Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Ryu Hime    12/02/2017    1 recensioni
[Tratto dal Prologo]
Qualcuno dice che il Sole e la Luna siano come lo Yin e lo Yang: così diversi da non potersi incontrare mai, ma allo stesso tempo legati da un destino comune che li unisce. Io non so se sia vero oppure no, sta di fatto che per qualche motivo queste due forze si sono unite e hanno reso possibile la mia esistenza. Per alcuni impensabile, per altri scomoda, per alcuni impossibile, ma per due meravigliosa. Quest’ultima categoria di pensiero non avrei mai potuto conoscerla se non fosse stato per certi maghi di una certa Gilda. Se non fosse per loro io non sarei mai uscita dalla foresta, non avrei mai conosciuto quell’ultima categoria di pensiero e non avrei mai potuto tornare da dove provengo davvero.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Happy, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il ritorno dei Celesti

Solo quel grido disperato interruppe la quiete di quella magnifica notte stellata.
Le cose erano tornate al loro posto, la luce era tornata.
Eppure in quel momento una persona avrebbe dato di tutto per tornare indietro, quando era ancora buio.
Non si trattava di qualche particolare membro del Clan della Luce Oscura, no in quel momento erano troppo intontiti ed arrabbiati a chiedersi che cosa fosse successo e come fosse possibile per sentirsi tristi ed angosciati.

Tra di loro però ve ne era uno _se possibile_ ancora più furioso –COME DIAVOLO AVETE FATTO?- Sekitan era balzato fuori dall’ombra con un istante di ritardo e ora il suo corpo vibrava di rabbia. Juvia e Gray erano in posizione di difesa, pronti ad intervenire –NON E’ POSSIBILE! IL BUIO ETERNO NON PUO’ ESSERE SPEZZATO!- nei suoi occhi divenuti da tempo rossi si vedeva una luce di follia sanguinaria –Su, calmati Sekitan-kun, non c’è ragione di agitarsi tanto.- disse una voce alle sue spalle –Dopotutto ci siamo divertiti. È vero, non abbiamo più l’Angelo dell’Oscurità per riportare quella fantastica ed affascinante tenebra, ma non è tutto perduto. Abbiamo i nostri sistemi.- lo rassicurò il solito ragazzo delle Ombre –Non vi permetteremo di riportare il buio tanto facilmente!- sbottò Gray iniziando ad attivare un po’ della sua magia –Mi sembrate molto determinati, perfetto. Adoro i tipi tosti.-
-Tieni giù le zampe da Gray-sama!- esclamò prontamente Juvia capendo male –Non riporterete il buio dopo gli sforzi di Seiza.- disse la voce rotta di Yama che aveva iniziato a rialzarsi –Giusto, quella ragazzina è morta per ridare la luce a questo mondo… che gesto eroico, non trovi anche tu, Sekitan-kun?- disse con voce zuccherosa –Dopotutto era quello che volevi no? La ragazza è morta, anche se con un piccolo ritardo; hai avuto la tua vendetta.- aggiunse con tono quasi sognante. Era specialmente quel suo atteggiamento a renderlo insopportabile a tutti i presenti –Ma ora basta con le ciance. Che ne dite se iniziamo a fare sul serio?-


Le stelle e la Luna finalmente erano tornate a mostrarsi, per i maghi di tutto il continente che stavano lottando quello era balsamo per gli occhi. Li riempì di speranza e di energia, potevano sconfiggere i loro nemici, ormai era cosa certa.

-Pugno di ferro del Drago di Fuoco!- con quell’ultimo attacco Natsu si liberò degli ultimi rimasti, Magnolia era libera.
Ma allora perché si sentiva così inquieto, il suo sesto senso gli urlava che qualcosa non andava.
Con questo presentimento nel cuore si fiondò alla Gilda come se gli avessero impiantato un razzo nel posteriore.
Una volta arrivato poté constatare che le cosa andavano bene, tutti i nemici erano stati sbaragliati e i feriti stavano bene.
Sembrava tutto apposto eppure… sentiva che qualcosa non tornava.
I suoi dubbi trovarono conferma quasi subito, quando Lucy e Wendy gli corsero in contro –Hikari, Kazan e i membri del Clan della Luna Piena sono spariti!-


