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Autore: Harry Fine    22/02/2017    1 recensioni
(Storia in sospeso)
In questa storia, i personaggi di Shugo chara saranno visti in un contesto pieno di spade, combattimenti per mare, frutti del diavolo, passioni amorose su navi incredibili e desiderio di ricchezza e notorietà, pronti a tradire chi li ha cresciuti e a stringere amicizie indistruttibili. Si vedrà se la ciurma della Black lynx riuscirà a conquistare i mari o se verrà inghiottita dall'ora di un pirata leggendario.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Appena arrivati sull’isola avvistata da Kukai, che era decisamente più simile ad uno scoglio visto le esigue dimensioni e la sua scarsa vegetazione, uno strano e sgradevole pensiero colpì la mente di tutti. Ovvero che il loro breve viaggio tutti insieme a bordo della Black lynx sarebbe presto finito e che ognuno sarebbe andato per la sua strada e probabilmente non si sarebbero più visti, o si sarebbero ritrovati di nuovo a combattere su fronti opposti. Ovviamente, nessuno di loro si aspettava che sarebbe durata quella loro strana alleanza. Ma, nonostante le loro precedenti battaglie e l’astio iniziale che li aveva pervasi, si erano comunque aiutati a vicenda e avevano addirittura iniziato a intrecciare dei veri rapporti tra di loro e adesso tranviaria non faceva piacere a nessuno. Amu si voltò verso Ikuto e Tsuyo. Non sapeva perché, ma non voleva lasciare il primo, di cui voleva assolutamente capire la vera natura, visto che aveva iniziato a sospettare che cosa fosse qualcos’altro in lui, oltre alle battute maliziose, i sorrisetti e quella irritante facciata di superiorità, e voleva ancora chiedere qualcosa al secondo, che si era comunque aperto con lei e le aveva fatto capire che, forse, tutti loro non fossero solo un gruppetto di ragazzini in cerca di fama e gloria. E anche gli altri avevano qualcosa che la spingeva, per un motivo o per l’altro, a voler rimanere con loro. I sorrisi di Kukai, l’allegria di Yaya e Rikka, l’affetto che Hikaru dimostrava al ragazzo dai capelli castani, che sembrava senza dubbio più simile ad un padre per lui, e anche la presenza sicura di Shuraia e Utau le sarebbe mancata, nonostante le loro continue facce diffidenti e scontrose. 《Beh, direi che questo è un addio.》 Disse Il ragazzo Dai Capelli rame di colpo, ma senza il suo solito sorriso effervescente sul volto. 《Già.》 Rispose Lulù mestamente. Sembrava che neanche gli altri membri del gruppo di Amu fossero felici di doversi separare da quei ragazzi. 《Sentite, per ringraziarvi del vostro aiuto, non diremo a nessuno della vostra posizione è non vi daremo più la caccia.》 Dissero i gemelli in modo sincero a tutti i membri della Black lynx. 《Ma… che cosa vi succederà se non porterete a termine la missione che vi ha affidato Barbanera?》 Chiese Utau, per una volta preoccupata della sorte degli otto ragazzi. 《Senza un mezzo di navigazione, non possiamo fare molto. Diremo che ci avete distrutto la nave in un’imboscata quando siamo arrivati su quest’isola.》 Disse Reika. Lo sapevano tutti che non era una scusa esattamente credibile, soprattutto se rifilata ad uno come Barbanera, ma non avevano il coraggio di dirlo ad alta voce. 《Beh, addio confettino. È stato bello dormire con te. Spero di poter ripetere l’esperienza.》 