Anime & Manga > Sword Art Online
Segui la storia  |       
Autore: Danmel_Faust_Machieri    11/02/2017    1 recensioni
Sword Art Online e i Souls Game: questa serie vuole provare a coniugare queste due componenti.
Io e il mio coinquilino abbiamo seguito Sword Art Online affascinati dall'idea su cui è stato costruito: l'essere intrappolati in un gioco. Purtroppo siamo rimasti delusi dalle potenzialità inespresse di questo anime. Essendo anche due Souls Player recentemente ci è venuta un'idea: un mondo simile a quello di SAO con un universo narrativo come un Souls. Ci è sembrato qualcosa di interessante: abbiamo creato i personaggi, studiato le meccaniche di gioco e la lore. Naturalmente ci saranno citazionismi più o meno espliciti e ci auguriamo che possa essere un'idea di vostro gradimento.
Naturalmente ci teniamo alla vostra opinione quindi non fate i timidi e fate sentire la vostra voce :)
Siamo Danmel_Faust_Machieri e Djanni e vi auguriamo buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Cosa ti fa credere che Zarathustra non si sia già impadronito dell'arma?" domandò Camilla a Noah mentre usciva dalla casa di questi insieme ad Alessandro.
"Beh… Le armi solitamente sono protette da una serie di enigmi e di trappole…" spiegò il bardo e poi, ghignando, aggiunse "E Zarathustra non credo sia così sveglio!"
I tre ragazzi si diressero in fretta verso il portale di teletrasporto e si diressero verso il piano 47, il piano dove si trovava il dungeon in cui era nascosta l'arma.
"Ma come ha fatto Zarathustra ad ottenere informazioni riguardo una cosa così rara?" chiese perplesso il barbaro.
"Il più delle volte, sparsi per il piano in cui è presente una delle armi, ci sono degli NPC che raccontano storie grazie alle quali si può risalire al dungeon in cui essa è celata. Io avevo localizzato il dungeon qualche giorno fa ma non credevo che ci fosse già qualcun altro che si stesse interessando alle armi quindi me la sono presa comoda… Ma ora…" Noah accelerava il passo per raggiungere il prima possibile un noleggio di cavalli. Camilla se ne accorse e, impaurita, esclamò "Non vorrai mica prendere dei cavalli!?"
"Perché?" domandò stupito il bardo; poi, mentre interagiva con un NPC per noleggiare un cavallo, si voltò e disse "Non sarete mica di quei giocatori che utilizzano il carro?"
La maga si voltò sdegnata mettendo il broncio allora Noah guardò negli occhi Alessandro e disse "Gabél! Anche te non vuoi prendere un cavallo?"
"Al contrario!" sorrise lui "Da bambino facevo equitazione e sarà un bel tuffo nel passato"
Camilla era ancora infastidita da quella decisione riguardo i mezzi ma, alla fine, si vide costretta ad accettare il passaggio offertole da Alessandro. I tre cavalcarono per una decina di minuti buoni seguendo il sentiero per poi immettersi in un pezzo di sterrato; Camilla, reggendosi saldamente ad Alessandro, cercava di seguire la strada che stavano percorrendo attraverso il Libro di Etnalta ma, il più delle volte, doveva subito riporre il libro per evitare di cadere da cavallo. Mentre i ragazzi procedevano il barbaro si voltò per guardare come si trovava la maga ma si accorse che sul suo viso dominava uno sguardo triste e pensieroso.
"Ancora preoccupata per Nico?" domandò lui alla ragazza.
Lei si scosse improvvisamente e disse "A dire il vero… Ora non stavo pensando a lui…"
"Uhuhuh" ridacchiò Alessandro "Ciò vuol dire che stavi pensando a Riccardo"
"Smettila!" disse lei arrossendo tirando una gomitata nel fianco dell'amico.
"Ouch!" esclamò lui "Suvvia! Dimmi un po' cosa ti passa per la testa"
Camilla ebbe qualche riserva inizialmente poi scoppiò come chi trattiene i suoi pensieri per troppo tempo "È che… Non lo so… Non è che non mi piaccia… Anzi! Però non lo so… L'ho sempre visto come un caro amico e temo che tutto questo possa cambiare… E poi lo vedo così affiatato con Antigone…"
"Non sarai mica gelosa!?" esclamò stupito.
