hermione - chiamò Sirius - tutto bene?"
No, non va tutto bene. Mi sto trattenendo dalla voglia di baciarti e  di dichiararti il mio amore.
"Sì - rispose fingendo un sorriso - ero venuta a prendere dall'acqua. Sfortunatamente non riesco a dormire"
"Nemmeno io. Sono preoccupato per Harry"
Avanti, Sirius, sii sincero. Si vede che non è per questo, si vede che pensi a qualcos'altro, e spero che quel qualcos'altro sia io.
Dopodiché, l'adulto aveva scostato lo sguardo.
Non guardarmi così, piccola. Sto richiamando a raccolat tutte le mie facoltà mentali per non afferrarti e baciare quelle belle labbra che hai. Ma in questo momento, mi è molto difficile.
"Io... invece non è per questo che non riesco a dormire..." - sussurrò dondolandosi.
"E' per cosa, allora?"
Sirius si pentì subito di averglielo chiesto. Sapeva che la risposta che avrebbe ricevuto era esattamente quella che si aspettava.
Hermione tremò, il suo cuore prese a battere all'impazzata, e le mancò il fiato. Schiuse le labbra, ed ebbe quasi la sensazione di non riuscire ad emettere nessun suono.
"E' per te..."
Ma in realtà aveva buttato fuori un sussurro flebile, ma che non era potuto sfuggire all'orecchio attento di Sirius.
Immediatamente calò un silenzio glaciale. Non riusciva a crederci, lo aveva detto davvero. Adesso tutte le sue sicurezze erano andate a farsi benedire, e si sentiva così inerme, così sciocca. Lui non l'avrebbe mai guardata come una donna da amare, toccare, desiderare.
E si vergognò tanto da voltarsi e fare per salire le scale con il desiderio di rinchiudersi in camera e piangere sotto le coperte.
Ma Sirius si era alzato velocemente, e l'aveva afferrata dai fianchi. Hermione sentì una presa forte, esasperata,  aggressiva, che tuttavia non le dispiacque. Non aveva capito più nulla, le uniche cose che adesso sentiva erano il muro freddo a cui era poggiata, il respiro di Sirius sulla pelle, le sue mani sui fianchi e i suoi occhi su di sé, su ogni angolo del suo corpo, sul suo collo, sulla sue labbra, sulla sua scollatura. 
La ragazza credette di morire. Non avrebbe mai creduto di arrivare fino a questo punto, non riusciva a credere nella situazione in cui si trovava, l'unica cosa vera e concreta in quel momento, era il battito del suo cuore, che di lì a poco, ne era certa, le sarebbe uscito dal petto.
Con una mano, Sirius le afferrò il viso, e la costrinse a guardarlo negli occhi. Hermione fremette, nel rendesi conto che lui la stesse guardando diversamente dal solito, non come si guarda una ragazzina, un'amica.
"Ripetilo" - le disse. Il suo tono di voce la fece tremare, ed inoltre il suo sguardo l'aveva messa parecchio in soggezione. Non riusciva a capire dalla sua espressione se fosse arrabbiato o meno.
"... E' per te..." - sussurrò avendo l'impressione di non riuscire più a respirare.
Sirius sapeva che se non si fosse fermato, avrebbe mandato tutto a monte, sapeva che con un bacio, anche con un gesto semplice e casto, l'avrebbe legata a lui per sempre, e così facendo non le avrebbe più permesso di essere libera.
Lei lo guardò con aria interrogativa, probabilmente anche un po' spaventata. Sicuramente doveva sembragli folle, come la prima volta in cui lo aveva visto.
Continuò a ripetersi di essere forte, di lasciarla andare, prima che accadesse l'irrimediabile. Ma sapeva bene quanto molto spesso l'istinto sa essere più forte della ragione. Si avvicinò al suo viso, rimanendo immobile per alcuni secondo. Lì Hermione capì, e ad un tratto non ebbe più paura. Semplicemente capì le sue intenzioni, e per questo non si sarebbe ribellata. Trovò il coraggio di portare una mano dietro il suo collo e  di accarezzare i capelli che portava  lunghi.
Sirius chiuse gli occhi, e dopo essersi avvicinato al suo orecchio sussurrò.
"Perché mi fai sentire tutto questo?"
Il suo tono era sinceramente dispiaciuto, ma anche ricco di passione, come se sapesse che quello che stava per fare fosse sbagliato.
