Headcanon di Yuri che mangia caramelle.
Non aspettatevi nulla di che...
Alexys
FEB 22 DAY 3: Children
Incontri nella notte.
Da quando è arrivato al campo estivo del signor Yakov, Otabek ha difficoltà a dormire. Sa benissimo che non potrà resistere a lungo in questo stato, che gli allenamenti sono pesanti e il sonno è l’unica cosa che riesce a fargli recuperare energia, eppure in questi giorni sta dormendo poco e male.
Si gira nel letto per la settima volta e cerca di leggere l’orario sull’orologio da parete della stanza che divide con uno degli atleti. Dovrebbero essere le 3:00. Si passa una mano sul viso e decide di alzarsi. Cammina in punta di piedi per non svegliare il suo compagno di stanza ed esce dalla stanza. Il corridoio è silenzioso, tutti sono a dormire, così Otabek si avvia verso la zona del palazzetto.
Non si accorge del bambino biondo che sta cercando di prendere qualcosa dalla macchinetta. Rallenta il passo e osserva Yuri Plisetsky mentre si abbassa, mettendosi in ginocchio, e apre lo sportello infilando il braccio destro dentro. Otabek si ferma e continua a guardarlo. I capelli chiari si spostano avanti ai suoi occhi e stringe le labbra per la concentrazione.
“Cosa stai facendo?” chiede alla fine per la curiosità.
Yuri sussulta e guarda Otabek negli occhi, restando nella stessa posizione. Apre la bocca e poi la richiude. È stato beccato in flagrante e per fortuna non è Yakov.
“Stavo prendendo delle caramelle gommose… ma il pacchetto è incastrato!” svela il segreto il piccolo Yuri.
il silenzio torna nel corridoio e Yuri sente la presenza di Otabek accanto a sé. Fissano il pacchetto di caramelle bloccato.
“Ci provo io…” mormora Otabek un attimo prima di dare due calci alla macchinetta. Il pacchetto cade e Yuri, finalmente, afferra il pacchetto e lo apre, prendendo subito una caramella all’arancia.
“Grazie eh…” borbotta mentre cerca una caramella alla fragola.
Il bambino dai capelli scuri annuisce e si gira per andare verso l’uscita.
“Dove stai andando?” chiede Yuri alzando un sopracciglio e masticando un’altra caramella.
“Volevo andare fuori… non riesco a dormire e pensavo che il palazzetto potesse essere aperto” risponde piano Otabek.
“Mi spiace deluderti ma il palazzetto è chiuso a chiave la notte.”
Otabek sospira, pensando che sia meglio tornare in camera a questo punto. Si gira, ripercorrendo i suoi passi, guardando la luna piena da una delle finestre del corridoio. Apre la porta e la richiude dietro di sé, non prima di aver dato un’ultima occhiata a Yuri.
Dal suo canto, Yuri sta fissando il pattinatore, incerto se salutarlo o meno. Otabek sparisce oltre la porta e Yuri scuote la testa. Ormai il momento è passato.
“Forse dovevo dargli una caramella… per l’aiuto” pensa il biondo tornando nella sua stanza.
Si gira nel letto per la settima volta e cerca di leggere l’orario sull’orologio da parete della stanza che divide con uno degli atleti. Dovrebbero essere le 3:00. Si passa una mano sul viso e decide di alzarsi. Cammina in punta di piedi per non svegliare il suo compagno di stanza ed esce dalla stanza. Il corridoio è silenzioso, tutti sono a dormire, così Otabek si avvia verso la zona del palazzetto.
Non si accorge del bambino biondo che sta cercando di prendere qualcosa dalla macchinetta. Rallenta il passo e osserva Yuri Plisetsky mentre si abbassa, mettendosi in ginocchio, e apre lo sportello infilando il braccio destro dentro. Otabek si ferma e continua a guardarlo. I capelli chiari si spostano avanti ai suoi occhi e stringe le labbra per la concentrazione.
“Cosa stai facendo?” chiede alla fine per la curiosità.
Yuri sussulta e guarda Otabek negli occhi, restando nella stessa posizione. Apre la bocca e poi la richiude. È stato beccato in flagrante e per fortuna non è Yakov.
“Stavo prendendo delle caramelle gommose… ma il pacchetto è incastrato!” svela il segreto il piccolo Yuri.
il silenzio torna nel corridoio e Yuri sente la presenza di Otabek accanto a sé. Fissano il pacchetto di caramelle bloccato.
“Ci provo io…” mormora Otabek un attimo prima di dare due calci alla macchinetta. Il pacchetto cade e Yuri, finalmente, afferra il pacchetto e lo apre, prendendo subito una caramella all’arancia.
“Grazie eh…” borbotta mentre cerca una caramella alla fragola.
Il bambino dai capelli scuri annuisce e si gira per andare verso l’uscita.
“Dove stai andando?” chiede Yuri alzando un sopracciglio e masticando un’altra caramella.
“Volevo andare fuori… non riesco a dormire e pensavo che il palazzetto potesse essere aperto” risponde piano Otabek.
“Mi spiace deluderti ma il palazzetto è chiuso a chiave la notte.”
Otabek sospira, pensando che sia meglio tornare in camera a questo punto. Si gira, ripercorrendo i suoi passi, guardando la luna piena da una delle finestre del corridoio. Apre la porta e la richiude dietro di sé, non prima di aver dato un’ultima occhiata a Yuri.
Dal suo canto, Yuri sta fissando il pattinatore, incerto se salutarlo o meno. Otabek sparisce oltre la porta e Yuri scuote la testa. Ormai il momento è passato.
“Forse dovevo dargli una caramella… per l’aiuto” pensa il biondo tornando nella sua stanza.