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Autore: jessthesohodoll    17/02/2017    0 recensioni
Una serie di os fluffose sui nostri Ghetto husbans preferiti.
include : Un gruppo di invedenti Gallagher , Yev nel ruolo del bambino piu' puccioso del mondo e Mandy Milkovich nel ruolo di zia superfiga
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Svetlana, Un po' tutti, Yevgeny Milkovich
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Don't act lika a Milkovich



Era più forte di lui. Per Mickey Milkovich era impossibile non preoccuparsi per le persone a cui teneva.

 

Era il suo istinto primario.

 

Ian ci era abituato ormai. Gli dava ancora dannatamente sui nervi, ogni tanto, ma non poteva fare a meno di amarlo per questo.

 

Gli altri Gallagher, invece, erano di tutt'altro avviso.

 

#1

 

Fiona era una ragazza tosta. Non si faceva scrupoli a darti un calcio nei cosiddetti se doveva proteggere se stessa o qualcuno a cui teneva.

 

Ma il South side , quando tutti i lampioni sono già accesi ma ogni vicolo rimane sempre dannatamente buio, non era di certo il posto per una ragazza come lei.

 

Così si strizzò per bene nel suo cappotto invernale una volta uscita dal diner. L'aria gelida di Chicago le scombinò i capelli, costringendola ad infilare anche il berretto di lana.

 

Il cuore le si fermò in gola quando notò una macchina procedere a passo d'uomo dietro di lei.

 

Un colpo di clacson la fece voltare del tutto.

 

Pregò di cuor suo non fosse nessuno di pericoloso , mettendo su la sua solita facciata da ragazza del South side.

 

“E che cazzo vuoi?” chiese girandosi, per poi bloccarsi quando riconobbe la persona dietro il volante “Mickey?”

“Sono 10 fottuti metri che ti seguo” disse suo cognato, abbassando il finestrino “Sali”

“Scusa, ma credevo fossi un cazzo di rapinatore o cose simili” disse Fiona “Mi hai spaventata a morte”

“Scusa” disse Mickey ridendo.

“Che ci fai qui comunque?”

“Ian mi ha detto che non ti sentivi sicura a tornare a casa da sola da quando mi si è rotta la macchina” disse Mickey “Lo vedo cazzo, girano certi stronzi qui”

“Ed è stato lui a dirti di venire?”

“No, mia spontanea volontà” disse Mickey “Mi interesso anche degli altri Gallagher , ogni tanto”

“Oh, allora mi sento privilegiata” disse Fiona ridendo “Grazie”

 

Fecero il resto del viaggio parlando del più e del meno, arrivando di fronte a casa Gallagher nel giro di 10 minuti.

 

“Grazie ancora Mick” disse Fiona scendendo.

“Aspettami di fronte al diner, quando stacchi domani” disse Mickey “Non voglio che vai in giro da sola con certe facce in giro”

“Oh, ora ho capito quando Ian dice che sei adorabilmente insopportabile quando “Ti comporti da Milkovich””

“E questo che cazzo vuol dire?” chiese Mickey, arrossendo appena.

“Niente” disse Fiona “Dico solo che mio fratello è un uomo fortunato. Dai, torna a casa ora. Hai un marito e un figlio che ti aspettano, non voglio sentirmi in colpa”

“Ok, buona notte” disse Mickey alzando il finestrino.

 

Fiona sorrise appena, rientrando in casa. Suo fratello aveva sposato l'uomo perfetto.

 

Per gli standard dei Milkovich, si intende.

 

#2

 

Debbie non sapeva più dove sbattere la testa. Frenny non smetteva di piangere da tre lunghe ore ormai, era bollente e non si staccava da lei neanche per un minuto.

 

Fortunatamente avere un fratello paramedico poteva tornare utile.

 

Fece squillare il telefono di casa Gallagher-Milkovich per un paio di minuti prima che qualcuno alzasse finalmente la cornetta.

 

“Debs, come butta?”

“Mick? Ti prego , dimmi che Ian non è già andato al lavoro, sono disperata. Ho provato anche al suo telefono ma non risponde”

 

Mickey sembrò ponderare un attimo la cosa prima di rispondere.

