Mi svegliai con la luce del sole che penetrava dalla mia finestra. L'aria autunnale di Melbourne era una delle cose più belle di quella città. Mi alzai, e notai dal mio iPhone che erano solo le 6.30, ma decisi comunque di andare di sotto, e iniziare la mia prima giornata. Ci siamo appena trasferiti da un piccolo paesino londinese, dove non c'era anima viva. Quindi, abbiamo deciso di trasferirci qui perchè vogliamo iniziare una nuova vita, ma anche perchè qui ci abita mia zia, una delle persone più importanti della mia vita. Scesi le scale senza fare rumore, e andai in cucina. Mi preparai un panino con la nutella accompagnato da un succo, e mi sedetti sul divano leggendo i messaggi. Dopo 10 minuti, sentii la voce di Jonah, il mio fratellino. -''Sammy.''-sussurrò. -''Hey piccolo,buongiorno!''- replicai,scompigliandoli i capelli. Per Jonah era una gioia essere qui, a Melbourne, mentre per me era veramente strano. Dovevo conoscere il posto, gente nuova, ma sopratutto iniziare un nuovo anno scolastico. Tra chiacchiere e risate, mia madre, scese con un sorriso stampato sulla faccia. Iniziammo a parlare, finchè non si fecero le 7.30. -''Sammy, è tardi, devi prepararti per il tuo primo giorno di scuola!''- gridò mia madre dal piano di sotto. Okay,Samantha,è tutto apposto. Si inizia una nuova vita. Corsi in camera,aprii l'armadio e scelsi i miei vestiti preferiti. Quel giorno indossai una camicia rossa a quadri, un pantalone con i risvolti, e le mie amate Vans. Decisi di lasciare i miei capelli naturali, sciolti, almeno mi avrebbero visto al naturale. Un filo di trucco e misi gli ultimi oggetti. Presi lo zaino, e scesi di sotto. -''Mamma! Ho finito, vado a scuola! A dopo!''- gridai facendomi sentire da tutto il vicinato. Mentre chiudevo la porta, sentii un ''va bene, a dopo amore'' , e mi misi a ridere. Incominciai a camminare lentamente, per osservare la città. Non conoscevo nessuna strada, quindi ci misi un po' per arrivare. Arrivata nel viale della scuola iniziai ad essere agitata, non conoscevo nessuno e questa cosa mi preoccupava. Entrai e iniziai a vedere la scuola, dovevo cercare la mia classe, 3F. Chiesi al bidello e mi accompagnò. Gli sorrisi ed entrai. Non c'era nessuno e questo mi rallegrava un po', dopo 5 minuti iniziarono ad entrare dei ragazzi. Non li guardai, ma loro guardavano me. Ero imbarazzata, molto. Quando suonò la campanella entrarono le ragazze, abbassai la testa per la vergogna. Il professore entrò e annunciò l'inizio del nuovo anno. -''A quanto pare quest'anno abbiamo una nuova alunna.''- disse il professore seguendo con il dito la lista degli alunni. -''Suppongo che tu sia Samantha Anne Pucket.''- si avvicinò a me, e mi porse un sorriso. -''Si, sono io..''- le uniche parole che mi uscirono. Il prof. mi diede il benvenuto e iniziammo la lezione. Insegnava psicologia, una delle mie materie preferite. Notai che un ragazzo e una ragazza non smettevano di fissarmi. Il ragazzo aveva dei riccioli bellissimi, gli occhi verdi ed era abbastanza alto. Mentre la ragazza aveva dei capelli arancioni chiari, lentiggini sulle guance, occhi marroni, e a primo impatto mi è sembrata una ragazza molto chiusa. Ascoltai la lezione, e la giornata passò velocemente. Che dire, Samantha Pucket, ragazza timida, fra i banchi di una nuova scuola.