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Autore: fedepiper91    11/02/2017    0 recensioni
"...i hate how much i love you
I cant stand how much I need you
And I hate how much I love you
But I just can't let you go
And I hate that I love you so.."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~
Era passata quasi una settimana dall'attacco nei confronti di Ryan e il biondo sembrava essersi ripreso, quasi completamente.
Aveva avuto il via libera dal dottore per muoversi,ma non troppo.
Praticamente tutto ciò che faceva era stare nel cafè, urlare ordini contro le ragazze ,essere scontroso e soprattutto ,come al solito, girare intorno a Strawberry e stuzzicarla, senza darle tregua.
Le cose stavano tornando pian piano al loro posto.
Nessuna traccia per il momento degli alieni, ma i sensi delle ragazze erano sempre allerta. La squadra non voleva trovarsi impreparata.

<< Non ci posso credere! >> Borbottò a voce più alta di quello che credeva, Strawberry, mentre con la coda dell'occhio guardava il suo capo fare gli occhi dolci ad una cliente.
E non era neanche la prima con cui faceva il cascamorto,da quando avevano aperto il cafè, qualche ora prima, quella mattina.

"Si è decisamente ripreso" pensò la giovane, sbuffando e spazzando energeticamente per terra.

<< A cosa? >> << Uhm? >> << Tutto bene, Strawberry? >> Furono le risposte, prima di Lory, poi di Mina e in seguito di Paddy, mentre tutte le ragazze guardavano, con occhi vispi e curiosi, l'amica dai capelli rossi ,che sembrava arrabbiata per qualche strano motivo.

<< No dico. Guardatelo! Vi sembra un comportamento normale? Ci sta provando spudoratamente con quella lì e guardate lei come se la ride.
Mah.. Che ci troverà in una ragazza del genere dico io! Non lo facevo così superficiale. >> Spiegò la giovane,cercando di calmarsi e non dare troppo nell'occhio,indicando in direzione del loro capo.
Conosceva bene le sue amiche,ormai e poi ,specie ultimamente, le battutine pungenti e imbarazzanti su lei e Ryan sembravano essere all'ordine del giorno,quindi doveva anche stare attenta a ciò che diceva in loro presenza.
Sottostare a quelle scene penose però ,era una cosa che proprio detestava fare.

<< Che c'è Straw, sei gelosa? >> Le chiese a quel punto, imbarazzandola e non poco, Paddy, un pò maliziosamente, strattonandola giocosamente.
A volte era davvero difficile credere che fosse solo una ragazzina di poco più di 10 anni.
Che lei volesse ammetterlo o no, la giovane aveva colpito nel segno, ma non l'avrebbe mai ammesso.

<< Chi? IO? ASSOLUTAMENTE NO! Di Shirogane poi...TZE! >> Ribattè,con tono di voce acuto e stizzito, scuotendo la testa, mentre, mettendosi a braccia conserte, si poteva quasi vedere il fumo uscire dalle orecchie, come nei cartoni animati.

<< Allora perchè non ti metti a servire ai tavoli,anzichè impicciarti dei suoi affari? >> Se ne uscì dicendo, Mina, con il suo solito tono poco aggraziato e delicato, lanciandole un'occhiataccia delle sue.

<< Non mi sto impicciando affatto. Questo è un locale pubblico. Non sta bene per il proprietario flirtare con ogni ragazza che entra! >> Commentò la rossa, ricambiando l'occhiataccia, trovando una scusa appropriata ,che la salvò all'ultimo secondo.

<< Sono d'accordo! >> Mormorò Lory ,timidamente e a bassa voce.
Anche lei, essendo innamorata da tempo di Ryan, provava fastidio nel trovarsi davanti a quelle scene,ma ormai c'aveva fatto l'abitudine, avendo capito da mesi ,per chi batteva ,davvero, il cuore del giovane biondino.

<< Bhè..non mi pare che stia facendo nulla di male..e soprattutto non credo proprio che stia flirtanto con tutte le clienti che entrano al cafè. >> Disse Pam, con tono di voce seria, non scomponendosi affatto, rimanendo seduta sulla sedia, con le gambe accavallate, guardando le colleghe.

