Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Mira_Litkin    16/02/2017    0 recensioni
Una raccolta di one shot/drabble/flashfiction sui nostri cari hetaliani 2p!
Perché ci sono poche ficcy su di loro e bisogna rimediare u.u
A questa raccolta parteciperà anche jayne_blindfold13, la mia cara amichetta crucca... E con molta probabilità anche un'altra ragazza di cui non ricordo il nome qui su efp, perciò un giorno gle lo chiederò.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: 2p!Hetalia, 2P!Nyotalia, Chibi!Hetalia, Pirate!Hetalia, Un po' tutti
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

!ATTENZIANE!
Questo capitolo sarà sulla F.A.C.E.S. Family, questo vuol dire che ci sarà anche Seychelles (Marceline). Inoltre, è una Human!Au, quindi sarà una famiglia "normale".

Detto ciò, buona lettura~

 

~~
Normalissimo pomeriggio in casa Kirkland

 

Era un pomeriggio d'estate, bestemmie e urla di disperazione si levavano da casa Kirkland. I bambini stavano giocando all'assassinio come al solito e Marceline si immedesimò come sempre un po' troppo nell'assassino.

La bambina faceva davvero paura ai due, e con quel coltello da pesca sporco di sangue di merluzzo... Anche Francois ne era inquietato in quei momenti.

Marceline aveva la pelle caramellata e gli occhi neri come abissi, tanto da farti venire un senso di vuoto se li guardavi troppo a lungo. I capelli erano neri e boccolosi avvolti in due nastrini color pastello, abbinati con il vestitino stile confetto del giorno -la madre trovava che il pastello le stesse molto bene. Andava in giro con un coniglietto violetto pastello che se si premeva l'orecchio produceva una melodia a carillon.

Era testarda ma gentile, e inquietante. La verità era che la bambina era un po' viziata dalla madre, perciò era abituata a fare come le pareva e non c'era modo di farle cambiare idea.

Julie e Francois erano separati da cinque anni, per via del problemino con l'alcool di lui e dell'essere insopportabilmente snob di lei. Da quando si separarono, Marceline cominciò a passare il week-end col padre e il resto della settimana con la madre. Fu così per molti anni, e quella domenica pomeriggio estiva non faceva certo eccezione.

Allen era il classico bambino americano pizza-videogiochi, solo orientato verso... Il male. Daddy ha sempre voluto che lui fosse in grado di difendersi da solo, ma Allen non ha mai recepito il fatto che non si doveva fare del male ai più deboli. Perciò era il bulletto della scuola, megalomane e sboccato.

Questo quando Marceline non c'era.

Quando Marceline e Allen erano nella stessa casa, gli occhi cremisi del bambino - di solito rilassati - erano in quei momenti vigili come non mai. Un ghigno tirato piazzato in viso, di chi non vuole mostrar debolezza. Ed era sempre in allerta, pronto a scattare.

Anche in quel momento era così.

Si guardava intorno brandendo la sua fida mazza chiodata -fatta in casa ovviamente, Daddy non gle ne avrebbe mai comprata una- sperando che lei non fosse nel suo stesso corridoio in quel momento.
Nel contempo, camminava a passi lenti e silenziosi, per non attirare la sua attenzione. 

Passò davanti all'antico specchio dei Kirkland e osservò distrattamente il ricamo in fili d'oro del cognome e il suo riflesso. Gli occhi rossi vigili, alcuni ciuffi di capelli bruni appiccicati al viso per via del sudore, il giubbotto di pelle nera, i jeans strappati, le all stars e il foro lasciato dall'incisivo quando cadde qualche giorno prima -il bambino aveva cominciato a perdere i denti da latte.

«Allen~.»

La voce cantilenante e divertita della bambina raggiunse le sue orecchie.

Il bambino voltò di scatto il voltò verso la direzione della voce caricando il colpo con la mazza.

Veniva da destra! Pensa il bambino, o forse da sinistra... Il piccolo cominciava ad agitarsi, la mente andava a mille, con l'adrenalina in corpo. Guardò velocemente le mani avvolte strette attorno al manico della mazza. Ancora non riconosceva destra e sinistra.

Quanto avrebbe voluto che Matt fosse stato lì in quel momento, almeno Allen avrebbe potuto nascondersi dietro il fratello. Chissà se Daddy aveva avvelenato la merenda quel giorno. Con la destra si disegna, quindi la voce veniva da sinistra. O era al contrario?