"Smettila!" ripeté la ragazza accompagnando la stessa parola, con lo stesso gesto e lo stesso arrossire poi però si calmò e continuò "Forse però hai ragione… Un po' sono invidiosa di lei…"
"Camilla ascoltami, non farti problemi, ti piace Riccardo? A lui piaci te? E allora buttatevi! Perché esitare? Potreste rischiare di non cogliere mai l'amore più importante della vostra vita!" disse Alessandro con molto trasporto.
"Sai che mi fa strano sentirti parlare così?" rise lei.
"Sai che fa strano anche a me?" rise lui a sua volta.
"Comunque hai detto che io piaccio a lui… Come fai a dirlo?" domandò la ragazza incuriosita dalle parole dell'amico.
"Ti ho incuriosita, eh? Devi sapere che, durante le serate che passavamo insieme io e gli altri, spesso parlavamo del gentil sesso e Riccardo ci ribadiva ogni volta, con costante insistenza, quello che provava per te; diceva che non sarebbe mai esistita una ragazza bella come te. Ma io non sono bravo a riportare le parole degli altri… Dovresti parlarne direttamente con lui" sorrise il barbaro.
Ad un tratto Noah urlò, dopo essere sceso da cavallo "Se avete smesso di chiacchierare come due comare di paese io inizierei a esplorare il dungeon!"

"Grazie per avermi accompagnato" disse Riccardo ad Antigone mentre ripercorrevano il labirinto di catacombe dove, qualche giorno prima, lui e i suoi amici si erano scontrati con Linton.
"Figurati, immagino che per te non sia ancora facile rivedere questi luoghi" sorrise la ragazza cercando di offrire aiuto al chierico.
Effettivamente Riccardo rivedeva in quei cunicoli l'ombra di Linton intrecciarsi con le loro armi, i loro incantesimi… Rivide le diverse gocce di sangue mescolarsi nuovamente in terra come in un groviglio di destini e, quando giunse là dove erano conficcate le armi di Linton rivede il tristo gesto di Nicolò quando decapitò la generale eppure c'era quella maschera che velava il volto di entrambi. Riccardo si sentì un attimo mancare a si resse poggiandosi al suo Izanog.
"Symon tutto bene?" si preoccupò la ragazza.
"Sì, sì… Non preoccuparti" disse lui mettendosi ad osservare le armi conficcate a terra "Una maledizione sulla spada… Mmm… Non credo sia possibile fare una cosa del genere…"
"E allora cosa credi che sia questa "maledizione" che addormenta chiunque entri in contatto con le armi?" domandò Antigone provando a formulare, nella sua mente, altre ipotesi.
Riccardo provò ad immaginarsi un qualcosa però, quel luogo, quella lama nera conficcata nel terreno, agitavano pensieri e ricordi che vorticavano nella sua mente stordendolo. Rivide lo scontro, gli scambi di spada, gli sguardi preoccupati di tutti, rivide le lacrime di Camilla che cadevano al suolo lentamente e la sua incapacità ad agirà, a consolarla, a fare un qualcosa. In quella tempesta che si agitava nei suoi occhi il fremito del sangue derivante dal rifiuto di quella passata stasi alterava il tremore dell'iride.
"Symon? Sicuro che vada tutto bene?" domandò nuovamente la ragazza vedendo il chierico particolarmente sconvolto.
"No… Cioè… Sì, tutto bene… No a dire il vero…" bofonchiò insicuro Riccardo.
"Ehi!" disse la ragazza poggiandogli le mani sulle spalle "Se hai bisogno di parlare sappi che io sono qui!"
Riccardo esitò per qualche istante: doveva parlare proprio con lei? Infondo un parere femminile nei suoi problemi da adolescente avrebbe fatto forse bene… Eppure qualcosa lo tratteneva dall'aprirsi del tutto… Era sempre stato così: chiuso come le scatole magiche del padre eppure, per quelle, c'era un trucco, un dispositivo segreto che alla fine faceva scattare la serratura… Ma per il suo cuore esisteva una chiave? Aveva sempre invidiato a Nicolò quella innata conoscenza che aveva si sé; lui aveva sempre fatto fatica a capirsi, ad ascoltarsi. Se l'amico era un verso si una poesia lui invece era un'incognita di un'espressione d'ottavo grado.