<< Andiamo Pam. Facciamo una pausa! >> Esclamò ,poco dopo, Mina, rivolgendosi alla donna che ammirava, la quale rispose, col sorriso sulle labbra:

<< Ma sì. Mina ,hai avuto una brillante idea. >>

<< Come sempre. >> Ribattè prontamente l'altra.

Fortunatamente, in quel momento, non c'era molta gente nel cafè.

<< Una pausa è quello che ci vuole. >> Mormorò a se stessa, la rossa, sospirando.

" Io gelosa di Ryan. Non può essere...giusto? Ma che vado a pensare.
Che me ne importi di quello lì!" Pensò nel frattempo la giovane, che si girò per dare un ultimo sguardo di disgusto a Ryan e a quell'oca che stava "corteggiando".
Ma quando il ragazzo si accorse di avere lo sguardo di lei su di se , le gettò, senza poterne fare  a meno, un'intensa occhiata delle sue e Strawberry, inavvertitamente e anche inconsapevolmente, incatenò i suoi occhi nocciola a quelli color oceano di lui, che sembravano attirarla, chiamarla, come fanno le sirene con i marinai, quando cantano la loro canzone.
la rossa rimase pietrificata, ferma a guardarlo, impossibilitata a muoversi, quasi come se ci fosse una forza superiore che la tenesse bloccata sul posto,
La sua mano era arrivata sul petto, dove il cuore palpitava veloce , mentre il respiro si faceva sempre più affannoso.
L'unica cosa che fece e che le venne in mente, a quel punto, fu quella di restituire lo sguardo. Era di fuoco....tra l'arrabbiata e il gelosa, alcuni avrebbero detto.
Non riusciva a capacitarsi dello strano effetto che, ogni santa volta, quel biondino rompiscatole aveva su di lei.
C'era sempre un non so che di pericoloso e malizioso nel suo sguardo.
La attraeva e anche spaventava. Era uno sguardo misterioso, di sfida e lei avrebbe davvero voluto scoprire cosa c'era dietro quella facciata che il ragazzo metteva in bella mostra, ma allo stesso tempo, paurosa com'era, voleva scappare via da lui il più lontano possibile.
Sussultò ,prendendo coscienza di se e distolse lo sguardo d’improvviso, arrossendo furiosamente, confusa da quella bizzarra marea di sensazioni, che sempre più spesso si agitavano in lei, a causa di quel presuntuoso, arrogante e stupido del suo capo.
Ogni volta che lui la guardava, anche solo per pochi secondi, lei perdeva il controllo del suo corpo ,che reagiva in maniera inaspettata.
Perdeva lucidità e si straniava dalla realtà. Esisteva solo lui. Esistevano solo loro.
Per chi ,come praticamente quasi tutto lo staff del cafè, li aveva guardati da fuori, in quella settimana, Ryan e Strawberry potevano sembrare 2 persone abbastanza vicine, essendosi leggermente avvicinati col passare delle precedenti giornate,evitando stupidi litigi, ma al momento, almeno emotivamente parlando, i due erano davvero lontani l'una dall altro, quasi ostili.
Allo stesso tempo però, si potevano comunque sentire e quasi vedere, nonostante la distanza apparente fra i due, le barriere tra di loro che lentamente crollavano ad una ad una.
Mentre stava parlando con la ragazza di fronte a lui, Ryan aveva osservato Strawberry con la coda dell'occhio fino a quando la giovane non era uscita dalla sua visuale.
L'aveva vista mordersi le labbra,come faceva quando era nervosa e l'aveva vista arrossire quando l'aveva beccata a fissarlo.
Il ragazzo aveva sorriso ,scuotendo la testa e poi era tornato a rivolgere la sua attenzione alla donna con cui stava colloquiando, ma di cui non gliene poteva importare di meno.
C'era solo una ragazza che voleva, che desiderava.
Peccato che la giovane in questione, non ne fosse ancora a conoscenza e non sospettasse nulla.
La bionda lo invitò ad uscire nel weekend e lui, un pò per stupidità ,un pò per curiosità aveva accettato, lasciandole un bacio sulla guancia proprio, manco a farlo apposta, nell'esatto momento in cui Strawberry stava fecendo la sua comparsa in sala, dopo la sua piccola pausa.
Quella vista le lasciò l'amaro in bocca. Si rigirò su se stessa, cambiando direzione, raggiungendo un tavolo che si era appena liberato, per poi pulirlo.
Quella sera, la rossa era ancora più triste poichè per fare un doppio turno aveva dovuto rimandare ,ancora una volta, l'uscita con Mark che ,contrariato, le aveva risposto male ed avevano perciò litigato pesantemente.
L'adoloscente non ne poteva più.
Dopo cena, si sedette per terra, accovacciandosi, mettendosi le braccia intorno al busto ,come a consolarsi, abbracciandosi.