 

“No, se è in giro con l'ambulanza lo lascia spento” disse Mickey “Se ne è andato da un paio d'ore. Che succede?”

“Frenny non ne vuole sapere di dormire oggi. Ha la febbre alta ma non riesco ad abbassarla. E continua a toccarsi l'orecchio destro”

“Orecchio destro hai detto?” chiese Mickey preoccupato “Forse ho un'idea su cosa potrebbe essere”

“No, Mick. Non è necessario, la porto dal pediatra”

“Hey, sono un fottuto genitore anche io, ricordi? Avanti, guarda se l'orecchio è rosso e gonfio” disse Mickey.

“Si, lo è” disse Debbie sorpresa “Cosa pensi che sia?”

“Orecchioni” disse Mickey sospirando “Li ha avuti Yev quando era piccolo e riusciva a dormire solo appiccicato a uno di noi o alla borsa del ghiaccio. Aspettami li, io e Yev veniamo a prenderti tra cinque minuti”

“No, non ti devi disturbare” disse Debbie “Posso andare da sola”

“Hey, Ian mi dice sempre che il pronto soccorso è trenta volte più veloce di un dottore normale. Quindi ora ti veniamo a prendere che tu lo voglia o no” disse Mickey risoluto.

“Ora capisco quando Ian dice che “ti comporti come un Milkovich”” disse Debbie ridendo.

“Ancora con questa cazzo di storia?” chiese Mickey “E poi che cazzo significa?”

“E io che cazzo ne so!” disse Debbie “Chiedilo a tuo marito. Ci vediamo tra cinque minuti”

 

Ce ne vollero solo tre prima che Mickey si presentasse a casa sua, e dieci prima che arrivassero al pronto soccorso più vicino.

 

Quando Ian consegnò la cartella clinica dell'ultimo paziente della giornata all'accettazione, li vide allineati in sala d'attesa.

 

“Papà! Io e papà abbiamo fatto i paramedici come te” disse Yev correndogli incontro.

“Oh, chi è questo tesoro?” disse l'infermiera davanti a lui “è il bambino della foto che fai sempre vedere sul tuo telefono?”

“Si, Yev ti presento la mia amica Clara” disse Ian sorridendo “Clara, questo è mio figlio Yevgeny. A quanto pare ha fatto il paramedico oggi. Chi hai aiutato piccolo?”

“Zia Debbie” disse Yev “Debbie ha le orecchie grandi”

“Orecchie grandi?” disse Ian ridendo “Dov'è tuo padre?”

“Yev, non mi scappare così cazzo” correndo verso di loro “Per fortuna hai trovato tuo padre”

“Hey, che ha fatto Frenny?” chiese Ian invece.

“Credo siano orecchioni” disse Mickey “Si dimena come quando Yev li aveva almeno. Le ho portate qui perché mi dici sempre che sono più veloci dei dottori normali”

“In effetti è vero” disse Ian “Era il mio ultimo paziente comunque. Posso dire a Sue di riportare l'ambulanza in centrale e torno a casa con voi”

 

Debbie sembrò sollevata quando lo vide arrivare.

 

“Hey, Debs. Vi hanno già chiamato?”

“Siamo i prossimi” disse. Sembrava distrutta.

“Ok, non ho niente con cui vedere ma posso dare un'occhiata. Falla comunque vedere da un medico, ok?” disse Ian, piegandosi a livello di Frenny “Hey piccola. Puoi fare la brava per lo zia Ian? Ci vorrà solo un secondo”

“Certo” disse Debbie “Mickey crede siano orecchioni”

“Anche secondo me” disse Ian “Brava piccola. Sei stata bravissima. Alla fine qualche cosa l'hai imparata a stare come me Mick” aggiunse, rimettendosi in piedi.

“Vaffanculo” disse Mickey ridendo.

“Mickey in modalità protettiva è agghiacciante comunque” disse Debbie

“Io lo trovo adorabile” disse invece Ian.

 

Mickey alzò un dito medio per entrambe.

