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Autore: _Marlee_    21/02/2017    6 recensioni
Dietro a quei muri e a quel cuore di vetro si nascondeva una donna fragile che portò Arizona ad avvicinarsi a lei nonostante tutto e nonostante tutti. Il suo primo vero amore sarebbe sempre rimasta Callie, ma Callie non c'era piu ed Eliza era li, indifesa e attaccata, cosi cominciò un nuovo capitolo del libro della dottoressa Robbins.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres, Sofia Robbins Sloan Torres
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessuna stagione
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“Non vorrei essere al suo posto” disse Maggie riferendosi chiaramente alla nuova arrivata al Grey Sloan Memorial Hospital, Eliza Minnik “Vi rendete conto che state boicottando la Bailey?” chiese April cominciando ad essere piu incerta sulla loro crociata contro la nuova dottoressa “Adesso ti tiri indietro?” chiese Meredith. A tutti dispiaceva per Miranda, anche perchè in tutti quegli anni era riuscita a diventare una persona amata da tutti, ma questa sua ultima decisione non è stata presa bene dal resto dei chirurghi, soprattutto per via delle conseguenze che si sarebbero riversate nella carriera decennale del buon e vecchio dottor Webber “Non mi tiro indietro, dico che forse lei ci ha visto lungo” disse April cercando di giustificarsi “Richard ha aiutato la maggior parte di noi a diverare quelli che siamo. Io sono la dottoressa Grey, Alex è uno dei chirurghi pediatrici piu riconosciuti, Cristina è a Zurigo in un programma di primo ordine. Tu April, sei stata in Iraq ed è inutile nasconderlo che è tutto grazie al metodo di insegnamento di Richard. Certo, per Alex c'è stata Arizona, per Lexie c'è stato Derek, per lei c'è stato Owen. Ma il metodo degli sturtturati per insegnare era quello che Richard usava quando insegnava a me, perchè lui sapeva di cosa c'era bisogno. Non possiamo permettere che una dottoressa dello sport come Eliza Minnik, venga qui a modificare un programma solido e forte” disse Meredith mettendo d'accordo tutti “Richard ci ha sempre insegnato una cosa che oggi è sopravvalutata, ci ha insegnato a mettere al primo posto il paziente e la sua famiglia, mentre per la Minnik qualsiasi persona diventa una pagina di un libro da studiare. Certo siamo un policlinico universitario, qui i ragazzi devono studiare, ma non possono crescere pensando che davanti a loro ci sia solo una nuova operazione. Webber ci ha insegnato e sta insegnando come prendersi cura del ragazzo con il femore rotto, la donna con la faccia ustionata e il bambino che si è trovato nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. Dietro a tutti questi interventi c'è altro. Ed Eliza Minnik non lo percepisce” disse Arizona intromettendosi per la prima volta nel discorso “C'eri durante il suo ultimo intervento?” chiese Maggie “Si, la Edwards era il primo chirurgo, Eliza la assistiva e io potevo solo osservare. Come Richard durante l'intervento di Ben. Stephanie non ha sbagliato niente, non poteva riparare ciò che non vedeva, è la Minnik ad aver sbagliato. Il bambino è morto e Eliza era piu sconvolta di Stephanie. Lei è un insegnante non ha idea di come si stia dentro ad una sala operatoria. Richard invece si è fatto le ossa nell'arena e ha permesso a noi di farci le stesse ossa. Non permetterò che questa situazione finisca nel peggiore dei modi per lui” disse Arizona concludendo, Richard nel frattempo era rimasto seduto ad ascoltare, lui per primo non sapeva cosa dire, non si aspettava quella mossa ne da parte di Miranda ne da parte di sua moglie Catherine, a lui non è mai piaciuto stare al centro delle situazioni politiche dell'ospedale, a lui piaceva stare al centro della sala operatoria ad insegnare ai suoi studenti, ma improvvisamente si è sentito preso in causa “Forse Miranda ha ragione” disse lui dal nulla “No, Richard no” rispose subito Maggie e dopo di lei tutti gli altri “E' la prima donna ad aver raggiunto la posizione di capo, forse non dovremmo ostacolare cosi il suo percorso” continuò April “Io la voglio fare questa cosa, voglio che lei capisca che questo non è il giusto metodo per cambiare, lo farò da sola se tutti voi cambierete idea, io lo farò da sola” aggiunse Maggie chiaramente infastidita dal chirurgo traumatologico “Maggie ha ragione, io starò dalla parte di Richard” concluse Arizona e poi Meredith.

