Issues
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Aveva tutto sotto controllo.

Tutto. Aveva incollato le proprie mani al muro con un incantesimo. Sotto. Stava trattenendo il respiro da due minuti buoni ormai. Controllo. Nell'aria c'era un leggero profumo di salvia appena bruciata che proprio non voleva saperne di stare fuori dalle sue narici.

“Ti ho detto di toglierti di dosso.”

“Non ti sono addosso. Non ti sto nemmeno toccando.”

“Kai.”

“Bonnie.”

Aveva i capelli più lunghi di come li ricordava. Il suo viso sembrava ancora liscio e morbido, ma senza la luminosità di una volta. Era invecchiata, aveva perso l'ultimo briciolo di ingenuità. E quello forse era colpa sua.

“Non ti azzardare a toccarmi.”

“E cosa potresti fare per fermarmi? Se ora decidessi di abbassarmi quel che basta a baciarti, come credi di poterti opporre? Non hai magia, Bon. Di nuovo.”

Sospirò con fare tragico e la vide voltare appena la testa per evitare il soffio del suo alito che sapeva di sangue e hamburger.

“Provaci e ti ammazzo, Kai. E non sarà indolore come l'ultima volta.”

Fece un fischio d'ammirazione e i capelli che le incorniciavano il lato destro del volto svolazzarono sulle sue labbra piene e dipinte di un leggero rosa, ma non si attaccarono al rossetto, segno che doveva averlo messo da un po'. Da prima che sapesse del suo ritorno, di sicuro. Non la credeva abbastanza crudele da mettersi in ghingheri solo per farlo uscire di testa. E, sì, sapeva di star parlando della stessa persona che gli aveva ficcato un piccone nel petto – e una penna nel collo e un coltello nella schiena – senza battere ciglio.

“Forse dovrei cercare di ammazzare qualcuno dei tuoi amici. Magari funziona di nuovo per ritrovare la tua magia.”

Sospirò ancora. Gli piaceva il modo in cui lei socchiudeva gli occhi e tratteneva il respiro quando il suo alito la sfiorava. Sembrava meno arrabbiata, più nervosa.

“Peccato che siano quasi tutti già schiattati.”

Le sorrise mostrandole un accenno di canini.

“Credi di farmi paura?” gli domandò gonfiando il petto.

Crudele.

“Ti ho fatto fuori più di una volta anche senza la mia magia.”

“Oh, lo ricordo bene, Bon. So che i mostri non ti fanno paura. Sembra tu abbia un debole per loro, in realtà.”

Lo guardò con quei suoi occhi di gelida giada.

“So del tuo intrigo con la buonanima di Enzo. Credevi non l'avrei scoperto? Sembra essere il gossip preferito di tutti: “hai sentito di Bonnie Bennett che sta cercando di resuscitare il suo fidanzato? Uno scandalo!”. Credevo si riferissero a me. È stata una delusione scoprire che hai perdonato l'ennesimo vampiro con le mani sporche di sangue innocente. Ma indovina un po'! Sono ancora un vampiro anch'io!”

Fece una risata divertita e Bonnie fu scossa da un brivido di inquietudine.

“Allontanati.”

“Costringimi.”

“Non voglio toccarti.”

“Non ce n'è bisogno.” Si abbassò sul suo orecchio. Con calma, per non spaventarla – e per costringersi a trattenersi. “Usa la magia.”

Bonnie non si mosse.

“Motus” mormorò lui, ma senza aggiungere potere. Non avrebbe potuto nemmeno se avesse voluto, ché gli ci voleva tutta la concentrazione del mondo per attingere al proprio essere sovrannaturale per usare la magia, e in quel momento la concentrazione gli serviva ad altro.

Bonnie divenne ancora più immobile.

“Coraggio, Bonster. Una parolina.”

“Vattene.”

“Parolina sbagliata. Ne preferisci due? Phesmathos Incendia.”

Bonnie serrò le labbra rosate.

“Ossex” le disse ancora. “Sembra quasi pornografico, se sussurrato così, non trovi?”

Bonnie spinse la testa contro il muro e sollevò il seno in un respiro affannato. Era davvero una cattiva persona.

“Te lo ricordi ancora l'incantesimo per il mondo prigione, Bon? Possiamo provare quello, se ti va. Non c'è nessun pericolo, tranquilla.”

Avrebbe voluto posare la punta del naso contro la sua tempia umida di sudore e farla scivolare lungo lo zigomo, la mascella, il collo, lì dove il cuore batteva all'impazzata, pompando sangue e magia nelle sue vene. Non avrebbe avuto la forza di fermarsi, però. Non si sarebbe impedito di morderla, di berla, di succhiarle via tutta la vita e la sua deliziosa magia.

“Motus” mormorò Bonnie, ma senza convinzione.

“Scusami?” Avvicinò l'orecchio alle sue labbra. In tutta onestà, gli sarebbe stato bene anche se a mordere e succhiare fosse stata lei. “Non ho colto bene l'ultima sillaba.”

Bonnie espirò, soffiandogli il suo alito freddo sul collo e provocandogli un brivido lungo la nuca.

“Motus.”

Kai sollevò la testa per incontrare il suo sguardo. “Non ci siamo proprio, Bon. È così che hai cercato di salvare Enzo?” Schioccò la lingua in segno di scherno. “Non mi meraviglia che sia morto.”

“Motus, stronzo!”

Si sentì spingere via, sebbene debolmente, e si costrinse ad annullare l'incantesimo sulle proprie mani per non lasciarle attaccate alla parete.

“Motus!” insistette Bonnie e Kai fu allontanato ancora di qualche passo.

Sollevò le mani in segno di resa, un sorriso complice a piegargli le labbra. “Questa è la mia Bonster.”

“Phesmathos–”

“Bentornata” la interruppe.

Prima che lei potesse riprendere a formulare l'incantesimo, le strizzò un occhio e scomparve nel nulla.

Si sarebbe fatto volentieri dissanguare da lei, c'era qualcosa di sensualmente malato in quell'atto, ma non era disposto a farsi lanciare tutti gli incantesimi delle Bennett in una sola seduta.

Quel bacio avrebbe dovuto aspettare.

Yeah, I got issues
And one of them is how bad I need you

AN:
*tossisce convulsamente per dissimulare l'imbarazzo*
Salve. Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato la long che ho abbandonato. Come va? Siete contenti che io Kai sia tornato? È una domanda stupida, perdonatemi.
Un po' di chiarimenti, che non ho mai fatto quando ho postato cose su questi due, ma boh, stasera mi sento di farli: se un tizio (così come una tizia) vi mette letteralmente con le spalle al muro e, pur non toccandovi fisicamente, vi molesta, anche solo stando nel vostro spazio personale senza il vostro permesso, non è romantico e dovreste dargli (o darle, anche se meno efficace) un calcio tra le gambe e allontanarvi. Ok? Ok.

Detto questo, la mia OTP bad/wrong mi mancava da morire e anche se sono OOC e non so più scrivere di loro, volevo rianimare un po' la sezione.

Ora me ne torno a scrivere Saphael. Cià.

Red