Non ce la faceva più  a mantenere quel grande segreto, ma sapeva di dover continuare a stare in silenzio.
Sperava che ,col tempo, le cose con Mark sarebbero tornate normali, eppure sembravano essersi allontanati ancora di più nelle ultime settimane e le discussioni non erano affatto terminate. E di certo, non migliorava la situazione , il pensiero di un certo biondino che negli ultimi tempi era sempre nella sua mente.
Strawberry si sentiva così confusa. Amava Mark, questo lo sapeva , ma a volte si sentiva così diversa da lui....quasi come se non facessero parte dello stesso universo. Avevano passioni e interessi discordanti.
Sembravano due persone così differenti..quasi come se vivessero su due pianeti diversi.
Spesso non si sentiva all'altezza e si chiedeva cosa Mark ci trovasse in lei.
Mark è il suo primo amore... questo è vero, ma anche se il 1 amore è quello che rimane più impresso nel cuore, resta comunque solo il primo.
Ce ne sono quasi sempre altri dopo, le veniva ripetuto spesso.
Sua mamma ,quella sera, vedendola triste e con gli occhi gonfi e rossi per il pianto, le aveva detto che se avesse rotto con Mark, non sarebbe stata la fine del mondo...anche se a lei, certe volte poteva sembrare davvero così.
In effetti, si era poi accorta nelle settimane precedenti, di non soffrire poi così tanto o comunque tanto quanto si aspettava, per la sua relazione con Mark o la sua lontananza da lui. Non ne sentiva così tanto la mancanza da farle mancare il respiro. Anzi. Oramai , il respiro le si mozzava solo quando entrata nell'orbita di una certa persona.
Rispetto all'inizio della loro storia, dove anche il solo vederlo le faceva battere il cuore e la rendeva felice...adesso si sentiva come se fosse un'abitudine, il cuore non saltava i battiti quando lui le si avvicinava e ovviamente le bugie, i continui litigi e il vedersi di rado ,non la aiutavano a sentirsi meglio riguardo  a loro due.
La loro relazione sembrava essere diventata quasi un peso, per lei e forse per entrambi e aveva notato che anche Mark si era stancato della loro situazione attuale.
 Che si fosse stufato anche di lei? Aveva pensato più volte, cercnado poi invnao di scacciare via quel pensiero.
Passò così la nottata a piangere, capendo che forse era giunto il momento di lasciarlo andare o quanto meno fare chiarezza con i suoi sentimenti.
Mark meritava qualcuno di meglio e forse anche lei avrebbe trovato ,solo successivamente, il ragazzo adatto a lei. Magari, persino la sua anima gemella...quella che lei voleva trovare sin da quando era bambina.
Nonostante nei giorni successivi ci avesse provato e si fosse messa in testa di parlargli ed esprimergli i suoi dubbi, non aveva ancora trovato il modo e le parole per chiarire le cose con Mark; anche perchè non ne aveva avuto il tempo fra la scuola, il lavoro al cafè e gli alieni che erano improvvisamente tornati all'attacco.
A volte, ci ripensava e non era poi così sicura di volerlo lasciare.
Altre volte invece lo sentiva chiaramente distante da lei e questo la faceva stare male.
Pam, quella stessa mattina, in giardino, intuendo le sue emozioni, le aveva chiesto se ci fosse qualcosa che non andava, così la rossa, ingenuamente si era confidata con lei.
L'amica, come era prevedibile, le aveva detto di proporre a Mark una pausa di riflessione.
Tornando dentro, la ragazza aveva aperto di botto la porta d'ingresso e si era scontrata con un biondino di sua conoscenza, che quel giorno non aveva però ancora incontrato.
Lei era finita ,in qualche modo, sopra di lui. Poteva sentire il calore del suo corpo e l'odore di muschio bianco ,mischiato al dopobarba.
Strawberry sentì improvvisamente caldo, sensazione che aumentò quando lui aprì gli occhi e la guardò con uno sguardo così intenso che la fece rabbrividire.
"Imbarazzante" Gridarono le loro menti, qualche secondo dopo ,registrando le compromettenti e intime posizioni. I due erano rimasti però immobili. Sembrava non volessero spostarsi.
Quasi come se si fosse scottata e ricordando le posizioni in cui si trovavano, la giovane decise ,quasi subito, di rimettersi in piedi.
Si ricompose e dopodichè, corse in bagno per far placare i battiti del suo cuore e nascondere le orecchie che erano appena spuntate sulla sua testa.
Il tutto mentre Ryan, confuso, la guardava allontanarsi, mentre si rialzava da terra.