 

Per Arizona non era difficile stare dalla parte di Richard perchè sapeva che lui era la colonna portante dell'ospedale, lo era da sempre. Del dottor Webber si parlava spesso fuori da Seattle e un motivo dev'esserci stato, aveva un ottimo metodo di insegnamento e lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarlo. Ma allo stesso tempo vedeva Eliza in difficoltà, anche se dentro all'ospedale cercava di mantenere un certo profilo, sempre. Tranne dopo quel maledetto intervento che è costato la vita ad un bambino di 10 anni. Arizona Robbins era famosa per essere una persona molto umana, lei raramente si arrabbiava o si irritava e vedendo Eliza in condizioni lavorative ed umane molto disatrose fece fatica a non avvicinarsi a lei. La sera dell'intervento disastroso Arizona non ha potuto non tranquillizzarla, infodo anche quel suo comportamento era frutto di un insegnamento di Webber.

I momenti tranquilli in ospedale finirono in quel momento, perchè Arizona fu chiamata in pronto soccorso per un consulto ad un bambino, non appena scese vide Eliza seduta dietro al bancone all'ingresso, si guardarono e Arizona capì benissimo “Dottoressa Minnik, venga con me” disse lei sorridendo, lei era un essere umano inspiegabile, riusciva sempre ad avere il sorriso sulle labbra nonostante il suo lavoro non fosse sempre positivo “Dottoressa Robbins, sono impegnata” inventò una scusa “No, non è vero, venga con me” continuò e riuscì a convincerla. Eliza era felice di aver finalmente trovato qualcuno che dentro quell'ospedale non le remasse contro, e soprattutto si era resa conto che nel suo metodo di insegnamento c'erano delle falle, ed a fargliele notare è stata proprio quella meravigliosa dottoressa sempre con il sorriso. Prima di arrivare davanti al paziente Eliza prese il braccio di Arizona e la bloccò “Non ho intenzione di lavorare con altri bambini, non so come si fa, non sono ancora pronta” disse Eliza abbassando un po quel muro invalicabile per tutti tranne che per Arizona “Non è vero, se non lavorerari su questa tua mancanza probabilmente non riuscirai piu ad entrare in una sala operatoria” disse Arizona “Io non opero bambini, quindi per me non è necessario” continuò lei molto testarda “Ok, ho capito, io opererò quel bambino, lo salverò e tu avrai perso un'opportunità per imparare. Sei davvero irritante quando fai cosi” Arizona si diresse verso il bambino. Frost, un bambino afroamericano, con un problema all'intestino, Arizona era sicura di se, di quel genere di interventi glie ne erano capitati centinaia, e non era affatto preoccupata “Ciao campione, io sono la Dottoressa Robbins, e oggi ti porterò dentro ad una stanza tutta azzurra e togliamo l'amico cattivo, va bene?” chiese Arizona sentendo alle sue spalle una presenza, sapeva benissimo di chi si trattasse ma non si voltò “Ma io posso restare sveglio, voglio vedere” disse lui sorridendo. Succedeva spesso, i bambini quando Arizona era nei paraggi loro sorridevano, nonostante fossero ammalati o doloranti lei li faceva sempre sorridere e rendeva un'avventura speciale anche un intervento che a tutti avrebbe messo il terrore “Piccolo questo non è possibile, non puoi vedere quello che facciamo, perchè è un segreto e nessuno può vederlo” disse Arizona sedendosi vicino al bambino “Come la ricetta della Coca Cola?” chiese lui entusiasta “Esatto, ma tu non ti devi preoccupare perchè tu ti farai un bel sonnellino. Ti piacciono i sonnellini?” chiese lei posandole una mano sulla guancia “Certo dottoressa”

Eliza rimase immobile difronte all'immensa bravura di Arizona nel dialogare con i suoi piccoli umani, quello lei non lo insegnava e lei per prima non era in grado di farlo, e si rese conto che invece era importantissimo. Arizona si voltò e sorrise nel vedere Eliza “Parteciperai?” chiese, la donna annuì e proseguirono insieme senza dire una parola.

 