Disse Ikuto con un sorriso malizioso e quasi nostalgico, mentre lui e la sua ciurma iniziavano ad allontanarsi. Amu non fece in tempo ad arrossire per quell’ultima frase, che si sentì un rumore forte e secco e qualcosa di piccolo e rapidissimo passò accanto al suo orecchio e si conficcò nella spalla del ragazzo dai capelli blu. Una macchia rossa iniziò ad allargarsi sul tessuto candido della sua camicia, facendolo accasciare per terra per il dolore, e tutti capirono di cosa si trattava. Una pallottola. Si voltarono simultaneamente verso il punto da cui era partito lo sparo, mentre Utau, Kukai e Tsuyo si avvicinavano al fratello maggiore per proteggerlo da ulteriori attacchi a sorpresa. Un manipolo di almeno cinquanta marines occupava la piccola strada in maniera alquanto minacciosa. 《Capitano Hinamori! Allora state bene! È un sollievo. E anche le reclute Fujisaki, DeMorcef, Kurumi, Mashiro, Hotori e Sanjo sono illese!》 Urlò quello che doveva essere il capo. Era un tipo di mezza età con i capelli grigi e bianchi e una lunga cicatrice che gli attraversava la faccia, segnata di piccole rughe. In mano, aveva ancora la Pistola fumante dai cui era partito il colpo diretto a ventunenne. 《Cosa diamine…!?》 Chiese Amu, anche a scioccata, come tutti gli altri, per quell’attacco a sorpresa ai danni di Ikuto, che era ancora a terra, tenendosi la mano sulla ferita. 《Io sono Akai Masaya. Sono il comandante di una delle flotte minori del nostro signore Barbanera. Abbiamo scoperto dal alcuni superstiti dall’esplosione che c’è stata due giorni fa che voi tutti eravate stati tutti catturati dalla ciurma della Black lynx. Temevano per la vostra vita. Pensavamo che quei fuorilegge vi stessero torturando per ottenere informazioni, ma per fortuna state tutti bene.》 Disse lui, ignorando completamente Ikuto e i suoi compagni. Hikaru corse subito verso il suo capitano per congelare la sua ferita e cercare di dargli un po’ di sollievo, ma l’uomo sparò anche contro di lui. Per fortuna, il proiettile venne bloccato da una massa di sabbia generata da Shuraia. 《Tu, un misero umano senza poteri, vorresti sfidare noi? Ma non farmi ridere. Le armi da fuoco sono inutili contro di me.》 Disse l’indiano con la sua solita spavalderia e fierezza. In un istante, tutti i compagni di Ikuto si erano schierati di fronte a lui per proteggerlo. 《Toglietevi di mezzo mocciosi. Io voglio far fuori il vostro capitano, il vero ostacolo per il mio signore. Voi siete solo dei pesci piccoli e deboli.》. Neanche a dirlo, un attimo dopo Utau gli aveva piazzato una tremenda ginocchiata nello stomaco, facendogli cadere la Pistola di mano. Lui si accasciò a terra, gemendo per il dolore. 《Tsk. Sei patetico. E ti permetti di dare a noi dei deboli? Tu sei solo spazzatura. Esattamente come il tuo capo e come tutti quelli che ci sono affiliati.》 Disse con freddezza, guardandolo con malcelato disgusto. Poi, lei e tutti gli altri si recarono dal loro compagno ferito, ma tutti si accorsero c’era qualcosa che non andava. La sua pelle era più pallida del normale, fin troppo, la fronte imperlata di sudore, il respiro accelerato e irregolare. Un’intuizione balenò subito nella mente di Yaya e Hikaru, facendoli sbiancare di colpo. 《Non è possibile.》 Dissero entrambi, per la prima volta seriamente preoccupati, tagliando la camicia e scoprendo la ferita. Ma anche questa aveva qualcosa di molto singolare. Era livida. 《Oh no. È come sospettavo. Il proiettile era avvelenato.》 Disse subito la ragazzina. 《Cosa!?》 Urlarono tutti, inclusi Amu e i suoi compagni. 《Che cosa gli hai fatto!?》 Chiese la ragazza dai capelli rosa all’uomo. Lui mise su un sorriso decisamente macabro. 