Con la scaletta della serata in una mano e un Activia nell’altra, Alessia Marcuzzi ancheggiò nello studio, mentre le ultime note della sigla d’apertura risuonavano, per la prima diretta dell’inedito GF Vip…Anzi GF Popular!
“Buona sera cari gieffini!”
Al conio di quel termine, ormai divenuto normale amministrazione nella tv-trash, i capelli di esimi dotti della Crusca si rizzarono mentre il fomentatore e forbito Emory , da dietro le quinte, li rimbeccava a dovere:
“Di cosa si scandalizzano lor signori che hanno accettato, ad ampi consensi, l’accezione di petaloso?”
April Tuna diede man forte all’amico disadattato, condendo la critica con le sue strampalate idee su alieni, UFO, allunaggi, atterraggi, ammartaggi e via fino a coniare termini di discesa su ogni pianeta conosciuto e non.
Approfittando del parapiglia letterato, con un mirabile stacco di coscia Brooke McQueen mandò ad accucciarsi in un angolo la presentatrice ufficiale e, bionda, bellissima, telegenica e con un sorriso da far invidia a tutto l’ordine dei dentisti…Si scolò tutto d’un fiato la riserva di quattro miliardi di Bifidus Actiregularis.
“Cervello di bifolca in un fisico della miseria!”
Non mancò di omaggiarla Samantha McPherson, inviata fuori la casa , ops scuola, e sorellastra di Cenerentola al contrario… “Taci tu, paladina degli oppressi!”
“Ma sentila come se la tira!”
“L’unica cosa che tu riesci a tirarti, al solito, sono le tue paranoie!”
L’ennesimo, biblico, battibecco tra le sorelle acquisite fu interrotto da un colpo di tosse del cameraman: l’indeciso, conteso Harrison John che stava alle due sorelle come tra l’incudine e il martello.
Più degli affari di cuore e delle zoomate in quel momento, però, lo crucciava un altro pensiero: perché se Alfonso Signorini faceva l’opinionista, non poteva aspirare pure lui ad un simile lavoro di puro riposo?
Tentò con la carta del miracolato ma la pietà non sortì effetto sull’intransigente Brooke e sulla lunatica Sam, nemmeno quando lui piagnucolò il suo : Sammy, oh Sammy nella vita sola non sei. Che sorrisi grandi che fai…
“Ho una mamma lesbica, il midollo della figlia di Satana in persona, da quattro anni frequento il Kennedy…Insomma in materia di porcherie sono ferrato!”
Arringa convincete dell’aspirante opinion leader. Telecamera buttata e poltrona d’onore tutta per lui.
Con il sorriso più falso di una banconota da due euro, finalmente, Brooke diede inizio alla diretta.
“Bene Sam. Sta arrivando il primo concorrente. Puoi presentarcelo?”
Con un sorriso sardonico, l’inviata fuori dalla scuola, si fregò le mani.
“Tu lo conosci molto bene, Brooke, visto che per quasi un anno hai tentato di portartelo a letto!”
Dai biondissimi e ossigenatissimi capelli della conduttrice uscirono sbuffi di fumo. Intanto dalla limousine prestata da mamma Cherry, ecco uscire Josh Ford con i suoi allucinanti capelli ossigenati e cotonati e un giubbotto in pelle da sembrare un incrocio tra uno dei Backstreet boy e Nick Kamen.
“Ciao Josh. Allora tu sei capitano della squadra di football e, nel più classico dei cliché, sei uscito per un certo periodo con la capitana della squadra delle cheerleader!”
Mentre Sam partiva come giornalista d’assalto, i bifidus risalivano nello stomaco da farfallina di Brooke.
“Beh diciamo che sono un giocatore di football atipico. Ai poster di Joe Montana preferisco quelli di Eduardo De Filippo…E alla reginetta della scuola preferisco la mia Lilly!”
Un occhiolino da far svenire metà delle teen-ager di Los Angeles ed un ammiccamento da far fregare le mani ai dentisti su citati, incartata in cartelloni di protesta di ogni sorta, ecco la seconda concorrente.
“Lilly Esposito. Attivista, animalista, ambientalista, vegetariana, vegana…Nipote di Vittoria Brambilla!”
