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Autore: bad93    17/02/2017    0 recensioni
Questa storia è il continuo di Melodia al Tramonto; si svolge due anni dopo i fatti accaduti nella precedente storia ed è ambientata durante la saga Chono Stones. Il nostro bomber di fuoco si troverà davanti ad una distorsione temporale alquanto ostica, poiché l'Eldorado, per cercare di fermarlo, ha deciso di togliergli tutto ciò che ha di più caro. Angie non ricorderà assolutamente chi è Axel, sarà sposata con una vecchia conoscenza e vieterà all'attaccante di vedere il figlio. Aaron, troppo piccolo per essere influenzato, cercherà in tutti i modi di riavere il suo adorato papà, ma con l'aiuto di un personaggio almeno temporaneamente padre e figlio potranno vedersi di nascosto. Riuscirà il nostro Axel a riavere la sua famiglia? Oppure l'Eldorado l'avrà vinta?
Tutto questo lo scoprirete nel corso della storia, buona lettura ^^
Genere: Erotico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Un'amara sorpresa.
 
La mattina seguente Axel fu il primo a svegliarsi, si alzò e andò in cucina a fare colazione; avendolo sentito Aaron si era svegliato iniziando a chiamare la madre. Lui lo sentì e salì a prenderlo.

-Lascia dormire la mamma è stanca, la vedi dopo oggi stai con lei tutto il giorno.- spiegò a bassa voce uscendo dalla stanza e tornando in cucina.
Dopo aver messo il piccolo nel seggiolone e avergli dato il latte, si sedette e fece colazione. Mezz’ora dopo Angie si svegliò e li raggiunse.

-Buongiorno.- li salutò
 -Buongiorno, credevo dormissi fino a tardi oggi.- rispose lui
-Ero sveglia e mi sono alzata.-
-Capisco, io devo andare al lavoro e poi passo alla Raimon.-
-OK, come mai alla Raimon?-
-Devo parlare con la squadra.- disse finendo la colazione
-Capisco.-
-Se ci sono problemi porta Aaron da mio padre.-
-Tranquillo, oggi resto a casa e lo tengo con me.-
-Ok, io vado. Ci vediamo stasera.- disse dandole un bacio.
-A stasera.-
Lui uscì e lei rimase a fare colazione col piccolo; successivamente disfò la valigia e fece andare una lavatrice, poi andò a farsi un bagno con Aaron. La mattinata passò in fretta e nel pomeriggio Axel andò alla Raimon per consegnare un cimelio, affinché la squadra potesse continuare a comporre la squadra perfetta.

Nel frattempo nel futuro, un’organizzazione stava osservando la scena.
-Questo non va bene, bisogna fermarlo…Axel Blaze…ho sottovalutato quest’uomo-
-Come pensi di fare?-
-Proviamo con modificare qualcosa nella sua vita.-
-Forse ho capito cosa intendi-
-Ottimo allora iniziamo con il paradosso temporale, al suo rientro avrà una bella sorpresa.-
-Bella per noi capo. Per lui non lo sarà tanto.-
-Ovviamente.-

La sera lui rientrò, Aaron gli andò in contro come sempre e lui lo prese in braccio.
-Ehilà monello, hai fatto il bravo con la mamma ?-
-Sì-
-Aaron dove sei?- chiese Angie andando in salotto- E lei chi è?! Cosa ci fa in casa mia?! Ma soprattutto, come è entrato?! Lasci andare mio figlio immediatamente!- ordinò
-Ti è dato di volta il cervello?! –
-Senta io non la conosco e veda di andarsene subito o chiamo la polizia.-
-Ho capito stai provando una parte, molto divertente, ma ora smettila.- disse mettendo il bambino per -terra, il quale si lamentava perché non voleva scendere. Lei si affrettò a prenderlo in braccio e portandolo lontano da Axel.
-Non sto provando nessuna parte, la smetta di comportarsi come se mi conoscesse.-
-Ti conosco eccome mia cara, potrei dirti qualunque cosa. –
-Impossibile!-
-Sono cose normali quando si è sposati, ti pare?-
-Certo, ma non tra due sconosciuti.-
-Ti pare che sia uno sconosciuto? Aaron mi è corso incontro, non lo fa con chi non conosce-
-Io non so chi lei sia! Se ne vada, tra poco rientra mio marito.-
-E’ già rientrato.-
-No! Rientra a breve!-
-Che succede?-chiese un uomo rientrando
-Amore! Tu lo conosci questo tizio?-chiese lei indicando Axel
-No, mai visto. Ma non ti preoccupare lo riaccompagno io.-
Axel uscì rassegnato “Evidentemente questo è un altro paradosso, ma non vedo il motivo. Lo faranno per fermarmi? Peccato che questo non mi fermerà” pensò
-Ci si rivede eh Axel? Come ci si sente ad aver portato via ciò che si ha di più caro al mondo?-chiese l’uomo con aria di superiorità
-Perché le hai mentito Worchester? Sapevi perfettamente chi ero-
-Vero, ma non potevo rischiare. Lei non sa chi sei per cui, ora posso avere ciò che è sempre stato mio di diritto.-
-Lei non ti è mai appartenuta e lo sai!-
-Ora si, e se credi di poterla riprendere fallo! Peccato che lei non voglia avere nulla a che fare con te- disse beffeggiandosi di lui e rientrando in casa.

Axel prese la macchina e andò in un albergo, nel frattempo Aaron piangeva disperato gridando papà, nonostante Angie tentasse di calmarlo mostrandogli che Worchester era presente, ma lui per tutta risposta continuava a fare i capricci e scalciare che voleva scendere. Worchester lo prese con forza e lo portò al piano di sopra mettendolo nel lettino.

-Perché fa così? –chiese lei al marito.
-Sarà solo stanco.-
-Forse.- disse servendo la cena.

Intanto Axel era riuscito a trovare una stanza e si stava facendo una doccia cercando di scacciare i brutti pensieri. “Non mi piace questa cosa, non hanno scelto una persona a caso, ma lui!” pensò adirato colpendo il muro con un pugno. “Però come mai lui e Aaron si ricordavano di me? Forse il paradosso non ha effetto sui bambini troppo piccoli, ma la cosa non varrebbe per quel bastardo. A meno che non abbiano modificato solo i ricordi di Angie, avrebbe un senso; di conseguenza sia Julia che mio padre si ricordano di me e possono far tornare a Angie i ricordi più facilmente.” continuò uscendo dalla doccia e sdraiandosi sul letto, per poi prendere la fede nuziale dal portafogli e iniziando a osservarla, ricordando il loro matrimonio.

Angie dal canto suo si era sdraiata a letto con accanto il piccolo Aaron per farlo addormentare, Worchester come ogni sera era uscito a bere con gli amici, lasciandola sola. Il piccolo andò a sdraiarsi dove solitamente dormiva Axel e lei lo raggiunse, sentendo così il profumo dell’uomo che iniziò a farle ricordare alcuni momenti passati con Axel, ma nella sua mente al posto dell’ex attaccante della nazionale, c’era Worchester. Il piccolo dormiva tranquillo e lei si addormentò poco dopo, sognando il passato con Worchester ma in alcuni momenti il viso dell’uomo misterioso, appena incontrato quella sera appariva e lei si svegliò di soprassalto.
“Cosa succede? Perché ho sognato lui? Non lo conosco nemmeno, sono solo stanca e la mia mente si è fatta soggiogare.” Pensò rimettendosi a dormire.


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