Levy’s pov’

Era un giorno come un altro, solito cielo terso di Magnolia, solita mattina piena di commissioni da fare.
Levy si era alzata presto, si era lavata e cambiata e, lanciando un ultimo sguardo a Gajeel ancora addormentato, scese in cucina per preparare la colazione. Dopo aver mangiato e aver lasciato il cibo pronto per il ragazzo sulla tavola, aveva preso la borsa e il suo amato libro per dirigersi alla gilda.
Aveva promesso a Mirajane di aiutarla al bancone; poiché Lisana ed Elfman erano partiti per una piccola missione in un paese vicino, Mira aveva bisogno di compagnia e Levy si era subito offerta di stare con lei: non si rifiutava mai di aiutare un compagno alla gilda, e men che meno Levy si sarebbe mai sognata di lasciare una delle sue migliori amiche da sola!
“E poi è solo per una giornata” continuava a ripetersi “quando tornerò avrò tutto il tempo per stare insieme a Gajeel!”
I due stavano insieme da un po’, quasi un anno a dire la verità, e abitavano nella stessa casa da qualche mese.
La convivenza non era un problema, ognuno comunque continuava ad avere i propri spazi, anche se spesso invasi dall’altro. Per Levy questo non era un problema: le piaceva che lui invadesse i suoi spazi, dopotutto.
Mentre era assorta in questi pensieri non notò una strana figura alle sue spalle. Era da parecchio che la stava seguendo. Quando lei svoltò nel vicolo che faceva da scorciatoia per arrivare alla gilda, lui la seguì.


Gajeel’s pov’

Si girò.
L’altro lato del letto era freddo, segno che Levy si era già alzata, ciò significava che era in ritardo.
Si stiracchiò, crogiolandosi ancora nel tepore del letto. Gli piaceva così tanto stare lì, insieme a Levy, stando semplicemente abbracciati per tutta la notte. Si sentiva amato semplicemente standole vicino. Si riscosse improvvisamente dai propri pensieri e decise che era arrivato il momento di alzarsi una volta per tutte per scendere a fare colazione. Si lavò, cambiò e scese in cucina. Lì trovò già tutto preparato: una tazza di caffelatte e una fila di pancakes con il burro e lo sciroppo, esattamente la sua colazione preferita.
Sul tavolo c’era un bigliettino, che informava Gajeel che Levy era andata da Mira alla gilda e che si sarebbero visti soltanto per la cena.
Appena si sedette al tavolo per gustarsi la sua magnifica colazione delle urla arrivarono alle sue orecchie da Dragon Slayer.
Qualcuno urlava il suo nome, e, se la persona che stava arrivando lo chiamava con quel tono di voce, c’era qualcosa che non andava.
Si precipitò alla porta, poi in strada, sbattendosela alle spalle, e cominciò a correre verso la fonte sonora, che era sempre più vicina.
Appena il suo campo visivo individuò la persona che correva verso di lui, rimase senza fiato e i suoi occhi si sgranarono per lo stupore: Natsu stava arrivando, correndo e gridando il suo nome in un fiume di lacrime.
Che il suo rivale lo stesse cercando non era una novità, di solito veniva spesso a cercarlo per organizzare una delle sue stupide sfide per decretare chi fosse il miglior Dragon Slayer della gilda, però che gridasse con quel tono di voce e in preda alle lacrime non lasciava presagire nulla di buono.
Arrivato davanti a lui si fermò, ansante.
“Gajeel…ho fatto più p-presto che ho potuto…” aveva la voce rotta dal pianto.
“S-Scusami…non…non sono riuscito a raggiungerti più…velocemente…io…” il suo era un discorso disarticolato e senza senso. “Ehi salamandra…cosa è successo? Perché piangi?” il tono di Gajeel lasciava trapelare più agitazione di quanto lui non volesse, dall’espressione dell’amico iniziava a temere il peggio.
“Devi assolutamente venire…ho fatto più presto che ho potuto…si tratta di..s-si tratta…” Natsu cercava di mettere insieme le parole, facendo uno sforzo incredibile per trattenere le lacrime.
“Natsu. Cosa è successo? Di che si tratta?”  Il Dragon Slayer iniziava seriamente a preoccuparsi, non aveva mai visto Natsu così conciato. Gajeel sperava dicesse qualsiasi nome, un loro compagno di gilda, Gray magari, o LLuvia…sarebbe riuscito a sopportarlo, si sarebbe calmato e lo avrebbe aiutato a sistemare la situazione…ma non se fosse stata…
“Gajeel…si tratta di Levy.”