Storia alla Mary Jane e alla Peter Parker, bacio appassionato ed ingresso mano nella mano mentre Brooke, in studio, disintegra il copione e mugugna un ironico:
“Lilly e il Vagabondo!”
Pubblicità. E in ultimo il promo de l’avvocato del Diavolo non è casuale. <> Di nuovo in diretta. Occhi della conduttrice a cuoricino e orecchie dell’inviata fuori la scuola che fumano come l’Etna in primavera.
“Adesso è con un affetto particolare che do il benvenuto nella scuola alla mia migliore amica…”
Tono mellifluo di Brook e sfumatura tagliente dell’inviata…
“…Serpe in seno, maligna e perfida, Nicole Julian!”
La suddetta signorina parve molto soddisfatta dell’encomiabile carta d’identità che Sam aveva tracciato per lei.
“Tesorino perdente ti ricordo che anche io ho avuto il mio momento da Scrooge redento!”
Sentendosi chiamato in causa, Harrison troncò la discussione fitta, fitta intavolata con Alfonso Signorini che cercava di vendergli la biografia da lui scritta su Marlyn Monroe, e si mise a fischiettare con l’aria da chierichetto innocente. Al che Nicole fu costretta ad esibirgli la busta contenente alcune lettere compromettenti.
Dopo essere diventati amici di letto, infatti, la signorina Julian lo aveva coinvolto in loschi brogli elettorali per assicurarsi la vittoria finale.
Al sentir nominare la dea Marlyn, ecco anche l’ultima ma non meno importante, concorrente: Mary Charry, recando il venerando ritratto del Presidente Kennedy e intonando Happy Birthday Mister President.
- “Che sfiga non essere stata popolare negli anni sessanta. Grazie all’influenza di mamma Charry avrei conteso il trono di Regina del Carciofo a Marlyn Monroe in persona!”
E questo fu il suo motto di presentazione.
Una volta composto il tableau nella scuola arricchita da irriverenti telecamere in ogni dove, Josh fu il primo ad entrare in confessionale per le nomination.
Il confessionale, ovviamente, era il bagno delle ragazze laccato in finto oro massiccio.
“Vorrei esordire con un componimento buttato giù negli spogliatoi, dopo gli allenamenti. Un inno per i miei compagni in questa nuova, stravagante, avventura…”
Si schiarì la voce mentre i produttori incrociavano dita di mani e piedi e speravano in un’impennata dell’audience.
Brooke McQueen Reginetta
Con Nicole la stronzetta
I pon pon nella borsetta
E nessuna che sculetta
Mary Charry di fine intelligenza
Saltella verso l’aula di scienza
E Carmen Ferrara senza né arte né parte
Di Bobby Glass diventa figlia d’arte
Sam McPherson fumosa giornalista
Migliore amica della cara Lilly idealista
Insieme a nerd, scacchisti e asociali
Son le impopolari tra i liceali
Harrison voleva far il Presidente
Ma il fato non è stato tanto clemente
Ad una crisi mistica lo ha condannato
E il midollo di Nicole gli ha dato
E mentre Sugar mangia panini ripieni
April Tuna aspetta la venuta degli alieni
Il vostro Josh, che vuol diventare attore,
queste rime vi dedica di cuore!
Applausi scrocianti e qualche lacrima di commozione (oltre a qualche istinto omicida) per quella sviolinata riadattata da un quaderno delle elementari e…Proprio mentre Josh sta per fare il nome del primo nominato ecco arrivare Bobby Glass nella sua uniforme da scienziata pazza, la sua idea di Big Brother in puro stile orwelliano e un non meglio definito girino da far osservare al microscopio nell’ora di biologia (Con prevedibili, inevitabili, proteste, sit-in, manifestazioni, scioperi da parte di Lilly)
“Basta giocare, mostriciattoli. La ricreazione è finita. Adesso faremo la conoscenza della rana Tania!”
E con un ancheggiamento da far invidia a Brook, iniziò ad intonare
Cra Cra Cra indovina cos’ho detto
Cra cra cra
Inventiamoci un balletto
Salta avanti, salta nel vuoto
Ed aspira ad un bel voto!