SCAPPATELLA ?
Akira apparse in camera mia e mi squadrò, per poi tenere lo sguardo fisso sul braccialetto.
-Sei una scema, come puoi fermare un incantesimo di un demone con un braccialetto contenitivo ? Potevi morire, non lo capisci ? Cosa ti è saltato per la testa ?- disse abbracciandomi di botto, ricambiai e mi venne voglia di piangere ma non lo feci, i demoni non piangono.
-Non ho riflesso, non volevo che uccidesse Raito.-dissi, mi guardò e sospirò
-Dimmi Urara, ti stai legando a quei vampiri ?- chiese Akira, ovviamente, sono i miei fottutissimi guardiani e vi conosco da quando sono piccola.
-Sì ma non nel modo in cui tu credi.- dissi guardandolo negli occhi, lui annui e si sdraiò sul letto.
-Domani mattina andiamo a scuola, non serve che ti metta l'uniforme, dobbiamo preparare la coreografia e le canzoni, inoltre dobbiamo scrivere una canzone insieme e farla autorizzare al prof di musica.- disse Akira, annui e andai a prendere dei fogli e degli spartiti.
-Prima di cominciare vado a cambiarmi, odio l'uniforme scolastica.- dissi io, andando verso l'armadio e prendendo dei vestiti, mi diressi verso il bagno.
Mi cambiai e mi sciolsi i capelli per coprirmi i morsi, Akira non gli aveva ancora visti, fortunatamente e per non farli scoprire, li coprì.
Uscì dal bagno e stavo per aprire la mia porta quando la mano di Reiji mi prese il polso.
-Sai Urara, sei una bambina cattiva.- disse lui, era senza occhiali e porca puttana, era bellissimo.
-Perché ?- chiesi ingenuamente, mi squadrò e mi dette una carezza sulla guancia.
-Ci sono troppe persone che ti vogliono e devono capire che tu sei solo mi--nostra.-disse Reiji, giurai di averlo visto arrossire.
-Reiji tu...- mi interruppe con un bacio, mi baciò passionalmente e ricambiai ma mi ricordai che c'era Akira lì dentro, non volevo fargli questo, mi staccai da lui.
-Reiji, noi non...-mi interruppi, stavo provando dei sentimenti per i miei guardiani e non potevo permetterlo e inoltre un demone non si può innamorare di un vampiro.
-Sei soltanto una stupida umana, una fottuta umana che è dannatamente bella e che...- si interruppe e guardò da un'altra parte.
-Sono stanca Reiji, devo andare a dormire...- mentì e aprì la porta per poi chiuderla, cazzo.
-E' successo qualcosa ?- chiese Akira, mi sentì male, stavo mentendo a uno dei demoni più buoni che abbia mai avuto.
-No, scusami, continuiamo ?- chiesi stanca, dovevo pensare a qualcos'altro...
-Sei sicura che vada tutto bene ?- chiese, annuì e mi leccai il labbro, c'era ancora il suo sapore.
Mi sedetti sul letto e cominciammo a comporre, dopo ore di lavoro mettemmo giù gli spartiti, le matite e le penne.
Ci mettemmo a parlare e ridere, con lui ero molto più tranquilla rispetto a tutti gli altri, perché mi fidavo ma purtroppo quel bacio non riuscivo a dimenticarlo.
-Dobbiamo andare.- disse Akira, mi alzai e presi gli spartiti, dove misi nella mia cartella
-Vado un attimo a fare una cosa, mi aspetti ?- chiesi, lui annuì e uscì dalla finestra, io scesi giù e presi dei biscotti dallo scaffale in cucina, non che mi servissero visto che per l'appunto non mangiavo ma la precauzione è molto meglio della cura.
-Che stai facendo ?- chiese una voce alle mie spalle, non ebbi neanche bisogno per capire chi fosse... Raito.
-Ho fame e sono scesa per prendere qualcosa.- dissi, ad un tratto le sue braccia mi si allacciarono in vita.
-Mmh capisco... Senti...- disse con voce distaccata, mi girai e lo guardai negli occhi.
-Sì ?- chiesi, il suo sguardo non riuscì a incontrare il mio.
-Io... ti volevo ringraziare per oggi, non credo che sarei riuscito a sopravvivere.- disse lui con molta fatica, gli sorrisi e lo vidi arrossire e nascondere il suo viso dentro l'incavo del mio collo.
-Non fa nulla Raito, io non volevo che tu morissi.- dissi sussurrando l'ultima parte, le sue braccia strinsero più forte la mia vita.
-Sai Urara...- disse, era la prima volta che diceva il mio nome, alzai il sopracciglio.