Mezz'ora dopo,le ragazze, in un minuto di pausa, vennero chiamate dai loro capi, attorno a cui si radunarono velocemente,preoccupate.
Stavolta non era egli alieni di cui dovevano parlare.

<< Ragazze! Abbiamo una sorpresa per voi! >> Se ne uscì,col sorriso sulle labbra, Kyle, guardandole una ad una.

<< Davvero? >> Chiese Paddy, con occhi pieni di felicità , eccitazione e curiosità, come era normale per una ragazzina della sua età.

<< Sarebbe? >> Fece Mina, alzando scetticamente il sopracciglio destro, incrociando le braccia.

<< Io adoro le sorprese! >> Esclamò in seguito Strawberry, focalizzando la sua attenzione sul moro di fronte a lei e cercando di ignorare il biondino accanto a lui, che sembrava stralunato e stizzito.
Ad un tratto però, senza acccorgersene, sperò che il malumore del giovane non fosse stato causato da lei.

<< Noi abbiamo deciso di organizzare un cenone per la vigilia di Natale, per pochi invitati. Sarà anche un galà di beneficienza, quindi oltre a voi ...e noi due, ci sarebbero altre persone. Per lo più coppie importanti di politici e qualche artista... >> Spiegò il pasticcere, dirigendo lo sguardo verso l'amico biondo,per poi tornare sulle ragazze che si guardarono brevemente fra loro, forse per capire cosa fare.

<< Se c'è da mangiare, io ci sto. >> Esclamò immediatamente Paddy, contenta, battendo le mani, esaltata al pensiero del cibo che avrebbe mangiato. Aveva già l'acquolina alla bocca.

<< A me piacciono questo tipo di feste. Perchè no! >> Commentò poi Mina,senza scomporsi troppo, succeduta da Pam che disse:

<< Ok. Mi accodo, tanto non ho altri impegni per quella sera. >>

<< Ma sì dai. Sarà divertente. Ci divertiremo.. Tu che dici, Straw? >> Chiese Lory, girandosi a guardare l'amica che era rimasta, pensierosa, in silenzio.

<< Potete anche non venire. Non è obbligatorio. >>  Commentò a quel punto Ryan, accigliato, mettendosi a braccia conserte,sbuffando leggermente.

<< Io.... uhm.. non.. non lo so. Di solito festeggio con i miei. è pur sempre la vigilia di Natale. >> Rispose farfugliando Strawberry, guardando ansiosa prima Kyle e poi l'amica dai capelli verdi.
Non sapeva cosa fare. In realtà , la solita cena di Natale coi genitori era solo parte del problema. Quello più grande era che voleva organizzare qualcosa con Mark e vedersi con lui quella sera, ma non era davvero sicura fosse una buona idea, vista la loro situazione attuale.
La ragazza sospirò indecisa.

<< Puoi invitare anche i tuoi genitori, se vuoi! >> Le disse gentilmente, il pasticcere, sorridendole,cercando di aiutarla.