 

#3

 

Lavorare all'Alibi aveva i suoi vantaggi. Mickey poteva vedere Yev ogni giorno, anche quando non toccava a lui portarselo a casa, visto che Svetlana era andata ad abitare nell'appartamento sopra l'Alibi e Yev passava quasi tutto il suo tempo libero nel bar insieme ai genitori, zio Kev e zia V.

 

Per un volta aveva la possibilità di avere un lavoro onesto , cosa non così scontata per un Milkovich.

 

Certo, non pagava bene come quando era un pappone, ma se tenersi fuori dai guai significare vedere Yev crescere, se lo sarebbe fatto bastare.

 

Mickey era un tipo relativamente socievole e, anche se alcuni clienti lo mettevano decisamente alla prova, adorava chiacchierare con chiunque si sedesse nello sgabello di fronte a se. (Anche se, quando Ian era nei paraggi, quello sgabello diventava il suo).

 

Beh, c'erano anche i suoi lati negativi.

 

Uno di questi era il suo incredibilmente ubriaco suocero che stava abbandonante sbavando sul suo bancone pulito.

 

Mickey si rifiutava categoricamente di servire Frank più di due birre a sera, dopo un accordo che aveva fatto con gli altri Gallagher , ma di certo non poteva controllare Kevin.

 

“E dai, Mick. Quanto vuoi stia ancora in giro questa vecchia spugna?”

Mickey sospirò pesantemente , quando lo sentì russare.

 

“Lana, quante birre ha bevuto stasera?” chiese, quando vide l'ex moglie passargli accanto.

“Non so. Certo punto io ho perso conto” disse lei, appoggiando l'ennesimo vassoio di bicchieri vuoti sul bancone.

“Cazzo, lo sapete che non deve bere più di due birre a sera” disse Mickey “Non so per qualche stra cazzo di motivo, ma i suoi figli vogliono averlo tra i piedi ancora per un pò”

 

Riempì un bicchiere di acqua fredda, gettandoglielo in faccia con poche cerimonie.

 

“Eh che cazzo!” urlò Frank “Un povero vecchio non può nemmeno dormire in pace adesso?”

“Non sul mio bancone pulito, ubriacone” disse Mickey “Andiamo, ti riporto a casa”

“Oh, e in quale mi depositi stasera? Non voglio venire a casa con te, sono ancora traumatizzato dall'ultima volta”

“Che cazzo è successo?” chiese divertito Kevin.

“Niente. Sostiene di aver sentito me e Ian fare sesso in camera nostra, anche se era mezzo svenuto sul mio divano e col cazzo che mi viene duro se so che c'è lui a sbavare sul mio divano”

“Ha un senso” disse Kevin “Nemmeno io ce la farei se ci fosse la mamma di Veronica a dormire sul nostro divano”

“Piccolo, hai letteralmente fatto sesso con mia madre” disse Veronica “Davvero ti sconvolgerebbe così tanto?”

“Tuo marito piccolo pudico” sentenziò Svetlana “Si vergogna a farlo con due nello stesso momento”

“Ok, perché ora la mia vita sessuale è il fulcro della conversazione?” chiese Kevin “Non stavamo parlando della disastrata vita matrimoniale di Mickey”

“Non è per niente disastrata, credimi” disse Frank inorridito “Io so cosa ho sentito. Sentire mio figlio fare certi suoni mi ha sconvolto la vita”

“In altre circostanze direi che quei suoni mi rendono particolarmente orgoglioso” disse Mickey con un ghigno “Scommetto che nemmeno quel cazzo di pompiere l'ha mai fatto sentire come lo faccio sentire io”

“Io d'accordo con Frank ora” disse Svetlana con una smorfia “Non ho bisogno di certe immagini”

“Credo che il tuo adorato suocerino sia appena collassato giù dallo sgabello” disse Kevin, guardando oltre il bancone.

“Lascialo dormire” disse Veronica “Due ore alla chiusura. Dopo puoi portalo a casa”

 

Quando bussò alla porta di casa Gallagher, Fiona alzò gli occhi al cielo quando aprì la porta.

