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Autore: Van_Horstmann    11/02/2017    0 recensioni
[Warhammer Fantasy Roleplay]Sono anni che la famiglia Van Horstmann soffre per il terribile tradimento perpetrato da Egrimm ai danni dell'Impero, reputazione e alleanze sono state distrutte e così l'unica cosa che il barone Wilhelm Van Horstmann può fare è resistere e attendere che il tempo faccia svanire il ricordo del traditore.
Ma le forze del Caos sono in movimento, un culto forse vicino proprio a Egrimm sta tramando di rapire i due più giovani membri della famiglia Van Horstmann per motivi sconosciuti ma sicuramente terribili.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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L’ampia sala circolare era illuminata da una luce rossastra proveniente da un vortice che occupava metà dello spazio, racchiuso da una specie di vetrata.
Hermann percepì qualcosa di strano, ma non seppe dire cosa.
È il vortice che alimenta il Labirinto, attraverso di esso l’Alchimista controlla tutti gli accessi. Devi ucciderlo per indebolire il vortice.
Una decina di individui li aspettavano, sei uomini, due orridi mutanti, una donna e un essere che non seppe riconoscere, aveva un corpo alto e magro ricoperto di metallo, non un’armatura, quantomeno non una che riconoscesse, sembrava che l’acciaio aderisse alla pelle.
Gambe e braccia erano corte, la mano destra conservava quella che doveva essere la forma originaria, dita corte e tozze, mentre la sinistra aveva dita metalliche, lunghe e sottili.
Ma era la testa a essere più strana, la calotta del cranio era d’acciaio, due occhi verdi comparivano appena sotto, poi il resto era ricoperto da una folta barba nera raccolta in nove trecce.
È l’Alchimista.
«Molto bene» disse l’Alchimista «vi siete fatti strada nella mia casa e tra i miei discepoli. Ma non importa, mi fa piacere che ci sia un terzo Van Horstmann qua, dovreste bastare per il mio progetto.»
«Sei finito, lurido servo del Caos! La tua vita finisce oggi!» disse Hermann.
L’Alchimista sorrise:«Siete in due, più due ragazzini, noi siamo dieci ma basterei io da solo. Arrenditi, sarà tutto più facile e meno doloroso.»
«Scordatelo maledetto! Cosa volevi farne dei miei fratelli?»
L’Alchimista puntò l’indice della mano destra contro di lui:«Non ho intenzione di discutere dei miei piani con te. Adepti, uccidete l’uomo più alto e prendete vivi i ragazzini, a questo chiacchierone ci penserò io.»
Un raggio nero di energie crepitanti saettò dalla mano verso di lui, Hermann deglutì, l’impulso a gettarsi di lato restò represso in lui, chiuse gli occhi, la voce di Asakron era calma.
Non temere.
Un  rombo scosse la stanza, Hermann si trovò per terra, aprì gli occhi, non era il solo ad essere caduto, Mark fu il primo a rialzarsi, mentre alcuni cultisti sembravano non capire cosa fosse successo.
Poi vide che fissavano una figura che si stagliava tra lui e l’Alchimista.
Asakron!
«E tu chi sei?» sbottò l’Alchimista.
«Taci mortale, come osi rivolgerti a me, il potente Asakron!»
La voce dell’Alchimista divenne sarcastica:«Un patetico demone minore catturato nella mia trappola. Credi che tema quelli come te?»
«Se non mi temi sei più stupido di quanto pensassi. Esisto da prima del tempo, i pochi secoli della tua inutile vita non sono nulla.»
«Ah! In pochi secoli ho ottenuto più potere di quanto tu ne potrai mai avere in tutta l’eternità!»
Una spada di fiamme rossastre comparve nella mano destra del demone:«Dimostralo!»
Nelle mani dell’Alchimista si materializzò una spada nera che risplendeva di bagliori verdastri.
Ucciderò l’Alchimista e distruggerò il vortice, fuggi verso il corridoio a sinistra e non entrare mai nelle stanze. Ogni volta che trovi un bivio, gira a destra.
Asakron puntò la spada verso il basso e colpì il pavimento, un urlo acutissimo fece stringere i denti e gli occhi a Hermann, al suo fianco Mark gridò, Karl e Bastian si tapparono le orecchie.
L’Alchimista fece un passo indietro ma non parve spaventato, la donna, i mutanti e i cultisti erano invece a terra urlanti con le mani sulle orecchie e gli sguardi contratti dal dolore.
«Per di là!» gridò Hermann che scattò verso il corridoio sulla sinistra, si voltò, Bastian e Karl lo seguirono mentre Mark chiudeva la retroguardia.
«Idioti!» urlò l’Alchimista «Prendeteli! Muovetevi!»
Hermann imboccò il corridoio e lanciò uno sguardo indietro, Asakron e l’Alchimista avevano incrociato le lame mentre i cultisti si erano rialzati e si lanciarono all’inseguimento.
   
 
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