Il rumore della rottura di un vaso lo strappò dal suo fiume in piena di pensieri, facendolo voltare di scatto dalla parte opposta. Una risata femminile seguì il rumore.

Allen era ormai in preda al panico. Teso come la corda di un violino e con le spalle allo sgabuzzino. Il battito cardiaco che gli rimbombava nelle orecchie talmente forte da fargli  temere di non poter riuscire a sentirla arrivare.

La porta dello sgabuzzino si aprì e Allen ci cadde dentro, preso al volo da due braccia a lui familiari. Alzò lo sguardo confuso e riconobbe il luccichio degli occhi violacei nel nel viso del fratello, rigato dall'ombra della porta a persiana dello sgabuzzino.

Allen fece per aprir bocca ma Matieu gli mise una mano su di essa, impedendogli di parlare. Allen aveva la svantaggiosa abitudine di parlare ad alta voce sempre e comunque, e in quel momento non era proprio il caso.
«Dimmi folo fe fei ferito, -Matieu pizzicava la a da quando aveva perso entrambi gli incisivi da latte superiori, guadagnandosi un'occhiataccia- fo che non ti piace prendere ordini Al, ma ora non è il momento, quindi annuisci fe fì e fcuoti la tefta fe no.» Al alzò la mano e mise il palmo sotto la luce filtrata dalla finestra in risposta, era solo un taglietto superficiale.
«Meno male, bro.» sospirò Matieu.

I due rimasero in silenzio per un po', immobili, pietrificati dal terrore e con l'adrenalina che fischiava nelle orecchie.

Matieu non aveva -per qualche arcano motivo- i suoi lunghi capelli biondi legati come al solito. Il biondo aveva infatti i capelli sciolti e perennemente in bocca al fratello per via dello spazio ristretto nello sgabuzzino, facendo sputacchiare Al.
«Bro, legati 'sti capelli.»
«Non ho l'elaftico, bro.»
«E che cazzo, bro!» I due stavano chiaramente per litigare, il tutto sussurrando in un ripostiglio nascondendosi dalla sorellastra psicopatica.

«Almeno hai un cordino o qualcosa?» Chiese speranzoso, non ne poteva proprio più.
«Bro, ti ho già detto di no, ora fta zitto o ci fcopre.» Intanto Allen stava cercando di sputare un capello.
«Che schifo!» Esclamò il bambino con aria nauseata, poi impallidì di colpo.
«Ne ho ingoiato uno ma...» Fece un verso di disgusto, il fratello lo guardò interrogativo.
«É per metà in gola -la faccia contorta in un espressione di schifo e le mani in bocca, per cercare di risolvere la situazione- e metà in bocca... sento il capello in mezzo alla gola e... -si interruppe e fece qualche conato di vomito, poi ghignò orgoglioso e soddisfatto, tirando fuori il capello fuori dalla gola con occhi lucidi e acquosi- Problema risolto» Matieu sospirò afflitto, suo fratello era un vero deficiente. Nel vederlo sospirare Allen si sentì in dovere di giustificarsi.
«Che dovevo fare secondo te, eh? Dovevo-»
«Sh!» Matieu aveva sentito qualcosa fuori dallo sgabuzzino.

Una musichetta da carillon eccheggiò nel corridoio.* I due fratelli si lanciarono uno sguardo, annuirono.

La porta dello sgabuzzino si spalancò di colpo.


Era lei.


~

Un urlo di terrore si diramò per la casa, sovrastato da una risata di goduria.

 

 

 

*Memory, una soundtrack del videogioco "Ib"

 

*Angolo dell'assente ingiustificata*
Ciao a tutti! So bene di essere stata assente per secoli... Questo capitolo non è neanche uscito tanto bene... Va beh, era il mio saluto diciamo, sto già lavorando alla seconda parte di questo capitolo, sarà sui genitori di questi pargoli! (Francois e Oliver) e... Niente, spero vi sia almeno piaciuto capitolo anche se effettivamente non so cosa doveva uscire e non so com'è uscito... L'ho scritto di getto e per pubblicarlo 'sta sera l'ho dimezzato...

Spero vi faccia piacere, visto che questa Fanfiction era partita bene! E... Niente grazie per aver letto e per chi leggerà!
Un commento o una recensione è sempre gradita, positiva o negativa che sia -dovrò pur migliorare in qualche modo no?

Allora baci e abbracci~ (ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚✧


Baci, Mira.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Mira_Litkin