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Autore: lonewolf87    18/02/2017    0 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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“Dannazione! Ho fallito, Hatsuri!” esclamò Taek, sbattendo i pugni a terra per la delusione.
“Non te la prendere, fratellone. Hai fatto del tuo meglio.” provò a consolarlo sua sorella.
“E stato davvero un bell’incontro Taek, ma adesso mi devi spiegare tutto.” disse Goku, avvicinandosi ai due fratelli.
“Che cosa vuoi da me? Lasciami in pace.” esclamò lui.
“Voglio sapere la verità. Chi sei? E soprattutto perché ce l’hai con me?”
“Ma come? Non te lo ricordi?”
“Ricordarmi cosa?”
“Quattordici anni fa, tu hai ucciso i miei genitori.”
“Che stai dicendo? Io non ho ucciso nessuno e poi nemmeno li conoscevo.”
“Sei un bugiardo! Ti ho visto con i miei occhi! Sei stato tu, assieme al tuo amico che ho eliminato in semifinale!”
“Parli di Vegeta?”
“Proprio così. Da quel momento, io e mia sorella ci siamo allenati duramente per vendicarli. Ma sfortunatamente non siamo abbastanza forti da uccidervi.”
“Ma dov’è successo quest'incidente?”
“Sulle montagne vicino West City.”
“Quattordici anni fa, vicino West City… hmm… adesso ricordo. Quel giorno ero andato a trovare Vegeta e la sua famiglia. Subito dopo, decidemmo di andare a combattere nelle montagne per non fare danni.”
“Però il danno l’hai fatto. Hai ucciso i miei genitori.”
“Ma cosa ci facevano da quelle parti? È un luogo arido e inospitale.”
“I miei genitori non amavano la confusione della città e avevano deciso di vivere sulle montagne. Io e mia sorella ci siamo salvati perché quel giorno eravamo a scuola.”
“Capisco. Ascolta,Taek, mi dispiace davvero per quello che è successo, e se proprio non vorrai perdonarmi, sappi che lo capirò, ma non potevamo immaginare che abitasse qualcuno da quelle parti. Io e Vegeta preferiamo sempre combattere in queste zone proprio per evitare di uccidere qualcuno.”
“In effetti Goku non sembra avere l’aria di un killer. E poi non credi che c’avrebbe uccisi se era davvero un assassino?” domandò Hatsuri, che stava cominciando a credere nella buona fede di Goku. Taek rimase in silenzio e lo guardò fisso negli occhi. Forse sua sorella aveva ragione, in fondo non aveva percepito alcuna malvagità nel suo modo di lottare. Al contrario, era stato un avversario corretto e leale, che combatteva per il piacere di farlo e non perché spinto da qualche interesse economico. L’aveva osservato di nascosto anche fuori dal ring e gli era parso un tipo quasi infantile e con la testa tra le nuvole. Non poteva credere che fosse lui il responsabile della morte dei suoi genitori. Anche lo stesso Vegeta, nonostante il suo sguardo imbronciato gli avesse dato l’impressione opposta, non sembrava malvagio, anzi si era fatto eliminare dal torneo per proteggere gli spettatori dal suo attacco energetico. Certo, il dolore per la morte dei genitori era stato enorme per lui e per sua sorella, ma alla fine Taek si rese conto che era stato uno sfortunato incidente.
“D’accordo, Goku. Accetto le sue scuse. Anzi, sono io che dovrei scusarmi per il casino che ho creato. Se non fosse stato per te e per il tuo amico, forse avrei ucciso qualche innocente.” disse Taek.
“Non ci pensare più. Sai, tu e tua sorella non mi sembravate affatto due cattive persone.” lo rassicurò Goku.
“Ehi,nonno Goku, che stai facendo? Ti stiamo aspettando!” lo chiamò Pan.
“Sto arrivando, Pan! Adesso che programmi avete?”
“Io e mia sorella torniamo a casa e con i soldi del torneo per i nostri secondi posti vorremmo aprire una palestra a West City.” rispose Taek.
