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Autore: MeinfridBlackforest    15/02/2017    0 recensioni
[Fumetti cartoni americani]
La Marvel negli anni 80 ha avuto una lunga storia di produzione di fumetti basata sui giocattoli.
Uno dei loro lavori arrivò con la ditta di giocattoli Tyco, che produceva principalmente Truck radiocomandati, ma dato che erano semplici modellini, non avevano una storia dietro.
Così crearono US 1, il primo supereroe camionista.
La seria uscì nel 83 e andò avanti per ben 12 numeri.
Dopo la conclusione della serie principale,il personaggio di US fece qualche cameo insieme a She-Hulk e Rocket Raccoon. Ricomparve nel 2010 in un Team-up insieme a Deadpool e nel 2011 lo si vede tra gli aspiranti babysitter per la figlia di Luke Cage e Jessica Jones.
Da allora non si è più saputo nulla.
Le storie originali di US erano veramente stupide, ma non erano cattive, anzi,erano divertenti e intrattenevano.
Quando ho scoperto questo personaggio mi sono detto: perché non riprenderlo e dargli una origine migliore?
Tenendo però quei pochi elementi per cui spiccava.
In poche parole dare vita al suo Reboot.
E qui ricominciano le avventure del supereroe più commerciale di sempre!
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Amarillo, nord del Texas, esterno giorno.
Il viaggio dei nostri eroi proseguiva senza sosta nel secondo stato più protetto dallo Shield, conosciuto anche come lo “Stato della stella solitaria”.
Us era entusiasta di poter guidare sulla storica strada della route 66, d’altronde dato che erano in “Vacanza”, Us aveva in mente un posto speciale e la fortuna volle che si trovava sulla loro strada.
Il giovane Hiro si era appena svegliato dalla sua pennichella e andò a vedere come stava Us.
Lo trovò lì, con il sorriso sulle labbra e con gli occhi stanchi ma vivi e alla radio stava partendo la placida armonia di “In the Shadow of The Valley”.
“Us, stai guidando da ore, abbiamo fatto solo una pausa bagno e non ci siamo fermati nemmeno per prendere un po’ di cibo”
“Infatti amico mio, è questa la vera essenza di questo lavoro, resistere e raggiungere l’obbiettivo, noi ripercorriamo lo spirito dei grandi pionieri americani!”
Hiro guardo Us con uno sguardo molto preoccupato, e gli chiese:
“Ti senti bene?” e aggiunse “Dal rossore dei tuoi occhi sembra che tu non batta gli occhi da molto”
“Non è nulla di che, in quel bagno ho trovato un tipo che mi ha venduto delle pillole stimolanti”
“Hai assunto droghe!?” chiese Hiro sbalordito
“No…ora però ho solamente paura che se sbatto gli occhi muoio.” Us successivamente si mise a ridere.
Hiro fu sconvolto dalle sue parole, ma Us si rivolse all’amico e gli rivelò che stava scherzando.
“Maledizione, non farlo più, mi hai fatto preoccupare!”
Us si mise a sbadigliare e disse “Tranquillo, comunque il vero motivo è che se dobbiamo raggiungere il prossimo stato per poi riiniziare a sparare e a catturare quei bastardi, tanto vale che concludiamo questa vacanza in grande stile”
“Che hai in mente?” chiese Hiro.
“Il Big Texan Steak Ranch!” rispose Us “Il cosa?” chiese Hiro.
“Semplicemente il Motel più eccitante del mondo, ristorante dove cucinano ogni tipo di carne, sede della famosa sfida “Mangia una bistecca da due chili entro un’ora e non paghi”, piscina enorme e a forma dello stato del Texas e aspetta…un teca con all’interno un serpente a sonagli!”
Hiro gli si illuminarono gli occhi e disse a Us “Tu… sei un bravo ragazzo”
“Lo so amico, e da quando siamo partiti da Lawton che non mangiamo cibo vero” rispose Us
“Ti manca tanto “Lawton” dico bene?” disse Hiro ridendo sotto i baffi.
“Farò finta di non aver sentito nulla, anche perché sono troppo contento, perciò tieniti forte Hiro, Texan Steak Ranch, stiamo arrivando!”