"Ascolta… Non sono mai stato bravo con le parole… Non sono mai stato bravo a capire cosa mi frullasse nella mente o nel cuore… Credo di essermi innamorato della persona che si cela dietro al nickname di Mineritt tanto tempo fa, quando l'ho conosciuta… Eppure… Non lo so… Ero bravo a dire le cose davanti agli altri ma davanti a lei… Mi blocco… Non so perché" confessò il chierico sedendosi sul suo Izanog.
"Devi capire chi è il vero te" disse Antigone severa "Il vero te è quello che ha paura di farsi avanti o è quello che parla con furore? Devi imparare a capirti… So che sembra difficile ma è un sentiero che non devi percorrere obbligatoriamente da solo, puoi anche percorrerlo con lei"
"E se lungo questo sentiero mi accorgessi di aver sbagliato strada?" ribatté Riccardo.
"E se fosse la strada giusta?" sorrise la ragazza avvicinandosi a lui.
Sul volto del chierico si destò per un attimo il sorriso che sembrava avere a lungo dimenticato, si rimise in piedi e, avvicinandosi nuovamente alle armi di Linton, le osservò per qualche momento e disse "C'è solo un modo per capirci qualcosa di più" e, dopo queste parole, afferrò saldamente l'impugnatura della spada. Lui e Linton si guardarono per qualche secondo, non sembrava accadere nulla eppure, dopo pochi secondi, le teste dei ragazzi iniziarono a girare e le palpebre si fecero sempre più pesanti finché, entrambi, non caddero al suolo. Riccardo si sforzò di tenere aperti gli occhi e riuscì a cogliere soltanto qualche confusa immagine: un'ombra umana si era chinata su di lui trascinandolo via e, sul soffitto, uno scintillio si era contrapposto a quell'oscurità. Quando riaprirono gli occhi i due chierici si ritrovarono fuori dal dungeon e si stropicciarono gli occhi come se avessero dormito per un'oretta.

La caverna che Noah, Camilla ed Alessandro stavano esplorando era molto particolare: era stata scavata da un fiume che percorreva ancora quelle gallerie ricoperte da muschio e radici di piante dai colori assurdi e disparati; qua e là si sentiva un continuo ritmato sgocciolare seguito dai versi di creature simili a a vermi di grandezza umana. La strategia dei tre ragazzi era quella di lasciare Alessandro davanti e di supportarlo mediante le magie di Noah e Camilla; ma l'assurdo è che nessuno dei tre sentiva voci di altri giocatori.
"Mmm… Non riesco a sentire nessuno a parte quei disgustosi vermi…" osservò la maga.
"D'altronde è notte fonda, è possibile che quelli della gilda delle Guardie Notturne si siano presi una pausa da questa esplorazione" commentò il bardo dal momento che erano le 00:39 di notte.
"Oppure hanno già trovato l'arma e se ne sono andati" propose il barbaro mentre con un colpo di ascia eliminava l'ennesimo verme.
"Questo non credo amico caro" canticchiò Noah "Quelli della gilda della Guardie Notturne hanno l'intelligenza media di un acaro non saranno riusciti nemmeno a risolvere un solo enigma"
Proprio mentre Noah stava pronunciando quelle parole i ragazzi arrivarono difronte ad una delle porte-enigma spalancate. Alessandro sconsolato guardò il bardo e sospirò "Fortuna che avevano l'intelligenza media di un acaro"
In quel momento Noah iniziò a correre in avanti terrorizzato all'idea che qualcuno gli avesse sottratto quell'arma unica. Alessandro e Camilla lo seguirono a gran velocità finché, eliminati diversi nemici, non giunsero in una stanza circolare che presentava una porta ancora chiusa accanto alla quale si trovavano due statue di respinti poi, al di sopra di essa, si trovava una statua che raffigurava un uovo fatto di piume; al centro della stanza si trovava un podio con sopra scritto un qualcosa accanto alla quale si trovavano tre fiaccole accese: una di color bianco, una dorata ed una purpurea.