<< Sul serio? Oh... Allora ci penserò. >> Continuò lei, titubante, ricambiando il sorriso con affetto, per poi rubare uno sguardo in direzione del biondo che la stava già osservando.
Finito il turno era tornata dritta a casa. Era stanca morta. Non aveva nemmeno voglia di mangiare, il che la diceva lunga.
La mattina dopo, non sapeva come, la nostra amica dai capelli rossi si era alzata ;di malavoglia come al solito; con un bel raffreddore e un gran cerchio alla testa. Aveva evidentmente preso freddo e si era beccata l'influenza.
"Grandioso" Aveva esclamato la studentessa,prima di snarnutire.
Il brutto era che si trovava da sola in casa, visto che i genitori erano dovuti partire per il week end, per lavoro.
Pensò di non andare al cafè e restare a letto a riposare, visto che la scuola era chiusa, ma una voce nella sua testa cominciò a gridarle di darsi una mossa. Strano come le sembrasse quella di Shirogane.
Anche se con quasi un'ora di ritardo, la giovane era arrivata a lavoro, con una cera bianca e senza la sua solita allegria e il suo buon umore contagioso seppur irritante.
Sembrava uno zombie che camminava. Il suo arrivo, stranamente silenzioso, non venne notato all'inizio.
Fu Ryan, mezz'oretta dopo a gridarle contro, dopo aver rotto un paio di piatti:

<< Vattene a casa! Così non puoi lavorare e saresti solo d'intralcio alle altre. >>

Il ragazzo si era accorto fin dal momento in cui era entrata nel locale che c'era qualcosa di diverso in lei quella mattina.
Non si reggeva quasi in piedi e sembrava fosse sul punto di svenire o vomitare, così  preoccupato per la ragazza aveva deciso di intervenire.
Bhè, nel suo solito modo brusco. Era l'unico che conosceva.

<< Dovresti andare a riposare, Strawberry. >> Le disse dolcemente, rincarando la dose, Kyle.

<< Ma... >> Iniziò lei, per poi venire interrotta da Ryan che rispose:

<< Niente ma. >>

<< Uffa... >> Borbottò sonoramente lei, qualche secondo dopo, ripensando a cosa l'aspettava, una volta tornata a casa.
Era anche quasi ora di pranzo e lei era una schiappa in cucina.
Sarebbe morta avvelenata..o peggio di fame, da sola come un cane.
Non era molto brava a prendersi cura di se stessa, figuriamoci poi se era malata.

<< Che c'è adesso? >> Commentò Mina, che le stava ,seduta, vicino.

<< è che non mi va di restare da sola! >> Confessò la giovane, mettendo il broncio.

<< Perchè da sola? >> Chiese Pam, con tono curioso e indagatore.

<< I miei sono partiti e... >> Iniziò col dire Strawberry, imbarazzata, guardando in basso.

<< Basta così. Allora puoi restare qui. Più tardi se ne avrai bisogno, Ryan andrà a casa tua a  prenderti ciò che ti serve per la notte. Nel frattempo puoi andarti a riposare in camera di Shirogane, mentre ti preparo la stanza degli ospiti. >> Fece,con tono autoritario che non ammetteva repliche, Kyle.
Ryan rimase in silenzio. Cosa che la rossa non si aspettava.

<< Ehm...ma veramente io.. >> Farfugliò la giovane, cercando di tirarsi indietro.
Non voleva creare problemi o dare fastidio e soprattutto non voleva sentirsi a disagio.

<< Approfittane. Non ricapiterà tanto presto. >> Furono le parole uscite, improvvisamente, dalla bocca del biondino, successivamente.

<< Ok... Grazie.. a tutti e due, ragazzi! Siete i migliori! Mi sento così stanca! >> Commentò poco dopo, la rossa, dopo essere rimasta a bocca aperta.
Non si aspettava che Shirogane prendesse così bene la sua permanenza al cafè. Dire che ne era sorpresa era dire poco.

<< Ma ti rimprenderai in tempo per la festa? >> Chiese, con tono preoccupato , guardandola, Paddy.