“Ok, è tutto pronto. Sai contare Frost?” chiese Arizona dopo averlo preparato a dovere “Certo dottoressa, ho 10 in matematica” disse lui orgoglioso “Bravissimo, allora inizia a contare a rovescio da 10” disse lei, l'anestesia fece effetto in pochissimi secondi e da quel momento in poi Eliza subentrò da spettatrice. Non disse niente, neanche una parola, alle domande di Arizona lei si limitava ad annuire “Guarda che puoi parlare” disse lei improvvisamente “No dottoressa, non posso” disse lei non smettendo mai di tenere gli occhi sul paziente “Perchè no? Non era lei che diceva che durante un'operazione i passaggi devono essere esercitati a voce alta in modo che tutti possano imparare?” chiese Arizona “Mi hai chiusa qui dentro per dirmi che avevo torto? Che il mio metodo di insegnamento non vale niente?” chiese lei, ma aveva chiaramente frainteso il senso del gesto di Arizona. Non le diede neanche il tempo di rispondere e uscì di corsa dalla sala operatoria. Di nuovo, per la seconda volta non aveva dato spiegazioni. Arizona, come previsto concluse perfettamente l'operazione. Ma prima di andare a comunicarlo ai genitori andò a cercare la sua assistente
“Vuoi dirmi quanto è bello salvare un paziente?” chiese Eliza molto sgarbata “Perchè non voglio ascoltare” continuò, ma Arizona non si fece colpire da queste frecciatine “Smettila” disse con molta calma, Eliza non si degnò neanche di voltarsi “Non mi piace essere incastrata” disse lei senza cambiare tono “Non volevo incastrarti. Non so con che persone di solito lavori, ma io volevo solo..” provò Arizona avvicinandosi “Basta Arizona, ti prego” disse lei, Arizona però non accettava il fatto che lei pensasse di essere stata raggirata, cosi si sedette esattamente difronte a lei “Qui dentro le persone non stanno rendendo facile il tuo lavoro, lo so, anche perchè io sono una di loro. E sono convinta di quello che sto cercando di difendere. Ma so anche che tu non sei un robot, sei una persona e come tale hai sentimenti” disse Arizona con un tono incredibilmente dolce “Mi stai psicanalizzando?” chiese Eliza, lei davvero non capiva ciò che Arizona volesse, sembrava quasi un doppio gioco “Sto solo cercando di farti capire che puoi avere degli amici qui dentro, senza necessariamente spostarti troppo dal tuo obbiettivo” disse Arizona “Mi hanno pagata per raggiungere quel obbiettivo, cambiarlo non mi è possibile” disse Eliza “Allora tu, dopo aver assistito alla morte di quel bambino non hai cambiato idea? Non credi che..” disse Arizona ma fu interrotta “Io ho lavorato come sto lavorando per anni, in decine di ospedali diversi, ed ha sempre funzionato” disse Eliza cominciando a capire che Arizona non era li per giudicarla, non era li per farle abbassare tutti i muri e poi colpirla alle spalle, lei era li per darle un semplice consiglio. Da persona a persona “Forse c'è una ragione per la quale la gente attraversa il paese per venire qui, al Grey Sloan Memorial Hospital, forse perchè noi siamo i migliori in molti campi” disse Arizona “Sono stata assunta da Cathrine Avery, e se lei crede che ci sia bisogno di un cambiamento significa che il cambiamento è necessario” rispose Eliza abbassando gli occhi “Non ho detto che non sia necessario un cambiamento, magari è necessario, ma quello che vogliono che tu faccia non è un piccolo cambiamento, ma un cambiamento radicale” disse Arizona cercando di farla ragionare “Cathrine Avery me l'ha chiesto, sai chi è?” chiese Eliza alzando per la prima volta quei meravigliosi occhi blu “Lo so chi è Cathrine, lo so. E so anche che non è facile comunicare con lei. Da questo punto di vista ti do ragione, però non è impossibile” confessò Arizona “Non ho voglia di parlare con te del mio lavoro. Davvero dottoressa, basta” Arizona capì che non c'era niente che avesse potuto farle cambiare idea “Dottoressa Minnik ha voglia di venire con me a dire ai genitori di Frost che l'intervento è andato benissimo?” chiese porgendole una mano alzandosi in piedi, Eliza la guardò e si alzò senza il suo aiuto “Devo seguire gli specializzandi. E' gia troppo tardi”

 

E' DA TANTO CHE NON SCRIVO E NON UTILIZZO QUESTO SITO, SOPRATTUTTO PER MANCANZA DI ISPIRAZIONE. INFONDO LE NOSTRE CALZONA NON HANNO FATTO PASSI IN AVANTI E QUESTO MI HA RATTRISTITO UN PO. PERO' DEVO DIRE CHE QUESTA ELIZA INSIEME AD ARIZONA MI DA QUALCHE BRIVIDO E QUALCHE EMOZIONE.. SPERO CHE VOI NON CE L'ABBIATE CON ELIZA E DI CONSEGUENZA SPERO CHE VI PIACCIA QUESTA FAN FICTION.. 
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE .. 
COSI SAPRO' SE CONTINUARE O SE BLOCCARMI SUBITO..

ATTENDO VOSTRE NOTIZIE. 
VI RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE E PER I MINUTI CHE AVETE DEDICATO A QUESTO PRIMO CAPITOLO.
MARLEE 

  
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