1.UNA MATTINA COME LE ALTRE
‘’Il destino mischia le carte
e noi giochiamo’’
(Arthur Schopenhauer)
“Rossana?”.
La sua amica la stava strattonando, ma
come al solito Rossana era sonnecchiante sul banco e non accennava a
svegliarsi. Ultimamente si sentiva strana e sempre molto debole.
“Ok sono sveglia “disse la rossa.
“Non puoi continuare così, devi
dormire! Stasera verrai da me per un pigiama party e poi tutte a letto. Che te
ne pare?” Arianna saltellava felice e si stringeva le mani compiaciuta.
“Penso che preferirei trovarmi in un’esplosione
nucleare “
“Perché sei sempre così acida? Sorridi che la
vita ti sorride. Segui me: stiracchia la bocca e mostra i denti. Hahahah
smettila di ringhiare!"
"A te sorride, a me ringhia e io
rispondo. Comunque l’ottimismo mattutino è la cosa che odio di più ...
anzi qualcosa di peggio ci sarebbe ... ‘’
“Cioè?”
“Esserti amica!! Non ti hanno
insegnato che la depressione fa bene? Le più grandi opere non sono nate dalla
felicità ma dalla disperazione. Stai bloccando un possibile premio Nobel,
vergognati!"
"Mi assumerò questa
responsabilità ... allora pasta o pizza?
“Patatine non va bene? Iniziano con p anche
quelle sai? Vengo ... ma solo per te … ti vedo triste in questo periodo”.
Rossana sogghignò, e saluto.
Rossana non era decisamente una
persona semplice.