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Autore: OlicityAllTheWay    21/02/2017    0 recensioni
Una storia dal finale aperto perchè non so ancora se la continuerò :D
Ho preso spunto dalla nuova serie "Riverdale" che mi sta piacendo veramente un casino. Spero che la leggiate e che vi piaccia :D Fatemi sapere.
Un bacio :D
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEWS

 

Kevin entrò come una furia nell’aula di scienze.

Betty era già seduta insieme ad Archie, pronti a fare un esperimento di vivisezione su una rana.

<< Oddio! Betty sei tornata! >> disse lui abbracciandola forte.

<< Sono andata da qualche parte? >> chiese Betty ridacchiando.

<< Oh, smettila sai benissimo di cosa sto parlando >> dopo spostò lo sguardo su Archie: << Ti dispiace? >> chiese indicando la sedia affianco a Betty.

Archie fece spallucce e si alzò portando con sé tutto ciò che gli serviva.

Si guardò intorno e notò che l’unico posto libero era quello affianco a Veronica.

Prima di dirigervisi però si girò a guardare Betty, in cerca di un consenso.

Lei lo guarda per un attimo prima di annuire silenziosamente.

 

<< Allora…scusa se questa settimana sono stata…assente >> esordì Betty.

<< Non fa niente, tesoro. Mi sei mancata però >> rispose il ragazzo ignaro di quello che fosse successo tra lei e Chuck e del motivo per cui Archie fosse così appiccicoso con lei.

Forse un giorno Betty glielo avrebbe detto, ma per il momento era una cosa che voleva tenere per sé, non era pronta.

Dopo qualche minuto di silenzio gli chiese se avesse qualcosa di nuovo da raccontarle.

<< Beh, in realtà una novità ci sarebbe. Ma te ne parlerò più tardi. A casa tua? >>

<< Va bene >> rispose lei, felice che le due persone a cui teneva di più fossero tornate nella sua vita.

 

Tra Veronica e Archie la tensione era palpabile. Entrambi cercavano di tenersi impegnati nell’esperimento che il professor Phylum aveva assegnato ma un argomento lasciato in sospeso aleggiava fra loro.

Il giorno del ballo, il giorno in cui tutto cambiò loro si erano baciati a casa di Cheryl Blossom, pur sapendo entrambi quello che Betty sentiva per Archie.

Lei stessa lo aveva detto a Veronica, quando pensava potesse davvero diventare sua amica e Kevin non aveva aiutato dicendo che Archie e Betty fossero fatti l’uno per l’altra.

Eppure si erano baciati. Avevano combinato un casino innescando una serie di eventi che non avrebbero potuto prevedere.

Veronica, sentendosi a disagio, decise di rompere il silenzio: << Allora come sta Betty? >>

Archie la guardò: << Non ci hai ancora parlato dal ballo? >>

<< No. Dovrei? Ho incasinato tutto, in una sola settimana che mi trovo a Riverdale. Non so cosa dirle. >> disse la ragazza portandosi le mani tra i capelli.

<< Non posso dirti io cosa dirle, ma credo che dovresti dirle almeno qualcosa. >>

Lei fece un cenno con la testa, un cenno d’assenso.

 

Alla fine della lezione Betty stava andando verso gli spogliatoi per mettersi con il cambio da cheerleader e iniziare con l’allenamento. Da una parte era nervosa perché sapeva che avrebbe incontrato Chuck, ma dall’altra sapeva che ci sarebbe stato Archie.

Si sentì chiamare e quando si voltò vide che Veronica stava correndo per raggiungerla.

<< Andiamo insieme? >> chiese come se niente fosse, come avevano fatto tutti i giorni per una settimana da quando era arrivata.

Non si conoscevano da tanto, eppure entrambe sentivano uno strano sentimento per l’altra. Come se fossero destinate ad essere amiche.

Betty non rispose, aspettò invece che l’altra dicesse qualcosa.

<< Senti, scusa per quello che ho fatto che Cheryl. Se ti può consolare, mi sento uno schifo. Non so perché l’ho fatto. Quando vivevo a New York ero la tipica ragazzina ricca e viziata che si poteva permettere di fare tutto, non ero una bella persona. Per questo quando io e mia mamma ci siamo trasferite quì ho deciso di diventare una versione migliore di me stessa. Non ho fatto un buon lavoro fino ad ora, ma ci sto provando. Con tutta me stessa. Ti prego Betty dammi un’altra possibilità e ti giuro che non ti deluderò. >>

<< Ok >> rispose semplicemente la bionda. Aveva dato una possibilità ad Archie perché non darla anche a Veronica? In fondo non era colpa sua se Archie non ricambiava i suoi sentimenti e Betty sapeva bene che quello fosse il vero motivo per cui era tanto arrabbiata, triste e ferita.

Veronica spalancò gli occhi, ma si ricompose subito: << Grazie, grazie Betty! Non ti deluderò e ti prometto che non lascerò mai più che un ragazzo si intrometta fra noi >>.

 

Durante gli allenamenti si poteva percepire un triangolo immaginario di sguardi: Chuck fissava Betty, Archie fissava Chuck e Betty fissava Archie.

Tutti e tre fissavano l’altro per motivi differenti ma tutti e tre lo facevano con la stessa intensità.

Betty non riusciva a togliersi di dosso un brutto presentimento, quindi quando finì gli allenamenti decise di aspettare Archie direttamente nel campo, senza allontanarsi e andare da sola negli spogliatoi.

Lui la raggiunse nel giro di dieci minuti e andarono a casa insieme.

 

Kevin arrivò alle sei a casa di Betty. Salì le scale e si buttò sul letto con viso sognante mentre Betty faceva dei compiti di matematica.

Lo guardò interrogativa.

<< Mio Dio è stato fantastico >> disse lui chiudendo gli occhi e sospirando.

<< Kev? Rendimi partecipe! >>

<< OK, tieniti stretta. Dal giorno del ballo mi sto vedendo in segreto con un ragazzo. Mi ci vedo in segreto perché lui non è dichiarato, anzi in realtà tutti pensano che sia pieno di tipe. >> disse lui picchettando l’indice sul labbro inferiore, con fare pensieroso.

<< E chi è? >> chiese Betty: << lo conosco? >>

<< Se lo conosci?! Certo, è nella nostra scuola, gioca a football. Alto, muscoloso, un figo da paura. Rullo di tamburi… >> disse imitando il suono: << E’ Moose! >> disse infine tutto eccitato.

<< Moose come Marmaduk Mason? Quello che si è fatto mezza squadra delle cheerleader? >>

Kevin la guardò un po’ storto, roteando gli occhi: << Sì, lui. >> la guardò incerto se continuare o meno: << Sono un po’ spaventato Betty. Quando ci vediamo stiamo bene, e lui oltre che essere un figo da paura è anche una bella persona. Ma non è pronto per rivelarsi al mondo. Io non posso, non voglio rimanere nell’ombra con lui per un’eternità. Lo potrei sopportare per un po’ di tempo, fino a quando lui non si sentirà pronto, ma è proprio questo il punto: non credo che lo sarà mai. >> disse guardando il soffitto e tormentandosi le pellicine intorno all’indice sinistro.

<< Kev, mi dispiace. Senti dagli ancora un po’ di tempo, magari con il tempo e con l’affezionarsi a te deciderà di dichiararsi. No? >> disse lei senza sapere cos’altro dire. Era una situazione strana e nessuno avrebbe potuto dire come sarebbe andata.

<< Grazie Bet. Sei la migliore. >>

Quella affermazione non fece altro che ricordarle che in realtà non era così.

 

 

   
 
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