Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Hikari_11    15/02/2017    1 recensioni
(Elsanna)
- Oh..- rispose appena Anna. - Certo.. che stupida che sono, tu hai molti impegni, hai un regno da gestire, non puoi certo perdere del tempo-
-..con me..-concluse infine.
Anna perdonami, ma io...
-Devo andare- aggiunse Elsa e si voltò scattando via in fretta per le scale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Anna, Elsa, Hans
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Capitolo 9- Nuovi Inaspettati orizzonti

A volte il destino ha piu' fantasia di noi- Antonacci




Stupida Elsa! non ho bisogno di te! mi hai sempre esclusa, mi sono abituata a dover stare da sola.

Anzi sai una cosa? mi farò degli amici! Mi circonderò di persone che non mi faranno di certo rimpiangere di non avere una sorella odiosa come te.

 

Anna vagava irrequieta nella stanza tirando fuori caoticamente tutti i vestiti che aveva negli scaffali.

Iniziò a provarne qualcuno ma mai soddisfatta, li accatastava subitamente a terra e ricominciava aprendo freneticamente altri cassetti e rovistando nelle scatole passando in rassegna tutte le borse e scarpe che si potessero abbinare ai suoi vestiti.

Ah Elsa e poi non sai che oggi ho un appuntamento con Hans! Vedi non starò a piangermi addosso mentre tu mi ignori, ho altre persone che mi apprezzano.

 

Pensò continuando a spargere capi.

 

 

______

 

 

Stupida ragazzina! non vuoi proprio capirlo che è meglio per te che tu mi stia lontana? Ho rischiato di ucciderti ancora una volta! Ma tu sei testarda e non sai e non vuoi capire che io non sono una persona buona

 

pensò Elsa iniziando a scagliare lame di ghiaccio alla parete per dare sfogo a tutta la sua rabbia.

 

Ecco lo vedi quanto sono pericolosa?

 

Infine la bionda si inginocchiò a terra priva di forze, poi quasi fosse il gesto più naturale possibile proruppe in un pianto disperato. Spilli ghiacciati, generati dal suo potere, iniziarono a cadere dal soffitto come gocce di pioggia. Con la mano bagnata di lacrime la regina ne colse qualcuno, erano piccoli ed appuntiti, ed ella ne strinse un paio nella mano come nel tentativo di uccidere il suo pianto. Il dolore fu acuto e quando gocce di sangue cominciarono a colare dal suo palmo essa lasciò la presa e fece scivolare le schegge sul pavimento.

 

-Sono solo un mostro-

sussurrò, ed osservò il ghiaccio sciogliersi in un'acqua rossiccia.

 

Eppure nonostante quel sangue Elsa si chiese perché il dolore più grande che sentiva non fosse quello causato dalla ferita, ma uno più intenso, più profondo, uno che proveniva dal cuore.

 

______________

 

 

ore 17.00 davanti alla locanda del pino

 

-Hans!- esclamò la giovane saltando alle braccia del ragazzo.

-Ehi bellissima- disse raggiante il ragazzo abbracciandola.

Anna lo trovò più bello della prima volta che si erano visti: per l'occasione egli aveva indossato un giacchetto marrone che gli risaltava le robuste spalle, un paio di pantaloni che gli fasciavano le gambe atletiche e portava un paio di stivali, fino alle ginocchia, dello stesso colore del giacchetto.

-Mi sei mancato- bisbigliò la rossa affondando il viso nell'incavo del suo collo.

-Anche tu molto. Questi tre giorni mi sono sembrati un'eternità. Sono davvero felice di rivederti-

-Mi devi raccontare che hai combinato senza di me, sicuramente altri guai!- aggiunse.

-Beh dai mica sempre..-

 

Ho solo rischiato di morire..

 

-Sì sì conoscendoti non me la racconti giusta- scherzò l'altro.

-Dunque..che facciamo? cioccolata calda?- propose la rossa.

-Eh no bella stavolta non mi porti in quella catapecchia!- la canzonò il ragazzo.

-Ehi non è così butta! Ha un suo fascino anche quel posto-

-Sei l'unica principessa che porta un ragazzo in una taverna lugubre ad un appuntamento-

- Fidati di me questa volta ti porto io da qualche parte. Ho una sorpresa per te!-

-Wow! Davvero? Amo le sorprese-

-Bene e vedrai ti piacerà molto!- disse afferrandole la mano.

 

Appuntamento? Sorpresa? E ora mi prende per mano. Oddio oddio troppe cose in una volta. Sono troppo eccitata! Calma Anna, Calma

 

-Tutto ok? hai le mani un po' sudate- osservò lui.

-Chi? io? No! ecco è che.. avevo messo i guanti e..lo sai questi guanti fanno un calore assurdo! Mi fanno sudare!-

disse ridacchiando nervosamente.

-Beh comunque qualche indizio sul posto?- chiese cercando di cambiare discorso.

-Non posso dirti niente mi dispiace!-

-E dai!-

-Ma scusa che sorpresa sarebbe altrimenti?-

-Ma io non ce la faccio a resistere senza un indizio!-

-Meno male che ti piacevano le sorprese. Povero chi te le fa!- disse ridendo di gusto.

-Scemo! E va bene proverò a resistere.. -

-Siamo arrivati?- aggiunse dopo poco.

-Ma stiamo camminando solo da 5 minuti!- notò l'altro.

-Beh magari eravamo arrivati..magari la sorpresa era che tu mi portavi alla taverna!-

-Sì va beh! Tu sogni troppo ad occhi aperti-

-Dai non ci metteremo tanto prometto, ora affretta il passo che altrimenti facciamo tardi-

 

 

 

Dopo mezz'ora

 

-Siamo arrivati?-

-Manca poco- la rassicurò Hans.

-Uff che stanchezza! guarda che io non sono una che cammina tanto, al massimo faccio avanti e indietro nel corridoio del castello. Beh che poi solo quello posso fare: avanti e indietro, su e giù, primo piano ultimo piano, ala destra, ala sinistra, è un continuo tutto il giorno. Però sì a parte quello non cammino tanto, non sono una grande sportiva, non ho molto fiato-

-A me non sembra che ti manca il fiato- scherzò l'altro.

-No davvero, non ne ho, non faccio sport io, te l'ho detto faccio solo avanti e indietro, destra e sin..-

-Va bene va bene va bene principessa ho capito. Tranquilla ora non dovrai più sprecare fiato, siamo arrivati!-

-Oh finalmente!- esclamò raggiante la rossa.

-Però un'ultima cosa, devo bendarti- rivelò il ragazzo.

-Che?- chiese confusa l'altra.

-Eh già altrimenti che sorpresa è?-

-Mi stai mettendo sempre più curiosità..Va bene accetto!- esclamò Anna.

-Allora vieni che ti metto la mia sciarpa- disse togliendosela dal collo e avvolgendola attorno alla nuca della principessa.

-Ecco qua, sistemata per le feste-

-Ci vedi?- le chiese.

-No! Tutto nero-

-Perfetto! Allora vieni, dammi la mano che ti porto io..-

 

Ci risiamo.. che agitazione!

 

-Ci vuole tanto?-

-No dobbiamo solo girare l'angolo, vieni- disse trascinandola in avanti.

-Ecco ora puoi aprire..- disse eccitato.

Anna si slegò la sciarpa che le copriva il volto e con occhi esterrefatti osservò lo spettacolo che si stagliava di fronte a lei: erano su un belvedere che affacciava sul mare di Arendelle, poco distante dalla città ma in un posto in cui non era mai stata, l'acqua brillava all'orizzonte dei mille colori del tramonto e il suo sguardo si perse verso l'infinito orizzonte che il cielo e l'acqua definivano confondendosi tra quelle sfumature cromatiche. Non aveva mai visto il mare di Arendelle sotto una luce così bella, né era stata in un punto così alto della città.

-E' stupendo Hans..- seppe solo sussurrare.
-Non me lo aspettavo, è bellissimo-

 

-Sono contento che ti piaccia ma..a mio parere non è l'unica cosa bella che vedo io qui- le bisbigliò all'orecchio, abbracciandola alle spalle.

Anna arrossì di colpo, sentendosi un po' a disagio per quel gesto che l'aveva colta alla sprovvista.

-Stai tranquilla, rilassati, qui ci siamo solo io e te- gli disse l'altro, intuendo i suoi timori. Poi la strinse ancora di più.

- Sei molto carino Hans ad avere tutte queste premure per me..non tutti ne hanno-

-E non sanno cosa si perdono, tu sei meravigliosa Anna- le sussurrò ancora, poi le voltò il viso per avvicinarlo al suo e senza che Anna potesse realizzare cosa stesse accadendo le lasciò un bacio.

Anna arrossì vistosamente e ricambiò appena, paralizzata dalla timidezza. Era il suo primo bacio quello, pensò, e data l'atmosfera era un vero bacio da principessa di una favola, tuttavia non riusciva a capire lei stessa cosa stesse provando, se non confusione, mentre le labbra del ragazzo sfioravano le sue.

 

Lui mi ama, lui mi apprezza, lui ci tiene a me, non come altri

 

pensò mentre lo strinse a sé per ricambiare ancora una volta un altro bacio.

 

Erano stati quasi tutto il pomeriggio a scambiarsi effusioni abbracciati al tramonto quando Anna si accorse che era ormai ora di tornare a palazzo. Non che volesse cenare con Elsa ma non voleva darle il pretesto per rimproverarla se avesse saputo di un'altra sua fuga da palazzo.

-Hans ora è meglio che vada- disse dispiaciuta.

-Di già?-

-E' sera e..sai che Elsa non vuole che io esca..-

-Ma non è giusto Anna, lei dovrebbe lasciarti libera, lei dovrebbe volere il tuo bene..-

-Già..ma non è così- rispose amareggiata.

-Ma non puoi continuare a sopportare tutto questo-

-Finché vivo con lei nel palazzo devo rispettare le regole-

-E allora va via! Anna io..posso dire una follia? ti amo così tanto che.. sarei pronto a farlo anche ora..Sposami!-

-Sposarti? cosa? io..-

-Ti immagini una vita insieme? Niente più restrizioni, solo libertà, quanti mari belli come questi vedremo io e te! io voglio renderti felice ogni giorno, vedere il tuo sorriso tutte le mattine, fai questa follia insieme a me!-

-E avremo un camino, tanti bambini e cioccolata calda tutti i giorni?-

-Quando vorrai, al mattino al pomeriggio e alla sera- disse l'altro ridacchiando.

-Tutto per te- aggiunse.

-Posso dire una follia ancora più folle della tua..sì voglio sposarti!-

 

 

 

 

 

 

 

  
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