《Io sono uno scienziato. E ho sempre amato particolarmente lo studio degli insetti, i rettili e le meduse più velenosi di questo mondo, e ho iniziato a elaborare il modo di creare un antidoto ad ogni veleno conosciuto, anche il più letale. Ma, quando credetti di aver finalmente trovato la soluzione, i miei progetti furono tutti sbeffeggiati dalla comunità scientifica. Quindi, decisi di iniziare ad utilizzare i miei veleni per uccidere gli altri, diventando uno dei migliori combattenti di Barbanera, che mi aveva assoldato in precedenza e mi aveva anche donato i poteri che mi servivano per diventare così potente. E anche adesso compirò il volere della mio signore. Ho intinto i miei proiettili nel miscuglio velenoso più potente che io abbia mai creato. Questo entra subito in circolo e distrugge tutto ciò che incontra fino ad arrivare al cuore. Nessuno potrebbe salvarsi, nemmeno il famoso Lince nera.》 Disse, mentre il suo corpo iniziava lentamente a mutare. I capelli erano diventati viola scuro, la pelle estremamente emaciata, le labbra livide e sembrava che tutto in lui, eccetto le mani e la testa, fosse diventato una grossa nuvola velenifera dalla forma lievemente antropomorfa. 《Anche lui ha i poteri di uno dei frutti del diavolo!》 Urlarono all’unisono tutti i ragazzi presenti. 《Esatto. Quando sono entrati al servizio di Barbanera, ho mangiato il Gasu gasu no Mi. E ho acquisito l’abilità di trasformare il mio corpo in qualsiasi tipo di gas. In particolare quello velenoso.》 Rise lui, stirando le labbra livide in un sorriso folle. Poi, rivolse il suo sguardo verso Ikuto, sempre più pallido e senza energia. Un sorriso crudele fece la sia comparsa sulla sua orribile faccia. 《Quel ragazzo non ci impiegherà molto a morire. Anche con tutte le forze e le abilità che ha ottenuto tramite il frutto Neko Neko no Mi, il mio veleno è studiato apposta per distruggere le difese immunitarie di chiunque ne venga in contatto, anche degli utilizzatori dei frutti del diavolo. Ma sarà comunque un piacere dare la possibilità di dargli il colpo di grazia al capitano Hinamori. Dopotutto, eliminare il capitano della Black lynx era il suo compito, non il mio.》 Disse, porgendo alla ragazza un coltello con un inchino cerimonioso. 《Ecco mia cara. Questo pugnale è stato intinto nella stessa miscela del proiettile. Sarebbe un grado di tagliare in due perfino l’aria.》. Lei lo prese, scatenando subito l’ira dei membri della ciurma di Ikuto. 《Razza di traditrice! Noi vi abbiamo aiutato quando tu e i tuoi compagni avevate bisogno di aiuto e voi ci ringraziate così!?》 Urlò Utau. Tutti stavano per colpire la ragazza dai capelli rosa, ma una massa di fumo estremamente denso li paralizzò tutti. 《Non interferite voi! Vi farò fuori io stesso, ma prima voglio che assistiate alla morte del vostro beneamato capitano》 Disse loro Akai. Amu si rigirò il coltello in mano e prese la mira, ma esitò un attimo. Non sapeva perché, ma Sentiva che non era giusto farlo. Sapeva con non lo era. E non lo era, perché quel ragazzo l’aveva aiutata. Era stato pronto a correre un grave pericolo senza la minima esitazione per salvare lei, quella che, tecnicamente, gli stava dando la caccia per farlo fuori. Ma poi si ricordò che terribile pena ci sarebbe stata per lei e i suoi amici se non avesse eseguito gli ordini di Barbanera. Se non avesse ucciso Ikuto e i suoi amici, sarebbero stati loro ad essere fatti a pezzi. Al momento era fin troppo combattuta per la strada da prendere, ma, nel profondo, sapeva già qual era la cosa giusta da fare per lei. E non le importava se avrebbe subito la terribile vendetta dei suoi alleati. Lo avrebbe fatto comunque. Quindi, prese bene la mira e lanciò il pugnale con tutte le sue forze.
   
 
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