Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladysofy    23/02/2017    0 recensioni
Alice accademy il nome di una prestigiosa accademia .
Un'accademia non uguale alle altre.
Un accademia dove tutto puó succedere.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io conoscono perfettamente quella voce e come se Blake mi avesse letto nella mente esclamiamo all'unisono - Sarah - Velocemente corriamo verso l'interno del palazzo, percorriamo il lungo giardino di prima con velocità per poi rientrare nel palazzo e attraversare i numerosi corridoi tutti di fretta precipitandoci nel salone da ballo dove un Dylan agitato cammina avanti e indietro per tutta la sala gridando frasi sconnesse. Ci sono guardie che continuano a correre da una parte all'altra del palazzo incuranti delle nostre occhiate confuse. - Dylan cosa succede ? - chiede Blake ormai stufo di tutta quella situazione Dylan non risponde ma continua a ripetere un "Sarah" contino come se fosse una cantilena facendo infuriare uno stra già infuriato Blake. Dopo un po' succede ciò che temevo. Blake sbotta e afferrando Dylan per le spalle gli intima di dirgli cosa succede. Un colpo di tosse mi fa girare facendomi accorgere solo ora della presenza del re e della regina nonché i miei genitori e ora che ci penso anche quelli di Dylan.Quindi io e lui siamo fratelli ? non avevo ancora realizzato questo fatto. Devo ricordarmi di parlarne con Dylan dopo che tutta questa situazione insostenibile passa. A riscuotermi dai miei pensieri è la voce forte e spazientita del re che sembra risvegliare anche Dylan del suo stato di trans, il quale ora ci guarda impaurito. -Hanno rapito Sarah - afferma con un filo di voce Nella stanza cala un silenzio agghiacciante, nessuno osa muoversi dopo quella scioccante confessione. Il primo a parlare è Blake che con voce dura e severa afferma: - cosa ci facciamo qui ? Andiamo a cercarla muoviamoci - Dopo un momento di silenzio ci riprendiamo tutti e ci dirigiamo nell'ufficio di mio padre. Entriamo nel grande ufficio, tappezzato di una spessa carta da parati rosso sangue che alla vista infonde calore. Scorgo la figura imponente di mio padre dietro la grande scrivania di legno massiccio su cui c'è un sofisticato computer di ultima generazione. Mio padre è talmente applicato al computer tanto da non accorgersi della nostra presenza e quella di tutte le guardie fin quando uno spazientito Dylan tossicchia per attirare la sua attenzione. - Allora ragazzi mi serve una squadra che si infiltri nel palazzo e due squadre di copertura. - Inizia così il suo discorso mio padre iniziando a dare ordini a destra e a manca. - Ci infiltriamo noi - interviene Blake indicando me e tutti i nostri amici che annuiscono decisi. - è troppo pericolosa questa spedizione per voi - si alza mio padre. - Hanno rapito la mia migliore amica non la lascerò un secondo di più in mezzo a quei criminali ! sono stata chiara ? - domando io furente sfidandolo con gli occhi. - tu starai chiusa nella tua camera così come i tuoi amici, vi farò sorvegliare da alcune guardie- mi urla contro. Ma io non abbasso lo sguardo ma anzi sfidandolo gli dico: -lo vedremo - sibilo per poi voltarmi e uscire dall'ufficio di mio padre sotto gli sguardi sbigottiti di tutti i presenti. - Ha ragione, noi non staremo in un angolo a guardare quando ad essere in pericolo è Sarah - mi appoggia Dylan seguito poi da David, Blake e Maria. Ora che ci penso il comportamento di Dylan è al quanto strano, non lo avevo mai visto così infuriato. Credo che se al posto di Sarah ci fosse stato qualcun altro non avrebbe reagito così. Troppo assorta dai miei pensieri non mi ero accorta di aver camminato fino alla camera in cui ho passato la notte con Blake seguita a ruota da tutti i miei amici che si buttano come animali chi sul letto e chi sulle poltrone e divanetti fin quando tutti non si zittiscono e non m guardano con un'espressione di attesa. - Cosa c'è ? - chiedo dopo un lungo periodo di silenzio stanca di essere al centro dell'attenzione. - Cosa proponi di fare genia ? - risponde scocciato ed esasperato Blake - E perché lo chiedete a me ? - domando sorpresa - Perché l'idea è stata tua - ribatte Maria sghignazzando lievemente - Okay ragazzi la spedizione reale è domani quindi noi dobbiamo essere più veloci - parla per la prima volta Dylan - E come ?