Dopo un'altra ora di viaggio, i nostri eroi riuscirono a raggiungere la loro “Terra promessa” il motel, giallo come la città che la ospitava e con la grande mucca di plastica da un lato, i ragazzi scesero da Truck lasciando Baymax di guardia.
“Dannazione” disse il povero robot in tutta tranquillità.
Dopo aver affittato una camera si incamminarono verso il ristorante.
L’atmosfera da saloon e l’arredamento in legno erano il pandam perfetto con lo stato del Texas, si misero a sedere e poco dopo arrivò una affascinante cameriera dai capelli rossi.
“Salve e benvenuti, cosa vi posso portare?” chiese la cameriera
“Io penso che prenderò…qualche salsiccia, due bistecchine e qualche pezzo di pancetta” disse Hiro
“Bene e per te invece?”
“Partecipo alla sfida della bistecca, grazie mille” rispose fiducioso Us
“Ok, ti piace il gioco duro” rispose la cameriera che andò subito a portare le ordinazioni.
“Sei proprio sicuro di voler partire così?” chiese Hiro
“Sono venuto qua solo per questo, non me ne andrò prima di averne finita una, non mi importa se dovrò pagare”
“La tua determinazione e fiducia sono cose da ammirare” rispose Hiro
Dopo un po’ di tempo la cameriera tornò con la grigliata mista per Hiro e poco dopo portò la super bistecca per il camionista.
“Ok, hai un’ora di tempo per finire la bistecca e i contorni, un’ora a partire da…ORA!”
Us si fiondò sulla bistecca e Hiro notò qualche lacrima scendergli dal viso, probabilmente la tenerezza e la consistenza di quella bistecca erano fatte della stessa materia di cui sono fatti i sogni, i sogni carnivori di Us.
Riuscì a spazzolarne un gran pezzo in pochi minuti, ma ciò che sarebbe accaduto dopo lo avrebbe lasciato con un po’ di amaro in bocca.
Al motel arrivarono un piccolo gruppo di motociclisti, erano in quattro e quando entrarono al ristorante l’atmosfera cambiò, tutti smisero di guardare l’abbuffata di Us e rivolsero lo sguardo verso di loro.
“Salve a tutti quanti!” disse uno dei motociclisti
La cameriera andò verso di loro e al tipo con il cappello da cowboy disse in maniera scontrosa “Che cavolo ci fai qui Brian?”
“Sono solamente passato a far visita al posto” rispose il cowboy
“Davvero, Mike ti manda ancora a fare la colletta per la sua banda?” rispose la cameriera in maniera sarcastica.
“Ehi, guarda che io sono uno dei pezzi grossi di questa banda, bellezza” si girò verso i suoi compagni e chiese “Ho ragione?” e tutti lo elogiarono.
“Comunque qua non ‘è niente per voi topi di fogna” rispose la cameriera
“Ma che cattiva, siamo soltanto venuti a darvi un avvertimento, pagate la nostra parcella e ci rivediamo il prossimo mese”
“Vattene Brian, non abbiamo intenzione di pagare niente” arrivò anche il proprietario che prese la cameriera per un braccio e le sussurrò “Taryn, cerca di stare calma”
“Col cavolo che sto calma, dovranno passare sulle mie chiappe irlandesi prima di fare danni”
Il cowboy lanciò un sospiro di noia, poi tirò fuori la sua rivoltella e sparò alla spalla del proprietario, la gente intorno si impressionò.
“Chad!” gridò la cameriera.
“Bene, finalmente ho la tua attenzione” e aggiunse “Che nessuno si muova!” si avvicinò a lei puntandole la pistola addosso “Stammi bene a sentire rossa, ho paghi o ti giuro che il locale avrà lo stesso colore dei tuoi capelli, chiaro?”
Ma mentre dentro il locale era piombato un silenzio tombale, l’unico che continuava a comportarsi normalmente era Us, anche Hiro che era accanto a lui gli suggeriva di smettere, finché non attirò l’attenzione di Brian.
Il cowboy si avvicinò al camionista, si mise a sedere e poggiò i suo stivali sul tavolo.
“Che stai facendo?” disse Brian con un accenno di rabbia
“Partecipo a una sfida” rispose Us con calma.
“La sfida del locale giusto…e come sta andando?”