-Sei diventata molto speciale per tutti noi.- disse lui, non potei fare a meno di sorridere e gli accarezzai i capelli.
-Raito, buonanotte.- dissi togliendomi da lui, avevo la maglietta sopra l'ombelico e lui si era praticamente attaccato alla pancia e adesso che ci eravamo staccati sentivo un po' di fresco.
-Buonanotte, Urara.- disse, gli sorrisi e tornai di sopra con i biscotti.
Andai velocemente in bagno e mi lavai i denti e la faccia.
Misi lo zaino in spalla e saltai dalla finestra e raggiunsi Akira, in cielo spiccava già il sole ed era abbastanza intenso.
-Vieni ?- disse, lo abbracciai e mi ritrovai a scuola nel giro di pochi millisecondi.
Entrai a scuola e mi diressi verso l'aula di danza, dove erano già seduti tutti e mi misi a terra seguita da Akira.
Una ragazza ci fermò e ci chiese se avessimo dei spartirti da consegnare, la professoressa aveva detto che dovevamo darli direttamente a lei.
Le dessi dei spartiti già usati, lei si trasformò in Jasmine e mi rise in faccia.
-Quanto puoi essere stupida ? Povera illusa, pensavi davvero di potermi battere, guarda cosa faccio ad i tuoi bei spartiti.- disse per poi strapparmeli in faccia e buttare i pezzi al vento.
Io e Akira ci guardammo e la sorpassammo per non riderle in faccia.
-Ma hai visto quanto era fiera e sicura ?- dissi tra le risate mentre ci dirigevamo in sala danza.
-Come se fossimo così stupidi da darle i nostri spartiti, intelligenza sotto i piedi.- disse ridendo, mi mise il braccio sopra le spalle e entrammo in sala.
Appena varcammo la porta vidi mio fratello a flirtare con Jasmine, la scena era a dir poco patetica.
-Ecco la zoccola.- disse appena mi vide, mio fratello si voltò e io gli feci un occhiolino sorridendo.
Jasmine lo vide e lo baciò davanti a me, lui ricambiò e mentre loro stavano limonando mi fece il dito medio.
Presi la bottiglia d'acqua dal mio zaino, la aprì e mi diressi verso di loro, ovviamente avevano entrambi gli occhi chiusi ma non per molto.
Buttai l'acqua a dosso a Jasmine e si staccò subito da Caleb, io risi e lui sembrava divertito.
-Ops, scusa, non volevo.- dissi sarcasticamente, mio fratello e Akira risero e lei cercò di avventarsi su di me ma le presi il polso.
-Cosa vorresti fare, vorresti picchiarmi ?- dissi ridendo di lei, i suoi occhi cambiarono e diventarono rosso vivido.
-Oh povera cucciola, qualcuno si è arrabbiato ?- dissi, non mi preoccupavo a fatto, il braccialetto perdeva valore quando ero in pericolo.
Arrivarono la professoressa di danza e le umane e Caleb dopo avermi dato un bacio in fronte se ne andò.
-Urara mi faresti vedere i tuoi spartiti ?- chiese la professore.
Tirai fuori i veri spartiti dal mio zaino e glieli diedi.
-Lurida figlia di...- cercò di dire Jasmine ma la interuppi.
-Pensi che sia così stupida da darti i miei spartiti ? Peccato che non parteciperai allo spettacolo, volevo vedere quanto tu sia mediocre di fronte ad un pubblico,oltre al baciare.- dissi per poi andare vicino al mio gruppo.
Dopo aver dato uno sguardo al miei spartiti, la prof. mi chiese quali canzoni avrei lasciato neutre.
Cominciammo a provare coreografie su coreografie, fino a che ne trovammo due giuste per noi.
-Ho i piedi che chiedono pietà.- si lamentò Megumi.
-Confermo.- disse Rachel.
-Io in realtà ho ancora voglia di ballare.- disse Raphael, le due ragazze la fulminarono e lei si nascose dietro di me.
-Andiamo a provare canto ? Tra poco devo andare a casa oppure mi dovrò subire una ramanzina.- dissi e anche dei morsi e sinceramente vorrei evitare, soprattutto perché non sanno che io sia a scuola.
-Magari vivessi anch'io con i Sakamaki.- disse Rachel con occhi sognanti, no, non lo vorresti.
-Ma come mai vivi con loro ?- chiese Megumi, la guardai per poi farle un sorriso.
-Diciamo che sono ritornata nella mia casa d'infanzia...- dissi, mi guardarono come se avessi detto una cosa straordinaria.
Andammo in sala canto a fare le basi, andai verso la drum pad e la launchpad.
La professoressa di ballo torno e diede una copia alle altre e a me gli spartiti e i testi.
