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Autore: corvina5    20/02/2017    3 recensioni
Secondo capitolo della storia 'Ricordi di un sogno già vissuto'
Un nuovo criminale infesta le strade di Jump City. SI fa chiamare il Compratore e sta stramando una vendetta con i fiocchi. I Teen Titans gli danno la caccia ma scopriranno che l'uomo è molto più pericoloso di quanto si possa pensare. BB nasconde un segreto che neanche i Titans sanno, così inizia a condurre una seconda vita.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Revival of vengeance'
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Traditrice
 
 
 
 
Sapeva che aveva poco tempo a disposizione.
Seguì le istruzioni date, aggirandosi nei corridoi.
Le guardie che controllavano l’edificio erano riunite per fermare l’evasione.
Tutte quelle svolte lo avevano portato davanti una porta. Portò la mano alla maniglia e girò.
-Chiusa, ovviamente-
Con un calcio la sfondò e riuscì ad entrare.
Era una stanza piuttosto piccola ma arredata con mobili costosi.
Senza perdere tempo, cominciò a cercare quel documento prezioso. Un piccolo archivio attirò la sua attenzione. Guardò i fogli uno ad uno mettendo a soqquadro la stanza. Una cartellina di colore nero lo incuriosì. Sfilò l’elastico ed esaminò i fogli all’interno.
-Bingo-
La risata grassa di Nicholas riecheggiò nel corridoio.
-Merda-
Richiuse a cartellina e ruppe la finestra.
Il rumore dei vetri allarmò Nicholas. Corse verso il suo ufficio ma l’unica cosa che riuscì ad intravedere fu un mantello nero sparire attraverso i vetri.
In un attimo capì subito cosa era successo. Guardò tra i fogli sparsi ma quei documenti erano ormai persi.
 
 
Non appena Corvina fu riportata in cella, Sarah non perse tempo e si recò nella sala controlli prima che lo facesse il suo capo. Le registrazioni confermarono che il patto di con X era stato egregiamente rispettato.
SI sedette sulla sedia girevole e si scrocchio le dita prima di posarle sulla tastiera del computer.
Modificò le registrazioni nascondendo l’accaduto.
Il passo pesante di Nicholas si faceva più vicino. Se lui l’avesse trovata lì, sicuramente sarebbe stata scoperta.
Aprì la finestra ed estrasse la pistola a rampino. Uscì sul piccolo davanzale e sparò verso il tetto appena sopra di lei.
Si sporse cercando di capire i movimenti di Nicholas.
L’uomo entrò.
 La finestra aperta lo fece insospettire ulteriormente. Si avvicinò ad essa e sporse il capo guardando in tutte le direzioni.
Sarah vide la testa dell’uomo  ruotare verso la sua direzione. In preda al panico, si appiattì contro le tegole del tetto cercando di non fare rumore.
L’uomo si ritirò e sbatté la finestra. Sarah fece un sospiro di sollievo.
Nicholas guardò le registrazioni senza trovare niente di utile. Chiunque fosse stato aveva un amico dall’interno e aveva un’idea di chi fosse.
Uscì e richiuse la porta con forza.
Sarah capì che doveva andarsene immediatamente e ritornare nella sua stanza, nel caso Nicholas avesse voluto vederla.
Si alzò velocemente. Per un attimo vide tutto nero e perse l’equilibrio, cadendo dal tetto.
Si abbracciò le ginocchia sperando in un atterraggio meno doloroso possibile ma prima ti toccare il suolo, venne afferrata. Appena fu a terra aprì gli occhi e guardò il suo salvatore.
-X?-
-Il solo ed unico-
Sarah sentì le guance accaldarsi. Scese dalle braccia di X e si ricompose.
-Grazie-
-Ho per caso notato... della gratitudine?- disse con sarcasmo.
-Hai pagato il prezzo della tua libertà?-
-Ma certo milady-
Estrasse la cartellina nera e la porse nelle mani della ragazza.
Sarah si rigirò la cartellina tra le mani. Non era sicura di voler sapere cosa ci fosse scritto.
-Non lo leggi?-
-Che ci fai ancora qui? Il tuo lavoro è finito-
-Se una persona come te, rischia tutto per il certificato di morte di un certo Morgan deve essere sicuramente qualcosa di importante-
-Uno dei più spietati mercenari, è interessato alla vita dei Titans?-
-E cosa avrebbe a che fare la morte di un ragazzo con quei due?-
Sarah sbuffò.
-La loro vita, specialmente quella di Corvina, dipende dalla morte di questo ragazzo-
-E se non fosse così?-
-Cioè?-
-Questi documenti erano nell’ufficio i Mr. Simpatia-
-E quindi?-
-Non credi che possa aver falsificato i documenti?-
-No... perlomeno non questi-
-E perché no?-
-Perché nonostante tutto Morgan era legato a lui e Nicholas lo vedeva come un figlio-
-Un figlio che ha ucciso-
Sarah gli rivolse uno sguardo corrucciato.
-Chi era Morgan? Se posso chiedere-
-Mio fratello. E’ morto quando avevo quattordici anni-
-Come è morto?-
-E’ quello che sto per scoprire-
Inspirò profondamente. Tolse l’elastico e aprì la cartellina.
La foto del fratello nella pagina le fece venire un groppo alla gola. Passò l’indice sopra la foto, come per fargli una carezza.
Lesse tutte le informazioni anagrafiche anche le se conosceva tutte.
-Causa del decesso: colpo da arma da fuoco calibro 40- lesse ad alta voce.
Gli occhi di Sarah si bagnarono, facendo cadere qualche lacrima sul documento.
-Lo ha ucciso-
Le lacrime smisero di sgorgare per far spazio alla rabbia. Lanciò i documenti a terra e cominciò a camminare con passo veloce.
-Ehi dove hai intenzione di andare?- X la fermò per un braccio.
-Vado a fare fuori quello stronzo!-
-Ascolta, cerca di ragionare-
-Ragionare? Ha ucciso mio fratello-
-E tu ucciderai lui ma non così-
-E perché?-
-Perché ti troveresti contro la rivolta dei suoi seguaci, comandati dal signor Stronzo Blake. Per non parlare di cosa potrebbe succedere ai due amanti-
Sarah fece un altro respiro profondo.
-Qual è il piano?-
-Stai al gioco per ora e cerca di proteggere gli idioti innamorati, io torno dai Titans e li porterò qui-
-D’accordo-
Sarah annuì e cominciò a camminare-
-Sarah?-
Lei si voltò.
-Fai attenzione- disse lanciandogli il comunicatore.
Lei prese l’oggetto tra le mani e lo osservò , poi guardò verso X e annuì.
 
Nicholas si allontanò dalla finestra affatto soddisfatto da quello che aveva appena sentito.
-Sgualdrina traditrice!-
Si chiuse nella sua stanza a chiave. Le vene gli pulsavano nel collo e il volto si arrossì. Sfogò la sua rabbia contro i mobili, colpendoli e strappando fogli.
-Stronza puttana! Ti sei messa contro l’uomo sbagliato-
 
 
 
 
 
 
EHI. SONO TORNATA! MI SCUSO PER IL BREVE CAPITOLO M VOLEVO LASCIARVI UN PO’ SULLE SPINE. TENETEVI PRONTI PERCHE’ FINALMENTE SIAMO ARRIVATI AL GRAN FINALE!
A PRESTISSIMO.
   
 
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