 

“No, io non me lo prendo” disse Fiona

“Lo sai cosa dice di aver sentito dopo l'ultima volta” disse Mickey “Io non lo prendo”

“Lip?”

“Mandy mi ucciderebbe” disse Mickey “E poi ucciderebbe Lip per avere un padre così di merda”

“Mi farebbe un favore” disse Fiona “Va bene, lascialo sul divano”

 

Carl li osservò dalla cucina con una tazza di cereali in mano.

 

“Un Milkovich che si comporta come un Milkovich” disse “Classico”

 

#4

 

Le Stazioni di Polizia gli mettevano sempre una certa ansia. Non importava se Mickey era un uomo pulito da più di tre anni ormai, se avesse scontato il suo debito con la legge e se in casa sua non fosse nascosto nemmeno un misero grammo di cocaina.

Si avvicinò al bancone dell'accettazione con uno sguardo inquieto, adocchiando il giovane ufficiale dietro il bancone con aria torva.

 

“Mickey Gallagher-Milkovich” disse “Sono stato contattato da uno sbirro, c'è qualche problema?”

“Si” disse il giovane “Abbiamo arrestato suo cognato, Carl Gallagher giusto?”

 

Carl era totalmente cambiato da quando si era diplomato alla scuola militare. Non si era più messo nei guai, e ora era un giovane cadetto pronto per entrare nell'aeronautica militare.

 

Sentire che era stato arrestato aveva un po' sorpreso Mickey. Non era da lui, non dal nuovo Carl per lo meno.

 

Stava quasi per arrabbiarsi con il povero poliziotto , quando una voce non molto famigliare lo chiamò.

 

“Mickey?”

 

Non vedeva quel poliziotto da secoli, ma non gli ci volle molto per riconoscerlo. Era lo stesso poliziotto che gli aveva risparmiato l'arresto la sera del suo coming-out, dopo la scazzottata con Terry.

 

“Steven giusto?” disse infatti Mickey “Il marito di Carlos”

“In carne ed ossa” disse il poliziotto “Come stai figliolo?”

“Me la cavo bene” disse Mickey onestamente “Sto lontano dai guai. Faccio il papà e il marito a tempo pieno mentre servo qualche birra all'Alibi”

“Sono contento di sentirlo” disse Steven “Davvero. Non immagini quanto. Ma credo tu voglia che io arrivi al sodo giusto? Bene, non è successo nulla di allarmante con tuo cognato. Abbiamo dovuto trattenere Carl in via precauzionale”

“Che significa?”

“C'è stato un grosso incidente sull'interstatale 23” disse con calma Steve “Tuo cognato stava tornando a casa dal campo militare, quando è rimasto incastrato in un maxi tamponamento. Un tipo grande e grosso sostiene che fosse tutta colpa sua, nonostante Carl fosse tra le ultime macchine ad essere state coinvolte. Praticamente stava quasi per ucciderlo. Tuo marito era sul posto a prendersi cura dei feriti e ci ha chiesto di chiamarti”

“Quindi non si è messo nei guai?” chiese Mickey, visibilmente più calmo

“No, per quel che ne so il Carl Gallagher che è nella nostra infermeria ora non assomiglia per niente al piccolo ribelle che abbiamo mandato in riformatorio. Ma nemmeno tu assomigli più a quello che eri dopo tutto”

 

Aprendo la porta dell'infermeria, Carl se ne stava beatamente sdraiato mentre una avvenente ragazza gli curava qualche contusione sulla fronte.

 

“Oh Mick, non sono mai stato così dispiaciuto di vederti” disse infatti Carl “Sto piuttosto bene qui, puoi passarmi a prendere tra qualche ora”

“Chiedile il numero, deficente” disse Mickey sospirando “Andiamo, tuo fratello stacca prima per venire a vedere come stai e ci vuole trovare a casa”

“Credevo venisse a prendermi lui infatti”

“Si, grazie tante Mickey per esserti preso cura di me. Come fai con ogni singolo membro di questa cazzo di famiglia” disse Mickey cantilenando un po'.