“Giudica tu”
La bistecca stava per essere finita, fino a che il cowboy non tolse il piatto al camionista e lo gettò sul muro, buttandogli in faccia il fumo della sigaretta.
“Credi che sia un gioco!?” e aggiunse “Guarda amico, a me spararti in mezzo alla fronte non farebbe né caldo né freddo” e continuò “Eliminare un idiota come te sarebbe uno scherzo per me”
Us si girò e vide la bistecca a terra “Era un ottima bistecca, peccato”
La rabbia del cowboy non fece che aumentare, ma Us continuava a ignorarlo
“Scusami, Taryn, dico bene signorina?” e aggiunse “La bistecca e a terra, devo pagarla”
Brian si intromise “Be, dato che i soldi serviranno per pagare il nostro compenso puoi benissimo darli a me”
“Non ne ho alcuna intenzione” rispose Us e aggiunse “Hai disturbato il mio pranzo, la tranquillità di questo posto e hai anche ferito un innocente”
Briana si stava arrabbiando sempre di più mentre Us disse “Perciò ti propongo un patto, sfidiamoci, se perdo potete prendere tutto ciò che ho nel portafoglio se invece perdi tu sarai tu a pagare la mia bistecca, ci stai?”
Brian si mise a ridere e disse “Accetto la sfida, su fatti sotto!” “Un momento, non qua dentro, andiamo fuori a sfidarci e qualcuno chiami anche un ambulanza”
Us poi si appoggiò l’indice e il medio dalla parte destra della testa “Hiro, rimani qua dentro”
“Nessuno chiamerà nessuno!” disse Brian
“In realtà l’ambulanza era per te” disse Us in segno di sfida e subito dopo uscì dal locale.
Brian e i suoi lo raggiunsero e iniziarono “ok, solo una piccola regola, niente armi, solo calci e pugni”
“Ok, non userò armi” disse Brian e getto il suo revolver lontano “Questo è lo spirito” rispose Us
“Ma i miei amici no” e i tre ragazzi tirarono fuori le loro pistole, Us sorrise e gli disse “Va bene, vi lasciò un po’ di vantaggio” Brian si scocciò delle sue parole “Ma che blateri?”
“Infondo però non ha molto senso, dato che avete già perso” e dal camion partirono tre bombe fumogene, i quattro criminali furono disorientati e ciò permise a Us di disarmarli e picchiarli.
Dopo che la nebbia si alzò, Brian e i suoi si ritrovarono con le mascelle e i nasi fratturati, Brian non sopportava quell’umiliazione e raggiunse la pistola che aveva lanciato in precedenza per uccidere Us, ma venne fermato dalla cameriera, che lo disarmò e lo mise al tappeto.
Us ne fu impressionato “Cavolo, dove hai imparato?”
“Sai, quando si è una ragazza sola, bisogna impararle certe cose, te invece? Strano vedere un camionista abbattere quattro criminali ben armati”
“Quando si viaggia bisogna impararle certe cosa” rispose Us.
Us andò a prendere i soldi dal portafoglio di Brian e diede i soldi a Taryn per ripagare la bistecca.
Brian e i suoi si alzarono e fuggirono verso le loro moto “Me la pagherete bastardi!” gridò e successivamente scappò sulla sua moto.
Rientrarono dentro il locale e Us si rimise a sedere vicino a Hiro
“Ma come hai fatto?” chiese Hiro
“Un po’ di pugni e di materia grigia” rispose Us
Hiro capì che aveva usato i suoi poteri tecnopatici e per concludere ordinò una birra.
Nel frattempo i motociclisti erano tornati al loro rifugio.
“Capo! Capo!” gridò Brian aprendo la porta del rifugio
“Capo! Abbiamo un problema!”
L’uomo si girò, non era molto alto, ma sembrava essere molto muscoloso, con tutta calma gli chiese “Che tipo di problema?”
Quella sera stessa nella loro camera di motel Us ripensava a quello che aveva visto e continuava a farsi delle domande su quella cameriera.
