Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: lasbirulina    20/02/2017    0 recensioni
Nell'Antico anno dell'amore innocente, gli intrighi, duelli e tradimenti. Lì nella tranquilla e fiorita città di Verona vivevano due nobili casate, Montecchi da una parte e dall'altra Capuleti. Purtroppo questi erano in continuo conflitto senza risoluzione, nonostante la calma della città questo clima di guerra porta scompiglio tra veronesi.
Akito Montecchi unico erede della famiglia: è molto conosciuto dal pubblico femminile per il suo fascino, ma anche per il suo carattere scontroso che lo fa sembrare sempre arrabbiato. Il motivo di ciò è il pessimo rapporto che ha con suo padre. Nel vago tentativo di piacergli non accade il miracolo tanto agognato, fino a quando il suo migliore amico Gomi e il cugino Tsuyoshi Montecchi, gli propongono di andare a divertirsi dei suoi nemici. Per distrarsi dai suoi tormenti, ed è in quella baldoria che incontrerà colei che gli cambierà la vita.
Sana Capuleti, la fanciulla è molto corteggiata per il suo animo nobile. Anche costei ha un problema che l'affligge, sua madre vorrebbe maritarla al nobile conte Naozumi figlio erede della famiglia Paride, la giovane non sapendo cosa fare per impedire queste nozze si rinchiude nel suo dolore. Fino a quando un incontro inaspettato sconvolgerà la sua esistenza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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The sun has gone, now we must redouble our kisses


Nella bella Verona, dove noi collochiam la nostra scena, due famiglie di pari nobiltà; ferocemente l’una all’altra oppone da vecchia ruggine nuova contesa, onde sangue civile va macchiando mani civili. Dai fatali lombi di questi due nemici ha preso vita una coppia di amanti da maligna fortuna contrastati la cui sorte pietosa e turbinosa porrà, con la lor morte, una pietra sull’odio dei parenti. Del loro amore la pietosa storia, al cui terribil corso porrà fine la loro morte, e dei lor genitori l’ostinata rabbiosa inimicizia cui porrà fine la morte dei figli: questo è quanto su questo palcoscenico vi rappresenteremo per due ore. E se ad esso prestar vorrete orecchio pazientemente, noi faremo in modo, con le risorse del nostro mestiere, di sopperire alle manchevolezze dell’angustia di questa nostra scena.

Purtroppo tra tutto quel trambusto molto facilmente, si creo panico fra la folla. Poi a un certo punto arrivo la voce di un ragazzo che in mezzo al disastro cerca di pacificare le cose, si tratta Tsuyoshi Montecchi, ma i suoi tentativi si rivelarono vani perché invece di fermare ciò che stava accadendo, si scontra violentemente con il nipote dei Capuleti, il nobile Sengoku.
Finché non in intervenne una voce profonda e possente che placò di scatto quel violento orrore: tutti si fermarono immediatamente di fronte a sua eccellenza il principe: sua altezza era molto amareggiato nel vedere che l'odio di queste due famiglie stanno arrecando danni e distruzione " Sudditi ribellanti, nemici della pace , profanatori delle vostre strade con sangue cittadino!...Oh, dico a voi, non uomini, ma bestie, che spegnete la perniciosa rabbia che v'infiamma nelle vermiglie polle sgorganti dalle vostre vene! Fermi! Da quelle vostre mani insanguinate, gettate a terra, a pena di tortura, maltemprati acciai, ed ascoltare la vostra condanna dalle labbra dello sdegnato principe. Tu vecchio Capuleti, e tu Montecchi, avete già tre volte disturbato la bella quiete delle nostre strade con zuffe sorte da parole al vento, e costretto anche i vecchi cittadini di Verona a gettar l'austere vesti per tornare a impugnar le vecchie picche, ormai coperte di ruggine in pace, per separare il vostro antico odio.
Se disturbate ancor le nostre strade, saran le vostre vite, ve lo giuro, a pagar la rottura della pace. Per questa volta, tutti gli altri a casa. Tu Capuleti, vieni via con me, e tu Montecchi, questo pomeriggio trovati nella vecchia Villafranca dov'è la nostra Corte di Giustizia, per conoscer le loro decisioni sul seguito da dare a questo caso. Ora vai tutti: a pena capitale, ordino a tutti di sgombrare il campo!"
Proclamato l'avvertimento sua altezza si ritira insieme a Messere Capuleti.