“Ho capito” disse Carl esasperato “Mi dispiace Cindy. Ma il mio invito per il ballo è sempre aperto vero?”

“Certo Carl” disse la ragazza ridendo “Ti chiamo più tardi”

“Dio, se avessi saputo che diventare un militare ti faceva conquistare così tante ragazze, mi sarei arruolato prima. Ora capisco perché mio fratello ha mollato”

“Zitto e cammina tu. Farai venire un infarto a tua sorella prima o poi” disse Mickey, prendendolo per un braccio “Non so come ringraziarti Steve”

“Finché vi terrete entrambe fuori dai guai , io sono già a posto così” disse Steve ridendo.

“Facciamo che se vieni a trovarmi all'Alibi, c'è una birra gratis per te e il tuo compagno di pattuglia. Anche tuo marito se vuoi”

“Ci conto allora” disse Steve salutandoli.

 

“Hey, non mi sono messo nei guai ok?” disse Carl “Fiona è arrabbiata con me”

“No, solo molto preoccupata. Andiamo prima che le cresca un qualche capello bianco”

“Grazie Mick” disse Carl “Non sei così male quando ti comporti da Milkovich”

“Siete la mia famiglia no?”

 

Dopo tutto, quello strano modo di dire, non era poi così male.

 

 

#5

 

Erano le due del mattino. Chi cavolo stava bussando alla porta con tutto la forza che aveva in corpo?

 

Per fortuna Mickey era solo in casa, altrimenti qualcuno si sarebbe arrabbiato pesantemente.

 

Ian era fuori per il turno di notte, Yev con Svetlana e Mickey se ne stava quasi per andare a letto quando sentì qualcuno sbattere la sua dannata porta.

 

“Mickey? So che almeno tu ci sei. Ti prego, aprimi”

 

Lip. Ovviamente era il suo cazzo di cognato.

 

Mickey aprì controvoglia la porta, aspettandosi un Lip Gallagher in evidente stato di ubriachezza , ma fu piacevolmente sorpreso quando lo trovò piuttosto sobrio e evidentemente sotto shock.

 

“Che cazzo succede?” chiese, le sopracciglia alzate quasi fino ai capelli.

“Tu.....tua sorella.....noi....”

“Dio, Lip. Sei sicuro di non aver bevuto?”

“Sono piuttosto sobrio. Posso entrare?”

 

Mickey si spostò appena dalla porta, lasciando che Lip passasse oltre la soglia e si adagiasse sul suo divano con ben poca grazia.

 

Sembrava un cerbiatto spaventato.

 

“Ok, si può sapere che succede?”

“Non sapevo dove altro andare” ammise Lip “Anzi, speravo ci fosse Ian ma ha il turno di notte , giusto? Non voglio andare a casa di Fiona, mi farebbe mille domande. All'Alibi finirei per bere, e sono già piuttosto fuori così”

“Ok, ma sto seriamente per incazzarmi. Che cazzo hai fatto a mia sorella?”

“Io? Niente! Lo giuro Mick. Non ho fatto niente....noi....lei è......Cazzo, non ci credo”

“Lip, ti decidi a dirmi che succede? Sto perdendo la pazienza e ho sonno,cazzo”

“Mandy è....noi saremo”

“Cosa? Mandy è morta? Voi sarete picchiati da qualcuno? che cazzo mi vuoi dire Lip?” chiese Mickey, visibilmente alterato.

“Mandy è....inc...”

“Incinta?” chiese Mickey sorpreso.

 

Lip si limitò solo ad annuire, visibilmente scosso.

 

Mandy e Lip erano tornati insieme da due anni ormai. Non che la cosa gli andasse a genio, ma chiunque era meglio di Kegnatta per sua sorella.

 

“E tu sei scappato così? L'hai lasciata solo la sera stessa in cui ti ha dato la cazzo di notizia?”

“Sono entrato nel panico, ok? Insomma, è una cosa grossa cazzo”

“Lo credo. È dannatamente grossa. Diventerò zio, cazzo”

“Mick, tu sei già zio. Ti dimentichi di Frenny?”

