I just need a hug

#1 

La prima volta che era successo, Stiles, non ne era consapevole ma Derek lo era fin troppo. Nessuno aveva ancora capito in che rapporti fossero, nemmeno loro, erano semplicemente Stiles e Derek o forse qualcosa in più.  

Qualcosa in più per cui si ritrovavano, ogni giovedì, a casa di uno dei due per vedere un film. Lo stesso qualcosa in più per cui si chiamavano spesso, parlava per la maggior parte Stiles ma Derek ascoltava sempre tutto. E ancora, per lo stesso qualcosa in più per cui nessuno dei due aveva un ragazzo. 

Erano qualcosa di strano, ma avevano i loro equilibri, avevano i loro momenti e soprattutto avevano cose tabù che spesso l'altro aveva e faceva fin troppo. Stiles parlava un sacco, Derek ci provava solo con le sopracciglia, ma spesso falliva e dovevano parlare comunque. Derek odiava dare abbracci e riceverli e faceva fatica a esternare i sentimenti, Stiles esternava qualsiasi cosa e spesso diventava logorroico. Insomma, riuscivano quasi sempre a compensare, in un modo o nell'altro. 

Era proprio durante uno di quei giovedì, che era successo. Erano, come al solito, sdraiati sul divano, Stiles era arrivato dicendo che gli allenamenti lo avevano distrutto. Ed era vero. Nemmeno a metà film si era addormentato.  

Il problema non era giunto fino a che, Stiles, completamente addormentato, non aveva abbracciato Derek, proprio come se fosse un peluche. Derek era rimasto a fissarlo per qualche secondo, poi si era riscosso dai pensieri e aveva staccato, non delicatamente, il braccio di Stiles dalla sua pancia. Forse ci aveva messo un po' troppa forza, perché Stiles si era ritrovato per terra. 

"L'acqua è sul fuoco, metto la pasta." Aveva detto Stiles tirandosi su di colpo. 

Derek aveva incominciato a ridere. Non voleva farlo cadere, voleva solo spostargli il braccio, ma ascoltare cosa diceva Stiles durante il dormiveglia, era fantastico. 

"Cosa ci faccio per terra?" Aveva chiesto subito dopo. 

"Sei caduto, stavi dormendo." Aveva detto, semplicemente, Derek omettendo la parte dell'abbraccio. 

"Oddio, mi sono davvero addormentato? Scusa." 

Derek aveva sorriso, perché era davvero bello, anche quando era confuso. 

 

 
 

#2 

La seconda volta... beh, la seconda volta, Stiles, ne era più che consapevole di ciò che stava facendo. Non ci aveva pensato, l'aveva fatto e basta. Solo dopo si era ricordato quanto Derek odiasse gli abbracci.  

Da qualche tempo si ritrovavano anche a studiare insieme. A studiare… Stiles studiava, Derek faceva qualsiasi altra cosa dovesse fare. A volte si ritrovavano anche sullo stesso divano quando Stiles iniziava a ripetere tutti quei libri che stava studiando per l'ammissione al college. 

Derek era seduto su un gradino della sua scala a chiocciola, quel giorno, quando Stiles era entrato all'improvviso. Non si ricorda nemmeno di aver capito le migliaia di parole che aveva detto mentre andava verso di lui; ma si ricorda perfettamente le braccia di Stiles attaccate al suo collo. 

Stiles, quando si era accorto di quello che era successo, si era subito staccato alzando le mani. 

"Io... Beh... ero venuto a dirti che ci hanno preso al college." Aveva mormorato Stiles. “Strano, ricordo di averlo già fatto.” Aveva ribattuto aggrotando le sopracciglia. “Sì… Cioè mi hanno preso al college. Aspetta… vuoi dire che sei andato al college?” Derek aveva capito quali fossero le parole che gli aveva detto mentre entrava, ma aveva davvero una faccia perplessa. Della serie cosa stai dicendo? che ci faccio qui? sono andato al college, ma non abbracciavo gente. Troppo contatto fisico. Era proprio quello, avere troppo contatto fisico e per troppo tempo. Insomma, per lui abbracciare era una cosa troppo intima. Un po' come dormire con una persona, perché poi, diciamocela tutta, sarebbe stato abbracciato dalla persona in questione, senza rendersene conto. Come era successo con Stiles, la prima volta.

"Grande." Derek si stava maledicendo, perché non era riuscito a dire altro. Ma quell'abbraccio lo aveva davvero scombussolato e non era nemmeno riuscito a fare nulla. 

"Già. In fondo è anche merito tuo. Ma non hai risposto.” 

“Sì?”  

“Der, non puoi chiederlo a me.” 

“Mh. Sì beh… tendenzialmente ci sono andato.” 

“Ok.” Stiles non aveva indagato oltre, capendo che, forse, non ne voleva parlare. O forse l’abbraccio l’aveva davvero lasciato senza parole. Era decisamente quello.  

 
 

 

#3  

La terza volta che succede, Derek, non la dimenticherà mai ma per altri motivi.  

Era un'altra delle serate cinema e Stiles aveva insistito per cucinare. Diceva di essere un cuoco provetto, ma Derek non ci aveva mai creduto, ovviamente. Stiles era una frana in tutto e per tutto, doveva esserlo anche in cucina. Quindi, aveva accettato quella proposta. 