“Perché non vi unite a me? Dovrei pranzare con la mia famiglia e i miei amici.” propose Goku.
“Tu che dici, Taek?” chiese Hatsuri.
“D’accordo. Accettiamo l’invito, Goku.” rispose il fratello.
“Nonno, sbrigati!” lo chiamò ancora sua nipote.
“D’accordo, arrivo!” replicò il nonno, prima di raggiungere Pan, seguito dai due fratelli. “Senti, Pan, anche Taek e sua sorella pranzeranno con noi.”
“Ma…”
“Scusami per quello che è successo ieri, Pan.” si scusò Hatsuri.
“D’accordo, non importa.” rispose la moretta, quasi incredula. Fino a ieri Hatsuri era una ragazza cinica e fredda, mentre adesso sembrava completamente cambiata, al punto da chiederle scusa.
“Su, andiamo. Non vedo l’ora di mangiare.” esclamò Goku.
 
E così Taek e sua sorella si unirono a Goku e gli altri, e dopo le dovute scuse da parte del giovane , il gruppo finalmente iniziò a pranzare.
“C’è una cosa che non ho ancora capito, Taek. Come hai fatto a trasformarti in super sayan?” domandò Goku.
“Già, lo vorrei sapere anch’io.” aggiunse Vegeta.
“Io non lo so. Ma mi spiegate che cos’è questo super sayan?” chiese a sua volta Taek.
“Adesso te lo mostro. Haaaaa!!!” rispose Goku, trasformandosi in super sayan.
“Taek, è diventato come te.” osservò Hatsuri. “In effetti anch’io mi sono sempre chiesta come mai i tuoi capelli diventano biondi ogni volta che ti trovi in difficoltà durante un combattimento.”
“Probabilmente i vostri genitori, o perlomeno uno di loro, dovevano avere origini sayan.” ipotizzò Vegeta.
“Davvero?” chiese Goku, sempre più incuriosito.
“No, non può essere. I miei genitori erano persone normali. Non li ho mai visti combattere, né trasformarsi in super sayan.” rispose Taek.
“Non tutti i sayan sono in grado di trasformarsi, ma solo quelli che raggiungono un certo livello di combattimento. E poi cosa ne puoi sapere del passato dei tuoi genitori, soprattutto se sono morti quand’eri un ragazzino?” lo smentì il principe dei sayan.
“Ma io....”
“State tranquilli. Taek, Hatsuri, vi prometto che farò tornare in vita i vostri genitori.” disse Goku.
“Dici sul serio? Ma come pensi di farlo?” domandò Taek.
“Andrò sul pianeta Namek e li resusciterò col drago Porunga. È il minimo che possa fare per scusarmi dell’incidente.” rispose il buon sayan.
“Ma è meraviglioso, fratellone. Mamma e papà torneranno in vita.” esclamò Hatsuri.
“Già.” aggiunse suo fratello, incredulo.
Dopo il pranzo, tutto il gruppo si congedò.
“Molto bene. Io e mia sorella torniamo a casa. Grazie ancora di tutto, Goku.” disse Taek.
“Di nulla. Appena avrò un po’ di tempo libero, ti farò sapere. Adesso torno a casa. Il nostro combattimento è stato piuttosto impegnativo e sono un po’ stanco. È stato bello battermi con te, Taek. Sei molto forte e sono convinto che diventerai un combattente di tutto rispetto. Continua così, mi raccomando.” lo elogiò Goku.
“Mio nonno ha ragione. Tu e tua sorella potreste darci una mano nel caso la Terra finisse in pericolo.” aggiunse Pan.
“Volentieri. A presto.” li salutò Taek.
“E’ stato un piacere.” fece altrettanto Hatsuri.
“Eheheh! Alla fine sono bravi ragazzi, non è vero, Vegeta? “ chiese Goku.
“Hmph!” mugugnò come al solito lui.
  
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