Fumetti/Cartoni americani > Batman
Segui la storia  |       
Autore: Harlequinade_97    12/02/2017    2 recensioni
[...]non aveva intenzione di ricevere un altro occhio nero per l'ennesimo scatto d'ira, e facendo appello a tutta la sua forza di volontà si preparò a fare qualcosa che raramente(o quasi mai) si accingeva a fare: tenere testa a Mr. J![...]
Genere: Comico, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harley Quinn, Joker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo dell'autrice: chiedo scusa per il mese di ritardo (causa esami universitari) ma finalmente ho concluso questa mini storia, ringrazio immensamente tutti coloro che hanno avuto pazienza e che leggeranno la conclusione, spero che venga recepita la mia prospettiva sui nostri due schizzati preferiti! P.S. non so se dovrei categorizzare il capitolo sul rating arancione...non è niente di volgare ma nell'insicurezza generale e per la sensibilità e nel rispetto di tutti vi avviso di una situazione hot(?)........ Ve l'ho detto che non so categorizzare no? Buona lettura.
 
Capitolo 3

Quel giorno Harley perse il conto di quante volte il Joker l'aveva stupita, ma con quest'ultima perla si superò. “Che cosa?” emise Harley impercettibilmente con gli occhi spalancati.
“Tu hai del potenziale, Harley, e non va sprecato. Vorresti farmi credere che, dopo tutto quel trambusto di poco fa, getti la spugna così facilmente?” Con un tono duro il Joker marcò queste parole, mutando poi la sua faccia in un espressione maligna: “Proprio adesso che stavamo iniziando a scaldarci...” 
“Ma allora è solo questo che ti interessa?! Prenderti gioco di me senza alcun limite! E io che pensavo..”  la sua voce andò man mano ad affievolirsi, ma venne scossa, in tutti i sensi, ancora una volta dal Joker:
“Smettila! Basta con le lagne e combatti!” urlò Joker scuotendo i polsi della bionda.

“Ma che diavolo ti prende?!” Si staccò con violenza dalla sua presa e iniziò ad agitare le mani teatralmente: “Perché tutto questo interesse così all'improvviso, perché tanto disturbo a farmi da life coach, eh? E a che scopo poi? Per continuare a essere la spalla comica che alla fine viene derisa da tutti e le prende sempre e comunque? Ma certo, ovviamente è così! Solo questo e nient'altro ci si può aspettare da te, sadico pazzoide dei miei stivali!”                     Ormai furente, Harley gli lanciò contro il cappello da giullare beccandolo in pieno stomaco:
“Ecco, brava la mia arlecchina!” Divertito, il Joker si teneva la pancia dal dolore temporaneo.

Harley, stanca di essere giostrata in quel modo, sbraitò un'ultima volta, abbassando gradualmente il tono della sua voce stridente: “Piantala! Non è con le lusinghe che mi calmerai! Dopo avermi provocata vuoi già far calare il sipario? Oh no, non te la darò vinta così facilmente, per calmarmi ci vuole ben altro sai?! E dal momento che si tratta di te in realtà... basterebbe anche un semplicissimo gesto d'affetto... di rispetto, che diamine..! E' davvero così impossibile quello che ti chiedo?”

Ignorando quest'ultimo commento Joker replicó: “Ma io non voglio che ti calmi, voglio che tu sfoghi la tua rabbia repressa da chissà quanto e voglio che mi urli addosso tutte le tue accuse, voglio che tu reagisca!” Le gridò contro, non con violenza ma con determinazione e un'inaspettata calma: “Voglio vedere la fenice che rinasce dalle sue ceneri ogni volta che muore, proprio come farebbe la cara, vecchia Harley.” Si avvicinò poi lentamente e le prese il mento tra le dita e Harley subito rabbrividì al contatto di quella mano gelida, ma non si scostò dalla presa.

“Sono perfettamente in grado di cavarmela da sola, io combatto da sempre... e neanche tu mi fermerai..non ho mica bisogno di te che me lo ricordi.” Disse Harley con fermezza, “Ma certo che hai bisogno di me...” sussurrò lui intensificando lo sguardo magnetico su quegli occhi azzurri ormai lucidi.

“Quindi vuoi la solita routine, desideri che io... cada? Solo per te? ” una punta di amaro nell'ultima frase della giovane.

“Non che tu cada ma che ti rialzi. Rivoglio indietro.. la mia Harley Quinn. Quella che aveva un'unica ragione per cui sopportava tutto questo, per cui è rimasta e si rialzava sempre... il suo folle amore.. per il sottoscritto...” mormorò a un respiro dal suo viso carezzando con il pollice dal centro del labbro inferiore di lei fino a tracciare un lungo mezzo sorriso invisibile. Poté quasi avvertire il battito accelerato del cuore di Harley a quella distanza.

“Per tutto questo tempo ..tu sapevi...perché-” emise lei in un debole sussurro ma fu interrotta da un paio di labbra scarlatte che si posarono con veemenza sulle sue, la baciò con un insistente e improvviso desiderio.
Harley dovette aggrapparsi letteralmente a lui, un po' per la fervente iniziativa del Joker, un po' per la confidenza che in un pochi attimi prese anche lei ad approfondire il bacio. 