"Sapevo che non ce l'avrebbero fatta!" esultò Noah avvicinandosi all'altare. Camilla e Alessandro si aspettavano di sentire a breve le parole del bardo ma, non appena giunse davanti al podio, si pietrificò non riuscendo a comprendere ciò che vi era scritto sopra; i due allora si avvicinarono per controllare e lessero il seguente messaggio:
"QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
KG SIPPH YH IUEPDZBZPO KJI NIBJI
I J'APAHNA QMSSXZXA RCL AKBEO
WNAKGMEAXM L'ZTSKCE DIZSLC DSPASG"
"Emh… Che cazzo c'è scritto?" domandò Alessandro perdendosi in quelle lettere che sembravano disposte completamente a caso.
"Beh… Potrebbe trattarsi di un anagramma ma ci sono un sacco di X, J e K… È difficile formare parole con queste lettere" osservò Camilla provando ad interpretare il messaggio.
"Non si riescono nemmeno ad intuire le parole… Sono veramente senza senso…" continuò Noah.
"Eppure la prima frase è chiarissima: "QUANDO TUTTO EBBE INIZIO"… Non riesco a capire… Deve significare qualcosa ma cosa?" continuava ad arrovellarsi la ragazza.
Rimasero davanti a quella iscrizione fino all'una di notte poi all'improvviso Alessandro sbottò "BASTA! Ora invio un messaggio ad Orpheus!" e così fece il ragazzo.
"Gabél! Sai che non ti risponderà!" urlò la ragazza palesemente turbata da quell'azione.
"Lo so! Ma lui è l'unico che potrebbe riuscire a risolvere questo enigma… Spero solo che risponda…" sospirò il barbaro temendo di illudersi.

Erano le 18:15 e per i giardini di Boboli si respirava quell'armonia unica che solo loro sapevano donare. Teresa era seduta su una panchina difronte all'anfiteatro intenta a leggere Il mondo come volontà e rappresentazione  mentre Nicolò era steso sulla stessa panchina con la testa poggiata sul grembo di lei e leggeva le Odi di Parini. La ragazza osservò l'orologio che portava al polso e vide l'orario "Mmm… I giardini dovrebbero chiudere tra poco sarà meglio avviarci verso l'uscita"
"Oh dai non preoccuparti" sorrise Nicolò "Oggi è di turno Salvo, ci farà stare dentro altri dieci minuti dopo la chiusura"
Teresa sorrise e tornò a leggere tranquilla Shopenhauer. Il vento leggero iniziava a comporre melodie dolcissime scuotendo le fronde degli alberi ma poi una musica scostò le menti dei due ragazzi da quella sinfonia naturale.
"Oh cavolo… Pensavo di aver messo il cellulare in silenzioso" disse Nicolò mentre estraeva il cellulare per visualizzare il messaggio appena ricevuto su whatsapp "Oh è Alessandro" notò il ragazzo e poi rimise subito via il cellulare senza nemmeno aprire il messaggio.
"Che fai? Non gli rispondi?" domandò Teresa.
"Ma no dai…" rispose lui.
"E se fosse importante?" replicò lei.
"Mmm… Va bene dai…" e estratto nuovamente il telefono dalla tasca si accorse che Alessandro gli aveva inviato due messaggi, uno cominciava con  "Nico, so che…" e proseguiva ma fu l'altro ad attirare il ragazzo e in esso era riportato un complicato messaggio in codice:
"QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
KG SIPPH YH IUEPDZBZPO KJI NIBJI
I J'APAHNA QMSSXZXA RCL AKBEO
WNAKGMEAXM L'ZTSKCE DIZSLC DSPASG"
"Cos'è?" domandò la ragazza richiudendo il suo libro e osservando lo strano messaggio di Alessandro "Wow… Sembrerebbe quasi un messaggio in codice" notò poi.
"Credo tu abbia ragione… Ma dobbiamo capire di che tipo di codice si tratta"  iniziò a domandarsi Nicolò rileggendo più volte il codice.
