Erano seduti sul divanetto del salotto, abbracciati, mentre un'atmosfera calda e accogliente che sapeva di amore li circondava. Stavano guardando un film d'azione in tranquillità quando la sua ragazza gli pose una domanda che lo spiazzó: Tu mi ami? Lui prontamente, guardandola negli occhi, rispose: Certo che si amore mio, perché me lo chiedi? Lei abbassando lo sguardo e contorcendosi le mani gli rispose: Perché volevo averne la certezza, tutto qui... Allora lui: Cosa c'è che non va Sara? Sei strana da stamattina; ho fatto qualcosa che ti ha infastidita o ferita? Quell'idea cominciò a girargli in testa con preoccupazione, da farlo star male al solo pensiero. L'ultima cosa che voleva era farla soffrire. Ripensó alla giornata trascorsa insieme all'insegna di baci e carezze e non trovò ricordi brutti o spiacevoli, almeno per lui. Non riusciva a capire perché la sua unica ragione di vita si sentisse così giù, allora continuó: Se la causa del tuo umore sono io, forse è meglio parlarne. La ragazza alzando il volto verso quello del suo amato e guardandolo negli occhi con una sincerità disarmante gli chiese: Mi hai tradita? Ora aveva espresso i suoi dubbi ma non era pentita perché voleva conoscere la verità. Proprio non era riuscita a trattenersi perché non ce la faceva a far finta di niente, ci pensava da quella mattina e non era riuscita a reprimere la paura. Sentiva un peso all'altezza del cuore, tanto grande da soffocare, che gli faceva contorcere lo stomaco in preda all'emozione e all'ansia e gli faceva girare la testa. Lui incredulo e sorpreso fece: Cosa stai dicendo? Certo che no, non mi è mai venuto in mente e mai lo farò perché sono troppo innamorato di te anche solo per pensarlo. Ti giuro che non ho mai guardato un'altra da quando sto con te, non capisco il perché di questa incertezza adesso. Il suo tono di voce era basso e ferito, aveva lo sguardo a terra e il cuore a pezzi...non si sarebbe mai aspettato che la sua amata non avesse fiducia in lui dopo un anno e mezzo di relazione. Notando lo sguardo triste del suo ragazzo, Sara si sentí in colpa e alzandogli la testa con un dito disse a Marco: mi dispiace se ho dubitato di te, non era mia intenzione offenderti. Tu non hai fatto niente di male, solo che sei così bello che ho paura di perderti...non voglio che ti stanchi di me, voglio essere perfetta per te. Dopo la sua confessione Sara sentí gli occhi inumidirsi ma non voleva mostrare la sofferenza che quelle parole avevano causato in lei; così decise di voltare la testa ma Marco glielo impedì. Puntando gli occhi nei suoi scandì bene le parole: Mai, non succederà mai, tu non mi perderai perché io ti amo e voglio stare con te, non ho intenzione di allontanarmi da te. Non aver paura, non ne hai motivo...sei bellissima, sembri una dea, come puoi dubitare di te? Mi hai stregato il cuore, non posso andare da nessuna parte. Confortata dalle sue parole di rassicurazione e lusingata dai suoi complimenti, gli circondó il collo con le braccia, mise il viso nell'incavo del suo collo e aspirando il suo profumo disse: Scusami se ti ho fatto credere di essere il problema, non pensare mai più una cosa del genere. Tu sei l'unico che mi ha apprezzata veramente per ciò che sono, non mi hai mai giudicata neanche quando eravamo semplici amici. Sei colui che mi accoglie nelle braccia per proteggermi quando ho paura, che mi abbraccia quando sono felice, che mi fa sorridere quando sono triste, che mi sussurra parole dolci all'orecchio per farmi sentire amata, sei colui con cui condivido ogni giorno risate, insulti e baci. Tu sei la mia salvezza, completi la parte vuota e buia della mia anima. Ti amerò per sempre. Marco, commosso, a un centimetro dalle sue labbra sussurró: Ricordati sempre che sei la cosa più bella della mia vita e che ti amo tanto anche io. Poi fece unire le loro bocche in un dolce ma intenso bacio.