Se ha intenzione di addolcirmi in questo modo....beh...allora ci sta riuscendo alla grande!

Joker di conseguenza la strinse ancora di più a sé se possibile e aumentò il ritmo della sua lingua dominante sulla sua, lei gli regalò deboli gemiti strozzati e iniziò anche ella ad attaccare: mordendo il suo labbro inferiore si guadagnò un lamento gutturale dal clown e una spinta che la fece finire intrappolata tra la porta e il suo carnefice affamato. Si lamentò per un secondo della botta violenta sulla schiena e l'attimo dopo prese a succhiare il labbro sanguinante del Joker che rispose con entusiasmo:
“Ah quanto mi piacciono.. le evoluzioni delle.. tue discussioni...” mormorò sulle sue labbra, “Le MIE...discussioni?!” si staccò e protestò Harley infastidita ma venne subito messa a tacere venendo risucchiata dai baci appassionati del Joker. Sorrise contro le labbra della giovane al pensiero dei suoi repentini sbalzi d'umore, tutto per causa sua!

Accidenti a te e al tuo charm Mr. J!

“Per la cronaca...” Harley fece pressione con i palmi delle sue mani sul petto del Joker allontanandosi con riluttanza dalle sue labbra, “La piega che sta prendendo tutta questa situazione... non vuol dire che ti ho perdonato... o che mi sono calmata!” mormorò con una vocina offesa tenendo il broncio e gli occhi bassi.
“Mmh si certo, sappiamo entrambi che quando fai quel particolare musetto imbronciato hai in mente solo una cosa, piccola sgualdrinella!” sogghignò il Joker al suo orecchio e prese a baciarle il collo. Harley inspirò di sorpresa al percepire una serie di piacevoli brividi ogni volta che Joker le sfiorava la pelle sensibile, 

“Mr. J...” quando sentì il soprannome sospirato ridacchiò malignamente nell'incavo della sua gola, ma Harley aveva ancora un dubbio che doveva mettere a tacere:

“Perché hai fatto finta di non sapere nulla fin dall'inizio?” 

Poi emise un lamento di frustrazione per l'interruzione, alzò il capo all'altezza del suo e annoiato disse: “Pensavo che anche una testolina vuota come la tua avrebbe capito... hai sentito cosa ho detto due minuti fa?! Apri bene le orecchie perché non lo ripeterò una seconda volta, anzi non lo ripeterò mai più perciò ricordati questo Harley” la strinse per le spalle e fissandola dritto negli occhi continuò con serietà: “Tu hai del potenziale, altrimenti perché ti lascerei gironzolare intorno a me? Per quale altro motivo ti avrei scelta se non per la tua completa ossessione per me e la tua forza distruttrice nascosta che aspettava solo di essere smascherata nel suo vero essere...”
Harley si sentiva sciogliere dentro e rischiava di esplodere dal desiderio, sin dalla prima sessione fu attratta dai suoi modi persuasivi, questo non poteva negarlo.. ma non poteva ancora ritenersi soddisfatta. 

Buon viso a cattivo gioco Harley! È una questione di principio! 

“Ci stai girando intorno pasticcino...” lo canzonò sottovoce, “Lezione di storytelling zucchina, quella era solo la premessa, sii paziente insomma! Non sai proprio apprezzare un minimo di suspense!” ribatté Joker con quel caratteristico tono ironico, “Questo tuo spirito combattivo pero' talvolta ha bisogno di una piccola spinta per venire allo scoperto... Ed è esattamente ciò che ho fatto prima, ti ho assecondato nella tua sceneggiata, ti ho aiutata, mio malgrado, non essendo famoso per le opere caritatevoli, ed eccoci qua. No non c'è bisogno che mi ringrazi, è stato... uno spasso!” e si lasciò andare in una risata sguaiata trascinando lentamente con sé anche Harley.

Tutto sembrava suggerire che il Joker in realtà si stesse solo prendendo gioco di lei sin dall'inizio, forse questa era solo una delle tante vittorie del clown a dispetto di Harley, ma la giovane aveva ricevuto la conferma che il Joker teneva a lei in un modo particolare...la sua tenacia combattiva...ciò che l'aveva caratterizzata da sempre...aveva scoperto che era una delle tante qualità(ne era certa) che la rendevano speciale agli occhi del Joker e anche per questo motivo di vanto personale, non si sarebbe mai più data per vinta, che sia per una spinta da un palazzo di 9 piani o per un pugno in faccia.  Harley considerava questa vicissitudine una grande piccola vittoria, motivo d'orgoglio in più per essere al fianco del clown principe del crimine di Gotham.

D'improvviso Harley lo prese il colletto della camicia avvicinandosi al suo viso e sorridendo maliziosamente disse: 

"Dove eravamo rimasti...pasticcino?"



Fine
 



Grazie...
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: Harlequinade_97