-Ice Make! Shield!-  Gray era riuscito a creare lo scudo appena in tempo, se avesse ritardato anche di un solo istante per loro saprebbe stata la fine –Black Wild!- immediatamente la natura intorno a loro iniziò a diventare aggressiva, ma prima che potesse infierire su di loro una colonna d’acqua spazzò via le radici che tornarono mansuete –Ma cosa…-
-Finalmente siamo tornati all’opera. Non ne potevo più di stare in quel coma.- disse una voce alle loro spalle.
I due Lunari erano svegli davanti a loro, al seguito due fiammelle che si muovevano agitate –Tutto bene ragazzi?-
-Ma tu guarda, allora vi siete svegliati anche voi. La cosa inizia a farsi interessante. Che ne dite se facciamo sul serio?- detto questo estrasse dalla tasca interna del suo impermeabile nero un foglio di carta su cui era disegnato un cerchio magico dall’aria sinistra –Awakening.- una massa informe nerastra emerse dal simbolo e lentamente prese una forma a loro familiare: un mostro enorme, due corna grigiastre, le braccia tozze e grosse come tronchi le gambe decisamente più corte. Il corpo coperto da un ispido pelo nero-grigio, i denti gialli del tutto simili a quelli di una tigre dai denti a sciabola. Gli occhi rossi come tizzoni ardenti e sulla schiena una serie di aculei neri. Emetteva dei versi primitivi rochi e non sembrava in grado di parlare. Era lo stesso demone contro cui avevano già combattuto in precedenza –Coraggio! Vediamo che cosa siete in grado di fare!- in quell’istante il demone balzò in avanti ad una velocità spaventosa –Water Nebula!-
-Ice Make! Kaiser!- l’essere scivolò rovinosamente sul suolo ghiacciato, subito dopo una serie di rune comparvero intorno alla creatura che si ritrovò in un prisma violaceo –Colpitelo! I vostri attacchi possono entrare ma lui non può uscire!- i Lunari non se lo fecero ripetere due volte, unirono l’indice e il medio e con un gesto rapido crearono delle stalattiti d’acqua abbastanza rapide da far indietreggiare il mostro fino alla parete della barriera. Non poté reagire e alla fine era così malconcio che si reggeva a stento sulle zampe informi –Così ottimo!- esclamò Gray soddisfatto, ma improvvisamente sentì un dolore lancinante alla schiena –GRAY-SAMA!!- era stato colpito da un attacco d’ombra ed era caduto a terra –Non vi sarete dimenticati di noi, vero?- chiese mellifluo il ragazzo del Clan della Luce Oscura
Regulus Impact!-
-Pugno di Ferro del Drago di Fuoco!- i due attacchi furono abbastanza precisi da allontanarlo da Gray –Natsu! Loki! Lucy! Wendy!- la Sacerdotessa del Cielo si avvicinò subito al mago di ghiaccio e prestò il primo soccorso –State bene?-
-Più o meno…- rispose Gray che si stava rialzando, anche se con un po’ di fatica –Dov’è Seiza? Non la vedo, non era con voi?- chiese Wendy. Nessuno dei presenti osò dire una parola –Come non lo avete ancora capito?- domandò il ragazzo delle ombre con la sua solita voce zuccherosa –E’ morta.- disse prima di scoppiare in una sonora risata.
Il cuore dei maghi appena arrivati si fermò per un attimo.
Una notizia del genere data in quel modo faceva ancora più male, non riuscivano a crederci.
Una nakama li aveva lasciati.
Non era mai successo in modo così brusco, erano sempre riusciti a salvare tutti, invece questa volta sembrava non esserci speranza.
Nemmeno il tempo di digerire la notizia che si videro piombare addosso Sekitan che impugnava uno spadone –Yama! Spostati!- ma il ragazzo non si spostò di un millimetro, l’unica cosa a cui pensò fu
Seiza…
e nello stesso istante in cui la lama avrebbe dovuto trafiggerlo una luce argentea intensa lo circondò facendo arretrare il Solare deviato
–Che cosa succede?-
-Non vedo nulla!-
I presenti furono costretti a coprirsi gli occhi con le mani per non essere accecati.
Solo quando la luce si fu leggermente attenuata poterono individuare la figura di luce che stava davanti a loro.
Indossava un elegante vestito argentato che aveva una sola manica lunga mentre il secondo braccio era completamente scoperto; il corpetto argentato era decorato con minuscoli diamanti che scemavano man mano che si avvicinavano all’ampia gonna che copriva i piedi scalzi. Portava due bracciali d’argento con minuscoli disegni celesti su entrambi i polsi, un paio di orecchini a goccia color perla e una collana con la luna e il sole sovrapposti. Impugnava uno scettro d’oro bianco che reggeva sulla cima un diamante a forma di stella a dodici punte. Adagiata sulla testa una tiara di diamanti. Ad ornarle la schiena un paio di candide ali. Aveva i capelli nero-blu che si confondevano con il cielo notturno, tanto che sembravano essere attaverasti dalla Via Lattea, erano ornati da minuscoli diamantini; gli occhi bianco brillante come le stelle sopra di loro. 




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo puntuale!!
Vi sono mancata?
In questo capitolo sono riuscita ad infilare qualche combattimento finalmente, non ero riuscita a farlo prima perché le priorità erano altre.

L'ho fatto comunque abbastanza soggettivo, volevo spiegare l'angoscia dei presenti; perdere un compango non dev'essere facile, specie se prima sei sempre riuscito a salvare tutti.
Durante il combattimento devo dire di essermi diverita nel fare l'espressione di Juvia (sappiamo tutti quanto può essere sospettosa)
L'esitazione di Yama mi pare piuttosto chiara, dopo aver realizzato che il padre è totalmente fuori di zucca e dopo aver perso l'amore della sua vita, non potete biasimarlo se ha tentato il suicidio.
Per fortuna qualcuno l'ha aiutato...
Eh già... chi è questa nuova figura scesa in campo?
Questo lo scoprirete la prossima volta (perché sono una persona molto simpatica)
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 per aver recensito e tutti voi che continuate a seguire questa mia piccola follia ;)
Noi ci vediamo la prossima volta con "Dea"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Ryu Hime