In mezzo alla piazza rimangono i Montecchi ancora scossi e turbati dall'accaduto, tra cui Madamigella Nazumi: la primo genita della famiglia Montecchi insieme al cugino Tsuyoshi, ella completamente angosciata rivela a lui la sua rabbia, verso i nemici " Oh, angoscia, dispetto! Come può esser avvenuto tale scandalo così violento! Dimmi cugino, illuminami su ciò che è successo, cosa può aver fatto scattar questa rissa?! " Tsuyoshi con tranquillità, cerca un tono sereno per spegner quell'agitazione incombe in Nazumi " Mia adorata cugina, abbandona la sofferenza nei tuoi occhi, non si addice alla tua bellezza. Ora ti illustrerò: Quand'io son arrivato era già in corso tra i loro e i vostri una dannata rissa. Per cercare di separarli ho posato la mia spada, ma in quello stesso istante è sopraggiunto Tebaldo, con una spada in pugno, e fiatandomi agli orecchi baldanzosi propositi di sfida, comincia sventagliarsela sul capo fendendo l'aria che non vulnerabile, fischiava, come beffarsi di lui. Mentre ci scambiavamo colpo a colpo, e la gente accorreva da ogni parte, e la zuffa cresceva e s'ingrossava, è giunto il principe, che ci ha divisi " Madamigella Nazumi era scioccata nell'udire quel terribile avvenimento, così con capo basso e l'aria afflitta, con fil di voce espose il suo pensiero " Santo cielo! Quale malvagio errore può aver mai commesso la nostra famiglia? Quali pene ci attendono per questa interminabile guerra? Siamo tutti condannati! " E dal suo volto colarono calde lacrime, in qual vennero asciugate, dal tocco gentile del buon Tsuyoshi " Madamigella, non sprecare le tue lacrime per quei tiranni! Piuttosto, mi illustreresti dov'è può essersi recato tuo fratello? " il suo volto di costei cambiò e divenne rigida e cupa: Nonostante siano imparentati Naozumi ha sempre provato un odio profondo verso Akito, così la sua risposta fu molto fredda " sono irriverente, alla tua domanda, ma ti dirò: credo che stamattina, di buon'ora: fosse diretto lì sotto al bosco d'aceriche sorge ad ovest della città, camminava con il solito volto impertinente e imbronciato. Dalla sua passeggiata ancora non è rientrato, cugino adorato, non sicura dell'informazione, ti consiglio di cercarlo lì " Tsuyoshi era dispiaciuto per era conoscenza del motivo di tanto astio, ugualmente spera che un giorno questo disprezzo si tramuti in amore " bene, allora vado a cercarlo" ella lo fermò " non credo ce ne sia bisogno. Eccolo! Sta arrivando! Cugino dagli il buongiorno da parte mia, adesso mi ritiro, che cielo sia sempre con voi " lui con un sorriso spento gli rispose " metà di questo augurio si rifletti in te mia amata cugina" Si allontanarono in direzioni diverse: Tsuyoshi raggiunse, il giovane figlio maschio della famiglia Montecchi che passeggiava non curandosi del suo arrivo.

Cammino, cammino, alla ricerca di qualcosa, ma cosa? La felicità, nella mia giovane vita, non l'ho mai incontrata: il che vengo disprezzato anche da chi mi dovrebbe amare, ho vissuto da solo la mia crescita. Non mi arrendo, sono sicuro che un giorno troverò la pace. Ecco gli ennesimi sguardi furbi dalle dame passanti: Non ho vent'anni ancora, ho avuto ogni avventura, ma tutte quelle donne non rubano un sospiro, mi adorano lo so e non le amate no! Ed ho allagato questi sguardi voltando gli occhi miei: a quei corpi a cui non do niente, non è che un freddo fuoco, l'amore quando verrà? Quando sentirò quel benessere che ti illumina: come il sole accecante, di una giornata d'estate " Akito! Buon mattino cugino! " "Ricambio! È così giovane il giorno? " Ahimè, avendo trascorso il mattino, ad abbandonarmi alla tristezza delle faccende in sospeso, perso la nozione del tempo " Son appena le nove, con distrazione non te ne sei accorto? Oh, cugino lo so, le ore tristi sembrano non finire mai " Annuisco a questa affermazione, mio gentil cugino tu e solo tu sai percepire comprensivamente il mio strazio, ma incupirmi con un argomento doloroso " novità da mio padre? Nuovi compiti? " gli pongo ogni giorno la stessa domanda, l'illusione del miracolo che non accade, mi porta a ricevere la solita delusione " No! Oggi c'è stata una zuffa con i Capuleti. Stavolta il principe ci ha messo alle strette. Alle prime luci del pomeriggio, proprio con sua maestà dovrà affrontare un colloquio, nella Corte di giustizia. Mi rincresce dirtelo, ma è meglio se non disturbi sua signoria" Come avevo preannunciato, ho ricevuto un'altra delusione, mio