"Beh la prima frase però è perfettamente comprensibile… Probabilmente la chiave per decifrare il tutto si trova in essa…" propose la ragazza.
"Mmm… Parla di un "QUANDO" quindi potrebbe nascondersi una cifra dietro all'affermazione, più probabilmente una data, ma di che data si starà parlando?" si interrogò Nicolò cercando aiuto negli occhi di Teresa.
Lei subito rispose "Beh… Deve essere una data molto importante siccome si dice che allora "TUTTO EBBE INIZIO"… Non credi che potrebbe trattarsi del giorno di rilascio di Last Soul Online?"
"Sei geniale!" esclamò Nicolò illuminato dall'affermazione della fidanzata che arrossì d'orgoglio. "Allora" riprese lui prendendo un foglio che aveva in tasca ed una penna. Poggiò il foglio sul libro de Le Odi di Parini richiuso e iniziò a scrivere una data "LSO è uscito il 12 Aprile… Quindi 12-04"
"Non sarà meglio indicare anche l'anno?" propose la ragazza al fidanzato "Infondo anche l'anno è necessario ad indicare una data"
Il ragazzo si toccò tre volte la punta del naso con l'indice sinistro e indicò con il destro la ragazza come chi, giocando ai mimi, indica che si è detta una cosa giusta e aggiunse un 2016 ai numeri scritti in precedenza ottenendo così la successione 12-04-2016.
"Ma… Ora cosa ci dovremmo fare con questi numeri?" domandò Teresa.
"Hai presente nella Settimana Enigmistica che alle volte c'è il giochino de Il Corvo Parlante?" chiese Nicolò.
"Sì… È quello in cui il corvo dice una frase che utilizza la lettera seguente o precedente a quella che indica in realtà… tipo la B può indicare o la A o la C" rispose correttamente la ragazza.
Il ragazzo ripeté il gesto fatto in precedenza "Probabilmente  dobbiamo ripetere più volte il codice 12042016 e in base al numero che si trova in corrispondenza di una determinata lettera dobbiamo spostare quella avanti o indietro di tot posti!" spiegò in maniera confusionaria Nicolò facendo nascere sul volto di Teresa un'espressione intontita.
"Ora cerco di spiegarmi meglio" sorrise lui mentre scriveva l'alfabeto sul foglio "Dunque: scriviamo sopra ogni lettera del codice un numero della sequenza in questo modo" e così trascrisse sopra alla prima K un 1, sopra alla G un 2, sopra alla S uno 0, sopra alla I un 4, sopra le due P 2 e 0, sull'H un 1, sull'Y un 6 e poi ripetendo nuovamente la sequenza di numeri finché ogni lettera non avesse un numero corrispondente. Poi riprese la spiegazione "Ora prendiamo la K nell'alfabeto e dobbiamo contare una lettera in avanti o indietro rispetto ad essa; quindi al posto della K nel messaggio ci dovrà essere o una L o una J"
"Penso di aver capito!" esclamò felice Teresa  "Quindi al posto della G noi dobbiamo considerare o una I o una E!"
"Esattamente!" confermò Nicolò "Ora al posto di KG probabilmente avremo LE… Ciò vuol dire che la dobbiamo prima considerare le lettere all'indietro e poi in avanti!"
Dopo qualche minuto i due fidanzati avevano tradotto il messaggio:
"QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
LE SERPI SI GUARDAVANO GLI OCCHI
E L'AQUILA MOSTRAVA NEL BECCO
SPALANCATO L'ANTICA FIAMMA DORATA"
"Fantastico!" esclamò Teresa baciando il ragazzo.
"Ora scrivo ad Ale e poi vediamo se abbiamo ragione!" esultò Nicolò felice.
Poi i due continuarono il loro bacio precedentemente interrotto finché una voce non urlo "Wè Nicolò! Stiamo chiudendo! È meglio che tu e la tua signora usciate di qui prima che gli altri se ne accorgano!" così i due si alzarono dalla panchina e salutarono Salvo prima di dirigersi verso l'uscita.