“Vedo che fissi la finestra da un po’, che stai pensando?” “Qualcosa non mi convince in quella cameriera”
“Del tipo” chiese Hiro
“Da come ha disarmato quell’uomo, è stata rapida ed efficiente, non ha battuto ciglio”
“Forse è solo ben allenata” rispose Hiro
“Già, ben allenata…troppo ben allenata”
“Aspetta, non mi dirai…che sospetti che sia una spia di qualche tipo?” chiese Hiro
“Tenevo in conto questa possibilità e vorrei verificarlo”
“Va bene, vado a prendere il mio kit” rispose Hiro.
Us riuscì ad entrare nel locale, era buio tranne per una luce sopra il bancone, non vide nessuno all’inizio, ma poi da sotto il bancone spuntò lei, la cameriera.
“Buona sera, siamo notturni?” chiese lei
“Non riesco a dormire bene e volevo…sgranchirmi le gambe” rispose Us.
“Capisco…bè ora che ci penso, sei stato gentile a pagare la bistecca non finita con i soldi di quel cane, ma vorrei comunque offrire qualcosa da bere”
“Va bene” rispose Us mentre dall’altro lato della stanza Hiro con l’aiuto di Baymax vedeva e sentiva come procedeva la missione ed esclamò “Obbiettivo agganciato”
Taryn si abbassò di nuovo per prendere la bottiglia, ma Us sentì un rumore sospetto
“Cosa è stato?” chiese Us
“Scusa, qua sotto c’è molta roba, tranquillo, non è nulla”
Davanti a due bicchieri pieni di whisky i due si presentarono
“Comunque piacere di conoscerti, mi chiamo Ulysses Solomon Archer”
“Un nome per gli amici no?” chiese Taryn.
Us si mise a ridere e disse “Us, per gli amici”
“Molto piacere Us, io sono Taryn O’Connel” e aggiunse “Dimmi, che ci fa un camionista insieme a un bambino asiatico da queste parti?”
“Il ragazzo è il mio meccanico, anche se non si direbbe, stiamo facendo un viaggio per conto di un’azienda privata e dobbiamo arrivare in California.” “Interessante” rispose la ragazza
“E te invece Taryn, raccontami un po’ di te, fai la cameriera da tanto?”
“Da appena un mese” “Così tanto e con quei brutti ceffi?” chiese Us
“Si, non sono nata qui, ho viaggiato per un po’, pensa che ho fatto per un periodo anche la camionista, poi mi sono fermata in questo posto”
“Hai fatto la camionista?”  “Si, ma l’ho fatto perlopiù per eredità, mio padre era un camionista, perciò ho provato per un po’ quella vita.”
Us si fermò un attimo a riflettere sul suo passato “Padre…” prima che Taryn lo svegliasse
“E tu dimmi, da quanto fai questo lavoro?” chiese Taryn “Un paio di settimane “rispose Us e aggiunse “Anche io lo sto facendo…diciamo per eredità”
“Abbiamo parecchio in comune “disse la ragazza mentre Us le sorrise, lì però calò un silenzio sospetto.
“Io ho un po’ di fame, vado a prendere un po’ di torta, ne vuoi?”
“Si” rispose Us
Us mise mano alla trasmittente “Us, ci sei?”
“Si”
“Come è? Dici che è veramente una spia?”
“Non ne sono sicuro, ma sta usando il trucchetto delle cose in comune e la cosa mi rende sospettoso”
“Tranquillo, ti guardo le spalle e in caso di necessità, Baymax può entrare in azione”
“Sta tornando, rimani in ascolto”
Taryn tornò con la torta di pesche avanzata, tagliò due fette e la servì “assaggia pure”
Us fisso la torta mentre Hiro gli parlava nell’orecchio.
“Probabilmente è veleno, fai tutto quello che vuoi, ma non mangiarla”
Us non lo ascoltò
“Ok, la stai mangiando, ma non finirla”
Us ignorò anche quest’ordine
“Ok, l’hai finita, ma non chiedere…”
“Il bis per favore” disse Us guardando il volto sorridente di Taryn.
“Razza di idiota, perché mi stai ignorando!?” poi Hiro notò la mano di Taryn scendere verso il bancone per prendere qualcosa
“Sparale stupido!” gridò Hiro
“Le sparo dopo la seconda fetta” Taryn rimase stupita da quelle parole “E poi ci ha già scoperti”
“Cosa?”  Chiese Hiro
“Ha ragione ragazzino, vieni pure qua dentro, non mordo” rispose Taryn.