“Si, ma è diverso. Questa volta è mia sorella quella incinta. Avanti, ti riaccompagno a casa”

“Non so se ce la faccio”

“A tornare a casa? È semplice! Devi muovere le tue cazzo di gambe verso la mia auto e aspettare finché non arriviamo davanti al tuo palazzo”

“No. Dico il padre” disse Lip “E se divento come Frank? Non voglio essere un padre come lui, Mick”

“Accetta un consiglio da uno che ha passato i primi anni di vita di suo figlio come fuggitivo in terra straniera” disse Mickey “Tu farai molto meglio di me”

“Anche tu non sei così male come padre Mick” disse Lip “Dovresti darti più credito”

“Visto, ci vuole veramente poco ad essere meglio di Frank. Andiamo, ancora cinque minuti e mia sorella cambia la serratura. E se anche solo ti azzardi a diventare come lui, ci sono 3 Milkovich che non vedono l'ora di farsi una chiacchierata con te” disse Mickey, scrocchiandosi le mani.

“Ho ricevuto il messaggio” disse Lip “Sconto famiglia”

“Non quando si tratta di mia sorella”

 

Quando arrivarono, Mandy era seduta sugli scalini. Sembrava ancora più piccola di quanto ricordasse, e dire che stava per diventare madre.

 

“Ti ho riportato il cucciolo smarrito” disse Mickey sorridendo.

“Mi dispiace piccola” disse Lip “Sono entrato nel panico”

“Non fa niente” disse Mandy “Avevo paura non volessi più aver a che fare con me”

“No, cazzo no” disse Lip “Lo sai quanto ti amo. E che non ho avuto il miglior esempio di padre crescendo”

“Io mi sento di troppo qui, e sto morendo di sonno”disse Mickey “Congratulazioni sorellina”

“Grazie Mick” disse Mandy “Per tutto”

“Hey, che fratello sono se non posso comportarmi come un Milkovich con una Milkovich” disse Mickey.

 

Se non potevi batterli, era meglio unirsi a loro no?

 

 

 

 

+1

 

Quella era la prima volta che venivano chiamati dal preside. Trattandosi di un Milkovich, era piuttosto normale.

 

Ma Yev non era mai stato richiamato , e Ian e Mickey furono sorpresi quando trovarono anche Fiona seduta sulle scomode sedie del corridoio della scuola che frequentavano Yev e Liam.

 

“Hey, anche Liam è stato richiamato?” chiese incredulo Ian.

“Si, ed ha pure un occhio nero” disse Fiona sospirando “Yev, non è messo di certo meglio”

 

Liam era un bambino di 12 anni piuttosto tranquillo, per la sua età. Molti pensavano fosse per la droga che aveva inalato da piccolo, ma era semplicemente un po' più lento rispetto ai suoi coetanei.

 

I Bulli adoravano questo genere di cose.

 

Non era la prima volta che Fiona veniva chiamata perché qualcuno aveva picchiato Liam, ma di certo era la prima volta in cui veniva coinvolto anche Yev.

 

“Signora Gallagher. Signori . Sono pronta a ricevervi” disse la preside, la signora Williams.

 

Yev e Liam se ne stavano seduti uno a fianco all'altro. Liam aveva una occhio gonfio e pesto, Yev un labbro aperto e sanguinante.

 

“Che è successo, signora Williams?” chiese Fiona, sedendosi accanto a Liam.

“è successo uno spiacevole incidente oggi. Purtroppo è accaduto di nuovo”

“Non capisco. Avevate detto che vi sareste occupati di Billy , ma questi episodi continuano ad accadere. Credo di dover trasferire mio fratello a questo punto” disse Fiona.

“No, zia Fi ti prego” disse Yev. Stava quasi piangendo “Ci penso io a proteggere Liam. Non ho paura di Billy”

“Si, ma cosa centri tu allora. Si può sapere?” chiese Ian.

“E qui entra in gioco questo piccolo monello” disse seria la signora Williams “Penso siate consapevoli che in questa scuola non tolleriamo la violenza, ne tanto meno le percosse”

“Scusi, la fermo subito” disse Mickey “Lo so Ian, avevo promesso di fare il buono, ma non me ne frega un cazzo. Yev ha protetto Liam da questo Billy , giusto?”