- domando io - attaccheremo stanotte ! - - è una missione suicida... Mi piace - ride David tutto eccitato dal disobbedire agli ordini di mio padre - Ci serve un piano per fuggire dal palazzo - faccio notare io mentre guardo fuori dalla finestra il perimetro tutto circondato da guardie - Passiamo dai passaggi segreti, dubito che mio padre gli abbia messi al corrente di questa parte del castello. Quasi nessuno ne è a conoscenza, solo la famiglia reale a dire il vero - - Bene e poi ? Come facciamo a prendere i veicoli ? - Domanda Blake titubante - Possiamo usare le moto , sono meno ingombranti e soprattutto sono più veloci - esorda David - Okay quindi facendo un breve riepilogo dobbiamo prendere questi passaggi sotterranei per raggiungere il garage sottostante per poi fuggire con delle moto giusto ? - - Esattamente - annuisce Dylan - Forza prepariamoci - afferma con tono duro Blake prima di uscire dalla camera e dirigersi chissà dove. Tutti insieme andiamo in una stanza stracolma di armi di ogni genere. Ipnotizzata da ciò inizio ad osservarle una ad una fino a quando una spada lucente il cui manico è di un colore oro con vari disegni tra cui anche il simbolo che è comparso sul mio polso attirata la mia attenzione come una calamita. Mi dirigo quindi verso di essa e inizio a sfiorare lentamente la lama affilata per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare all'impugnatura che dopo un attimo di esitazione impugno saldamente e una forza incredibile mi scorre nelle vene. La stessa forza che si è impossessata di me durante lo scontro con Jessica e durante lo scontro con Blake. Inizio a colpire l'aria per prendere manualità con la spada e noto con piacere che è molto leggera e facile da manovrare. Dopo aver fatto un po' di mosse mi volto verso gli altri che stanno caricando le loro armi e anche loro stanno prendendo confidenza con esse. - Tutti pronti ? - domanda Dylan Tutti quanti annuiamo e velocemente corriamo tra i vari corridoi, dopo esserci accertati che fossero liberi, ci dirigiamo verso un ala del castello a me sconosciuta. Lì si trova un porta in legno molto scuro che ha l'aria di essere molto vecchia dai cardini consumati e cigolanti. Ora ci troviamo in una stanza spoglia e buia in cui al centro c'è una botola che poco dopo Dylan apre per poi farci segno di entrare per poi seguirci chiudendosi il portello dietro di se. Percorriamo un lungo tunnel illuminato solo da un fioca luce proveniente da delle piccole fiaccole poste qua e là. Raggiungiamo velocemente il garage e un'immensa fila di auto e moto si presenta ai miei occhi. - Muoviamoci - afferma con voce dura e fredda Blake - Io prendo questa rossa - afferma David con gli occhi luccicanti trascinando con se Maria che si siede dietro di lui. - Forza andiamo - mi trascina anche Blake verso un bolide nero che ha l'aria di essere molto veloce - Al mio via partiamo al massimo della velocità - ci spiega Dylan mentre indossa il casco. Tutti annuiamo e ci mettiamo in posizione in attesa del "via " di Dylan. - TRE, DUE, UNO... VIAA ! - urla Dylan seguito poi dal rombo dei motori e dallo stridere delle ruote sulla strada. In pochi secondi raggiungiamo la strada e io sono sempre più schiacciata contro la schiena di Blake per paura di cadere. Passiamo davanti alle guardi che ci guardano sbalorditi per poi urlarci di fermarci e correrci dietro ma invano in quanto più veloci. Ormai il pericolo è passato e il mio unico pensiero è: Stiamo arrivando Sarah...
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladysofy