Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: serafina A    20/02/2017    0 recensioni
Un orribile esperienza segna per sempre Tara. Un dottore le da una notizia che subito Tara non accoglie, ma che poi la renderà felice. Nel frattempo deve affrontare il lungo viaggio insieme all'assistente sociale Jessica, per raggiungere la nuova famiglia. Tara non è contenta del cambiamento, e quando incontrerà il ragazzo dei suoi sogni nella nuova famiglia, vivere sotto al suo stesso tetto, le giornate e i pensieri di Tara ritornano sereni, e in poco tempo dimenticherà tutta la disavventura che l'aveva abbattuta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo cena Ness aveva proposto di andare al cinema. Il cinema, era affollato di gente, per un film appena uscito in quei giorni nelle sale. Le poltrone comode e morbide di colore rosso, e le pareti scure, e rendeva l’atmosfera erotica con l’aggiunta delle luci basse. Ness e Tara erano seduti vicini, avrebbero visto un film tranquillo, anche se a Ness sarebbe piaciuto un film di paura, ma per Tara non avrebbe fatto bene, che odiava quel genere di film. La pubblicità finì, e le luci della sala si spensero del tutto, la gente si mise in silenzio. Tara si portò le mani al grembo mettendosi comoda, mentre Ness teneva la sua mano su una sua coscia. Rimasero così fino a metà del film, poi Ness iniziò a mettere un braccio dietro le spalle di Tara, e con l’altra mano le accarezzava la pancia. Stella che poco prima sembrava stesse dormendo, in quel momento si muoveva delicatamente dando qualche colpetto dove Ness la stava carezzando, Ness sorrise sentendo muoversi la bambina. Gli occhi di Tara incontrarono quelli suoi nel buio, e si guardarono. La sala era immersa nel buio, le uniche voci che si udivano erano quelle dei protagonisti nel film. Ness le accarezzò una guancia prima di posare le sue carnose labbra su quelle di Tara coprendole in un caldo e tenero bacio. Tara ha paura, se non fosse per la piacevole sensazione delle labbra di Ness morbide come petali di rose. La mano di Ness le tenne ferma, in modo che non si staccasse da quel bacio, lasciandole che si immergesse in quella calda sensazione. Seguo la danza lenta delle sue labbra, fin quando le persone che erano seduti nei posti dietro non scalciarono le loro poltrone, Ness si staccò brusco dalle labbra di Tara, e voltandosi lanciò un occhiata di fuoco alla coppia dietro, per poi ritornare al film. Quando il film terminò per le undici e mezza di sera, rientrarono a casa. L’unico pensiero di Tara era di andare a dormire, nonostante non avesse camminato, si sentiva le caviglie gonfie. << Ti va di dormire insieme solo per questa sera? >> Tara aveva avuto la sua piena fiducia in doccia e al cinema. Dormire nel letto con un ragazzo non sempre significava finire per fare l’amore. << sto correndo troppo? >> le aveva domandato Ness, vedendo che Tara non dava nessuna risposta: << sto cercando di non farmi bloccare. >> Tara abbassò lo sguardo. Quella proposta le suonava tanto come avvertimento, aveva il presentimento che non sarebbe stato solo coccole a letto ma forse si sbagliava: << sai che io non ti costringo a fare niente che tu non voglia. Io propongo e dopo decidi tu i base a quello che ti senti di fare. >> aveva detto stando appoggiato alla porta della sua camera. << solo per questa notte. >> aveva dato il permesso Tara, facendo sbocciare un sorriso soddisfatto sulle labbra del ragazzo. Andarono insieme nel bagno a lavarsi i denti, come una vera coppia innamorata. << hai male i piedi? >> le aveva chiesto Ness asciugandosi la bocca con l’asciugamano: << mi sento le caviglie gonfie. >> << infatti sono tanto gonfi. Fai paura. >> rise per prenderla in giro. Tara lo ignorò, e finì di struccarsi il volto: << e con il mal di schiena? >> le aveva chiesto Ness, mettendosi al suo fianco a osservandola: << oggi non ho avuto molto dolore alla schiena. >> << meglio così. >>. Andarono nella camera. Non era la prima volta che Tara entrava nella camera di Ness. La prima volta era entrata ma non aveva fatto caso all’arredamento, perché era andata subito alla ricerca di Ness per parlargli e l’aveva trovato nel terrazzo a fumare. La stanza aveva pareti grigie, e lo stesso lo erano le coperte del letto. Un armadio dal legno scuro, con le ante coperte da vari disegni. Su una parete stava una scrivania affollata di cose. Ness si spoglio, per mettersi un paio di pantaloni comodi, rimanendo a petto nudo. << resti sempre affascinata ogni volta che mi vedi senza una maglietta.>> sorrise malizioso sedendosi nel letto: << mi piacciono i tuoi disegni. >> << bugiarda. >>Ness rise: << vieni qui. >> le ordinò. Tara si avvicinò a letto, e si mise vicino a Ness, che le prese il volto fra le mani per baciarla, infilandole la lingua. Si era dimenticata del piercing sulla lingua, e la punta della sua lingua ci stava giocando. Non pensava fosse così erotico è eccitante. Tara si allontanò con uno scatto: << che succede? >> si preoccupò Ness: << sono ancora tesa. >> << voglio aiutarti, a non farti avere più paura di stare vicino ad un ragazzo. >> << e come pensi di fare? >> << sostituendo la brutta avventura che hai avuto, con una bella. >> << e se non funzionerà? >> << funzionerà se ti fidi di me. >>. Si misero sotto le coperte, per un attimo Tara rimase avvolta dal profumo di Ness che le coperte portavano. Sotto le coperte Ness, ancora a petto nudo e con su solo i pantaloni, l’abbracciò. Tara sentì i suoi duri muscoli attraverso la maglietta del pigiama, e si sentì al sicuro. Quando Tara incontrò gli occhi azzurri, come l’oceano profondo e l’azzurro del cielo estivo, le sembrò che il tempo si fosse fermato. Incantata e rapita dagli occhi di Ness si lasciò accarezzare, dalle caldi mani di Ness. A Tara sfugge un sbadiglio, Ness sorride: << Stai morendo di sonno, o sono noioso? >>domandò. Come poteva pensare di essere noioso? Era semplicemente che Tara era tranquilla e rilassata fra le sue braccia e in quel letto che non si sentiva suo. << Credo sia sonno. >> << Allora... andiamo a dormire? >> << non ho mai dormito con un ragazzo. >> confidò Tara: << te l'ho detto. Non farei niente che tu non vorrai. Lo ammetto, son impulsivo, ma capisco quando sto’ esagerando. >> Ness spense la luce della camera e si addormentarono abbracciati. Quando l’indomani Tara si svegliò infastidita dalla luce proveniente dalla finestra del terrazzo, capì che Ness si era dimenticato di abbassare le persiane, e ora il rosso del tramonto invadeva la stanza. Il braccio di Ness sopra alla pancia, iniziava a pesare. Era stato tutta la notte ad accarezzare la pancia per far calmare Stella che si muoveva durante la notte. Voltandosi Tara osservò incantata Ness dormire tranquillo, vederlo le sfuggi un sorriso di felicità. Era l'unico ragazzo che capiva la sua situazione, ed era suo cugino, se fosse stato un altro ragazzo, se ne sarebbe fregato. La notte e passata tranquilla, La sveglia sul comodino di Ness suonò, era ora che si alzassero dal letto per prepararsi, Tara per andare a scuola e lui per andare a lavoro alla Children. Osservo Ness, sollevare un braccio e spegnere la sveglia, e poi apre gli occhi assonnato: << Sei già sveglia? >> la guardò, per un istante prima di richiudere gli occhi e sospirare. << Si dormiglione. La bambina ha scalciato, è mi ha svegliato. >> confido Tara. << ho sentito che scalciava. Ti ha lasciato dormire? >> le chiede accarezzandogli le labbra, con le dita. << Si. Mi sto’ abituando a dormire con lei che scalcia.>> il rosso del tramonto, dava alla camera un’atmosfera magica, piena di emozioni. Ness si mise seduto nel letto, i suoi capelli scuri erano spettinati, e per un attimo tutti i piercing al volto brillarono, mentre guardava Tara ancora distesa al suo fianco: << allora. Buon giorno principessa mia. >> si chinò per baciarla, la sua lingua riesce a infilarsi nella sua. Poi si vestì, nascondendo i tribali sparsi per il corpo. << è ora di alzarsi, e di fare colazione. Vado a prepararla io. >> Ness le accarezzò la pancia, baciandola nella fronte prima di uscire dalla camera. Quando Tara fu sola, si liberò dalle lenzuola, si alzò vestendosi. Si sentiva bene e felice quando Ness non se ne approfittava della sua debolezza fisica. Ora viveva la giornata solo per amore, e per Stella. Non pensava più alla sagoma scura di quella sera nella sua camera, gli spari e le urla dei genitori. A volte ci pensava, perché era un episodio della sua vita che sarebbe stato difficile dimenticare o cancellare, quel episodio giaceva in un angolo della sua anima, rimanendo in silenzio, fin quando qualcosa glielo faceva ricordare. Tara si specchiò, guardando tutti i traguardi e i cambiamenti che aveva raggiunto in quei mesi. La sua pancia era un cambiamento no previsto, ma i mesi con cui stava convivendo con quella pancia, la stava preparando per la nascita di Stella sua figlia. Aveva il terrore di vedere Stella cresciuta che gli domandava dove fosse suo padre. Perché non sapeva che cosa avrebbe dovuto rispondere a quella domanda. Forse doveva rispondergli con sincerità o forse no… avrebbe deciso il tempo per quella risposta. Dopo aver riordinato il letto, Tara uscì dalla camera, percorse il corridoio dove alla parete c’erano appese le foto di Ness da piccolo. Udiva Ness nel piano di sotto preparare la colazione. L’odore del latte e delle brioche riscaldate, le sembravano tutti odori acidi, quasi in riconoscibili. Come se ogni volta il pasto che mangiava fosse avariato. Tara cercò di non farci caso, sapeva che era la gravidanza a dargli un olfatto sensibile. Raggiunse il bagno per rinfrescarsi il volto. Un conato di vomito le fece portare una mano davanti alla bocca. In preda dal panico cercò di controllarsi. Era la solita nausea mattiniera. No riuscendosi più a controllare si diresse al wc, dando sfogo a quella nausea. Aveva udito aprirsi la porta dietro di se, e Ness le fu subito al suo fianco, accarezzandogli la schiena. Quando la nausea mfu passata, Tara si rimise in piedi. Un capogiro, le fece perdere l’equilibrio e cadde a dosso di Ness, che l’afferrò in un abbraccio, stringendola: << stai meglio adesso? >> << scusa. >> << per cosa? >> << per vedermi in questo stato. >>. I loro sguardi si incontrarono, e Ness non riuscì a resistere alla tentazione di baciarla. Le loro labbra si toccarono per un istante prima che Tara si allontanasse: << Ho appena vomitato >> << allora? >> le rispose Ness ritornando a baciarla, ma Tara non si sentiva al suo agio, e si staccò dalla sua bocca per la seconda volta. << Ti viene ancora da vomitare? >> Tara si voltò di scatto, ritrovandosi con la testa nel Wc. Ness gli afferrò i capelli, rimanendogli vicino. << non volevo c’è assistessi a questo spettacolo. >> si scusò Tara, quando riuscì a parlare: << non ti devi preoccupare. Devi comunque mangiare qualcosa. >> << non so se riuscirò a mangiare qualcosa. >> << se non te la senti di andare a scuola, dovrò portarti alla Children con me. >> << sto’ bene. E passato. >> Tara si mise in piedi, con un sorriso. In macchina. Mentre Ness la stava accompagnando a scuola, il telefono di Ness squillo, con una musica martellante metal. << Sto guidando, potresti rispondere tu? Il telefono e nella tasca dei pantaloni. >> Tara gli doveva mettergli le mani a dosso? << allora? lo prendi prima che mettano giù? >> Tara si concentrò e sbrigandosi, tastò le tasche dei jeans aderenti e scuri di Ness. Lui si dimenava nel sedile, per aiutarla, e la cosa la stava imbarazzando. Trovò il cellulare e rispose, cercando di ricomporsi: <> aveva chiesto Tara, anche se il numero era di Patrick << Ester, come stai cara? >> aveva risposto l’uomo: << bene. >> aveva mentito: << Ness e lì con te? >> Tara guardò Ness, alla guida: << si è qui. Sta guidando. >> << d’accordo. Ti passo Anna in tanto, ti voleva sentire. >> l’uomo passò il telefono alla moglie. << tesoro mio, come stai? >> aveva risposto la donna: << sto bene. Ness mi sta accompagnando a scuola. >> spiegò: << se qualche mattina non te la senti, rimani pure a casa a riposare. >> << si. va bene. Come è andato il viaggio? >> le chiese Tara: << e andato tutto bene. Sembrava di essere tornati ragazzini. >> rise la donna, con la sua risata contagiosa, era riuscita a fare sorridere Tara. << Stella sta facendo la brava o scalcia? >> << scalcia molto ultimamente. >> spiegò Tara: << Ness sta guidando? >> le domandò la donna: << si. >> << ok allora lo chiameremo più tardi. Ora ti lascio. Ti voglio bene. >> << anche io. >> tara chiuse la chiamata: << stanno bene? >> aveva chiesto Ness, riprendendosi il telefono, mentre erano fermi nel traffico. << si stanno divertendo come ragazzini. >>. Ness raggiunse il parcheggio della scuola e prima che Tara scendesse: << questa sera ho invitato due miei amici se non vuoi rimanere tra maschi, potresti invitare qualche tua compagna di scuola per uscire. >>lasciò andare a scuola: << non mi piacciono le mie compagne di scuola. E non ho ancora degli amici affidabili. Sarebbe un problema se rimango a casa? >> << non c’è nessun problema piccola mia. >> la baciò e la lasciò andare a lezione.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: serafina A