padre: figura fondamentale della mia vita, rappresenta la figura del nulla, non abbiamo un rapporto a quello che si conviene a un padre e un figlio. I miei occhi non più alcun dolore, ma solo rabbia: la rabbia che si accumula sempre di più. Cosa posso fare? La disperazione nella continua ricerca delle attenzioni di mio padre, non lascia posto alla spensieratezza. Come sempre, l'unica consolazione è la compagnia di mio cugino e Gomi, che nel frattempo ci ha raggiunto. Da tutti siamo detti ' I re del mondo ' forse perché quando siamo insieme paragonati: ai grandi re messi lassù guardano il mondo ma non sanno più, che cos'è vivere con l'allegria che abbiamo noi sempre qui in compagnia. I grandi re non sanno che comprano tutto, ma l'amore no, la solitudine, li dannerà. I grandi re tremano se un cane abbaia senza un perché, alzano i muri su fino all'oblio blindati ormai e invidiosi di Dio, e noi quaggiù ridiamo di chi anche da re è uno schiavo, mentre noi: siamo 'i re del mondo ' noi viviamo nel potere, non abbiamo una morale. Senza leggi ne padroni solo vivere è importante " Akito! Per i problemi dolenti dentro di te, ascolta il mio consiglio, non pensarci " No! I miei problemi non possono risolversi mio caro amico "tu puoi insegnarmi, a non sperare? " Esclamai come se non ci fosse davvero soluzione " Restituendo libertà alle tue attenzioni, guarda nuove bellezze…insomma dove è finito il grande sciupa femmine Akito Montecchi " nel momento in cui ero nell'intento di rispondergli, arrivò un servo di qualche ricca famiglia, anche se non mi interessava, mio cugino prese parola con lui " no, resta amico, cosa ti porta qui? " il servo prese la pergamena che aveva in mano e ce la porse " E buona pure a voi la faccia Iddio. Di grazia, signor mio, sapete leggere? " Gomi rivolse il suo sguardo verso di me e mi chiese se leggevo il messaggio, sommerso dalla noia e richiamai a trattenere il servo " No, resta, amico, questo lo so leggere " presi la pergamene che mi porse " spero che la grafia sia comprensibile, per il di lei signore " " Amico, avrò anche studiato poco, però i libri che non mi sono dispiaciuti, non me li sono fatti raccontare " Esclamai un po’ infastidito accompagnato dalle risate dei miei compagni.
Il messaggio ricevuto era un invito, alla festa di fidanzamento di Ursula la figlia dei Capuleti: in quella lista c'erano scritti, tutti quelli imparentati a quella famiglia.
" Una bella brigata, spero che si divertano " il servo abbozzò un sorriso e mi disse " Senza che lo chiediate, stasera ci sarà una festa a casa del mio padrone, e se non siete uno di casa Montecchi, venite a bervi una coppa di vino. State Allegro, Arrivederci "
" Proprio quello che ti spiegavo, Akito, andando al ballo. Troverai qualcuna che saprà come tirarti su " Non credo che questo possa aiutarmi a distrarmi, ma è sempre la cosa più saggia riuscire a sfuggire al dolore repellente con del buon vino " Verrò con te all'evento, ma attento che forse stanotte, potrei non rincasare " A questa mia affermazione mio cugino mi diede una pacca sulla spalla incoraggiandomi nel mio intento.

" Lady Rossana!!!! " Oh, che bel sogno che stavo facendo: sognavo l'amore. L'amore che cos'è? Nei teneri anni miei, un giorno arriverà ma quel giorno non si sa, la vita che cos'è? È l'inizio per me, ma un vento d'impazienza mi trascina con sé con un mare qui dentro al cuore, l'amore quando verrà? "Rossana!!!" la voce della mia balia rimbomba lungo il corridoio che porta verso la mi stanza, sentendo il suono allegro, mi affaccio fuori la porta. E mi venne incontro la mia balia, con furore e allegria; come una fata in un bosco incantato " Che c'è, chi mi chiama? " "Mi manda a chiamarti tua madre, sono sicura che ha da darti buone notizie " assetata di curiosità, mi incamminai verso gli appartamenti della mia progenitrice. Il quale mi ritrovai subito verso le porte della sua stanza: bussai, e attesi il consenso per entrare, non appena ebbi il permesso, aprì: e vidi dinanzi a me, mia madre seduta su un comodo sofà, con di fronte mia sorella: tramutata nella regina Cleopatra, per la sua incredibile bellezza " Ben Arrivata Rossana! " esclamò mia madre che con un elegante cenno con la mano: mi invitò ad avvicinarmi, come una perfetta fila di soldati mi inserì di fianco a mia sorella " Ti ho fatta chiamare, per discutere con te di un argomento importante" dal tono da ella usato, deve riguardare qualcosa