Il volto di Alessandro venne vinto dallo stupore e dalla felicità di aver ricevuto un messaggio da Nicolò ed esclamò entusiasta "Orpheus mi ha risposto!!!"
Camilla si voltò incredula a quella notizia "Cosa dice?" si affrettò a chiedere lei curiosa.
"Mi ha solo mandato la traduzione del codice, nient'altro… Comunque qui c'è scritto:
"QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
LE SERPI SI GUARDAVANO GLI OCCHI
E L'AQUILA MOSTRAVA NEL BECCO
SPALANCATO L'ANTICA FIAMMA DORATA"
Che dite?" domandò il barbaro dopo aver letto il tutto.
"Sbrighiamoci!" esclamò subito Noah "Gabél tu vai verso quella statua a forma di serpente!"
Il ragazzo eseguì l'ordine datogli dal bardo mentre lui si dirigeva verso l'altra statua, poi quesiti aggiunse "Riesci a ruotare quella statua in modo che guardi questa?"
"Ci provo" e, facendo una discreta fatica, il barbaro riuscì nell'impresa mentre il bardo fece molta più fatica. Nell'attimo stesso in cui le due statue si guardarono l'uovo di piume in pietra sopra alla porta si aprì ed esso formò una statua a forma di aquila con le ali e il becco spalancati.
"Mineritt prendi subito la fiaccola con la fiamma di color oro e mettila in bocca a quella statua!" urlò nuovamente Noah rivolgendosi questa volta alla maga.
Lei prese la fiaccola e alzò la fiamma finché non sfiorò il becco della statua e, in quello stesso momento, la porta si spalancò rivelando una stanza al centro della qual era conficcata una doppia spada dalla lama color verde. Noah si avventò sulle due spade e le estrasse dal suolo per poi aggiungerle al suo inventario "Ce l'abbiamo fatta! Questa è la terza arma dei sette astri! E Zarathustra non la potrà avere per i suoi sporchi fini!" esultò poi contento.
"Fantastico! Ora possiamo tornare tranquillamente verso casa!" canticchiò Alessandro mentre Camilla ancora si chiedeva di come Nicolò avesse fatto a rispondere a quel messaggio: che si fosse ripreso dalla sua trance? Oppure era stato soltanto un momento di luce in mezzo all'oscurità in cui era avvolto? Sarebbe andata subito a trovarlo nella biblioteca/mausoleo non appena uscita da lì.
"A proposito" disse ad un tratto il barbaro "Il nostro compenso?"
"Ahahah… Giusto… Allora…" iniziò a dire Noah riordinando lei idee; estrasse dall'inventario una chiave totalmente verde e la consegnò ad Alessandro "Quella si chiama Chiave di Smeraldo: si racconta che ci sia un dungeon segreto al piano 3 accessibile solo mediante questa chiave. Il dungeon, nonostante si trovi al piano 3, è difficile quanto uno dei piani 45-46 e si dice che, in fondo ad esso, sia celato uno strumento unico e meraviglioso"
"Ma… Perché non vuoi recuperare un oggetto così raro?" domandò il barbaro curioso.
"Beh… Io sono un giocatore solitario: non ho una gilda, la mia lista di amici si limita a 7 persone e quindi non sono all'altezza di quel tipo di dungeon… Avrei fatto fatica anche qui se non avessi trovato voi due quindi… Ascoltate ho un'altra proposta da farvi" disse poi cambiando argomento il bardo "Vorrei aggiungervi alla mia lista di amici così, in caso avessi bisogno di aiuto, potrei chiamarvi… Sempre che a voi vada bene"
"Per me non ci sono problemi!" sorrise Alessandro scambiandosi le informazioni di contatto con Noah. Poi quando quest'ultimo si rivolse a Camilla la trovò distratta da un altro tipo di pensieri.
"Ah… Sì…" rispose lei soprappensiero senza sentire realmente le domande del bardo. Voleva solo sapere se Nicolò si stesse sentendo meglio ma non solo… Chissà dove era Riccardo… Doveva trovare anche lui, doveva chiarire la situazione anche con lui e ce l'avrebbe fatta!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sword Art Online / Vai alla pagina dell'autore: Danmel_Faust_Machieri