Cominciarono a suonare e accordammo i beat per poi registrare il tutto.
Il professore approvò e si congratulò per il nostro duro lavoro
Andai a prendere lo zaino e salutai le ragazze per poi andare a cercare Akira, lo vidi in sala di ballo a parlare con mio fratello.
-Conto su di te, dalle questo pacchetto quanto prima.- disse mio fratello, mi avvicinai e toccai la spalla di Akira.
-Che succede ?- chiesi, mi sorrisero e Caleb si voltò verso di me.
-Sorellina, non posso trattenermi nel modo degli essere umani a lungo, lo sai com'è dall'altra parte, vedi di fare la brava e di leggere la lettera, non saltare i pasti, so che non hai mangiato da tanto, purtroppo non mi vedrai alla notte di Walpurgirs, nostro padre ha voluto che io vada a studiare alchimia e devo partire il prima possibile ma chiamami e sarò subito da te, sai come funziona, la vita da principe reale.- disse Caleb, lo abbracciai forte, mi stava già mancando.
-Mi mancherai fratellino.- dissi sottovoce, come se fosse un nostro segreto.
-Mi mancherai anche tu sorellina.- disse lui per poi scompigliarmi i capelli, mi staccai da lui e appena chiusi gli occhi e gli riaprì lui era già sparito.
Mi girai verso Akira con un sorriso e gli chiesi se potessimo andare.
-Andiamo.- uscimmo ma una capigliatura viola mi fece sbarrare gli occhi.
Presi per il polso Akira e lo trascinai sotto il sottoscala.
Feci per parlare ma una voce mi zittì.
-L'hai vista ?- chiese Subaru.
-No, sembra letteralmente scomparsa ma sento il suo profumo, quella scema dovrebbe esser qui in giro.- disse Raito.
-Speriamo solo che non la trovi Ayato.- disse Subaru, sussultai rumorosamente e sentimmo dei passi avvicinarsi, Akira mi prese velocemente la mano e sparimmo.
Ci ritrovammo in camera mia e la mia prima reazione fu una risata.
-Dio santo, me la sono scampata in tempo.- dissi ridendo, guardai per un istante Akira e scoppiamo a ridere.
-Prima di andare devo darti questo.- disse dandomi un sacchetto e un pacchetto.
-Mi hai comprato del cibo ?- chiesi ingenuamente.
-Sì. Non saltare i pasti.- disse, annuì distratta, si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia per poi andarsene, mi sdraiai sul letto e mi girai il pacchetto tra le mani.
Lo avrei aperto quando sarei stata veramente da sola.
-Cosa contiene quel pacchetto ?- chiese una voce, mi girai e vidi Muriel appoggiato al muro.
-Cosa ci fai qui ?- chiesi, mi squadrò per poi avvicinarsi, cosa voleva ?
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- disse lui continuando ad avvicinarsi.
-Non ne ho la minima idea, è di mio fratello, adesso mi dici cosa ci fai qui ?- chiesi, sentivo un dolore al petto ma lo ignorai.
-Non posso venire a visitare la mia principessa ?- chiese Muriel, sentì un calore arrivare alle guance, perché ? Perché mi fai questo ?
-Io... Io non voglio perderti, non ce la faccio.- disse, cosa non riesce a fare ?
-Di che stai parlando ?- chiesi, guardò dall'altra parte e poi mi guardò dritto negli occhi, i suoi occhi erano fottutamente belli, il cuore cominciò a battere come se stesse per uscire dal petto. Non poteva, non poteva farmi ancora questo effetto.
-Io, non riesco a star senza di te, ci ho provato ma sei il mio fottuto pensiero fisso, dalla mattina alla sera, io credo di essermi innamorato di te.- disse Muriel, sussultai e in quel momento la porta si aprì rivelando sei vampiri, dal loro sguardo capì una cosa: Morte.
Ad un tratto una luce spuntò da non so dove e ci imprigionò completamente per poi comparirmi il buio.
Ma più che altro mi stavo preoccupando per i Sakamaki, cosa sarebbe successo se avrebbero affrontato un Demone vampiro ?
ANGOLO AUTRICE: *viene inseguita dalle torcie* OKAY, OKAY, SORRATEMI, LO SO CHE SONO IN RITARDO MA... DAMN
Per farmi perdonare vi ho messo 3 momenti pucciosi, adesso voglio i biscotti.
Reiji: AH ! IL PRIMO BACIO E' MIO.
Raito: Ti devo forse ricordare chi è stato il suo primo bacio ?
Akira: Nessuno di voi due...
ANYGAYYYYY, SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E TANTI BACI ARCOBALENOSI.
BYEEEEEEEEEEEE