Hiro raggiunse Us e Taryn
“Ok, come?” chiese Hiro “Andiamo, un camionista che conosce le arti marziali, bombe fumogene piovute dal nulla e con la coda dell’occhio sono riuscito a vedere il vostro amico robot che spiava la finestra.” rispose Taryn.
“Avevo sentito dire allo Shield aveva un camionista che agiva come agente, ma non pensavo che mi sarebbero capitati durante il mio periodo di vacanza”
“Ti abbiamo incontrato per pura fortuna oppure c’è un altro motivo per cui sei qui?” chiese Us
“Si, diciamo che quella che era un periodo di ferie si è trasformato in una missione sotto copertura”
“Qua in Texas? Pensavo che fosse uno degli stati maggiormente protetti” disse Us
“Protetti, non inespugnabili” rispose Taryn
“Quei motociclisti c’entrano qualcosa?” chiese Hiro
“Si, il loro capo, Mike detto “Il re delle moto”, ho scoperto che ha dei legami con l’Hydra per la vendita di una nuova e pericolosa arma, per essere precisi so che si tratterebbe di un esoscheletro militare in grado di aumentare le capacità fisiche, Il problema è che lo Shield è impegnato in un operazione costosa e molto segreta al momento e non volevo nemmeno far saltare la mia copertura, così la direttrice Hill mi ha detto di  “Aspettare un camionista” , io non capivo all’inizio, ma poi siete arrivati voi e mi hai tolto ogni dubbio.” Disse Taryn.
Us pensò “Vacanza…si certo, come no, maledizione Hill”
“Bene, perciò adesso le uniche domande sono dove, come e quando lo fermiamo?”
“Mike si ritrova con la sua banda vicino a un vecchio magazzino abbandonato, sospetto che l’esoscheletro si trovi lì”
“Quanti sono insieme a quei rifiuti che ho pestato?” Chiese Us
“Sono una quarantina, contando anche Mike” rispose Taryn.
“Molto bene, possiamo farcela facilmente” Disse Us “E come vorresti fare?” chiese Taryn.
“Hiro, vai a preparare lo US1”
“Subito” rispose Hiro
 “Taryn, tu spogliati invece” la ragazza gli diede uno schiaffo.
“Io intendevo vai a cambiarti”
Dopo un paio di minuti, Hiro, Us e Taryn furono tutti e tre sullo US1, Us mise il Truck in assetto da guerra, mostrando la vera forma del veicolo
“Wow, ok è molto…impressionante ma…quale sarebbe il piano?” chiese Taryn
“Hiro, mostra pure” disse Us e Hiro tirò fuori una valigetta, al cui interno si trovavano diversi caricatori per pistola “Questi sono tranquillanti di ultima generazione, con questi potremmo abbatterli e catturarli tutti quanti, sono molto potenti, se ti colpiscono svieni per 24 ore e poi non ti ricordi più nemmeno il tuo nome”
Taryn fu impressionata dall’oggettistica ma ritornò alla domanda principale “Ok, ma di nuovo, quale è il piano?”
“Il piano è semplice, carichiamo le armi, andiamo verso il rifugio, usiamo il cannone segreto dello US1, sfondiamo il muro, spariamo ai cattivi, catturiamo il capo e prendiamo la tecnologia.” Disse Us
“Mi sembra…un po’ troppo rumoroso e improvvisato”
“Fino ad adesso ha funzionate nel 50% delle volte” rispose Us
Mentre si avviavano verso il rifugio della banda Taryn chiese “Scusa Us, dato che dovremmo combattere, mi sei sembrato molto abile e astuto, da quanto è che sei un agente sul campo?”
“Sono stato reclutato subito dopo il college” rispose Us pacatamente
“Ma quanti anni?”
“22 “rispose Us “22? Ma io ne ho 24 e sono stata autorizzata a operare sul campo solo un anno fa!”
“E davvero così male?” “No per niente, è solo che mi sembravi…così esperto, come hai fatto ad avere l’autorizzazione per questa vecchia operazione anche se sei un novellino?”
“Diciamo che sono stato già fortunato ad avere la patente per guidare quest’affare”
Arrivarono nei pressi del magazzino e lì Us iniziò ad accelerare.