di molto serio " Ditemi pure, che cosa dovete comunicarmi? " alla mia domanda, lei invito me e mia sorella Ursula ad accomodarci sul divano, e lanciò a me uno sguardo contento e rassicurante " figlia cara, come sai tua sorella questa sera si fidanzerà con il figlio della ricca famiglia Carlini, venivo appunto a toccar, per la Vergine, questo argomento: come maritarti. Rossana, dimmi che pensi riguardo al fatto di prender marito?" Domanda il quale, la mia risposta è turbata e mi fa sentire spaesata " è un onore che io non sogno nemmeno " a questa mia affermazione, dentro di me si fece spazio una grande sofferenza. Qualche secondo più tardi intervenne mia sorella " Eppure è giunto il tempo, che pensi a maritarti! " dalle sue parole ben accolte, mia madre in mano prese il discorso " A farla breve: c'è il nobile Naozumi della famiglia Paride, che ci ha rivolto, la richiesta della tua mano " No, tristezza ma, nonostante tutto dovrò sposarmi, ogni donna sa che non esiste pietà: Dio che non hai pietà di me, per quali vie mi perderò? Unirmi ad un uomo a me ignoto, senza aver conosciuto la felicità, a questo pensiero mio non potei fare a meno di abbassare il capo, come senso di incoraggiamento Ursula iniziò a lodare la figura di questa persona " Che uomo quello là, sorella mia! Così bello che pare un figurino! " fu istintivo, estorcere da mia madre qualche sguardo di comprensione. Ma era inutile, ciò che da lei ottenni, era un'altra domanda per me sofferente " Che dici: senti di poterlo amare quel gentiluomo? Figlia mia: ti senti, o no, di poter corrispondere sinceramente all'amore di Naozumi Paride? " Non sentendomi da costei capita, il mio dolore, divenne rabbia: fastidio che fece uscire la mia voce nei loro confronti dura e sofferente " Vedrò di farmelo piacere, ma gli occhi miei non lanceranno il loro sguardo più in la, di quanto il vostro permesso, dia loro forza di volare! E adesso scusatemi ma vorrei ritirarmi nelle mie stanze " Senza attendere oltre affrettai il passo, per stare il più lontano possibile da mia madre.
Dopo questa notizia, cercai di non disperare e farmi un po’ di coraggio. Povera me, che orribile situazione! Purtroppo non c'è risoluzione. Qualcuno bussò alla porta: dai rumorini capì subito che quella era la mia balia, e gli diedi il consenso per entrare " bambina, dimmi cosa ti può aver mai detto tua madre, da render i tuoi occhi così scuri, per caso è una novità a te non gradita? " sospirai per la rassegnazione, sapevo che la mia balia non poteva fare niente " oh, buona nutrice il mio cuore è infelice perché: non sa quando l'arco di cupido punterà il mio cuore, quando sentirò un dolore annunciare il sole, quando dentro le mie vene scenderà quel bene fino ad impazzire, più di quanto il cuore possa sopportare senza mai morire, Quando? Che sventura, non accadrà, non potrebbe mai accadere: la madre mia, desidera che io mi maritassi con un uomo! " la mi balia con fare parecchio sorpreso, quasi grido alla mia dolorosa confessione " San Francesco Benedetto! E chi mai tu dovesti sposar? " " l'unico figlio della famiglia Paride Naozumi! " Solitamente, quando dalle palpebre che si chiudono fuori escono delle lacrime, la mia balia è sempre pronta a consigliarmi. Ma non c'è da cui consigliarmi, per cui intorno a noi c'era un gran silenzio: l'essere avvolta nelle braccia della mia compagna d'infanzia, mi diede la forza di non disperare, anche se è difficile dovevo accettare la situazione. Oh, sciagura; se solo per me ci fosse la libertà di scegliere, sarei più felice. Come sono triste, ma devo farmene una ragione anche se sarà difficile.



• Spazio all'autrice Ho scelto questa tragedia di Shakespeare, per l'amore e il coraggio dei protagonisti. È bello sapere che si amano a tal punto da arrivare alla morte. Infatti adesso sto ascoltando le canzoni del musical ' Ama e cambia il mondo '. Mentre leggevo la tragedia in manga ho pensato " ho perché non creare un misto Sana e Akito? ' Chi meglio della loro coppia può creare una storia nuova, romantica, avventurosa e battagliera. Ovviamente non cambierò il loro carattere, per cui ci metteranno un po’ di tempo per dichiararsi e mettersi insieme. Ma una volta che loro saranno una coppia riusciranno a superare le prove che li attende? Penso che verrà fuori un'ottima storia e il resto lo scopriremo insieme! Tanti saluti e alla prossima!!!!
   
 
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