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Autore: Story_of_a_Joke    11/02/2017    1 recensioni
Non prendere a pugni il muro dietro alla mia lapide.
Non dire "Ti amo" ad alta voce.
Non piangere.
Ti stanno guardando.
Non lasciare che capiscano che mi amavi.
Non lasciar capire che mi ami ancora. Non lasciare capire che mi amerai per sempre, per favore.
Non far trapelare tutto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Joker aka Jack Napier
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Batjokes'
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Ti stanno guardando



 

Il sole avvolge le sue dita luminose su Gotham, facendola rinascere come un tulipano in primavera.

E' un nuovo giorno.

Gotham non è più la stessa.

Il cimitero è affollato, come ogni domenica mattina, d'altronde.

In un angolo, una tomba è abbandonata, dando l'impressione che nessuno voglia averne niente a che fare.

L'edera copre il nome inciso su quella lapide.

Sembra che nemmeno la natura desidera ricordarsi di quel nome.

Una mano sposta l'edera, rivelando quello strano appellativo.

Sotto di esso, non è scritta alcuna data di nascita. Solo quella di morte.

Come se non bisognasse ricordare il giorno in cui venne alla luce, ma solo quello in cui morì.

Quello in cui tutti tornarono a sorridere.

Tutti tranne lui, Bruce Wayne, che se ne stava lì, in disparte, osservando quella pietra. Osservando quel nome. Quella foto.

Lui se ne era andato all'improvviso, come per errore, sparendo dalla sua vita e lasciandolo da solo.

Aveva Alfred, sì, ma non lui.

Un sospiro si leva nell'aria.

In quel momento, tutti i ricordi si fanno strada nella mente di Bruce, mentre chi passa lo osserva, chiedendosi perché si trova lì.

 

"Tu completi me!"

 

Quante volte ha sentito questa frase, e quante volte l'ha negato.

 

"Tu-tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero?! Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile."

 

Un brivido corre lento lunga la schiena al ricordo di quelle parole.

Forse vorrebbe sentirlo dire ancora una volta.

Ma il suo "oggetto inamovibile", ora, non c'è più.

 

"Sai... senza di te... io non ho voglia di continuare..."

 

Quello sguardo.

Quei meravigliosi occhi che lo guardano.

Una lacrima scende lungo la guancia di Bruce, che viene prontamente spazzata via.

 

"Di che cosa hai paura, Batman? Di non riuscire a salvare questo schifo di città? Di non salvare il commissario in tempo? ...Di vedermi in perizoma?!"

 

Un leggero sorriso compare sul viso, ricordando quelle parole provocatorie e quella risata.

 

"La follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta!"

 

Lui aveva ragione. Ha sempre avuto ragione.

E Bruce lo sa bene. Ora come non mai.

 

Bruce da un piccolo bacio alla tomba, sussurrando un "Ti amo".

Lo stanno guardando.

I sentimenti cercano di non uscire allo scoperto.

Le lacrime tentano di non trapelare fuori dagli occhi.

Lo sguardo e fisso su quella pietra.

 

 

E' tutto finito, Bruce.

Puoi tornare a casa e riporre il mantello e la maschera in un baule e lasciarli li per sempre.

In certi momenti ti sentirai bene, senza l'angoscia di dover vegliare sulla città.

Ma in altri momenti, ti sentirai morire dentro.

Sentirai il bisogno di stringermi fra le braccia un'ultima volta.

Sentirai la voglia di posare le tue labbra sulle mie.

Sentirai la voglia di buttare fuori tutto il dolore che hai dentro. Di prendere a pugni il muro, urlare di amarmi a squarciagola. Di piangere.

Ne hai bisogno. Lo devi fare.

Ma non ora. Non in questo momento. Non in questo posto.

Non prendere a pugni il muro dietro alla mia lapide.

Non dire "Ti amo" ad alta voce.

Non piangere.

Ti stanno guardando.

Non lasciare che capiscano che mi amavi. Non lasciar capire che mi ami ancora. Non lasciare capire che mi amerai per sempre, per favore.

Non far trapelare tutto.

Limitati a promettere che verrai a trovarmi ogni giorno.

Girati, e vai via di qui.

Vai via.

Lascia che il sole illumini la mia immagine su questa lapide e il mio nome su di essa scritto.

Lascia che illumini il nome "Joker".

 


FINE

 
   
 
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