“Us…che stai facendo!?” “Eseguo il piano, Baymax, tieni Hiro stretto!”
“Subito” rispose il robot.
Il Truck accelerò verso il muro, sembrò schiantarsi, ma dal cofano della macchina si aprì uno scomparto che fece attivare un cannone laser che fece esplodere il muro e formò un buco abbastanza grande da permettere allo US1 di entrare.
“Stai bene Hiro?” chiese Us “Si”
“Te Taryn?”
“Sono solo morta” rispose sconvolta “Questo è lo spirito” disse Us.
“Ora usciamo e addormentiamoli”
I due agenti uscirono dal Truck e iniziarono a sparare sui criminali i dardi che Hiro aveva preparato, la sparatoria si risolse in fretta, anche perché Taryn ebbe la soddisfazione di sparare in faccia a Brian.
Sembrava che fosse finita, ma i nostri eroi non trovavano il loro capo, Mike il re delle moto, ma una voce interruppe la loro ricerca.
“Ulysses Solomon Archer, agente dello Shield conosciuto anche come “US1” o “Il samurai della strada”, ti stai facendo un nome dalle parte dell’Hydra mio caro.”
“Fatti vedere Mike!” disse Us
“Sono proprio qua sopra” Taryn e Us alzarono lo sguardo e videro un essere gigantesco sulle impalcature, era corazzato e sembrava avere intenzioni ostili, fece un salto dall’impalcatura e quando atterrò creò un piccolo cratere intorno a lui.
“Eccomi qua, sono venuto a giocare un po’ con voi”
Sul campo lo raggiunse anche Baymax, Hiro lo aveva mandato a combattere per dare man forte ai due agenti.
Il nemico indossava il fantomatico esoscheletro di cui aveva parlato Taryn.
“Vi piace? la H.S.B (Hydra Suit Battle) è l’ultimo ritrovato nel combattimento superumano dell’organizzazione, non sarà agli stessi livelli di Iron man, ma è forte, ve lo posso assicurare”
Us gettò le pistole a tranquillanti e passò a Taryn un revolver “Cosa vuoi fare?”
“Hiro diceva che non ce ne era bisogno, ma io mi sento più sicuro sapendo di avere un cannone o due”
“Spara!” i due agenti spararono tutto ciò che avevano su Mike, ma la sua armatura parò i proiettili senza tanti problemi
“Adamantio, mi è costato uno sfacelo, ma almeno ho la sicurezza di poter fare il culo a parassiti come voi”
Mike partì contro Us e riuscì a gettarlo a 20 metri di distanza con una spallata in corsa.
“Fuori uno, tocca a te signorinella”
Taryn riuscì a schivare alcuni dei suoi pugni e cercò di accoltellarlo, ma la lama si spezzò e Taryn si beccò un calcio.
“Se non ti è riuscito ferirmi con i proietti di una Magnum, cosa ti fa sperare che saresti riuscita con un coltello?”
Fu la volta di Baymax, che ingaggiò una pesante lotta contro Mike, sembrava che il robot potesse tenergli testa, ma Mike riuscì comunque a sconfiggerlo.
“Questa interfaccia elettronica è meravigliosa, nulla può fermarmi!”
Us ripresosi dal colpo ricevuto, sentì quelle parole “Elettronica…perfetto!”
Us si gettò addosso a Mike ma il re delle moto lo afferrò per il collo “Sapevo che eri pazzo, ma non sospettavo che fossi anche stupido”
E gettò via Us come se fosse un giocattolo, Mike venne nuovamente ingaggiato da Baymax e anche questa volta il robot non riuscì a fermarlo.
“Arrendetevi e fatevi ammazzare!” disse Mike
Ma Us si mise a ridere “Che cosa c’è di tanto divertente? L’ultima botta ti ha fatto perdere qualche pezzo di cervello?”
“No, ma la tua ultima presa mi ha dato la possibilità di batterti” Us si mise l’indice e il medio della mano destra sulla placca di metallo e dopodiché Mike non fu più capace di muovere l’armatura.
“Ma perché…Perché NON MI MUOVO!” l’armatura poi rigetto Mike fuori dal suo involucro e Us si avvicinò
“Perché glielo detto io” rispose Us
Mike lo guardò con rabbia e disprezzo.