<< Certo ragazzina. Io sono forte, cosa credi. Un paio di giorni e sarò come nuova! >>  Rispose Strawberry, sorridendo affettuosamente alla ragazzina.

Qualche ora dopo, la ragazza , essendosi addormentata appena salita in stanza, si era risvegliata affamata ,avendo saltato il pranzo.

<< Ah. Sei sveglia. Bene! >> Disse una voce, che poco dopo capì appartenesse a Ryan.

<< Mi dispiace... evidentemente ero molto stanca. >> Disse rossa in viso,dopo essersi guardata intorno confusa e aver capito di essersi addormentata come un sasso.

<< Non fa niente. Tieni. >> Rispose lui, con un raro tono dolce, mentre accennava un sorriso e le passava il piatto.
Le faceva davvero piacere quel lato tenero e premuroso di Ryan.
Peccato che lo tenesse sempre nascosto.
Il suo stomaco a quel punto brontolò, cosa che la fece imbarazzare.

<< Awwww.....Che buono. Ringrazia Kyle da parte mia. >> Esclamò poi la giovane, vedendo ciò che le era stato portato, col sorriso sulle labbra e l'acquolina in bocca, mentre si preparava a mangiare, o meglio divorare il cibo.
Aveva davvero una fame da lupi.
Ryan la guardò e non riuscì a contenere un sorriso ,vedendo la sua reazione.
Il biondo non avrebbe mai ammesso di essere stato lui ad insistere perchè il cuoco preparasse da mangiare per la rossa e volendo andare a controllarla, si era poi perfino offerto,per la gioia di Kyle, di portarle il pranzo.

<< Le ragazze come se la stanno cavando senza di me? >> Domandò la Monomiya, un po' agitata.

<< Benissimo direi. >> Esclamò lui, con un ghigno divertito sul viso, sforzandosi di non guardarla.

Per via del brutto tempo - la bufera di neve era arrivata - il cafe era stato chiuso.

<< Abbiamo chiuso il cafe. Sono andate a casa. Ti salutano comunque.
E Lory mi detto di dirti che se il tempo migliorerà,domani mattina passerà per vedere come stai. >> Spiegò successivamente Ryan,vedendo lo sguardo confuso e il cipiglio un pò arrabbiato della giovane di fronte a lui.

<< Quant'è dolce! >> Disse poi lei, sorridendo e pensando all'amica.

<< Sì, lo è. >> Mormorò il ragazzo , girandosi per prendere qualcosa e aggiungere :

<< Ah. Dimenticavo. Ho un'altra cosa per te. >>

<< è una maglietta. >> Disse ancora il biondo, protaendo il braccio verso la rossa ,che commentò accigliata e sarcasticamente:

<< Questo lo vedo. Mi domando perchè tu me la stia porgendo. >>

<< Perchè è tardi, sta nevicando e non è il caso di uscire adesso, quindi niente pigiama, ma ho pensato di prestarti una mia t shirt e dei pantaloni.
Per stanotte dovrebbe andare bene, poi domani vedremo il da farsi. >> Spiegò allora il giovane.

<< Oh...ok, grazie! Anche per avermi ceduto la tua camera. è stato un gesto molto carino da parte tua. >> Esclamò a quel punto la rossa, sorridendo e annuendo timidamente.

<< Non avrei potuto fare altrimenti....e poi te lo dovevo. >> Confessò lui,abbassando lo sguardo.

<<< Uhm? >> Fece lei, confusa,

<< Per quello che hai fatto per me. Mi sono accorto di non averti ringraziato per esserti presa cura di me, quando non sono stato bene. Non dev'essere stato facile. >> Disse Ryan, con tono di voce basso.
Non era mai stato facile per lui esprimere i suoi sentimenti.

 << A questo servono gli amici,no? >> Ribattè la ragazza, sorridendo, un po' sopresa e col cuore che batteva forte.

<< Amici..giusto! Bhè..Ci vediamo a cena, Momomiya. >> Le disse il biondino, prima di allontanarsi e richiudersi la porta alle spalle.

<< A dopo Shirogane. >> Sussurrò lei, prima che il giovane uscisse dalla sua visuale.

 

   
 
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