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Autore: _stfu_    23/02/2017    0 recensioni
Dodici prompt per dodici storie ognuna apparentemente a sé stante, ma tutte unite da un unico fattore: Yokohama.
Yokohama avvicina ed allontana le persone; luogo di nuovi incontri, scontri e purtroppo anche addii, ma rappresenta il comune denominatore di tutti i fatti, presenti e passati, che verranno narrati.
È questa città, quindi, il filo conduttore degli avvenimenti che seguiranno.
Personaggi per capitolo:
1. Fukuzawa Yukichi & Mori Ougai
2. Atsushi Nakajima & Dazai Osamu
3. Gin Akutagawa & Higuchi Ichiyou
4. Kunikida Doppo & Dazai Osamu
5. Oda Sakunosuke & Andrè Gide
6. Fyodor Dostoevsky & Nathaniel Hawthorne
7. Oda Sakunosuke & Dazai Osamu
8. Akutagawa Ryunosuke & Higuchi Ichiyou
9. Chuuya Nakahara & Akutagawa Ryunosuke
10. Francis Scott Fitzgerald & Nakajima Atsushi
----INCOMPLETA-
Genere: Angst, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Crack Pairing | Personaggi: Atsushi Nakajima, Chuuya Nakahara, Osamu Dazai, Ryuunosuke Akutagawa, Un po' tutti
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Prompt: "Ogni volta che ti vedo, devo aggiungere una frase ai miei appunti sul suicidio"
Personaggi: Oda Sakunosuke / Dazai Osamu


 



 

Aveva le mani sporche di sangue, ma non lo trovava poi così sgradevole dopo averci fatto l'abitudine, e Dazai erano ormai anni che faceva quel lavoro.
Far parte della Port Mafia del resto era un lavoro vero e proprio, a tempo pieno, e più in alto eri meno tempo avevi per te stesso.
Era entrato in quell'organizzazione per trovare qualcosa che desse una scossa alla sua vita, qualcosa che fosse finalmente in grado di farlo sentire vivo; ma non era successo niente di tutto ciò.
Aveva attraversato mille rischi, sfiorando la morte chissà quante volte, vedendola riflessa negli occhi di tutte le persone che aveva torturato e ucciso, così tanti che ormai aveva perso il conto, ma nessuna di queste cose a quanto pare era quello che stava cercando e di cui aveva bisogno.
Si sentiva come se dentro di sé stesse morendo ogni giorno di più, come un fiore che se non viene bagnato comincia lentamente ad appassire e a perdere ogni petalo, fino a quando non rimane che lo stelo.
Più andava avanti in quello stato e più si trovava a non pensare ad altro che a nuovi modi per togliersi la vita. Forse era esattamente quello ciò di cui aveva bisogno, quello che davvero cercava per sentirsi vivo. Toccare la morte ed essere abbracciato da essa, mentre lei ti trascina giù, sempre più in basso negli inferi che sicuramente non potevano essere peggio di una vita trascorsa come la sua.
Una cosa però riusciva a rendere quell'esistenza degna di essere vissuta: Oda Sakunosuke.
Era uno dei membri della Mafia di grado inferiore, al quale spesso e volentieri venivano relegati i compiti che nessuno voleva portare a termine, i più insulsi, ma anche i più divertenti e affascinanti, almeno per Dazai.
Raramente parlava del suo lavoro, ma quando succedeva gli occhi del castano brillavano di una luce di ammirazione; erano cose dopotutto di cui lui non si era mai occupato.
Invece ad incuriosire Oda era un particolare atteggiamento di Dazai, una cosa che da poco dopo che si erano conosciuti aveva preso a fare ogni volta che si incontravano.
Arrivati al locale dove erano soliti vedersi dopo il lavoro, prima ancora di ordinare tirava fuori una piccola agenda dalla tasca della giacca, ci scarabocchiava sopra qualche kanji e poi la rimetteva via; faceva il tutto nel più totale silenzio.
Una sera Oda si fermò ad osservarlo mentre faceva quello che era ormai diventato una sorta di rito.
Come sempre Dazai mise subito via l'agenda, poi gli rivolse uno dei suoi migliori sorrisi innocenti.
Il più grande tentennò un secondo, guardandolo negli occhi, poi abbassò lo sguardo e fece la domanda che avrebbe voluto fare da tempo.
La risposta del giovane lo incuriosì ancora di più."Ogni volta che ti vedo, devo aggiungere una frase ai miei appunti sul suicidio"
"Cosa vuoi dire?"
"Ogni volta che passo del tempo con te... capisco di avere un'altra ragione per vivere. Quindi dopo devo scrivermi un'altra ragione per morire"
"...allora starò sempre insieme a te. Così non morirai mai"
Dazai a quella risposta detta con tanto candore fu costretto a voltare le spalle al ragazzo per non essere visto in faccia.
Oda non seppe dire se fosse perché lo aveva messo in imbarazzo, sta di fatto che fecero sempre finta che quella breve conversazione non fosse mai avvenuta, e Dazai continuò giorno dopo giorno a riempire le pagine della sua agenda con nuovi metodi per togliersi la vita.

 


 
 
  
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