“Ora alzati in piedi Mike, ti farò vedere quanto sei incapace” disse Us
“Che mi importa” Mike si alzò e si gettò verso Us “Anche senza l’armatura posso comunque prenderti a calci nel sedere!”
Ovviamente non fu così, Us prima lo stese con un calcio allo stomaco, poi fu tutta una serie di colpi alla faccia e allo sterno
“Questo è per la spallata di prima, questo è per il calcio a Taryn, questo è per Baymax”
Mike si ritrovò con le spalle al muro e Us assestandogli un ultimo calcio, sfondò quel muro.
“E questo è perché non sopporto i rifiuti come te!”
Inutile dire che dopo quello scontro Hiro chiamò la direttrice Hill per mandare rinforzi e recuperare la tecnologia.
Il giorno seguente fu il momento di ripartire, le “vacanze” di Us e Hiro erano ormai finite, era il momento di ripartire, non prima di aver fatto gli ultimi saluti.
“Fate buon viaggio, mi raccomando, state attenti” disse Taryn
“Non preoccuparti, hai visto come agiamo, no?” rispose Hiro
Taryn si avvicinò a Us e gli chiese “Scusa Us, ma c’è una cosa che non mi hai mai detto”
“Spara”
“Perché hai accettato questo incarico? Viste le tue abilità potresti essere assegnato a operazioni più importanti”
Us si girò verso il Truck e rispose “Giustizia…ho accettato per fare giustizia, ho accettato per scovare gli assassini dei miei genitori…e i rapitori di mio fratello”
“I tuoi genitori?” chiese Taryn.
La ragazza si avvicinò e prese il braccio di Us
“Anche i tuoi genitori erano coinvolti nello stesso programma di mio padre”
Us la guardò e capì subito le sue parole, anche lei aveva perso qualcuno per colpa loro.
“Us…trovali e catturali, per te, per tuo fratello e anche per me”
“Non preoccuparti, li troverò”
E così dopo essere saliti un'altra volta a bordo dello US1 i nostri eroi ripartirono.
“Cavolo, è stata una vacanza orribile” disse Hiro
“Dai, non è andata così male, abbiamo mangiato bene, abbiamo aiutato delle persone e abbiamo conosciuto una ragazza carina” rispose Us
“In effetti è vero, e anche la camera da letto non era niente male”
I computer emisero una serie di suoni “Us è in arrivo una chiamata dalla direttrice Hill”
“Mio Dio! Ok passamela, ho da dirgliene un paio”
Con il pilota automatico inserito e con lo schermo davanti agli occhi, apparve la direttrice Hill davanti al camionista.
“Allora Us, come sono andate le vacanze?”
“Tu le chiami vacanze, eravamo nel posto migliore del mondo e mi sono piombati addosso di tutto, criminali, agenti sotto copertura, esoscheletri, e per finire non ti sei fatta scrupoli ad utilizzare queste fantomatiche vacanze per mandarmi di nuovo contro l’Hydra”
“Diciamo che ti ho dato i compiti delle vacanze per farti tornare ben preparato a scuola”
“Ho già una laurea grazie mille, e comunque queste non sono missioni, ma prove di sopravvivenza, Hiro sta iniziando a finire i materiali, non possiamo chiedere i rinforzi se non a missione ultimata, perché mi stai aiutando ma allo stesso tempo rallentando, me lo spieghi?”
“Per il semplice fatto che mi aspetto grandi cose da te” rispose Hill sorridendo.
“Grande risposta evasiva” disse Us
“Ad ogni modo, abbiamo ultimato le ricerche sul prossimo impianto dell’Hydra nel Nuovo Messico, e le nostre fonti hanno confermato le nostre ipotesi, guarda questa immagine.”
Us la vide e riconobbe subito quella faccia, era Jeff “Jeff…”
“Esattamente, puoi raggiungerlo e salvarlo, l’impianto si trova ad Albuquerque”
“Se continuiamo a questa velocità possiamo raggiungerlo entro domani sera” disse Hiro.
“Perfetto, buon viaggio e buona fortuna, ne avrete bisogno”
Le comunicazioni si interruppero e Us schiacciò sull’acceleratore, sapeva dove andare.
“Non preoccuparti Jeff, sto arrivando”.
   
 
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