“Per la precisione gli ha rotto un braccio” disse la preside, seria

“Quindi volete punire mio figlio perché voi non siete in grado di punire come si deve un dannato bullo che tormenta Liam?” chiese Mickey, ormai incontenibile.

“Deve capire, signor Gallagher – Milkovich , che Billy è un bambino con seri problemi comportamentali. Purtroppo non possiamo fare molto”

“A me sembra che sia piuttosto sano” disse invece Fiona “Prende in giro Liam dal primo giorno di scuola, non ha nemmeno una cazzo di insegnante di sostegno eppure continuano a dire che è problematico quasi quanto Liam. Ora è pure arrivato a picchiarlo, e voi volete punire mio nipote al suo posto”

“Non credo di capire” disse la preside

“Oh, io credo di si” disse Fiona “Scommetto che capirà quando faremo rapporto al provveditorato”

“Non è colpa nostra, signora Gallagher” disse la preside “Ho avuto molti dei suoi fratelli , signor Gallagher-Milkovich , sappiamo tutti che cattivo sangue non mente”

“No, ora parlo io” disse Ian furioso “Che cosa vorrebbe dire? Mio figlio è intervenuto dove voi avete fallito miseramente in tutti questi anni, e ora volete pure punirlo invece che punire questo Billy. E per di più come scusa crede che giocare la carta de “I Milkovich sono tutti uguali” possa bastare. Sa una cosa, ne ho sposato uno e sono dannatamente fiero di aver aggiunto quel cognome al mio. Lei non ne sa un cazzo di questa famiglia”

“Billy viene da una famiglia piuttosto travagliata” tentò di difendersi la preside

“La so già la storia” disse Fiona “Credo anche che suo padre fosse un socio del tuo Mick”

“Oh, Melona? Tony Melona?”

“Si, è quello il nome” ammise la preside

“E lei ha paragonato la mia famiglia con un dannato Melona?” chiese furioso Mickey

“Sentite. In questi casi sarebbe prevista la sospensione” ammise la preside “Posso accontentarmi di un tema di due pagine su come sia sbagliato picchiare le persone, se me lo consegni per venerdì Yev”

“Si signora, sarà fatto”

“Devi ringraziare i tuoi genitori e tua zia” disse la preside “Ora uscite di qui prima che ci ripensi”

“Oh e la dovremmo pure ringraziare?” chiese Mickey furioso “Non so da dove cazzo venga lei, con il suo vestito firmato e l'aria da snob, ma nel South side abbiamo tutti famiglie disastrate. Che le piaccia, oppure no. I Milkovich sono così, noi proteggiamo la famiglia, e anche i Gallagher i lo fanno”

 

Una volta usciti dall'ufficio, Yev guardò triste i suoi papà.

 

“Sono in punizione?” chiese, triste.

“Credo di si, piccolo” disse Ian, prendendolo in braccio “Dovrai fare il tema come ti ha detto la preside, ma io e papà ti aiuteremo”

“Si, ma ora questa zia vuole offrirvi un gelato” disse invece Fiona “Te lo sei meritato per aver difeso Yev”

“Si comporta da Milkovich , ed è ancora così piccolo” disse Mickey “Posso sentirmi un po' orgoglioso?”

“Tale padre, tale figlio” disse Ian sorridendo, baciandolo lievemente sulle labbra.

 

 

 

 

Soho Corner:

 

 

DIO CHE PARTO. E dire che non riesco nemmeno a pubblicare la seconda fic che pronta per oggi

 

in quante seguono “Io prima di te” delle mie lettrici?

 

Praticamente ho scritto il primo capitolo di una long su di loro, su Will e Louisa.

 

Si, a quanto pare riesco a scrivere anche di coppie Het ogni tanto . A questo punto, la pubblico o venerdì o domenica

 

 

ditemi cosa ne pensate. Protectiv!Mickey è tipo la mia cosa preferita

 

un bacio

 

jess

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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