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Autore: Oducchan    16/02/2017    2 recensioni
Oikawa fissa accigliato il contenuto della padella, sperando forse che fulminandolo con abbastanza astio quello ritorni a un colorito commestibile. Il contenuto della padella ricambia l’occhiata, senza scomporsi, e rimane perfettamente carbonizzato e decisamente immangiabile.
[Ushijima - Oikawa]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore: Oducchan
Titolo: Love, love, love
Fandom: Haikyuu
Personaggi: Oikawa Tooru, Ushijima Wakatoshi
Pairing: UshiOi
Genere: slice of life, romantico, fluff
Avvisi: future!fic (sono un po' più adulti e sono da poco assieme <3), possibile OOC (vedi nota sotto)
Rating: giallo
Note:
Ora, arrivata praticamente in fondo m'è salito un dubbio barbino: stai a vedere che quello bravo a cucinare è Oikawa e io ho appena fatto una frittata? Ovviamente la wikia non mi ha chiarito il dubbio, pertanto io lo tengo come blando avviso.
Scritta per il COW-T, parole chiave "spalle" "bacio" e "brivido".
(Il titolo è un piccolo omaggio a una delle mie fanfiction preferite di Tenipuri, Love, love, love di lahdolphin)


 
Love, love, love
 
Oikawa fissa accigliato il contenuto della padella, sperando forse che fulminandolo con abbastanza astio quello ritorni a un colorito commestibile. Il contenuto della padella ricambia l’occhiata, senza scomporsi, e rimane perfettamente carbonizzato e decisamente immangiabile. Con un sospiro e una mezza imprecazione, il ragazzo si allunga verso la pattumiera e vi rovescia tutto il contenuto, tornando poi verso il frigorifero a cercare qualcos’altro da cucinare. Possibile che sia così complicato preparare una colazione decente?
L’amara verità è che no, Oikawa Tooru non ha alcun talento per i fornelli, e questi non paiono essere ammaestrabili allo stesso modo di un pallone.
È ancora lì, a scrutare tra le fauci dell’elettrodomestico per decidere se gli conviene davvero affrontare una nuova lite con la carne e le verdure o se è meglio invece puntare alle uova [ma sono atleti, e il colesterolo?!], quando un paio di braccia muscolose gli circondano a sorpresa i fianchi, facendolo sobbalzare con uno squittio molto poco mascolino.
-Oikawa- mormora una voce bassa, armonica, quella stessa voce che quando mormora il suo nome in quel modo di solito gli fa correre un brivido caldo lungo la schiena fin tra le gambe. Ora però è ancora un po’ intrisa di sonno, quindi gli riscalda soltanto il cuore di tenerezza. Sorride, e torce il collo per baciare il suo fidanzato sulla guancia.
-Bensvegliato- chioccia, sistemandosi meglio nell’abbraccio. Il corpo di Ushijima è solido e caldo, contro le sue spalle nude, e Oikawa è sempre meno interessato alla colazione e sempre più distratto dalle promesse che esso pare volergli suggerire. Ushijima, con un basso mugolio di assenso, gli bacia il collo.
-…sento puzza di bruciato- mugugna, dopo qualche secondo di soffice, intimo silenzio. Oikawa s’irrigidisce di scatto, punto sul vivo. Sbatte chiuso lo sportello e si schioda dalla sua stretta, camminando rapido verso il bancone.
-Sarà una tua impressione. Ora siediti, cucino la colazione!- trilla, melodioso, sfoggiando il sorriso delle grandi occasioni, quello con cui cerca di imbrogliare il prossimo (quello con cui gestisce le fan, quello con cui tenta di convincere Iwaizumi che sì, ha finito tutti i compiti che il professore di chimica ha dato loro, quello con cui risponde a sua madre che, andiamo, è ancora troppo giocane per sposarsi!). Ma che purtroppo per lui, con Ushijima non ha mai funzionato troppo bene. Infatti, prima che possa fermarlo, con la coda dell’occhio lo vede dirigersi verso la spazzatura, annusando l’aria, e constatare il danno.
-…ci penso io. Tu vai ad apparecchiare- è il suo unico, monotono, commento. Oikawa si volta di scatto, indignato, ma Wakatoshi è più rapido e gli chiude la bocca con un bacio –I tuoi panini sono nella seconda scansia, ho fatto scorta ieri-
Per un attimo, Oikawa è estremamente combattuto sul da farsi, se procedere a strozzarlo e poi a far sparire il cadavere, o se spingerlo contro il frigorifero stesso e prenderlo (o farsi prendere?) lì, ora e subito. Ma dopo qualche secondo di terribile dibattimento interiore, si attesta sull’assestargli una sonora pacca sul fondoschiena.
-Grazie, maritino- chioccia, baciandolo a sua volta sulla punta del naso. E poi ancheggia a cercare le stoviglie, non ancora del tutto pratico dell’appartamento dell’altro.
Ushijima lo guarda, immobile, per qualche secondo, rischiare di inciampare nel tavolo e prendersela con la tovaglia, ma poi si limita a scuotere il capo e sorridere alla sua testa spettinata e alle sue spalle nude.
Un risveglio più bello di quello proprio non potrebbe desiderarlo, e spera davvero possa diventare presto la meravigliosa costante della sua vita.
   
 
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