Ma certo che lo sapeva, lo sapevano entrambi. E sapevano entrambi di aver già superato il limite.
Questa volta fu lei a cercare il suo sguardo. E lo guardò con comprensione, con dolcezza, ma anche con un pizzico di voluta malizia.
"Potrei chiederti la stessa cosa"
Esattamente la risposta che si era aspettato.
Se adesso ti bacio... sarà la fine. Sarebbe comportarsi da egoista. Ma al diavolo tutto. Quando mai ho avuto un po' di buonsenso?
E finalmente azzerò le distanze. La baciò, e lo fece con passione estrema, mentre con la mano scivolava sulla schiena e avvertiva i suoi brividi.
Hermione si aggrappò immediatamente al suo collo, ispirò a fondo il profumo che emanava e si lasciò andare. Assaporò quel bacio, e ricambiò con la stessa passione, o almeno ci provava. Sirius aveva un modo di fare in certe cose quasi animalesco, e aveva appena scoperto di amare questo suo lato. Era possessivo, ma non troppo, protettivo, dominante.
Per la prima volta, Hemrione si sentì una donna, apprezzata ed amata, dall'uomo che aveva sempre capito di amare e che aveva saputo leggere la sua anima.
Sirius si staccò con lo stesso impeto con cui l'aveva baciata, e quasi senza fiato, poggiò la fronte sulla sua. In entrambi era nata la voglia inarrestabile di andare fino in fondo, ma sapevano che sarebbe stato tutto troppo frettoloso.
"Perché? - sussurrò Hermione, respirando a fatica - perchè l'hai fatto?"
Lui aprì gli occhi, non rendendosi conto di starla tenendo ancora stretta a sé.
"Per lo stesso motivo per cui ti sei lasciata baciare. Sentiamo le stesse cose"
"Tu... tu non pensi... che sia tutto sbagliato? Non hai la sensazione di stare andando contro tutti i principi? Contro tutto?"
"Non sai quanto - sussurrò guardandola con desiderio - ci ho provato davvero. Ci ho provato in tutti i modi a non pensarti in un certo modo. Ma non ci sono riuscito. Tu sei così giovane, ed io non volevo rovinarti..."
"Non lo hai fatto - lo rassicurò portandogli una mano sul viso - pensavo che per te non fossi nulla più che una ragazzina. Ma mi sono resa conto... che non è così... Mi ami?"
"Probabilmente. Non ho mai amato nessuna prima d'ora, ma sì, credo che quello che provo si avvicini molto all'amore"
"Allora, se è così - affermò con determinazione - stai con me. Stai con me come un uomo starebbe con la sua donna. Ti prego, starti accanto e dover fingere di non sentire nulla è terribile"
Lui la abbracciò, dimostrando questa volta una dolcezza inaudita. 
Ed Hermione si strinse al suo petto, con gli occhi chiusi, ascoltando il suo cuore.
"Temo che dovremmo fare entrambi uno sforzo, piccola - le disse - siamo in un momento difficile, e sia tu che io abbiamo molto a cui pensare. Ma non devi avere paura, ti starò vicina"
"Allora giurami che quando tutto questo sarà finito staremo insieme. Che staremo insieme veramente, e che non baderai a nulla, ne alla differenza di età ne all'opinione altrui. Puoi giurarmelo?"
Sirius la guardò negli occhi, pieni di amore, determinazione e paura. Provavano davvero le stesse identiche cose. Le accarezzò i capelli.
"Sì Hermione, te lo giuro"
"E poi... promettimi un'altra cosa - sussurrò questa volta con gli occhi lucidi, stringendo le mani sul suo petto - promettimi di non morire"
"Morire? - domandò inarcando un sopracciglio - non ci penso neanche. C'è in gioco qualcosa di troppo grande per poter morire, ci sei in gioco tu"
"Davvero?" - domandò ancora, speranzosa.
Lui sorrise, sicuro.
"Ma certo. Fidati di me, piccola"


Nota:
Salve a tutti! Questa sarà, come ho già scritto, una raccolta di sette one shot, e ad ognuna, Sirius sarà "accoppiato" ad un personaggio diverso.
Se leggerete il mio profilo scoprirete che la Sirius/Hermione è una delle mie OTP... non c'è un motivo, semplicemente mi piacciono.
Questa prima in particolare, è molto triste, se si pensa alla fine che poi Sirius fa e... no, meglio non pensarci.
Spero che per quanto breve, abbiate potuto apprezzarla!
   
 
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