Alla fine, Derek, aveva ragione, era stato una frana. Aveva cucinato benissimo, peccato che nel mezzo si era ustionato, aveva lanciato una padella e aveva baciato Derek. Sì, diciamo tutto molto disastroso, anche se il bacio era un po' un'eccezione. 

Era successo tutto in fretta. Quando si era ustionato e aveva lasciato "cadere" la padella sul pavimento, Derek era subito arrivato per vedere cosa fosse successo. Aveva trovato Stiles con la mano sotto l'acqua gelata e il sugo da tutte le parti sul pavimento ed era davvero inquietante. Se non sapeva che fosse sugo, avrebbe creduto che gli avessero ucciso qualcuno in cucina.  

"Aaaah Sourwolf, non ridere." 

"Non ho fatto nulla." Aveva, poi, sussurrato una seconda parte "L'avevo detto che sei una frana." 

"Cosa?" 

"Nulla, fammi vedere."  

"No, brucia." Aveva risposto, Stiles, lasciando la mano sotto l'acqua. 

Derek gli aveva preso il polso e aveva spento l'acqua. Aveva avvicinato la mano alla sua bocca e aveva iniziato a soffiargli sopra. Erano stati così per un po', fino a che, Stiles, non l'aveva baciato. Il punto era che, la cosa più sconvolgente, non era il fatto che Derek avesse ricambiato quel bacio, ma che aveva - più o meno – contribuito all'abbraccio che lo aveva seguito. Non proprio come Stiles si aspettava, ma di più delle volte precedenti. Non l'aveva ricambiato, non aveva stretto le braccia intorno a lui, si era limitato a picchiettare con una mano sulla sua spalla. Insomma, non era un abbraccio, ma era già qualcosa. 

 

 

#+1 

La prima volta che Derek lo abbracciò, Stiles era rimasto perplesso. O forse stava solo congelando. 

Non poteva chiamarsi Stiles se non faceva qualche casino. E riserva, fiume e Stiles, non erano tre elementi che andavano d'accordo. No, proprio no. Eppure, a Derek, sembrava una bella idea andare a fare una passeggiata.  L'unica cosa che non considerava era il fatto che, Stiles, fosse leggermente sbadato e che tendesse quasi sempre ad inciampare in qualche rametto.  Era proprio per quel motivo che ora si ritrovava in un fiumiciattolo, con le gambe all'aria.  

"Ascolta, secondo me, dovresti dirglielo." Aveva detto il minore. 

"No." Derek aveva sempre risposte concise che andavano sempre dritte al punto. 

"Tanto tra qualche giorno lo saprà lo stess-" 

"Appunto. Non c'è... Stiles?" 

Derek non si era nemmeno accorto di quello che stava succedendo, solo si era girato e non l'aveva più visto. Si era accorto di star parlando da solo. 

Aveva cercato di trattenere le risate mentre lo aiutava a tirarsi su, ma quella situazione era troppo buffa e Stiles riusciva solamente a sbattere i denti; li stava battendo talmente forte, che Derek non ci aveva nemmeno pensato. Gli aveva tolto la maglietta bagnata e gli aveva messo su la sua giacca di pelle, per poi stringerselo a sé. Era stato in quel momento, che l'aveva abbracciato e, se non fosse stato impegnato a tremare, Stiles glielo avrebbe fatto notare subito.  

Derek non aveva detto nulla. Aveva, semplicemente continuato a tenerlo stretto e a muovere le mani con movimenti circolari sulla schiena del più piccolo, fino a che non aveva smesso di tremare. 

"Der, lo sai che mi stai abbracciando, vero?" Aveva chiesto spostando un attimo la testa per guardarlo negli occhi. 

"Lo so." 

"Ok." 

E Derek gli aveva lasciato un leggero bacio sulla fronte, prima di lasciarlo andare ed avviarsi verso la macchina.  

 

 

 

 

#+1 (bis) 

Stiles credeva di aver smesso di respirare, per un istante. Forse anche per qualcosa in più. Rispondere al telefono gli aveva fatto gelare il sangue, non era nemmeno riuscito a chiudere la conversazione, che il telefono gli era caduto dalle mani. Derek l'aveva preso tra le mani e aveva sentito cosa aveva detto il vicesceriffo, dall'altra parte del telefono.   

Stiles era rimasto lì, immobile, non aveva battuto ciglio. Poi Derek si era avvicinato e l'aveva stretto a sé. Stiles si era lasciato andare quando aveva sentito un braccio intorno alla schiena e una mano che gli carezzava la testa.  

"Ha-hanno... spa-" aveva singhiozzato.  

"Shh, è tutto ok, ora andiamo in ospedale. Ci sono io con te."  

Erano rimasti così finché Stiles non era riuscito a calmarsi e a camminare. Derek non aveva allentato l'abbraccio nemmeno per un momento. Non era mai stato più sicuro di quello che stava facendo. Sapeva quanto Stiles avesse paura di perdere suo padre e conosceva bene cosa volesse dire. Quindi lo aveva fatto e basta. Non si era nemmeno preoccupato del fatto che fosse una cosa che non gli piaceva fare, perché si sentiva più che sicuro di quel gesto, in quel momento.  

Alla fine era solo una ferita lieve e quando i medici glielo avevano riferito, Derek aveva ricambiato, lo stesso, l'abbraccio che Stiles gli aveva dato per la felicità.










Note: il + 1 (bis) è perché c'erano pareri discordanti. Quindi ho messo entrambi i finali, è davvero una cosa piccolissima e non me ne ero resa conto
Grazie per aver letto.